[NFL] Week 3: Finalmente una bella partita di giovedì (Los Angeles Rams vs San Francisco 49ers 41-39)

Mai come in questa occasione gli assenti hanno avuto torto. Sia quelli che hanno lasciato ampi vuoti al Levi’s Stadium di Santa Clara, sia quelli che non hanno ritenuto il Thursday Night tra Rams e 49ers una partita degna di attenzione. Peccato per loro, perché si sono persi una delle partite più scoppiettanti ed entusiasmanti della storia del Thursday Night Football, condita da numeri individuali di ottimo livello e prestazioni corali da rimarcare.

Vista la scarsa attitudine a segnare punti dell’attacco dei San Francisco 49ers nelle prime due giornate (solo quattro field goal all’attivo), e dei Los Angeles Rams negli ultimi anni, nessuno avrebbe mai immaginato che le due squadre sarebbero riuscite a produrre uno shoot-out da 80 punti ed un grande spettacolo offensivo come invece è avvenuto.

Bisogna dire che i Rams ci hanno messo del loro per tenere aperta una partita che, sul risultato di 41-26 con otto minuti da giocare, sembrava ampiamente chiusa in loro favore, ma i 49ers hanno avuto il grosso merito di crederci fino alla fine, arrivando a due punti da una rimonta che avrebbe avuto un che di epico per il susseguirsi degli eventi.

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Raccontiamolo, allora, questo finale al cardiopalmo. I Rams hanno appena segnato il touchdown del 41-26 con un passaggio nel mezzo di Goff per Watkins, che mette in saccoccia la sua seconda segnatura personale (terzo TD pass per Goff), e le squadre si scambiano un three-and-out a testa che fa pensare che oramai i Niners si siano arresi e che i Rams stiano per gestire la partita per i pochi minuti rimanenti.

hyde 49ers rams

Sul cronometro ci sono 6 minuti e 35 secondi, ed ai Niners servono due touchdown ed una trasformazione da due punti, perché Robbie Gould ha calciato largo a sinistra l’ultimo extra point. Tutto sembra andare a favore dei Rams, insomma. Però ci sono due signori che sono decisi a sovvertire il pronostico: Bryan Hoyer e Kyle Shanahan. Il primo si è scrollato di dosso l’intercetto subito alla prima azione di gioco ed ha inanellato una serie di bei passaggi per tutta la partita, e se non fosse per alcuni drop decisivi da parte dei suoi ricevitori le cose potrebbero essere molto diverse, a questo punto. Il secondo, che lo scorso febbraio sembrava destinato alla panchina dei Rams prima che una forte nevicata cancellasse il suo colloquio con il front office losangelino dando così il via libera all’ingaggio di McVay, sta cercando di tirare fuori tutte le soluzioni possibili dal suo game plan.

I Rams hanno patito le ricezioni di Pierre Garçon per tutta la partita, e questo drive inizia proprio con un bombone su di lui per 59 yard. Splendida la ricezione, con un gesto atletico da rivedere e da gustare attimo per attimo. La palla è sulle cinque offensive ed è questione di due azioni prima che i Niners trovino la end zone con un passaggio per Taylor. Gould questa volta non sbaglia ed il punteggio è 41-33.

Cinque minuti e otto secondi sono ancora tanti per tentare subito l’onside kick, ma i Rams vengono in aiuto a San Francisco quando Pharoh Cooper commette un fumble sul ritorno di kickoff. La palla viene recuperata da Robinson per un primo down 49ers.

Tocca a Carlos Hyde segnare il touchdown del 41-39, ma è Michael Brockers, in campo con una caviglia malmessa, ad intercettare la conversione da due punti lasciando i Rams avanti nel punteggio.
L’onside kick è scontato. Meno scontato è che venga eseguito perfettamente sia da Gould, sia da Mostert, che va a recuperare l’ovale sulla linea delle 50, dando fiato alle speranze dei padroni di casa. Ora basterebbe un field goal.

La difesa dei Rams, dopo aver sofferto tutta la sera, tira fuori gli artigli. Al primo down mette pressione a Hoyer che deve scaricare un incompleto. Poi Barron e Smart fermano sul nascere uno screen su Hyde. Al terzo tentativo Hoyer trova Taylor per un primo tentativo sulle 39 in attacco, ma gli arbitri fischiano una interferenza offensiva che sinceramente, dalle immagini, in pochi riescono a cogliere.

Sulla ripetizione del terzo tentativo Hoyer cerca le mani sicure di Garçon, ma questa volta è incompleto. Il quarto, ultimo e decisivo down vede Aaron Donald uscire finalmente dal letargo ed andare a piazzare un sack su Hoyer che chiude praticamente le ostilità, regalando la vittoria alla propria squadra.

gurley 49ers rams

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Hoyer (23/37 per 332 yd, 2 TD 1 intercetto, 4 sack subiti) e Hyde (25 corse per 84 yd, 2 TD) hanno tenuto sotto costante scacco una difesa dei rams che sembra molto regredita rispetto alla scorsa stagione. Che sia il cambio di schema non ancora digerito o gli infortuni che iniziano a montare, ma quello che era il punto di forza dei Rams è diventato un problema. E meno male che c’è finalmente un attacco che gira, dopo non ricordiamo nemmeno più quanto tempo.

Jared Goff (22/28 per 292 yd e 3 TD) ha giocato la sua miglior partita da quando è in NFL e Todd Gurley è tornato oltre le 100 yard per la prima volta dal 2015, e queste non possono che essere due ottime notizie per Los Angeles.
Abbiamo lasciato per ultimi i ricevitori, veri protagonisti di questa partita.
Da una parte Pierre Garçon è stato praticamente immarcabile per tutta la partita. Sette ricezioni per 142 yard per lui: gli è mancato solamente il touchdown.

Sulla sponda Rams un grande Sammy Watkins, con sei ricezioni per 106 yard e due TD, è stato affiancato da un finalmente efficace Robert Woods, capace di raccogliere sei palloni e conquistare 108 yard, a totale riscatto della pessima prestazione di domenica con i Redskins.
Il riposo supplementare sarà importante per i Rams, che si trovano a dover recuperare dal “concussion protocol” sia Watkins che Tavon Austin per potersi giocare una sfida importante contro i Dallas Cowboys che, quest’anno, sembrano molto più abbordabili.

Per i 49ers ancora una sconfitta ma, è non è la solita frase di circostanza, con questa qualità in attacco non può andare sempre male. Ora che Hoyer sembra sbloccato, il futuro potrebbe non essere troppo buio come sembra.

Gli highlight della partita

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Massimo Foglio

Segue il football dal 1980 e non pensa nemmeno lontanamente a smettere di farlo. Che sia giocato, guardato, parlato o raccontato poco importa: non c'è mai abbastanza football per soddisfare la sua sete. Se poi parliamo di storia e statistiche, possiamo fare nottata. Siete avvertiti.

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