Parola all’insider: Kansas City Chiefs – Luca Giubertoni

Benvenuti a questa rubrica che abbiamo rispolverato per dare spazio ai tifosi della chat Telegram di Huddle Magazine. Abbiamo scelto di intervistare veri fan di alcune squadre NFL, indipendentemente dal loro livello di competenza, prendendo in considerazione solo la loro passione.

Ci interessa infatti un punto di vista diverso da quello dei tanti analisti del gioco, noi vogliamo la prospettiva del tifoso che soffre ogni maledetta domenica per la sua squadra. Non ci resta che iniziare con l’ospite di oggi: Luca Giubertoni, tifoso dei Kansas City Chiefs.

Carlo & Giorgio: Benvenuto! Rompi il ghiaccio presentandoti ai nostri lettori e raccontandoci qualcosa di te in generale, da quanto segui il football e soprattutto come sei diventato tifoso della tua squadra del cuore.

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Luca: Mi chiamo Luca Giubertoni, ho 22 anni e vivo in un paesino in provincia di Mantova. Seguo il football da circa 2 anni, l’ultimo sicuramente con maggiore frequenza. Ho iniziato a tifare Kansas City Chiefs subito dopo aver visto la loro prima partita durante la stagione 2018, apprezzando tantissimo il gioco offensivo basato su lanci profondi e azioni rapide.

Come valuti la Free Agency? Sei rimasto soddisfatto dell’operato del Front Office o avresti preferito delle mosse diverse?

Personalmente, avendo vinto il Super Bowl, avrei cercato di mantenere la maggior parte dei giocatori della passata stagione. La Free Agency è stata abbastanza tranquilla, lasciandone andare alcuni (dei quali nessuno, secondo me, “fondamentale” per la squadra) e firmando i necessari per mantenere intanto il gruppo già presente.

Si è concluso da poco il draft più incredibile della storia per il suo svolgimento, questa modalità virtuale è riuscita lo stesso ad emozionarti? In termini di scelte invece quali squadre pensi si siano mosse meglio e quali peggio?

Sono stato molto preso dal Draft per principalmente due motivi: sia perché i giocatori sono stati visti lo stesso interagire telefonicamente e con le proprie famiglie (è stato qualcosa di diverso, con più distacco, ma lo stesso interessante), sia perché è stato il primo Draft che ho seguito con alto interesse, data la qualità dei prospetti (più alta, secondo il mio punto di vista, dell’anno scorso).

Venendo alle pick effettuate dalla tua squadra puoi darci una tua valutazione delle vostre chiamate? Ci sono delle scelte che avresti fatto diversamente se fossi stato il GM?

Le scelte dei Chiefs sono state soprattutto, e secondo me giustamente, concentrate sul versante difensivo (4 contro 2, 6 totali); nessun nome altisonante, sinceramente non conoscendoli non mi sbilancio in valutazioni. Positivo appunto l’aver preso almeno uno per ruolo. L’unica scelta differente che avrei fatto sarebbe stato scegliere un giocatore di linea offensivo al posto che uno difensivo, ma quasi sicuramente questa need verrà colmata firmando qualche giocatore undrafted.

Chi pensi sarà il rookie fra quelli da voi selezionati e/o il giovane già nel vostro roster che avrà il maggior impatto in termini di presenze e miglioramento di reperto?

Secondo me ci sono due giovani che avranno molto impatto: Juan Thornhill, draftato l’anno scorso, ha fatto una buona stagione (infortunandosi proprio sul più bello, saltando la fase finale della stagione); dovrebbe ampiamente riprendersi entro l’inizio della regular season, e sono convinto che possa crescere ancor di più rispetto allo scorso anno prendendo le redini del backfield con Mathieu. Il secondo è Edward-Helaire, RB prima scelta di quest’anno al draft; dato che quest’anno non mi ha convinto moltissimo il gioco di corse, questo giovane potrebbe dare sia la vitalità necessaria che i guizzi giusti, venendo anche da un’università che ha fatto molto bene.

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Analizzando il vostro roster quali sono i punti di forza e quali i punti di debolezza? Anche se è molto presto per sbilanciarsi, puoi farci una previsione di record e piazzamento per il prossimo anno?

Punti di forza dei Chiefs sono sicuramente l’attacco basato sui passaggi (il contributo di Mahomes, Hill e Kelce) e la difesa in toto della seconda parte della stagione, abbastanza dominante; punti di debolezza sempre la difesa, che durante la prima parte della stagione ha fatto sensibilmente fatica, soprattutto nell’arginare il gioco di corse avversario, e il gioco di corse, come detto in precedenza; è essenziale mantenere “costante” la qualità difensiva se si vuole puntare in alto anche quest’anno. Record per l’anno prossimo, essendo ottimista sul lato difensivo, direi che un 12-4 è più che fattibile; piazzamento direi playoff sicuri, con la speranza di tornare al Superbowl visto quello che l’attacco è riuscito a mostrare.

Ti ringraziamo per il tempo che ci hai concesso e per l’approfondimento che ci hai regalato sulla tua squadra del cuore, mi raccomando continua in chat a regalarci spunti di riflessione da chi vede le cose dal punto di vista dell’insider.

Intervista a cura di Giorgio Prunotto e Carlo Giustozzi

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Redazione

Abbiamo iniziato nel 1999 a scrivere di football americano: NFL, NCAA, campionati italiani, coppe europee, tornei continentali, interviste, foto, disegni e chi più ne ha più ne metta.

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