Wild Card 2020 Preview: Tampa Bay Buccaneers vs Washington Football Team

Al FedExField la squadra della Capitale, profondamente rinnovata, e ringiovanita e forte di una difesa molto aggressiva ed efficace, cercherà di fare lo sgambetto all’attacco atomico dei Buccaneers guidato dal sempre più “Highlander” Tom Brady. Un incontro dall’esito meno scontato di quanto si potrebbe pensare.

Washington Football Team arriva alla Wild-Card con un record negativo di 7 partite vinte e 9 perse ma la traiettoria della stagione mostra un trend positivo con un 2-6 nella prima parte e un buon 5-3 nella seconda, a dimostrazione che i giovani inseriti quest’anno nel roster, hanno acquisito esperienza e sicurezza col trascorrere della stagione.
Determinanti per la classifica e per il morale, i quattro successi dall’undicesima alla quattordicesima giornata dove spiccano tra le altre la larga vittoria contro i Cowboys e quella di Pittsburgh che ha tolto l’imbattibilità agli Steelers. E le doppie vittorie contro Dallas e Philadelphia che hanno dato loro la supremazia all’interno della Division nonostante le due sconfitte contro i Giants.
L’attacco chiude la stagione regolare al trentesimo posto per yard guadagnate per partita (317), ma è venticinquesima per yard su pass per partita (216,6) e ventiseiesima per quelle guadagnate su corsa (100,7).

Le cose vanno decisamente meglio per la difesa: le yard totali concesse agli avversari sono 304,6 a partita e vedono i capitolini al secondo posto dopo i Rams, così come per le yard concesse su passaggio (191,8 a partita). Per quanto riguarda la difesa sulle corse Washington risulta al tredicesimo posto con 112,8 yard concesse per partita.
E’ evidente che Washington dovrà cercare di impostare la partita sulla difesa, che è il suo miglior reparto e puntare a limitare l’efficienza del gioco aereo di Brady e Co. Grazie ai blitz dei suoi giovani DE Chase Young (7,5 sack al suo attivo), che è un “rookie” e Montez Sweat (9 sack e 1 intercetto) al secondo anno, due riconosciuti cacciatori di QB, gli oro granata dovrebbero riuscire a mettere pressione su Brady ed impedirgli il più possibile di fare quello che gli riesce meglio. Attenzione anche al LB veterano  Jonathan Bostic (61 tackle, 3 sack e un intercetto) e, nel secondario, alla safety Kamren Curl, un altro rookie, che ha al suo attivo tre intercetti e due sack.

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Per quanto riguarda l’attacco, che abbiamo visto non essere irresistibile, in settimana si è aggiunta la tegola della probabile assenza dell’esperto QB Alex Smith, uno degli artefici del brillante finale dei regular season: Smith ha dovuto interrompere la sessione di allenamento di mercoledì per un dolore ad un polpaccio ed è stato messo in discussione per sabato. Il suo sostituto come starter sarà Taylor Heinicke, che in questa stagione ha al suo attivo un 12 su 18 per 137 yard e un TD nell’unica partita giocata contro i Panthers. L’attacco  si dovrà affidare alle portate del rookie Antonio Gibson,che viene da una buona stagione con 795 yard in 170 portate, ma, vista l’attitudine della difesa di Tampa contro le corse, sarà necessario affidarsi anche al gioco aereo. E qui si tratterà di vedere se il quasi esordiente backup di Smith sarà capace di gestire le operazioni. Una buona soluzione potrebbe essere quella di affidarsi, oltre che all’ottimo Terry McLaurin, che quest’anno ha ricevuto 87 passaggi per ben 1118 yard, anche alle buone capacità dei due RB Gibson e McKissic, di ricevere nel breve e sulle corsie esterne per guadagnare yards dopo la ricezione.  Ron Rivera sembra non aver perso la speranza di poter utilizzare almeno parzialmente il QB titolare se dovesse riuscire a recuperare dopo due giorni di riposo, avvicendandolo con Heinicke. Al momento però le probabilità sembrano basse.

I Buccaneers, grazie all’ingaggio di Tom Brady e del rientrante Rob Gronkowski, hanno avuto una stagione molto brillante, chiusa con un record di 11 vinte e 5 perse, risultando la migliore delle qualificate non vincitrici divisionali. Le cinque sconfitte peraltro sono venute contro avversarie di primissima fascia due contro New Orleans, la seconda durissima per 3-38, poi di misura contro i Rams e i Chiefs (entrambe per 24-27) e a Chicago, dove furono sconfitti per un solo punto, 19-20.

L’attacco dei Bucs è fortemente orientato verso il gioco aereo come dimostrano le statistiche: Tampa è sesta nella Lega per yard totali per partita (384,1) seconda nella graduatoria NFL per yard guadagnate nel gioco aereo (289,1 a partita) ma scivola al ventottesimo posto per quelle guadagnate su corsa (94,9 per partita)
Per quanto riguarda la difesa, i Bucs risultano sesti per yard totali concesse (327,1 a partita) ma scendono al ventiduesimo posto per yard concesse su passaggio (246,6 per partita). In compenso sono la difesa più forte contro le corse con sole 80,6 yard concesse per partita.

Tampa si affiderà, come al solito, al gioco aereo, suo punto di forza grazie al carisma e all’indiscussa abilità di TB12 (40 TD pass e 4633 yard), ma anche alla connection Brady-Gronkowski, che ha fruttato 623 yard e 7 TD, e al talento di Mike Evans (1006 yard in 70 ricezioni) tra i ricevitori. Il gioco a terra sarà come sempre affidato alle corse di Ronald Jones che ha chiuso la stagione regolare con 978 yard in 192 portate. Importante, per il successo delle operazioni d’attacco, sarà la capacità dell’offensive line di frenare le incursioni dei difensori di Washington.
La difesa punterà a impedire al duo Gibson-McKessic di guadagnare nelle corse centrali, ma, anche se il gioco aereo di Washington non è irresistibile, dovrà comunque giocare al meglio del proprio standard. Da tener d’occhio tra i difensori, i giovani Devin White, LB al secondo anno con ben 9 sacks al suo attivo e 90 tackle e la safety Anthony Winfield, un altro l secondo anno da pro che ha collezionato 3 sacs e un intercetto, oltre a un discreto numero di tackle e pass deflection (62 e 6 rispettivamente). Da non sottovalutare il CB Carlton Davis, un altro giovane che in regular season ha effettuato 4 intercetti.

Nonostante le premesse prefigurino una squadra favorita sull’altra, trattandosi di un incontro di play-off non possiamo dare nulla per scontato. I giovani oro-granata hanno già dimostrato a Pittsburgh, interrompendo l’imbattibilità stagionale degli Steelers, che venderanno carissima la pelle.

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Francesco Di Taranto

Nato a Foggia, nel 1953, risiedo a Brescia dal 1987 e in precedenza ho abitato a Bologna, dove mi sono laureato in Ingegneria Elettronica. Ho cominciato a seguire il football dalla notte del Super Bowl 1982 vinto da san Francisco sui Cincinnati Bengals. Terminato il servizio militare, nell'aprile '82 ho cominciato a seguire assiduamente, a Bologna, alle partite dei Doves e dei Warriors. Per alcuni mesi, nel 1984, ho partecipato agli allenamenti di una squadra bolognese in formazione, gli Atoms, che sarebbero poi diventati Phoenix San Lazzaro, che ho poi dovuto lasciare a causa del trasferimento per motivi di lavoro. Da allora non ho più smesso di seguire il football, sia professionistico (NFL e poi USFL, AAF e quest'anno XFL), sia dilettantistico in Italia, ma anche in Germania, grazie ai video in streaming della GFL

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