Divisional 2020: Cleveland Browns vs Kansas City Chiefs 17-22

Spettacolo, paura, palpitazioni. Ma infine Chiefs.

Una partita che comincia a senso unico, quella tra Browns e Chiefs, con i padroni di casa che partono aggressivi e decisi a non perdere tempo. Mahomes entra subito in ritmo e porta a spasso la difesa dei mastini di Joe Woods, addomesticando una secondaria che fatica a contenere le incursioni di KC nonostante il rientro di Denzel Ward.

Quello che ci si attendeva da Cleveland in termini di strategia, arriva invece da Kansas City che lavora con destrezza sui lanci ed impone alla difesa Browns di aprirsi guadagnando terreno sulle corse in modo funzionale. Se pur Clyde Edward-Helaire non è tra i presenti, il running game di Darrell Williams è dei migliori. Andy Reid ha la situazione sotto controllo, i Chiefs comandano il gioco e banchettano con il cronometro. Esattamente ciò che avrebbe dovuto mettere in atto Cleveland, che però non sfrutta appieno la fisicità del suo backfield: il risultato è un 19-3 all’intervallo.

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Va però sottolineato il particolare determinante sul finale del secondo quarto, quando Higgins lanciato a touchdown viene colpito dal tackle di Daniel Soresen che utilizza il casco per colpire la testa del ricevitore dal lato debole facendogli perdere il possesso. Il pallone esce a pochi centimetri dalla end-zone di Kansas City e i ref chiamano un touchback, fumble e palla alla difesa. Helmet to helmet apparentemente irregolare ma non secondo il parere degli arbitri. Non è sbagliato soffermarsi su questo punto per qualche recriminazione da parte degli ospiti perchè la partita sarebbe ripresa col primo drive nelle mani di Mayfield e dunque le dinamiche sarebbero potute cambiare. Ma per quanto visto nel complesso, aggrapparsi a questo dettaglio non è del tutto lecito.

Si riprende con un intercetto ai limiti della follia da parte di Baker Mayfield, disattento e scellerato nel forzare un lancio nel traffico su Landry, coperto da tre difensori e fermo da circa 4 secondi nella stessa posizione. Tyrann Mathieu si avventa sullo sferoide come un falco in picchiata e agguanta il pick che di fatto può chiudere la sfida. Ma la buona sorte dei Browns mostra pietà e Butker colpisce il palo sinistro con un calcio dalle 33 yard facendo sfumare l’occasione.

Finalmente Nick Chubb trova l’ispirazione per trascinare i suoi fino alla meta poi realizzata da Jarvis Landry con un catch da 4 yard. Cleveland accorcia il punteggio ma succede qualcosa di inaspettato: Patrick Mahomes, fino a quel punto sintesi della perfezione, prende una corsa a metà campo ma la sua azione viene bloccata dal tackle difensivo di Mack Wilson, il quale aggancia il collo del campione di Kansa City e cadendo glielo tira creando una torsione innaturale della testa. Una sorta di iper-estensione cervicale, brutta da vedere specie quando Mahomes si rialza e barcolla rischiando di cadere per mancanza di equilibrio. Sguardo assente e un grosso spavento. Pochi istanti più tardi, il QB esce dalla tenda blu a bordo campo dopo aver accertato i primi sintomi come da protocollo, si dirige verso gli spogliatoi con una corsetta per ulteriori accertamenti, ma viene fermato e non rientra per concussion.

Il tweet di Mahomes, con allegata l’immagine di Kevin Garnett che urla la frase omofona “Anything is Possible” dopo la vittoria del titolo NBA coi Celtics, lancia il backup QB Chad Henne!

Le speranze dei Chiefs sono riposte nelle sue mani, Henne è chiamato all’impresa di reggere l’urto psicologico di Kansas City che sfiora il dramma. Ma da quelle parti conoscono già questo tipo di situazione, dunque i ragazzi di Reid sono preoccupati ma non tremano davanti alle avversità. Nel frattempo Mayfield sente che il suo momento è propizio e attacca fino alla conversione di un magistrale quarto down trasformato grazie al lancio corto su Austin Hooper che muove la catena in red-zone permettendo all’ex Kareem Hunt di sfondare verticalmente per il touchdown del 17-22. Un drive da 18 snap di Cleveland, lungo quasi 8 minuti e mezzo, il playcalling di Stefanski trova carattere e sviluppo. La sfida è riaperta.

Il reparto difensivo Browns rimette palla in mano a Mayfield ma, a questo punto, sale in cattedra la difesa di Steve Spagnuolo che va in blitz sistematico spaventando Baker e sul finale di partita alza il ritmo in maniera asfissiante. L’esperienza di un gruppo solido mette Henne in condizione di giocarsi tutto, e il QB riesce a trasformare un terzo e lungo correndo per una quindicina di yard nel momento cruciale dell’incontro. Una giocata portentosa offensivamente, tanto quanto disastrosa a livello difensivo. I Browns regalano ai Chiefs un down che era praticamente fallito, dimostrando ancora una volta di non aver fatto i compiti e di non essere in grado di tenere alta la concentrazione nel clutch time. Nota di demerito in questo senso per la difesa Browns, che per aver concesso oltre il consentito nella fase più concitata della partitissima diventa la diretta responsabile del mancato successo.

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Kansas City torna al Championship Game per difendere la corona contro Buffalo, in attesa di sapere se Mahomes sarà della sfida o meno. Ai Browns rimane la soddisfazione di aver giocato una gran bella stagione, il team di Stefanski paga l’inesperienza ma esce con onore. Lo stesso Kevin Stefanski è responsabile su un paio di errori ingiustificabili, come il challenge (che brucia un timeout vitale) chiamato erroneamente, e non chiamato quando invece era sacrosanto!

Era difficile spuntarla contro Mahomes, o contro Hill e Kelce entrambi monumentali. Era difficile non farsi travolgere dal carattere battagliero e reattivo della difesa Chiefs. Era semplice sottovalutare un quarterback che entra freddo in una fase di difficoltà estrema per risolvere la partita e “salvare” la stagione.

Ai Browns non riesce la fatica di gestire tutto questo, ma il futuro lascia ben sperare. Per i campioni invece la storia si ripete, i Chiefs superano una prova ostica e ingannevole. E lo fanno con il cuore di chi sa realmente vincere.

Grazie per questo meraviglioso spettacolo!

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Alex Cavatton

@AlexCavatton sport addicted dal 1986. Amministratore di Chicago Bears Italia. Penna di Huddle Magazine dal 2018. Fondatore di 108 baseball su Cutting Edge Radio. Autore dei progetti editoriali: Chicago Sunday, Winners Out, RaptorsMania, Siamo di Sesto San Giovanni, Prima dello snap. Disponibili su Amazon

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Un Commento

  1. Senza nulla togliere ai Browns, peccato non aver visto Steelers – Chiefs.. credo sarebbe stata più avvincente. Che rammarico..
    Nonostante i soli 5 punti di distacco finali non c’è mai stata la sensazione che i browns potessero farcela e i chiefs sono stati sempre in controllo del match

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