Divisional 2020: Baltimore Ravens vs Buffalo Bills 3-17

In una serata dominata dal freddo e dal vento, i Bills superano, non senza soffrire, i coriacei Ravens al termine di una partita dominata dalle difese.

Per tutto il primo tempo le difese riescono a limitare gli attacchi avversari e si va al riposo su 3-3 grazie al FG iniziale di Tyler Bass pareggiato sul finire del tempo da Justin Tucker. Nel frattempo, complice il forte vento, Tucker colpisce due volte il palo e Bass sbaglia a sua volta un FG.
La svolta della partita è all’inizio del terzo periodo; Josh Allen, che nel primo tempo si era affidato solo ai passaggi, confeziona un lungo drive in cui alterna i passaggi a buone portate di Devin Singletary e chiude con un pass di 3 yard per Stefon Diggs.
Nel successivo possesso Lamarr Jackson guida un lungo drive alternando corse e passaggi, fino ad entrare nelle 10 yard di Buffalo, ma sul 3 & Goal si fa intercettare in end-zone un pass, inteso per Mark Andrews, da Tyler Johnson che lo riporta in TD. 17-3 e partita virtualmente in archivio alla fine del terzo periodo anche perché nel drive successivo Jackson, dopo aver recuperato una palla persa per fumble, commette un intentional grounding ed è costretto ad uscire per infortunio. Lo sostituisce Tyler Huntley, che gioca dignitosamente fino al termine. I Bills a questo punto devono solo controllare e, dopo aver sbagliato un altro FG, chiudono sul 17-3.

Commento

Cominciamo dagli sconfitti: i Ravens hanno contrastato per tutto il primo tempo l’attacco di Buffalo, che ha giocato quasi esclusivamente sui lanci con alterna fortuna.
Lamar Jackson gioca tutta la partita sotto la costante pressione della difesa dei Bills. E riesce comunque a rendersi protagonista. In più i un’occasione ha dato l’impressione di avere sulle sue spalle, e soprattutto nelle sue gambe, il peso di tutto l’attacco di Baltimore. Chiude anzitempo la partita per un infortunio occorsogli dopo aver recuperato un fumble causato da uno snap errato. Il suo bilancio finale é di 14 completi su 24 per 162 yard e un intercetto che sporca un drive offensivo in cui aveva dimostrato a tutto il mondo collegato il motivo per cui fu a suo tempo insignito dell’Heisman Trophy.
I Ravens perdono soprattutto perché, in una partita dominata dalle difese, la difesa di Buffalo è stata più efficace. Baltimore chiude la partita con più yard guadagnate (340 contro 220) e con un rapporto più equilibrato tra corse e passaggi, ma ciò è dovuto al fatto che troppe volte i Bills hanno iniziato i loro possessi da posizione favorevole.
Alla fine la chiave della sconfitta sta nell’intercetto riportato in TD nell’azione che avrebbe potuto riportare Baltimore in parità, ma si deve ammettere che si è trattato di una grande giocata difensiva di Buffalo. Il suo sostituto, Tyler Huntley, ha fatto quel che ha potuto in una partita che ormai era totalmente in controllo degli avversari, complessivamente ha dato una buona impressione.

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I Bills guadagnano, con grande merito, il passaggio al Championship AFC dopo una partita dura in cui, per una volta, Josh Allen deve cedere il ruolo di protagonisti alla difesa. La pass rush di Buffalo ha messo continua pressione a Jackson penetrando facilmente nel backfield dei Ravens e mettendo a segno quattro sack ai danni del QB. Su tutti si è particolarmente distinto Jerry Huges (2 sack e 2 tackle for loss). Menzione d’onore anche per Taron Johnson il cui intercetto riportato in TD con 101 yard di corsa ha deciso le sorti della partita.
Per quanto riguarda l’attacco, fermo il gioco di corsa, pochissimo utilizzato da Allen, registriamo l’eccellente (ma non è una novità) prestazione di Stefon Diggs (8 ricezioni su 11 target con 106 yard e un TD) ben coadiuvato da John Brown, a sua volta con 8 ricezioni su 11 target per 62 yard.
Il QB ha comunque offerto l’ennesima dimostrazione di quanto sia cresciuto in questa stagione. Ha messo a referto 206 yard con 23 completi su 37 ma ha soprattutto dimostrato grande freddezza e capacità nella gestione della partita.
Buffalo ha messo in mostra una grande solidità sia fisica che mentale, caratteristica che può permettere di pensare in grande, e i tifosi cominciano a sognare di riscattare i quattro Super Bowl persi negli anni ‘90.

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Francesco Di Taranto

Nato a Foggia, nel 1953, risiedo a Brescia dal 1987 e in precedenza ho abitato a Bologna, dove mi sono laureato in Ingegneria Elettronica. Ho cominciato a seguire il football dalla notte del Super Bowl 1982 vinto da san Francisco sui Cincinnati Bengals. Terminato il servizio militare, nell'aprile '82 ho cominciato a seguire assiduamente, a Bologna, alle partite dei Doves e dei Warriors. Per alcuni mesi, nel 1984, ho partecipato agli allenamenti di una squadra bolognese in formazione, gli Atoms, che sarebbero poi diventati Phoenix San Lazzaro, che ho poi dovuto lasciare a causa del trasferimento per motivi di lavoro. Da allora non ho più smesso di seguire il football, sia professionistico (NFL e poi USFL, AAF e quest'anno XFL), sia dilettantistico in Italia, ma anche in Germania, grazie ai video in streaming della GFL

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