Conference 2020: Sette considerazioni per due partite

Vi raccontiamo le due finali di Conference da un punto di vista diverso, sette considerazioni per ogni singolo incontro dal protagonista alla delusione e un piccolo overtime.

Tampa Bay Buccaneers @ Green Bay Packers 31-26

IL PROTAGONISTA

La sua prestazione non è stata di certo eccezionale (20/36 per 280 yard con 3 TD pass e 3 INT), ma Tom Brady sarà nuovamente tra i protagonisti del Super Bowl, per la prima volta con la maglia dei Buccaneers. E i record per il leggendario numero 12 si sprecano. Brady diventerà soltanto il quarto quarterback di sempre a giocare il Super Bowl con due squadre diverse dopo Peyton Manning (Colts e Broncos), Craig Morton (Cowboys e Broncos) e Kurt Warner (Rams e Cardinals). Sarà però il primo giocatore a prendere parte a dieci finali nella storia NFL e il 24esimo atleta in totale considerando tutti gli sport americani, l’unico insieme a LeBron James negli ultimi 30 anni. Brady, poi, diventa il terzo quarterback a giocare un Super Bowl in tre decadi diverse (2000, 2010, 2020) insieme a Norm Van Brocklin (1940, 1950, 1960) e Johnny Unitas (1950, 1960, 1970). Con la vittoria contro Aaron Rodgers salgono a 27 le sue “vittime” tra i quarterback nei playoff. Il solo altro nel ruolo a giocare (!) 27 partite in postseason è stato Peyton Manning (14-13), ma con un record personale ben diverso rispetto a quello di Brady (33-11). Il timoniere dei Buccaneers giocherà il quarto Super Bowl nelle ultime cinque stagioni, il terzo dopo aver compiuto 40 anni, ovvero quanti ne hanno giocati Rodgers, Dan Marino e Drew Brees – per citarne tre tra i più forti di sempre – in tutta la carriera messi insieme. Non bastasse, Brady ha aggiunto Scott Miller e Cameron Brate alla lista dei compagni cui ha lanciato almeno un touchdown pass in carriera nei playoff: sono 34 in tutto, ben dodici in più dei 22 di Brees, al secondo posto in questa particolare classifica. A sottolineare la sua altalenante prestazione, però, anche un dato in negativo, che spiega bene quanto la strepitosa difesa dei Buccaneers lo abbia aiutato nella strada verso il Super Bowl: Brady ha vinto la quarta partita su cinque giocate ai playoff in cui ha collezionato almeno tre intercetti.

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LA DELUSIONE

Un paio di occasioni mancate, in particolare una corsa in touchdown su un decisivo 3nd & Goal nel finale, non possono macchiare gli sforzi mancati di Aaron Rodgers (33/48 per 346 yard con 3 TD pass e 1 INT) per riportare i suoi Packers al Super Bowl. Il quarterback ha collezionato la terza sconfitta in carriera nei playoff con almeno 3 touchdown pass lanciati, il maggior numero nella storia NFL per un quarterback. E il suo record personale nei Championship si fa impietoso: una vittoria a fronte di quattro sconfitte, per altro tutte di fila dopo la vittoria del 2010.

IL RECORD

Se non altro, Rodgers porta a casa un record storico per i playoff, a dimostrazione della sua grandezza: il quarterback ha lanciato più di un touchdown pass per la nona partita di fila in postseason. Mai nessuno come lui.

IL TABU’ SFATATO

Per la quarta volta negli ultimi cinque anni di playoff NFL si poteva assistere a una clamorosa rimonta da almeno 18 punti di svantaggio: nel 2016 accadde al Super Bowl LI, con i Patriots vincenti 34-28 sui Falcons dopo il 28-3 iniziale, nel 2017 nel Wild Card Game vinto dai Titans 22-21 sui Chiefs, dopo aver rimontato dal 3-21, mentre nel 2019 nel Divisional tra i Texans, avanti per 24-0, e i Chiefs, alla fine vincenti per 51-31. I Buccaneers, però, dopo il 28-10 di inizio terzo quarto, hanno mantenuto le distanze nel finale per volare al Super Bowl.

INCREDIBILE!

I tifosi dei Packers chiudano gli occhi. Nelle ultime 20 stagioni in 13 occasioni nei playoff è accaduto che un quarterback lanciasse almeno tre intercetti in un solo tempo di gioco. Soltanto due di questi hanno vinto poi la partita: Russell Wilson nel Championship del 2014 e Brady domenica. Entrambe le volte a essere sconfitta è stata proprio Green Bay.

VERSO IL SUPER BOWL

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Attenzione a Brady, ma non solo. La difesa dei Buccaneers è in forma strepitosa e, in sei drive su sette giocati dopo una palla recuperata, Tampa Bay è volata in touchdown, mentre nel settimo caso ha spento le speranze di vittoria dei Saints nel loro drive finale. Occhi puntati anche su Chris Godwin, arma a doppio taglio per i Bucs: le sue 223 receiving yard fin qui nei playoff sono un record nella storia della franchigia, ma i 6 drop in questa postseason sono un primato assoluto da quando questa statistica viene controllata (2006).

GOING HOME

“Non è stata una mia decisione”, così un lapidario Rodgers ha commentato la scelta di Matt LaFleur di calciare un field goal da 26 yard, anziché tentare di arrivare al touchdown del pareggio sul successivo quarto down nel drive finale dei Packers. Pura constatazione dei fatti o segnale d’addio per il numero 12 dopo l’ennesima delusione ai playoff?

NFC Championship 2020: Tampa Bay Buccaneers vs Green Bay Packers 31-26

Buffalo Bills @ Kansas City Chiefs 24-38

IL PROTAGONISTA

Assai meno combattuto il Championship di AFC, dominato dai Chiefs contro i Bills. Gran parte del merito va al pazzesco Patrick Mahomes (29/38 per 325 yard e 3 TD pass). Kansas City sale a quota 9-2, compresi i playoff, quando il quarterback si è trovato in svantaggio di almeno 9 punti nel corso della partita.

LA DELUSIONE

Stagione meravigliosa quella di Josh Allen, che però nel Championship contro i Chiefs non ha trovato la consueta continuità (28/48 per 287 yard con 2 TD pass e 1 INT), soprattutto nella sinergia con Stefon Diggs (6 ricezioni su 11 target per 77 yard). Il quarterback, che ha aggiunto 88 rushing yard in 7 portate, però è carico e può riprovare la caccia al Super Bowl già l’anno prossimo.

IL RECORD

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Al fianco di Mahomes, da record è stata la prestazione di Travis Kelce: le sue 13 ricezioni sono un primato assoluto per un tight-end nei playoff a pari merito con quelle di Kellen Winslow nel Divisional del 1981 e di Sterling Sharpe nel Wild Card Game del 1993. Le 9 nel solo primo tempo, invece, sono il maggior numero per un tight-end nella prima mezz’ora di gioco dal 1991.

IL TABU’ NON SFATATO

Mahomes vince ancora nei playoff quando si trova sotto nel punteggio di almeno due possessi: sale a quota 4-1 in carriera, avvicinando l’unico altro quarterback con più vittorie simili in postseason, ovvero Tom Brady, che in tutto ne ha collezionate sei.

INCREDIBILE!

Il quarterback dei Chiefs non si stanca mai di collezionare prestazioni eccezionali: nei tre Championship di AFC giocati in carriera ha sempre collezionato almeno 3 touchdown pass e nessun intercetto. Nessun altro, al di fuori di Joe Montana, ha più di un Championship giocato con simili statistiche in carriera.

VERSO IL SUPER BOWL

Al fianco del clamoroso Mahomes si segnalano anche le strepitose prestazioni di Tyreek Hill (9 ricezioni per 172 yard) e del già citato Kelce (13 ricezioni per 118 yard e 2 TD). Lo stesso tight-end è salito a quota 73 ricezioni nei playoff, portandosi a -10 dal record assoluto nel ruolo, le 83 di Rob Gronkowski. E i due si affronteranno da avversari nel prossimo Super Bowl.

GOING HOME

Cosa manca ai Bills per sperare di volare al Super Bowl l’anno prossimo? Con un Allen scatenato e una difesa di qualità assoluta, resta da sistemare il backfield: al di fuori del quarterback, Buffalo ha totalizzato la miseria di 41 yard su corsa nel Championship perso contro i Chiefs.

OVERTIME

Mahomes ha vinto il Super Bowl dell’anno scorso contro i 49ers, Brady quello dell’anno precedente con i Patriots, contro i Rams. Per la prima volta nella storia NFL i due quarterback vincenti nei precedenti due anni si ritrovano nel successivo Super Bowl uno contro l’altro. In tutto, per altro, è successo soltanto sette volte che in finale si sfidassero due quarterback che in precedenza ne avevano vinto almeno uno.

AFC Championship 2020: Buffalo Bills vs Kansas City Chiefs 24-38

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Alessio Salerio

Scopre il football nella notte dell'upset di Phoenix del 2008, se ne innamora quattro anni dopo grazie ai medesimi protagonisti. Ideatore della rubrica "Colori, episodi, emozioni", negli anni cambiata di nome, non nella sostanza.

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