Brandon Staley è il nuovo Head Coach dei Los Angeles Chargers

Altro giro, altro head coach scelto. Siamo arrivati perfettamente a metà di questo percorso intrapreso nel Black Monday della NFL con il quarto capo allenatore scelto, questa volta dalla franchigia losangelina. È Brandon Staley, l’ormai ex DC dei Rams, il nuovo head coach dei Chargers.

Stanley era uno dei nomi più caldi di questa offseason, intervistato a destra e manca da tutte le franchigie in cerca. Probabilmente non era la prima scelta dei Chargers, a dire di molti insider era già tutto fatto per Daboll dei Bills, ma alla fine la franchigia ha virato su di lui, probabilmente per il proseguo del percorso ai playoff di Buffalo.

Brandon Staley si avvia dunque ad essere uno dei più giovani head coach della NFL, con i suoi 38 anni si porta alle spalle una carriera piuttosto breve ma con picchi pressoché immediati. Inizia nel 2006 a Northern Illinois salvo poi passare alla St. Thomas University e all’Hutchinson Community College dove per la prima volta diventa difensive coordinator. Dopo un brevissimo stint di un anno con i Volunteers dove riveste il ruolo di Graduate assistant, riprende il suo percorso da coordinatore tra la John Carroll University e la James Madison, tornando alla Carroll prima di fare il salto nella NFL. L’occasione arriva su intuizione di Vic Fangio e John Fox  che lo portano alla ribalta come OLB coach a Chicago, con il primo che un paio di anni più tardi se lo porta a Denver quando questi diviene head coach dei Broncos. Nei tre anni come allenatore dei linebacker si ritrova ad allenare due delle più forti stelle più importanti nella NFL nelle figure di Von Miller e Khalil Mack. Dopo un solo anno a Denver vola ai Rams dove McVay decide di affidargli il ruolo di difensive coordinator in sostituzione del veteranissimo Wade Phillips, curiosamente anche lui arrivato al tempo da Denver. Ne mancava uno di LB eccezionale da allenare ed eccolo qui: Aaron Donald. Non che servisse molto per mettere questo fenomeno nella condizione di essere il miglior difensore della lega, ma tant’è che il lavoro fatto è stato comunque eccezionale.

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Con lui molti giocatori hanno raggiunto numeri importanti sotto la voce sack come Leonard Floyd e Morgan Fox, ma nella fattispecie sono importantissimi i numeri che la difesa di Brandon Staley è riuscita ad ottenere nel 2020 classificandosi prima tra le difesa NFL sia in termine di punteggio che di yards concesse su passaggio. Monumentali sono state le prestazioni del reparto nell’ultima parte di stagione quando l’offense dei Rams è pressoché collassata su se stessa. Il passaggio del turno contro i Seahawks è merito al 90% di una difesa che ha dominato un Russell Wilson stoico, ma comunque in calo va doverosamente riportato.

Ai Chargers trova una squadra pronta, non da ricostruire ma da puntellare. Con un buon coaching staff e qualche miglioramento qua e là, le possibilità per fare bene fin da subito ci sono. Si ritroverà con una difesa già ben fornita con Bosa ed Ingram a spiccare, un Derwyn James che se riuscirà a mettersi alle spalle i continui infortuni può essere una delle safety più forti della lega ed in generale ottimi giocatori da plasmare. In attacco invece c’è un nome su tutti che è senza dubbio quello di Justin Herbert, QB rookie sorpresa di quest’anno che gettato nella mischia per caso si è rivelato l’unico piacevole punto positivo della stagione.

E qui arriviamo ad uno dei motivi che hanno fatto storcere il naso ai tifosi Chargers: hai un QB talentuoso al suo secondo anno (nel 2021, ndr) e gli prendi un head coach dalla mentalità difensiva. Tralasciando il fatto che sarà importante ovviamente la scelta del nuovo Offensive Coordinator, Brandon Staley ha un segreto: ha frequentato l’università di Dayton Ohio dove ha giocato come quarterback. Ebbene, è un si un coach che si è specializzato in difesa ma per background personale potrà sicuramente aiutare Herbert.

Le parole del presidente delle operazioni legate al football, John Spanos.

“Non importa se conosci Brandon da cinque minuti o cinque anni, ciò che diventa subito evidente è la quantità di energia e passione con cui si avvicina a ogni singolo momento. Il suo viaggio da coach in questo particolare momento è stimolante; se non per l’assoluta perseveranza e determinazione messa in mostra, sicuramente per i fantastici risultati che ha prodotto per le squadre ed i giocatori che ha allenato. So che è un cliché, ma so che Brandon letteralmente non vede l’ora di mettersi al lavoro. So anche che non possiamo essere più entusiasti di averlo come capo allenatore dei Los Angeles Chargers “

Apprezzabile inoltre il tweet con cui i Chargers hanno annunciato di aver trovato il loro uomo.

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I Chargers hanno fatto una delle scelte più sensate in termine di head coach degli ultimi anni mettendosi in casa un capo allenatore assolutamente di valore. Sarà da valutare a questo punto se avrà lo stesso impatto nel nuovo ruolo. Diciamo che il percorso da Los Angeles a Los Angeles non potrà essere usato come scusa per un mancato adattamento

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Eugenio Casadei

Appassionato di calcio (Bologna) e trekking, segue il football assiduamente dal momento in cui vide giocare Peyton Manning con la maglia orange di Denver, divenire tifoso Broncos una naturale conseguenza. Scrive la rubrica settimanale "Indiscrezioni di mercato NFL" in offseason e la "Top Ten" in regular season con grande divertimento e passione.

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Un Commento

  1. Ora Aaron Donald Linebacker mi suona un po’ strano….. Direi che lo stesso Mack sia un Edge, quindi DL. Comunque Staley ha fatto una grande annata, ma si è trovato in casa il pacchetto di wade Phillips già competitivo. E la brutta prestazione nel divisional vs Green Bay fa pensare…basta un Donald a mezzo servizio per perdere competitività?
    Vedremo

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