Vittoria in rimonta (Tampa Bay Buccaneers vs Atlanta Falcons 31-27)

La partita interdivisionale tra Buccaneers e Falcons era sicuramente più importante per Tampa che per Atlanta, ormai tagliata fuori dai playoffs; la franchigia della Florida invece sta lottando per un posto come wildcard, e la trasferta in Georgia era un passaggio importante per mantenere ancora vive le speranze di approdare ai playoffs dopo un digiuno di 14 anni.
Assenze importanti in tutte e due i team, con il forfait di Ronald Jones (RB) e di Donovan Smith (LT) nei Bucs e di Julio Jones (WR) nei Falcons, tutti dovuti a problemi fisici.

Come molte altre volte in stagione la partenza di Brady & Co. è lenta, con poca convinzione e troppi errori, sia in attacco che in difesa, mentre Ryan guida i suoi in un convincente avvio, ben supportato dai WR Ridley e Gage autori di un TD ciascuno.
La difesa di Tampa è il solito muro contro le corse, ma contro i passaggi è a tratti imbarazzante, soprattutto nelle slant e dove il CB Sean Murphy-Bunting si distingue per inconsistenza e subisce le due segnature su ricezione di Atlanta; all’intervallo le statistiche di Ryan diranno 23/31 con 235 yard e 2 passaggi per TD, senza alcun sack subito. Brady risente della pessima prestazione generale di Tampa e i suoi numeri non sono da lui (10/16 per 70 yard e 2 sack subiti), attacco sulle corse inesistente.
Con queste premesse non bisogna sorprendersi che le squadre vadano negli spogliatoi sul 17-0 per i padroni di casa, e nuvole nere si addensano su Arians e sui suoi Buccaneers.
Le statistiche all’intervallo sono sincere e impietose verso i Buccaneers, 261 yard guadagnate contro 60 a favore di Atlanta, 16 primi down contro 5….

La pausa sembra far bene all’attacco allenato da Byron Leftwich, che nel primo possesso macina terreno, alternando le ricezioni di Evans, Brate e Brown e le corse di Fournette, che entra in end zone con una corsa di 1 yard.
Ma i Falcons reagiscono subito con un altro produttivo drive, che porta al TD su ricezione del TE Hurst e il punteggio dice 24-7 per Atlanta.
I Buccaneers ora girano all’altezza delle loro potenzialità in attacco, con Evans che porta i suoi in red zone, da dove Godwin riceve il primo TD pass di Brady. Tampa riesce ad arginare l’attacco dei Falcons e prima della fine del terzo quarto va ancora a segno con un’altra corsa di Fournette; da segnalare che il drive vive su 2 episodi chiave: il primo vede Miller (WR) ricevere a metà campo e successivamente perdere il pallone, sembra fumble ma l’instant replay sentenzia che il giocatore aveva già toccato il terreno con il ginocchio prima di perdere la palla; subito dopo una penalità della difesa di Atlanta porta il pallone dentro la red zone.

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Si va al quarto e ultimo quarto sul 24-21 sempre per i Falcons, ma l’inerzia è decisamente a favore dei Bucs.
Ryan dopo un drive brevissimo riconsegna la palla a Brady che riparte da metà campo e, con le ricezioni di Godwin, Evans, Brown e Miller, porta in raggio di FG Succop, che non fallisce e porta in parità la partita che, solo 15 minuti prima sembrava ormai decisa a favore della franchigia della Georgia.
Ryan riesce a portare i suoi a portata di calcio, e Koo centra i pali da una notevole distanza (52 yard) e riporta i Falcons avanti (27-24); anche in questo drive da segnalare una eccellente giocata della safety Winfield Jr (sempre più in gara per il riconoscimento di Rookie Difensivo dell’anno) che devia un passaggio di Ryan che sembrava già destinato alla ricezione di Ridley in endzone.
Nel successivo drive arriva il capolavoro di Brady che pesca Antonio Brown con un lancio di 46 yard e i due “vecchi” compagni a Boston compiono il sorpasso, 31 a 27 per Tampa.
Gli ultimi tentativi dei Falcons si infrangono contro la difesa dei Bucs, con 2 sack decisivi di Devin White e Fournette guadagna un primo down fondamentale che porta a zero il cronometro, chiudendo la partita.

A fine contesa le statistiche evidenziano il cambio di rotta a favore di Tampa, 416 yard guadagnate contro 369,; da segnalare che i 2 QB hanno avuto prestazioni praticamente simili, per Brady 31/45, 390 yard e 2 TD (110 QB Rating) contro Ryan con 34/49, 356 yard e 3 TD (110 QB Rating); la differenza sostanziale è stata che il QB di Atlanta ha dominato il primo tempo, mentre THE GOAT ha preso la sua rivincita nella seconda frazione, decidendo la partita a favore dei suoi.

Atlanta si è rivelata una squadra ben organizzata, creando difficoltà sia in attacco che in difesa ai Buccaneers; Ryan in cabina di regia e il duo di ricevitori Ridley-Gage, ben supportati dal reparto dei TE si sono dimostrati sempre pericolosi, e anche la difesa, soprattutto la linea, ha saputo contenere l’attacco di Tampa e mettere pressione a Brady.

Questo soprattutto nel primo tempo, dopo l’intervallo i Bucs hanno potuto contare sui campioni a roster, quali Evans, Godwin, Brown e Miller (WR), Gronkowski e Brate (TE) e Fournette (RB) Anche la difesa ha alzato il livello di gioco, con Pierre-Paul e Barrett (OLB) sempre a caccia del QB avversario e il duo David e White a contenere il gioco su corsa.
Ancora una volta il backfield difensivo si è dimostrato il lato debole della difesa, concedendo troppe yard e troppe giocate facili all’attacco dei Falcons.
Sicuramente da una squadra che, dopo i nuovi arrivi, punta come obiettivo minimo ai playoff, le aspettative erano altre, puntualmente contro squadre attrezzate per la post season (Saints, Chiefs e Rams) Tampa ha rimediato brutte figure e prestazioni non accettabili, facendo comunque fatica anche contro squadre come i Giants, Atlanta e Minnesota (settimana scorsa)

Brady più di una volta ha “raddrizzato la barca” ma la scorta di fortuna e congiunzioni astrali potrebbe esaurirsi, tutta la squadra deve alzare il proprio livello di gioco per affrontare con più serenità le prossime 2 partite, sabato 26 a Detroit e all’inizio del nuovo anno ancora contro i Falcons, stavolta in Florida.
I playoff sono quasi certi, ma riuscire a guadagnare un posto nella griglia (a discapito dei Rams) o addirittura “sgambettare” i Saints (ora a 1 sola vittoria di differenza) potrebbe rendere la post season un poco più agevole e con qualche prospettiva in più.

Atlanta ha dimostrato di poter tenere il campo anche con squadre più attrezzate, nonostante un record totale (4-10) non positivo; la prossima partita li vedrà impegnati nella quasi proibitiva trasferta a Kansas City, contro gli attuali campioni Chiefs, con un record di 13-1.

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Roberto Abelli

Tifoso Bucs dal 1984 Ex giocatore ed ora coach Appassionato di football NFL e NCAA

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