A uno snap dalla vittoria (Indianapolis Colts vs Houston Texans 26-20)

I Colts e i Texans si presentavano alla partita di domenica con un record diametralmente opposto: 7-4 per Indianapolis, 4-7 per Houston. Un record che metteva in mostra, da una parte, la forza dei Colts, favoriti nella vittoria della AFC South, e dall’altra i limiti della franchigia guidata fino a qualche settimana fa da Bill O’Brien.

LA PARTITA

Dopo 5 minuti di gioco, apre le marcature di giornata un TD pass di Rivers per TY Hilton, bravo a farsi trovare libero con una crossing route che mette in difficoltà la secondaria avversaria. Ma nel drive successivo i Texans, dopo aver risalito il campo con un bellissimo passaggio di 64 yds per il WR Coutee, arrivano in endzone con una corsa di Deshaun Watson.  Il kicker dei Texans Fairbairn segna il primo FG di giornata, ma dall’altra parte l’attacco dei Colts segna due TD, uno con una corsa di Hines e uno con un passaggio per Jonathan Taylor.

I Texans replicano con un TD su corsa di 6 yds del RB David Johnson. Sul finire del primo tempo, un FG da una parte e un FG dall’altra portano il punteggio sul 24-20 a favore della squadra ospite.

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Nella seconda frazione di gioco le difese hanno le meglio sugli attacchi, e il play-by-play ne è testimone: su 10 drive giocati, 6 si concludono con un punt, uno con un turnover on down e poi ci sono un intercetto, un fumble e una safety, tutti commessi dall’attacco dei Texans. A pochi secondi dalla fine Houston avrebbe l’occasione di riportarsi sul pareggio ma, a una yard di distanza dalla endzone avversaria, Watson perde la palla dopo lo snap. Palla che viene recuperata dalla difesa dei Colts, che si portano così a casa la vittoria.

L’ANALISI

Deshaun Watson è stato messo fortemente in difficoltà dalla pressione della difesa avversaria, complice anche una linea offensiva davvero non all’altezza del QB, dovendo più volte fuggire fuori dalla tasca per sfuggire ai placcaggi degli uomini in maglia biancoblu. Una situazione in cui è particolarmente bravo, ma questo non significa sempre un bene per le sorti della squadra. E il turnover negli ultimi 2 minuti, con il punteggio sul 26-20 per gli avversari, ha affossato ogni speranza di vittoria. Dopo la sconfitta il QB ex Clemson Tigers è stato per diversi minuti seduto sulla panchina senza dire alcuna parola, ripensando all’errore precedente mentre un asciugamano gli copriva il volto. Tra i ricevitori, Keke Coutee conclude la partita con 141 yds guadagnate su ricezione, Chad Hansen con 101. Per entrambi i ricevitori si tratta del career high, che arriva dopo la prima partita di Houston senza Will Fuller, sospeso per 6 partite dalla NFL.

Under center per Indianapolis c’era come al solito Philip Rivers, che gioca una partita solida (285 yds, 27 passaggi completati su 35) senza commettere errori. L’attacco dei Colts non ha segnato nessun punto nel secondo tempo della partita, ma il lavoro della difesa, unito alle prestazioni dell’attacco nella prima parte dell’incontro, è bastato per portare a casa l’ottava vittoria stagionale. Il running game dei Colts ha un po’ deluso dall’inizio della stagione, dato che all’inizio molti ne avevano parlato come il reparto più importante dell’attacco. Nella partita di domenica sono arrivate 109 yds guadagnate “via terra”, delle quali ne è stato per gran parte autore Jonathan Taylor (91 yds in 13 portate). Il RB rookie si è rivelato importante anche nelle ricezioni in uscita dal backfield, dalle quali ha guadagnato altre 44 yds e ha segnato un TD. Tra i ricevitori, dopo un inizio di stagione molto sotto le aspettative, TY Hilton è sembrato rivitalizzato negli ultimi incontri, e domenica contro Houston ha giocato la sua miglior partita della stagione, guadagnando 110 yds in 8 ricezioni e segnando un TD.    

Come abbiamo già detto, la difesa dei Colts ha messo molta pressione a Deshaun Watson, mettendo a referto 5 sacks per 33 yds e forzando due fumble, di cui uno recuperato negli ultimi secondi che ha consegnato la vittoria alla squadra dell’Indiana. Nel secondo tempo in particolare la difesa di Indianapolis ha messo in grande difficoltà gli avversari, causando, oltre al già citato fumble recuperato, una safety e un intercetto del cornerback Kenny Moore.

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Carlo Giustozzi

Nato nelle Marche nel 2003, nel tempo libero cerco di unire la passione per lo sport e quella per la scrittura, con la speranza di farlo per vivere, un giorno. Parlo di parecchie cose, soprattutto pallacanestro, football americano e ciclismo.

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