T(h)ank you Jets! (Las Vegas Raiders vs New York Jets 31-28)

Con 13 secondi residui sul cronometro, sotto 24-28 in situazione di terzo e 10 dalle 46 dei Jets, i Raiders hanno trovato il modo di ribaltare il risultato con un lungo lancio di Derek Carr per il rookie WR Henry Ruggs III.
Miracle at the Meadowlands? No, e non solo perché il nome è già stato assegnato ad un’altra partita storica giocata nel New Jersey. I Silver & Black, per molti aspetti non meno imbarazzanti della versione scesa in campo ad Atlanta la settimana prima, hanno ricevuto un grosso regalo dai padroni di casa, trascinati verso il baratro di una perfect season al contrario dalla scelta insensata di un (ex) defensive coordinator troppo aggressivo.

Grazie Jets… Thank you… o meglio… Tank you.

Il gioco di parole si presta, anche se chi scrive non crede minimamente che le squadre perdano di proposito per garantirsi una scelta migliore al Draft successivo.
I Jets avrebbero certamente meritato la vittoria, grazie ad una difesa attenta e capace di bloccare sul nascere il gioco di corse dei Raiders (privi del loro campione Josh Jacobs e con la OL al solito rattoppata) e di limitarne il gioco aereo. Ma nel momento più importante Gregg Williams ha chiamato uno schema Cover 0 ed ha mandato quasi tutti i giocatori alla carica verso Carr, lasciando scoperta la zona profonda. Come sempre capita, se la chiamata avesse avuto successo Williams sarebbe stato un genio (pazzo ma genio), ed invece è stato il capro espiatorio di una squadra allo sbando.
Subito dopo la partita Amy Trask, ex CEO dei Raiders ed ora commentatrice TV, aveva dichiarato “Se fossi il proprietario dei Jets direi a Gregg di non presentarsi a lavoro lunedì”

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I Jets hanno ascoltato il consiglio dell’esperta ex dirigente, e anche le lamentele espresse in pubblico da più di un giocatore, licenziando il loro defensive coordinator il giorno successivo.

Ripercorriamo velocemente lo strazio messo in scena nello stadio ubicato a East Rutherford, New Jersey.

I Jets, primi ad avere il possesso di palla in attacco, hanno marciato con facilità per 74 yard nel drive di apertura, chiuso con un TD pass di Sam Darnold per Jamison Crowder. Nella seconda azione della partita uno scontro casco contro casco tra il veterano Frank Gore, RB dei Jets, ed il rookie CB dei Raiders Damon Arnette ha messo fuorigioco per sospetta commozione cerebrale entrambi i giocatori, limitando ancora di più una secondaria nero-argento che già doveva fare a meno degli infortunati Johnathan Abram e Isaiah Johnson.

La squadra di Jon Gruden sembrava in grado di rispondere subito, sfruttando l’asse Derek Carr – Darren Waller. Il TE, impossibile da marcare per la difesa dei Jets, ha ricevuto tre lanci per 18, 12 e 9 yard prima che una palla non precisissima di Carr ma comunque ricevibile sfuggisse dalla presa di Henry Ruggs per essere intercettata dal CB Arthur Maulet.
Dopo aver forzato un three-and-out i Silver & Black hanno raggiunto il pareggio alla fine del primo quarto, sfruttando ancora una volta il TE numero 83.
I Jets, pur privi di Gore, hanno iniziato a tagliare come il burro la difesa nero-argento, molle contro le corse. Darnold per Crowder per il 13-7 dopo l’extra point sbagliato.

Se il poco ispirato attacco faticava, la difesa dei Raiders provava a mettere pressione sul QB sfruttando gli infortuni nella linea offensiva di New York. Da tre turnover, due fumble su sack di Clelin Ferrell ed un intercetto di Trayvon Mullen, i nero-argento hanno strizzato a fatica 10 punti per concludere il primo tempo in vantaggio 17-13.

Nel primo drive del terzo quarto i Raiders hanno allungato, con Derek Carr a segnare in scramble il TD del 24-13. Per i tifosi di Las Vegas un attimo di calma prima della tempesta, la sofferenza stava per iniziare. Dopo due three-and-out forzati, i padroni di casa hanno accorciato le distanze con una corsa di Darnold ed una trasformazione da due e poi, dopo aver forzato un fumble di Ruggs, hanno segnato il TD del sorpasso con il RB Ty Johnson.

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I Raiders hanno portato avanti un drive per nulla convincente, tenuto in vita da errori della difesa dei Jets, punita con fazzoletti gialli per defensive holding in momenti chiave. Su un quarto e 3 è stata però una penalità contro i Silver & Black ad annullare un TD di Hunter Renfrow ed un incompleto di Carr ha portato al turnover on downs che a tutti gli effetti poteva essere il chiodo sulla bara di Las Vegas.

Nel momento più caldo della partita i Jets non sono riusciti a guadagnare un solo primo down, kudos alla difesa dei Raiders, dando agli avversari un’ultima chance. Dopo aver guadagnato 15 yard grazie ad un passaggio per il solito Waller, Carr ha sparacchiato malamente lungo per Agholor… ed eccoci arrivati al gioco di cui abbiamo parlato in apertura.
Probabilmente convinto di arrivare a mettere le mani sul QB ben prima che questi potesse aspettare lo sviluppo della traccia del suo ricevitore, Williams ha mandato tutti in blitz marcando a uomo il velocissimo Ruggs con un undrafted rookie, il CB Lamar Jackson da Nebraska.

I Raiders devono ringraziare Williams, ma certamente devono costruire una statua a Darren Waller, che ha messo a statistica 13 ricezioni per 200 yard e 2 TD. Il TE ha salvato le statistiche di Carr, autore di un 28/47 per 381 yard, 3 TD e 1 INT.
Privi di Jacobs e con una OL in difficoltà i Raiders hanno guadagnato appena 72 yard su 25 corse (2.9 di media) dividendo il carico tra Devontae Booker, Jalen Richard e Theo Riddick. Al contrario i Jets, pur perdendo subito Gore, hanno guadagnato 206 yard in 34 corse (6.1 di media) grazie all’energia di Ty Johnson e di Josh Adams.

I Raiders, immeritatamente ancora in corsa per un posto da Wild Card ai playoff, avranno ora una serie di delicatissime partite casalinghe contro i diretti rivali Colts e Dolphins (intervallate dalla sfida contro i tafazziani Chargers) prima di chiudere sul difficile campo dei Denver Broncos una regular season 2020 caratterizzata dall’incertezza legata alla pandemia da Coronavirus. Riusciranno gli uomini di Jon Gruden a darsi la scossa?

I Jets, dal canto loro, continuano la loro corsa alla prima scelta assoluta. Il finale di stagione presenta partite non semplici contro Seahawks, Rams, Browns e Patriots.Sapranno gli uomini di Gase mantenere il passo verso la “perfezione” e raggiungere i Buccaneers del 1976, i Lions del 2008 ed i Browns del 2017?.

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Mako Mameli

Appassionato di football americano fin dall'infanzia, gioisce e soprattutto soffre con i suoi Raiders e aspetta pazientemente che la squadra torni a regalargli qualche soddisfazione, convinto che sarà ancora in vita quando Mark Davis solleverà il quarto Lombardi Trophy. Nel tempo libero gioca a flag football e mette in pratica gli insegnamenti di Al Davis lanciando lungo ad ogni down... peccato che abbia una percentuale di completi peggiore di quella di JaMarcus Russell.

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Un Commento

  1. Per me l’ han fatto apposta a cercare il blitz di gruppo,fors’anche perché hanno già deciso su chi puntare al draft.
    Detto questo,e spero di sbagliarmi ma con questa inspiegabile involuzione L.V. i p.o. li vede anche quest’anno col binocolo.

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