It’s QB time, i migliori e peggiori quarterback di week 16

Con una prova magistrale nella neve di Lambeau Field, Aaron Rodgers ha ipotecato il premio di MVP ed il gradino più alto del podio nella classifica dei migliori quarterback della settimana. Dominante anche Josh Allen, autore di quattro touchdown contro i Patriots. Disastrosa invece la prova di Dwayne Haskins.

I MIGLIORI CINQUE

Quarterback della settimana
Aaron Rodgers, Green Bay Packers
(21-25, 231 yds, 4 TD, 1 INT, 90.7 QBR)

I Tennessee Titans non hanno trovato soluzioni per arginare Aaron Rodgers, il quale con altri quattro touchdown messi a referto ha di fatto staccato la concorrenza per quello che sarebbe il suo terzo premio di MVP in carriera. La neve caduta sul manto erboso di Lambeau Field ha limitato l’attacco dei Titans e valorizzato quello dei Packers, protagonisti sia nel passing che nel running game. La connessione Rodgers-Adams è stata ancora una volta inarrestabile, con il ricevitore che ha messo referto 142 yard su ricezione e tre touchdown, portando il suo totale stagionale a quota 17. Con i Titans in grande difficoltà, Green Bay ha successivamente inflitto il colpo di grazia con il rookie AJ Dillon, capace di mettere in ginocchio la difesa di Tennessee con 124 yard e due touchdown oltre a permettere ad Aaron Jones di riposare in vista dei playoff. La vittoria dei Seahawks sui Rams però, non ha permesso ai Packers di assicurarsi il primo seed della NFC, almeno momentaneamente. In week 17 Green Bay affronterà Chicago in quella che sarà una sfida fondamentale per entrambe le compagini: i Packers dovranno vincere per mettere in cassaforte il primo seed ed una settimana di bye, i Bears invece con una sconfitta potrebbero rapidamente uscire dal quadro dei playoff.

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Josh Allen, Buffalo Bills
(27-36, 320 yds, 4 TD, 0 INT, 97.3 QBR)

Il dominio di Josh Allen non si è fermato nel match divisionale contro i Patriots. Il quarterback dei Bills con i quattro touchdown realizzati ha stabilito il nuovo record di franchigia per touchdown lanciati in una stagione, superando il primato di Jim Kelly. L’attacco di Buffalo architettato da Brian Daboll ed eseguito da Josh Allen ha condotto una partita da manuale, con Stefon Diggs che con 145 yard e 3 touchdown ha rappresentato l’incubo di una secondaria dei Patriots orfana di Stephon Gilmore. Dopo due stagioni di assestamento, i Bills sembrano aver trovato un equilibrio perfetto sia dal punto di vista offensivo che difensivo, rendendo di fatto la squadra di Sean McDermott una delle contender principali per il Super Bowl. I Bills chiuderanno la loro stagione regolare ospitando dei Dolphins alla ricerca di una vittoria che permetterebbe alla franchigia di Miami di accedere ai playoff.

Tom Brady, Tampa Bay Buccaneers
(22-27, 348 yds, 4 TD, 0 INT, 98.5 QBR)

A Tom Brady sono bastati due quarti per assicurare ai Tampa Bay Buccaneers la vittoria contro i Detroit Lions. L’ex quarterback dei Patriots ha sfornato quattro touchdown indirizzati a Mike Evans, Rob Gronkowski, Antonio Brown e Chris Godwin, superando il record di franchigia per touchdown lanciati in una stagione (33), stabilito da Jameis Winston nel 2019. Contro la difesa non pervenuta dei Lions, Brady ha messo a referto una media di 12.9 yard per lancio, concludendo la prima metà di partita con 348 yard su passaggio. Per preservare Tom Brady in una partita già in cassaforte, i Buccaneers hanno inserito al suo posto il backup Blaine Gabbert in avvio di terzo quarto. Tra sole due settimane, i Buccaneers disputeranno i playoff per la prima volta dal 2007 e rappresenteranno una delle mine vaganti della NFC grazie ad un roster omogeneo e solido sia nel reparto offensivo che in quello difensivo. Nel frattempo, in week 17, Tampa Bay ospiterà gli Atlanta Falcons.

Ben Roethlisberger, Pittsburgh Steelers
(34-49, 342 yds, 3 TD, 0 INT, 61.6 QBR)

Superate le difficoltà iniziali, Ben Roethlisberger è riuscito a trovare il ritmo giusto per travolgere la difesa dei Colts, senza subire turnover. La partita era cominciata in salita per gli Steelers, ma la squadra di Mike Tomlin ha costruito drive efficienti con continuità, riuscendo a rimontare il gap e mettere a segno la vittoria. Roethlisberger nelle prime fasi della partita era apparso ancora arrugginito nel passing game, salvo poi riuscire a mantenere un equilibro prima di sfornare un lancio da 39 yard ricevuto in modo strepitoso da Diontae Johnson per il touchdown che riportava in partita gli Steelers. Il trio di giovani ricevitori composto da Claypool, Johnson e Smith-Schuster si è lasciato alle spalle i problemi di drop vissuti nelle ultime settimane, spingendo l’attacco di Pittsburgh verso il traguardo. Per permettere agli Steelers di fare strada ai playoff, il reparto offensivo dovrà trovare una continuità che prima della partita contro Indianapolis si era persa. In week 17 Pittsburgh affronterà dei Browns alla disperata ricerca di una vittoria al fine di poter rientrare nel quadro finale dei playoff.

Andy Dalton, Dallas Cowboys
(22-30, 377 yds, 3 TD, 1 INT, 86.1 QBR)

I Dallas Cowboys, guidati da Andy Dalton, hanno messo a segno una prova di forza nel momento clou della stagione. Nel match divisionale contro gli Eagles, la squadra di Mike McCarthy ha sfruttato le debolezze della lacunosa difesa di Philadelphia per mettere a segno 37 punti, con Amari Cooper, CeeDee Lamb e Michael Gallup che sono risultati difficili da arginare per il reparto difensivo di Doug Pederson. Dalton ha sfruttato le doti di route running e le abilità nel trovare separazione dei suoi tre ricevitori primari per pugnalare la storica rivale. Dallas è stata efficiente anche nel running game, compilando oltre quattro yard per portata. Il veterano Andy Dalton invece è riuscito ad evitare di commettere forzature e turnover, fattori che avevano contribuito a far affondare l’attacco dei Cowboys nelle ultime settimane. Con la finestra per la vittoria della NFC East ancora aperta, Dallas si giocherà la sua ultima opportunità in week 17 contro i New York Giants.

Honorable mention: Deshaun Watson, Houston Texans (24-33, 324 yds, 3 TD, 0 INT, 1 fumble, 70.2 QBR)

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I PEGGIORI QUATTRO

Il peggiore della settimana
Dwayne Haskins, Washington Football Team
(14-28, 154 yds, 0 TD, 2 INT, 1 fumble, 4.1 QBR)

Dopo la disastrosa prova messa a referto da Haskins contro i Panthers e gli avvertimenti ricevuti per leggerezze commesse fuori dal campo, Washington ha deciso di rilasciare il quarterback selezionato al primo giro soltanto un anno fa. Gli errori commessi da Haskins sono frutto di un mancato studio da parte dell’ex quarterback di Ohio State, il quale sistematicamente non è in grado di saper leggere le difese. Al fine di ricevere un’altra possibilità in NFL, Haskins dovrà mettere in atto un rapido cambiamento dal punto di vista etico, altrimenti il giovane quarterback potrebbe ritrovarsi fuori dalla lega dopo soltanto due stagioni. Tuttavia, è giusto sottolineare le pessime condizioni nelle quali Haskins ha cercato di emergere. Nella sua stagione da rookie, in un’organizzazione scombussolata da problemi societari interni, Haskins ha giocato da titolare in una squadra che poteva contare su uno dei peggiori reparti offensivi dell’intera NFL ed uno dei coaching staff meno preparati, fattori che hanno un peso importantissimo sullo sviluppo di un prospetto. In questa stagione 2020, nonostante il nuovo coaching staff ed i miglioramenti in difesa, il pacchetto offensivo di Washington è rimasto uno dei più poveri della lega, con un deserto alle spalle di Terry McLaurin e del rookie Antonio Gibson. Dwayne Haskins ha il proprio futuro tra le mani e dovrà dimostrarsi abbastanza maturo da potersi meritare un’altra chance, ma la pessima gestione effettuata da Washington ha rappresentato uno dei maggiori fattori che ha portato al fallimento di questo matrimonio.

Drew Lock, Denver Broncos
(24-47, 264 yds, 0 TD, 2 INT, 1 rush TD, 42.2 QBR)

Concludendo la sua prova con zero touchdown lanciati e due intercetti, Drew Lock ha portato il suo bilancio stagionale a 14 touchdown realizzati e 15 intercetti subiti, numeri che testimoniano quanto lontano dalle aspettative si sia collocato il quarterback dei Broncos. I due intercetti di Lock sono arrivati dopo una hail mary tentata ed una giocata nella red zone terminata nel peggiore dei modi, ma il campanello d’allarme più importante del quarterback resta il suo decision making. Nel match contro i Chargers i numerosi drop dei ricevitori, in particolare Jerry Jeudy, non hanno contribuito a rendere il lavoro di Lock più semplice, ma l’ex quarterback di Missouri non ha mostrato alcun miglioramento nella sua seconda stagione in NFL, compiendo anche una regressione rispetto a quanto visto nel suo anno da rookie. Le tendenze poco incoraggianti di Drew Lock potrebbero portare il front office dei Broncos ad investire una scelta al prossimo Draft nel tentativo di trovare un nuovo titolare, oppure ad imbastire una trade al fine di ottenere un titolare con esperienza. I Broncos ospiteranno i Las Vegas Raiders nell’ultima partita di regular season.

Chase Daniel (13-18, 86 yds, 0 TD, 0 INT, 8.4 QBR)
Chase Blough, Detroit Lions (6-10, 49 yds, 0 TD, 1 INT, 14.4 QBR)

Con Matthew Stafford costretto ad uscire nel primo drive a causa di un infortunio alla caviglia, i Detroit Lions si sono affidati al backup Chase Daniel, salvo poi sostituirlo a match in corso con David Blough. Il 47-7 inflitto dai Buccaneers ai Detroit Lions, capaci di segnare soltanto con un punt ritornato in touchdown da Jamal Agnew, ha visto la squadra di casa realizzare una delle prove offensive più povere della stagione. Nessuno dei due quarterback subentrato a Stafford è stato in grado di farsi notare, nonostante Tampa Bay avesse già sostituito buona parte dei suoi titolari già a partire da metà partita. Il pesante blowout subito dai Lions ha fatto una volta per tutte aprire gli occhi a molti addetti ai lavori sulla franchigia di Detroit, che oltre ad avere uno dei roster più scarni della NFL, possiede anche molte disfunzionali pedine richieste da Matt Patricia, ormai ex head coach della franchigia della “Motor City”. Se i Lions dovessero decidere di tenere in panchina Stafford per il match di week 17 contro i Vikings, toccherà nuovamente a Daniel o Blough occupare il posto di titolare.

*Abbiamo deciso di utilizzare il QBR di ESPN al posto del rating NFL perchè più aderente al gioco attuale.

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