Il riassunto di week 11 della NCAA 2022

A novembre ormai inoltrato ogni sconfitta segna potenzialmente un verdetto per la definizione dei conference Championship games e, a seguire, per l’ingresso nelle Top 4 che si giocheranno il Playoff NCAA tra un mese e mezzo.

Primo verdetto arriva in SEC: la finale della conference del Sudest degli Stati Uniti vedrà impegnate Georgia e LSU. Se per la prima era ormai solo questione di tempo, dopo la grande vittoria di settimana scorsa contro Tennessee, per i Tigers serviva una vittoria a Fayetteville contro Arkansas e la contemporanea sconfitta di Ole Miss contro Alabama. Si è verificato esattamente lo scenario che i ragazzi di Brian Kelly auspicavano, ma non senza patemi.

LSU ha vinto, sì, ma segnando un solo touchdown e dovendo aggrapparsi alle giocate del LB freshman Harold Perkins Jr – che ha chiuso una serata storica con 4 sack, 2 fumble forzati e un passaggio deflettato – per portare a casa un vittoria soffertissima per 13-10.

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A Oxford i Rebels non riescono per un nonnulla a mettere a segno il grande upset di Alabama, che alla fine la spunta per 30-24 ancora grazie alle giocate in scramble-to-pass di Bryce Young, straordinario nel pescare Ja’Corey Brooks per il touchdown della vittoria a pochi minuti dal gong. Alabama evita così di subire la seconda sconfitta consecutiva, cosa che non accade ai Tide dal 2013.

Per Georgia, dopo un tempo di sofferenza offensiva, va tutto in discesa contro Mississippi State: 45-19 il finale, con il WR Ladd McConkey sugli scudi grazie ad una prova da 140 yard totali.

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Tennessee riprende a strapazzare le difese avversarie dopo la pausa indotta di settimana scorsa: 66 punti rifilati ad una Mizzou che ha deciso di difendere abbastanza morbido su tale Jalin Hyatt che, in questa stagione, è come sanguinare davanti a uno squalo: 146 yard e un TD per lui, 111 per Bru McCoy. Speranze playoff per UT ancora molto vive.

Per chiudere con la SEC vanno segnalate altre due cose curiose: Vanderbilt dopo oltre 3 anni torna a vincere una partita di conference e lo fa in casa dei Kentucky Wildcats grazie al TD pass a 35 secondi dalla fine di Mike Wright per Will Sheppard. La seconda cosa di cui parlare è la sconfitta – l’ennesima – di Texas A&M: sono 6 di fila per la squadra di Jimbo Fisher che diviene la squadra con il preseason ranking migliore (#6) a non arrivare alla post season dalla stagione 2010 – quando a riuscirci furono i cugini di Texas, rankati in pre stagione alla #5.

Parlando di verdetti, l’altra finale di conference già definita è quella della ACC: a scontrarsi saranno Clemson – reduce dalla vittoria per 31-16 su Louisville, nella quale l’highlight di serata è stato regalato da Will Shipley – e North Carolina, che vince ancora di cortomuso e grazie all’esplosività dell’attacco guidato dal duo Drake Maye – Josh Downs, ancora protagonista, 36-34 il finale in casa di Wake Forest.

Nella conference da segnalare anche il ritorno alla vittoria di Miami, che ritrova la via dell’endzone e ne segna 35 a Georgia Tech, il proseguio della bella stagione dei Duke Blue Devils, vittoriosi anche contro Virginia Tech, e l’enorme prova di forza di Florida State, sempre più saldamente dentro il ranking dopo lo schiacciante 38-3 rifilato al Dome ai padroni di casa di Syracuse.

Vince facile anche Pittsburgh che, contro Virginia, inizia la partita con 2 pick-six nelle prime 2 azioni di gioco e poi amministra vantaggio e pallone per il resto del match, e torna alla vittoria Boston College ribaltando il match con NC State e portandosi avanti a 20 secondi dalla fine col touchdown del definitivo 21-20.

Parlando di verdetti ne arriva uno anche dalla BigXII: TCU giocherà il Championship contro una tra Kansas State (favorita), Texas, Baylor, Oklahoma State e Kansas. La partita tra TCU e Texas è stata quanto di più distante dal concetto di BigXII che ci siamo construiti in questi anni: 140 yard offensive totali combinate nel primo tempo, chiuso 3-0 per gli Horned Frogs. 17-10 il finale, con Texas che segna l’unico touchdown grazie alla difesa, la quale, per una volta, non è stata la principale causa della sconfitta dei Longhorns – anche se nel touchdown di Quentin Johnston che ha di fatto chiuso la partita la secondaria non è esente da colpe.

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TCU fa sul serio: dopo questo match l’argomento Playoff a Fort Worth non è più tabù, gli Horned Frogs non possono più nascondersi e ora, forse, inizia per loro la fase più difficile della stagione, quando da “sorpresa” si diventa “realtà” e un potenziale passo falso non sarà più visto come “fisiologico”, ma sarà preso da tutta la fanbase come una cocente delusione. Ma, per ora, il carro di Sonny Dikes corre come meglio non potrebbe.

Vince anche Kansas State nel secondo big match di giornata, liberandosi agevolmente di Baylor 31-3. Torna alla vittoria Oklahoma State contro Iowa State, e infine West Virginia regala ai suoi tifosi un bell’upset casalingo su Oklahoma, che arriva al terribile record di 5-5.

Verdetti anche in Pac-12. Aaah la Pac-12, la conference che ogni anno, arrivati a novembre, sembra aver prodotto alcune squadre potenzialmente da Playoff e poi puntualmente si autoelimina dalla contesa. È arrivata, infatti, la seconda sconfitta stagionale di Oregon, che cade in casa 37-34 contro Washington: decisivo, nel finale, un temerario tentativo di convertire un 4° down dalle proprie 20 yard conclusosi con una disastrosa scivolata del RB dei Ducks, che ha consegnato pallone e vittoria agli Huskies.

Peccato per Bo Nix, che aveva prodotto l’ennesima prestazione for-the-ages della sua stagione con alcuni lanci off-platform da starter NFL, come quello sotto riportato. Da segnalare, nonostante la sconfitta, anche la prova del RB sophomore dei Ducks Bucky Irving, letteralmente inatterrabile e autore di una prova da 143 yard in 19 portate. Per Washington eccellente la prova di Michael Penix Jr, tabellino sporcato da un intercetto lanciato in endzone che poteva costare la partita ai suoi, ma che alla fine resta solo una piccola macchia in una prestazione fantastica da oltre 400 yard e 2 TD.

L’altra squadra fagocitata inaspettatamente dalla Pac-12 è UCLA, uscita sconfitta nella serata del Rose Bowl contro Arizona. Pronti via e subito 14 punti da recuperare per i Bruins di Chip Kelly che, a capo chino e con la leadership di Dorian Thompson-Robinson si rifanno sotto e arrivano a centimetri dal vincere la partita sulla sirena: il pallone lanciato alla disperata in endzone da DTR aveva pescato un liberissimo Jake Bobo, purtroppo per i suoi leggermente in ritardo. 34-28 il finale e speranze Playoff svanite anche per i Bruins.

Mantiene vive le speranze Playoff la sola USC, uscita vittoriosa senza problemi dal match contro Colorado. Vincono anche Utah, con Stanford, Washington State, con Arizona State e Oregon State, con Cal.

L’unica conference che non ha ancora emesso alcun verdetto resta la Big Ten. Da un lato, a Est, continuano a macinare avversari sia Michigan34-3 contro Nebraska – che Ohio State – 56-14 su Indiana – mentre a Ovest vige il caos: Illinois perde la seconda partita consecutiva, stavolta contro Purdue, Iowa batte Wisconsin 24-10 producendo la miseria di 146 yard offensive, ma come sempre è la difesa a pagare la cauzione causando 3 turnover e andando pure a segno in uno di essi; e vince anche Minnesota, un facile 31-3 contro Northwestern. Questo mette 4 squadre in vetta a “pari punti” nella West Division: Purdue, Illinois, Iowa e Minnesota, tutte con il record di 4-3 nella conference e con la possibilità di andare al Championship – a farsi maltrattare da Michigan o Ohio State.

La più importante delle partite delle Group of Five conference era quella della AAC tra Tulane e UCF, con i Knights guidati dal ritrovato John Reese Plumlee che hanno trionfato 38-31 resistendo nel finale alla rimonta dei Green Wave. Sempre nell’American vince faticando non poco Cincinnati 27-25 su East Carolina e mantiene così intatte le possibilità di vittoria della conference.

Continua a vincere anche Notre Dame che nel rivalry game con Navy va avanti 35-3 nel primo tempo – grazie anche al catch-of-the-season di Braden Lenzy – e nel secondo tempo produce la bellezza di… 12 (!) yard offensive, consentendo ai Midshipmen di arrivare fino al 35-32 a provare l’onside kick per la locura, purtroppo fallito.

Parlando sempre di Indipendenti come non citare la pazzesca vittoria di UConn su Liberty: 36-33 il finale per una Uconn che è ora 6-5 e farà finalmente ritorno nella Bowl Season. Grandissimi applausi alla squadra di Jim Mora che ha tirato fuori davvero una stagione impressionante dopo le ultime catastrofiche.

A chiudere due-parole-due anche sulle conference non citate: nella C-USA continua a dominare UTSA che ne rifila 51 (a 7) a Louisiana Tech, mentre cade North Texas ospite di UAB.

Nella Mountain West il ruolo di UTSA è assunto da Boise State che vince 41-3 su Nevada ed è ora ad un passo dal ritorno al Championship Game, dove probabilmente troverà Fresno State, che ha superato nel weekend, non senza problemi, UNLV.

Nella Sun Belt vince ancora Coastal Carolina ormai lanciata verso la conquista della East Division, mentre a West la corsa è a due tra Troy – uscente da un pirotecnico 10-9 su Army – e South Alabama, ancora vittoriosa, in casa, contro Texas State.

A chiudere la MAC, che giocando ormai stabilmente in infrasettimanale tende a farci dimentacare di lei nei recap del “weekend”: le due capoliste delle division Ohio e Toledo escono entrambe da delle vittorie avvenute martedì scorso rispettivamente contro Miami (Oh) e Ball State.

E con questo è tutto anche per la week 11, a tra 7 giorni!

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