Domenica rigida a Cleveland, dove i Raiders di Las Vegas affrontano i padroni di casa uscendo vittoriosi grazie all’ultimo quarto di gioco con Hunter Renfrow che spezza l’equilibrio dell’incontro.
Il punteggio finale sembrerebbe indicare che la difesa di Joe Woods abbia fatto il suo lavoro e che l’attacco Browns non si sia proprio fatto vedere, soprattutto se si considera il solido attacco e la scarsa difesa dei Raiders. Ma il film della gara racconta una storia molto diversa, fortemente influenzata dalle condizioni fredde, che con vento e pioggia hanno colpito il terreno di Cleveland.
Si comprende fin da subito che l’attacco di Baker Mayfield non è in ritmo: il fumble di Harrison Bryant in apertura è duro da digerire per i Browns, che però vengono rimessi in pista dai difensori. La formazione offensiva di Cleveland entra in campo un pò molle. Non tanto Mayfield, anche se i suoi numeri (12/25, 122 Yds, 0 TD, 0 Int) smentirebbero chiunque. In generale, l’atteggiamento della Browns offense è remissivo. Mayfield arrivava da una partita impressionante, quella contro i Bengals vinta con carattere. Aspettarsi da un QB come lui due prove enormi in soli sette giorni forse era un tantino troppo, però il modo in cui Baker ha giocato è migliore rispetto a quanto indichino i suoi numeri. Senza Odell Beckham Jr. e senza Austin Hooper, si sono visti parecchi drop degli altri ricevitori. Il QB Browns rischia solo una volta di farsi intercettare e tutto sommato possiamo dire che abbia giocato una discreta partita pur senza l’aiuto del reparto dei wideout.
I Raiders erano senza la guardia titolare Richie Incognito e senza il tackle destro Trent Brown. Il backup RT Sam Young ha lasciato il campo di gioco, sostituito da Brandon Parker, terzo componente della panchina di Jon Gruden. Eppure, la linea difensiva di Browns si è fatta completamente dominare. Capita di vedere anche che i linebacker e i defensive back sbaglino il coverage zone, finendo l’uno nella zona dell’altro in maniera poco ordinata.
Tutto questo giova alle corse dei Raiders, in sei occasioni Derek Carr (che fatica a lanciare) muove la catena utilizzando le sue gambe e guadagna 41 yard, oltre alle 112 accumulate con i passaggi. Compreso quello del touchdown che ha poi deciso la partita. Josh Jacobs fa il classico workhorse: 31 portate e weekend di straordinari per il prodotto di Alabama. Ma le 128 yard macinate rendono giustizia e ripagano il suo faticoso lavoro.
La squadra di Las Vegas è tra le più agguerrite della lega, se pur talvolta risulti indecifrabile dal momento che perde contro i New England Patriots (derelitti), per poi vincere imponendo il proprio gioco contro i campioni del mondo di Kansas City e rifilando a Patrick Mahomes la sua unica sconfitta in otto giornate. Il 4-3 dopo la vittoria sui Browns sembra quasi stare stretto alla squadra di Carr.
Tornando ai Browns, l’infermeria è sovraffollata: Myles Garrett sta affrontando un fastidioso infortunio alla caviglia e si è anche fatto male al ginocchio contro Las Vegas. Jacob Phillips ha saltato cinque partite per un infortunio al ginocchio. OBJ è fuori per la stagione. Greedy Williams è ancora in riserva per l’infortunio alla spalla, Chubb è fermo ai box, come Hooper. E questa potrebbe essere una valida giustificazione per spiegare il KO casalingo contro i Raiders. Tutto ciò che serve ora a Cleveland è una boccata d’aria fresca. Non intesa come la fredda giornata di domenica scorsa, ma come una pausa per ritrovare serenità e fiducia. Per riposarsi e recuperare dei giocatori fondamentali alle economie della squadra. Insomma, il BYE arriva a pennello!
Il 5-3 è tutto sommato un distinto record fino a questo punto, ma Stefanski deve ingranare la marcia e iniziare a vincere quelle sfide che sulla carta sono ostiche, e che sul campo finiscono sempre con una L.