Profondo Roster: Seattle Seahawks

Nei primi due anni come head coach dei Seattle Seahawks, Pete Carroll schierò due quarterback diversi: prima Matt Hasselbeck, ormai però a fine carriera, poi Tarvaris Jackson, purtroppo scomparso sei mesi fa per un indicente d’auto, e con entrambi l’attacco non riuscì a fare meglio di un ventottesimo posto come yards guadagnate ed un ventitreesimo come punti segnati, anche se nella prima stagione, con un record di 7-9, Seattle approdò alla post season. Dal 2012 le chiavi dell’offense sono in mano a Russell Wilson che dopo otto annate di gran livello, impreziosite da due apparizioni al Superbowl, in questo 2020 sta giocando il suo miglior football, con Seattle che a quota sei vittorie e una sola sconfitta comanda la NFC ed è assolutamente fra le favorite per rappresentare la sua Conference al Super Bowl.

OFFENSE

Le statistiche di Wilson quest’anno sono davvero impressionanti: nemmeno a metà stagione l’ex regista di NC State e Wisconsin è già a quota 26 td pass per 2151 yard e una percentuale di completi del 71,5. Finora in stagione Wilson era arrivato al massimo a 35 passaggi da touchdown e ad una percentuale del 68,1. Di questo passo il numero 3 può tranquillamente puntare a battere il record di passaggi da touchdown in una sola stagione che appartiene a Payton Manning con 55.

All’interno della tasca il buon Russell si muove con grande agilità (se volete un esempio guardate il quarto touchdown segnato domenica contro San Francisco) ma anche quando i suoi terminali sono coperti, Wilson rimane un cliente assolutamente temibile grazie alle sue leve; all’ottimo rendimento come lanciatore vanno infatti aggiunte le 260 yard guadagnate in 35 corse, alla media di quasi 7 yard e mezza a portata. Unico neo finora sono i 6 intercetti, non pochi dopo 7 partite, anche se la metà sono arrivati nella sfortunata gara contro Arizona. Insomma, se in tutti questi anni Wilson è sempre stato snobbato per il titolo di MVP della Lega questo sembra poter davvero essere l’anno in cui le grandi qualità del trentunenne nativo di Cincinnati verranno finalmente riconosciute. 

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Per brillare però un grande regista ha bisogno di grandi ricevitori, siano essi receiver puri, tight end o runner. A Seattle in effetti ce n’era già uno, Tyler Lockett, ma in questo 2020 si è aggiunto anche il funambolico D.K. Metcalf. Lockett in realtà è uno dei receiver più sottovalutati della NFL: in sei anni di carriera ha saltato un solo match, ed è stato un terminale estremamente solido, sempre attorno alle 70 ricezioni con medie per catch fra le 12 yard abbondanti e le 17. Poi nel 2019, il numero 16 ha ammassato 110 palle catturate per oltre 1000 yard e 8 touchdown, che sommati ai dieci dell’anno precedente e ai 7 della stagione in corso fanno 25 mete in 39 partite.

Metcalf, D.K. come lo chiamano tutti, è stato scelto al secondo giro nel draft 2019 (se avete occasione vi consiglio di recuperare su internet l’audio e le immagini della telefonata dei Seahawks che avvertivano Metcalf che lo avrebbero scelto, con il ragazzo che non smette di piangere) ed ha avuto una stagione di esordio molto buona (58 ricezioni per 900 yards e 7 touchdown) ma è letteralmente esploso in questa annata, in cui è già a 36 ricezioni per 680 yard e altre 7 mete.

Metcalf è alto 193 centimetri per oltre 100 chili di muscoli ed ha una velocità assolutamente abbagliante, tutte caratteristiche che lo rendono un vero incubo per i difensori. Due settimane fa ha dato prova di questa sua velocità fuori dal comune andando a placcare dopo aver recuperato diverse yard di svantaggio la safety dei Cardinals Bubba Baker, che gli rende una quindicina di centimetri.

La coppia Lockett-Metcalf domina nella distribuzione dei passaggi fra i receiver, visto che l’unico altro ricevitore di ruolo che ha avuto un utilizzo significativo è David Moore, il quale ha fin qui messo a segno 16 catch, alla notevolissima media per altro di 15,3 yard per ricezione e tre mete.

Ma il buon Wilson non disdegna anche di servire i runner: Chris Carson, che ha saltato l’ultimo match con i 49ers, ha toccato quota 22 ricezioni ed il suo sostituto, D.J. Dallas, pur avendo giocato fin qui appena 77 snap, è già arrivato a 9. La coppia di tight end è composta dall’espertissimo Greg Olsen, arrivato sulla costa ovest dopo una vita passata a Chicago e poi a Carolina e da Will Dissly. A 35 anni Olsen è naturalmente a fine carriera ma ha comunque già messo assieme 17 ricezioni mentre Dissly è un ottimo bloccatore sulla line of scrimmage ed ha contribuito con 11 ricezioni e una meta.

Il principale protagonista del running game è invece Chris Carson, runner potente e punitivo che dopo due annate contraddistinte da qualche acciacco, in questo 2020 è stato utilizzato leggermente meno da coach Schottenheimer. Carson ha offerto sempre un ottimo rendimento, correndo ad una media superiore alle 4 yard a portata, ma quest’anno è addirittura vicino alle 5 yard. Per non sovrautilizzare Carson, in estate è stato ingaggiato Carlos Hyde, reduce da una stagione da oltre 1000 yard a Houston, ma finora Hyde è stato poco fortunato con gli infortuni, visto che fin qui ha giocato le prime tre gare, poi di nuovo è stato presente nella settima giornata contro Arizona ma ad esempio domenica era fuori anche lui, così come Carson: il primo per un problema muscolare, il secondo bloccato da un guaio al piede.

Contro i 49ers ha così giocato titolare DeeJay Dallas, che ha segnato una meta ma per il resto è stato contenuto egregiamente dalla difesa dei californiani. E in questa annata sta invece faticando Travis Homer, altro runner a disposizione dell’attacco Seahawks, che ha fin qui disputato tutte le gare, con 19 portate per 72 yard ed un rendimento molto altalenante.

La linea offensiva è quasi interamente cambiata rispetto allo scorso anno ed è probabilmente la più forte degli ultimi anni per i Seahawks, il che però va rapportato al fatto che a lungo il reparto è stato fra i peggiori, se non il peggiore, dell’intera NFL. L’arrivo nel 2019 dell’espertissimo left tackle Duane Brown da Houston ha sicuramente elevato il rendimento di un gruppo che in questo 2020 ha tratto giovamento anche dalle buone giocate della guardia destra rookie Damien Lewis. Tackle a destra ha finora giocato Brandon Shell che si è distinto più nel gioco di passaggio che non per i blocchi per la corsa, così come il centro Ethan Pocic che dopo tre stagioni da dimenticare sta disputando una annata discreta. Ad inizio stagione la guardia sinistra titolare era un altro veterano di mille battaglie, Mike Iupati che ha assicurato un buon rendimento ma nella quarta gara ha accusato un problema alla schiena e da allora è stato rimpiazzato da Jordan Simmons che però finora ha faticato non poco.     

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DEFENSE

Finora Seattle ha clamorosamente sbugiardato il famoso motto “l’attacco vende i biglietti ma la difesa vince le partite” perché quella dei Seahawks è semplicemente e nettamente la peggior difesa dell’intera NFL. Non tanto sulle corse, dove il reparto di coach Norton occupa un validissimo nono posto, quanto sui passaggi, visto che Wagner e compagni concedono agli attacchi avversari 358 yard a partita, e in tutta la NFL c’è soltanto un’altra difesa che subisce più di 300 yard a partita, ed è quella dei Falcons, a quota 311.

In realtà la difesa ha una buona attitudine e spesso attorno al portatore di palla ci sono più placcatori, ma finora è decisamente mancata la coesione del gruppo e sono stati concessi una montagna di big play.

La linea è formata dall’end L.J.Collier e da Brandon Mayowa che gioca in una posizione chiamata Leo, un ibrido outside linebacker-defensive end che parte di solito molto largo sulla line of scrimmage. Nell’ultima sfida con San Francisco però Mayowa era assente per un problema alla caviglia e al suo posto è stato utilizzato, con risultati sicuramente interessanti, il rookie Alton Robinson che ha già messo a segno due sack ed è elemento utile anche nel running game.

Collier e Mayowa non stanno giocando male, ma a metà campionato hanno contribuito con appena 3 sack e 4 hit, e finora non sono stati in grado di assicurare con continuità la pass rush con Seattle che in avvio di stagione ha pure perso un elemento prezioso nel mettere pressione al qb avversario come l’esperto Bruce Irvin. Fra i più positivi nel gruppo degli edge rusher c’è Damontre Moore, che ha giocato la metà degli snap di Mayowa ma ha messo a segno un sack e cinque hit.

In realtà però questa settimana il gruppo degli end/edge rusher ha vissuto una mezza rivoluzione perché è stato messo sotto contratto Carlos Dunlap, scaricato senza troppi complimenti dai Bengals che in cambio hanno ricevuto Finney, un offensive lineman e una settima scelta, e proprio Moore è stato squalificato ben 6 giornate per uso di sostanze proibite.

All’interno della linea Jarran Reed e Poona Ford stano facendo ottimo guardia contro la corsa, e il versatile Reed ha al suo attivo anche 2 sack, due hit e 8 hurries. Ancora nella rotazione dei tackle c’è il gigantesco Bryan Mone, un “fuscello” di 155 chili fin qui decisamente positivo sulla corsa e il versatile ex Bear e Cardinal Bullard, utilizzato sia come end sia come interno quando il Leo è schierato dalla sua parte, che però finora ha giocato con molti alti e bassi.

Il reparto sicuramente migliore del gruppo di coach Norton è quello dei linebacker, capitanato dal formidabile Bobby Wagner. Non solo l’ex Utah State è di gran lunga il miglior giocatore contro la corsa ed il miglior placcatore con 51 tackle e 20 assist, ma ad esempio nella recente gara contro San Francisco, il coaching staff ha chiesto al numero 54 di andare più spesso del solito in blitz per ravvivare una pass rush deficitaria, e Wagner è stato un incubo per i 49ers avendo chiuso con 2 sack, due hit e due hurries. Wagner è accompagnato di solito a destra dal collega K.J.Wright che dopo un 2019 sotto tono, sta disputando una annata 2020 decisamente positiva. Quando i Seahawks si schierano con tre linebacker o devono dare un po’ di respiro a Wagner o Wright vengono utilizzati Cody Barton ed il rookie Jordyn Brooks che è stato a sorpresa la prima scelta di Seattle nel 2020. Fin qui i due giovani hanno giocato così così, con Barton che si è rivelato un placcatore più sicuro mentre Brooks sta giocando meglio in copertura.

Sono 13 i defensive backs che si sono alternati in campo per i Seahawks, il che spiega la mancanza di affiatamento del gruppo, ma onestamente assegnare una sufficienza piena non è facile. Fin qui il più positivo in copertura è stato il cornerback Quinton Dunbar che ha concesso meno del 58% di completi ed ha al suo attivo un intercetto. Vero, nel secondario dei Seahawks gioca una safety molto forte come Jamaal Adams, che questa estate è costata a Seattle McDougald e due prime scelte, ma l’ex Jet, che finora ha disputato solo 3 gare prima di essere costretto ai box da un problema all’inguine, è stato ripetutamente battuto contro New England e in generale in copertura non ha entusiasmato.

Se invece parliamo di pass rush o del running game, allora Adams sta dimostrando di valere, almeno in parte, il “prezzo”, onestamente eccessivo, pagato da Seattle, visto che in appena 3 partite ha messo a segno 2 sack, 4 hit e 18 tackle ed ha un rendimento decisamente alto contro la corsa. Un altro neo però che è possibile muovere ad Adams è che alcune volte abbocca troppo facilmente alle finte degli avversari, mettendo così in difficoltà i compagni.

Opposto a Dunbar come cornerback di destra ha finora giocato Shaquill Griffin che però ha concesso agli avversari quasi 400 yard di ricezione. Nella gara con San Francisco, Griffin era però fuori per un problema muscolare e così’ sono partiti titolari Dunbar e Tre Flowers e tutto sommato l’esperimento non è andato male. Flowers ha vissuto due gare da incubo contro Dallas e Miami poi negli ultimi tre turni il suo rendimento è via via migliorato anche se la carriera dell’ex Oklahoma State è costellata di gare altalenanti.  Lo slot corner è Ugo Amadi che dopo aver giocato delle buone gare contro Dallas, Miami e Minnesota, è stato negativo contro Arizona e non è stato impiegato con San Francisco anche lui per un guaio muscolare. Con l’uscita di scena di Adams, il cui rientro è però previsto per questo weekend, ha giocato strong safety l’ex cornerback Siran Neal mentre dalla prima giornata free safety titolare è Quandre Diggs, arrivato a stagione in corso nel 2019 da Detroit.

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Nessuno dei due ha finora brillato in copertura ma insieme portano in dote 4 intercetti, con Diggs che sta offrendo un buon apporto contro la corsa.

I Seahawks sono guidati sulla sideline da un ragazzino di 69 anni, Pete Carroll che è il più vecchio capo allenatore della NFL. Defensive coordinator è Ken Norton Junior, figlio del pugile Ken Norton, avversario in tre occasioni di Muhammad Alì, ed ex ottimo linebacker in NFL con Dallas e San Francisco. Offensive coordinator è invece Brian Schottenheimer, figlio dell’ex head coach di Cleveland, Kansas City, Washington e San Diego Marty Schottenheimer, sotto il quale l’attacco dei Seahawks è arrivato una volta nono e una volta sesto per punti segnati nella NFL. E a proposito di figli d’arte, nel coaching staff dei Seahawks ci sono anche Brendan e Nate Carroll, “eredi” di Pete Carroll e rispettivamente coordinatore del running game e coach dei receiver.

LA SORPRESA

Che avesse doti fisiche fuori dal comune lo si sapeva, ma che in due soli anni D.K. Metcalf  potesse diventare un receiver dominante credo pochi avrebbero potuto prevederlo. I vari Hopkins, Kamara, Diggs hanno ricevuto decisamente più palloni, ma le quasi 19 yard per ricezione fanno dell’ex Mississippi un’arma potenzialmente letale ogni volta che tocca il pallone

LA DELUSIONE

Non opterei per un giocatore in particolare ma per l’intero secondario dei Seahawks. Seattle aveva onestamente già faticato nel 2019, e una pass rush a corrente alternata certo non aiuta, ma in questa stagione il reparto sta facendo pure peggio. E in questo impietoso confronto è evidente che i tempi della Legion of Boom non potrebbero essere più lontani.            

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