Non dimenticate gli Special Team (Indianapolis Colts vs Tennessee Titans 34-17)

Al Nissan Stadium di Nashville va in scena uno scontro diretto per la testa della AFC South, con i Tennessee Titans che dopo un inizio di 5-0 hanno subito due stop contro i tuttora imbattuti Steelers e i Bengals, presentandosi con un record di 6-2; mentre i Colts dopo una prima parte di stagione altalenante e deludente dal punto di vista offensivo, sono comunque con un record vincente di 5-3 prima del Thursday Night Football che mi accingo a raccontare.

Cronaca

Con un primo possesso lampo, di 6 giocate per 67 yds, Tennessee segna il primo touchdown di serata. Stranamente Henry ha solo una portata di 3 yds a referto, ma il suo apporto lo dà comunque, come diversivo che spaventa la difesa liberando il play action di Tannehill che trova agevolmente ricevitori, come nel caso della giocata valida 6 punti: addirittura Henry si allinea come fullback alle spalle di Tannehill e 2-3 yard di lato, il quarterback finge il consegnato al runningback che con tutta la linea si sposta a sinistra, così che la zona sulla flat destra è libera, ed è lì che corre e riceve il runningback Foreman per poi entrare in end zone. 0-7

Al primo possesso in attacco i Colts mancano la conversione di un 4th & 1 per un eccellente penetrazione di Clowney nel backfield che batte in diagonale il right tackle Braden Smith, in posizione di tight end nell’occasione, per gestire lo star defensive lineman, che colpisce il runningback Wilkins, poi portato a terra da Malcolm Butler. Fortunatamente per Indianapolis, i Titans andranno 3 & out.

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I primi punti del singhiozzante attacco di Indianapolis arrivano con un field goal di Blankenship da 24 yds, dopo uno stop subito in red zone. I Titans recuperano subito il vantaggio di 7 punti con un calcio ben più lungo di Gostkowski da 50 yds. 3-10

Tornati in red zone, i Colts centrano il bersaglio grosso: su 2nd & 6 dalle 13, Hines corre una option route sull’esterno, con un gioco di piedi congela il linebacker Jayon Brown davanti a lui, taglia sull’esterno, riceve e prima che il difensore lo porti a terra si allunga per il piloncino. 10-10

Tennessee trova i suoi ultimi punti della partita su un’altra eccellente chiamata offensiva che sfrutta il timore che Henry incute nella difesa. Dalla 1 avversaria, il tight end Jonnu Smith va in motion verso destra per poi tornare verso sinistra mentre Tannehill ha già ricevuto lo snap, ancora una volta la linea offensiva, fullback e Henry si lanciano verso destra, mentre Smith che riceve il jet sweep corre dall’altro lato entrando con agio in end zone. 10-17

I Colts accorciano con un field goal di Blankenship e poi subiscono un altro “turnover on downs”, questa volta nella red zone avversaria, a essere fermato di nuovo è Wilkins, il centro Kelly non fa in tempo a raggiungere il linebacker Evans prima che questi riempia il gap formatosi dalla collisione delle due linee, rimbalzando il runningback.

Alla fine del possesso successivo i Titans devono andare al punt dalla propria end zone, il punter Daniel, terzo punter in altrettante settimane, sbaglia clamorosamente il calcio colpendo lo sferoide sull’esterno del piede destro, che vola per misere 17 yds. Trovandosi questo regalo solo da scartare, Indianapolis capitalizza ancora con Hines, questa volta nelle vesti di corridore, dalla shotgun è in offset, riceve il consegnato da Rivers e si proietta in end zone per il secondo touchdown personale e di squadra. 20-17

Il punt team porta anche alla segnatura seguente di Indianapolis, perché David Long invece che prendere il proprio uomo dà una mano al compagno sull’interno in protezione del punter, così che l’uomo che lui avrebbe dovuto prendere, EJ Speed, ha la strada libera per il punter, di cui blocca il calcio, il rimbalzo è comodo affinché TJ Carrie raccolga la palla praticamente nella end zone. 27-17

Gli special team continuano a deludere Vrabel, perché Gostkowski sbaglia un tentativo di field goal da 44 yds, l’ottavo errore in stagione, chissà che l’head coach di Tennessee non tagli il suo vecchio compagno di squadra ai Patriots per un kicker di minor prestigio ma più affidabile.

I Colts dopo il big play di serata, un “catch and run” di Michael Pittman Jr da 40 yds su una semplice dig route, segnano con una sneak dell’ex titolare, ora backup, Jacoby Brissett, portata in end zone con convinzione e fame. 34-17

I Titans sono sotto di tre possessi a meno di dieci minuti dalla fine della partita, per recuperare così tanto in così poco tempo devono affidarsi al gioco aereo, pur avendo un runningback come Henry, che difatti viene tenuto sulla sideline. Tannehill non delude, portando i suoi in red zone in meno di 2 minuti di cronometro di gioco, qui però la difesa dei Colts sale in cattedra, forzando tre incompleti consecutivi che portano a un “turnover on downs” che mette la definitiva parola fine alla disputa.

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daniel titans colts

Considerazioni

Come sempre ci si rende conto dell’importanza degli special team quando questi fanno qualcosa di diverso dalla norma. Normale come a noi appare un punt, talmente siamo abituati a guardare distrattamente quel momento tra un possesso e l’altro, tanto è automatico il fatto che il punter riceva lo snap e calci alto il pallone. Il punt team dei Titans commette due strafalcioni, uno in fila all’altro, che danno 14 punti agli avversari, prima ridando loro un possesso alle proprie 27 e poi vedendosi bloccato il calcio e riportato lo sferoide in area. A completare la seratona dello special team, a conclusione del drive immediatamente successivo, Gostkowski sbaglia un field goal.

Questi errori sono stati fondamentali anche perché fino a quel momento l’attacco dei Colts era stato soporifero, desideroso di imporre il gioco di corse, ma poco in grado di farlo visto che frequentemente i difensori dei Titans colpivano il runningback nel backfield o appena passata la linea di scrimmage, tuttavia con il passare dei minuti e l’affermazione della gerarchia per cui ieri a Nashville il runningback uno nel “committee” di Indianapolis era Hines, “hot hand” sia nel portare la palla che in ricezioni fuori dal backfield (12 corse per 70 yds, 5 ricezioni per 45 yds e 2 touchdown totali).

Frank Reich si affida al gioco di corse come traino per l’attacco perché sul perimetro non dispongono di armi di primo piano (ieri miglior partita quanto a yard ricevute dal rookie Michael Pittman Jr, 101), ma anche per i limiti evidenti di Philip Rivers , che pur disponendo di maggior tempo con la linea offensiva che si ritrova, appare lento nel processare le informazioni, in un paio di occasioni in red  zone avrebbe avuto un lancio per un touchdown facile sul corto, ma ha esitato con la palla in mano permettendo alla difesa di abbottonarsi e non ottenendo 6 punti dalla giocata.

Il vero punto forte dei Colts è la difesa, entrata in questo contesto prima in yard concesse per partita, terza per punti e yard su corse concesse a partita. La prima scelta (tredicesima assoluta) spesa per prendere DeForest Buckner dai 49ers è stata valida, il defensive tackle penetra costantemente nel backfield e toglie attenzioni dai compagni. Alle spalle della linea c’è un reparto linebacker bravo nel placcare e in pass coverage, che comprende Darius Leonard, alla terza stagione, ormai affermato come tra i migliori nel ruolo, e Bobby Okereke, al secondo anno da Stanford, che sta disputando un’eccellente stagione. Anche tra i defensive back non vi sono superstar, ma contro i Titans hanno concesso poche ricezioni, 15 su 27 target per appena 147 yds, in particolare AJ Brown ha eseguito appena una presa su quattro lanci indirizzati a lui per 21 yds. Derrick Henry ha avuto un’ordinaria, per lui, partita da più di 100 yds (103), ma senza corse particolarmente lunghe o umilianti fisicamente per la difesa, che appariva pronta mentalmente ad affrontarlo e provare a placcarlo, compresi i defensive back.

I Colts nel primo tempo sono stati arrancanti in attacco, giocando ben 41 azioni offensive contro le 25 dei Titans, nel secondo tempo grazie soprattutto ai favori del punt team dei Titans l’attacco ha accelerato, mentre quello di Tennessee ha rallentato, avendo a fine partita giocato 60 snap offensivi contro i 69 di Indianapolis.

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