La Hall of Very Good

Nelle scorse settimane vi abbiamo riferito, su queste colonne, delle prime selezioni per la classe 2021 della Hall of Fame, l’istituzione della NFL che intende onorare i migliori giocatori, allenatori, e addetti ai lavori di ogni epoca. Con la prima selezione, sono inevitabilmente nate le prime discussioni che ogni anno accompagnano l’elezione delle classi annuali di nomine alla cosiddetta “Arca della Gloria”.

Ad inizio settimana, invece, sono stati resi noti i nomi degli otto giocatori che verranno introdotti nella “Hall of Very Good”, un’istituzione che non ha nulla a che vedere con quella ufficiale della Hall of Fame, ma che si occupa di “rimediare” alle, diciamo così, “dimenticanze” del pannello di giornalisti e addetti ai lavori che votano per a Hall of Fame.

Nel 2002, la Professional Football Researchers Association, la più autorevole associazione di storici e ricercatori di football, ha avuto la pensata di istituire un premio virtuale per coloro che, per un motivo o per l’altro, non erano riusciti ad entrare nel ristretto novero delle Golden Jackets e non erano riusciti a farsi fare un busto a Canton. Proprio a causa delle discussioni di cui parlavamo ad inizio articolo, l’allora presidente della PFRA Bob Carroll, decise di fare un sondaggio tra i propri iscritti per cercare di mettere ordine tra e mille discussioni che si generavano ogni qual volta si parlava di Hall of Fame.

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Ogni membro della PFRA venne invitato a segnalare fino a cinque nomi che, nella propria opinione, avrebbero dovuto essere nella Hall of Fame ed invece non c’erano, prendendo possibilmente in esame coloro le cui carriere erano terminate prima del 1977, in maniera da tenere in considerazione coloro che non avrebbero più potuto essere eleggibili perchè ritirati da oltre 25 anni.

Venne fuori un listone di ben 57 nomi, dal quale ogni membro avrebbe dovuto segnalarne non più di dieci per arrivare alla votazione finale. Inutile dire che quella prima votazione fu un successo, e fu davvero incredibile leggere quell’elenco di 57 nomi e realizzare quanti di questi non erano nella Hall of Fame nonostante delle carriere stellari. Nel Gennaio del 2003, quindi, la PFRA elesse la sua prima classe di “HoVGers”, tra cui spiccavano i nomi di Gino Cappelletti, Jerry Kramer e Carl Eller.

Da allora, ogni anno vengono nominati otto giocatori da inserire nella Hall of Very Good, ed anche quest’anno la scelta è stata fatta.

I nominati della classe 2020 della Hall of Very Good sono, in ordine alfabetico:

  • Ottis Anderson (RB – St.Louis Cardinals (1979-1986), New York Giants (1986-1992))
  • Jay Hilgenberg (C – Chicago Bears (1981–1991), Cleveland Browns (1992), New Orleans Saints (1993))
  • Ed “Too Tall” Jones (DE – Dallas Cowboys (1974–1978,1980–1989))
  • Ron McDole (DE – St. Louis Cardinals (1961), Houston Oilers (1962), Buffalo Bills (1963–1969, 1970), Washington Redskins (1971–1978))
  • Karl Mecklenburg (LB – Denver Broncos (1983-1994))
  • Richie Petitbon (S – Chicago Bears (1959–1968), Los Angeles Rams (1969–1970), Washington Redskins (1971–1972))
  • Sterling Sharpe (WR – Green Bay Packers (1988-1994))
  • Buddy Young (HB – New York Yankees (AAFC) (1947–1949), New York Yanks (1950–1951), Dallas Texans (1952), Baltimore Colts (1953–1955))

Per saperne di più sulla Hall of Very Good e sui giocatori che ne fanno parte, potete visitare questo link (la pagina non contiene ancora i link alle biografie della classe 2020 appena eletta).

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Massimo Foglio

Segue il football dal 1980 e non pensa nemmeno lontanamente a smettere di farlo. Che sia giocato, guardato, parlato o raccontato poco importa: non c'è mai abbastanza football per soddisfare la sua sete. Se poi parliamo di storia e statistiche, possiamo fare nottata. Siete avvertiti.

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