Guida al Draft NFL 2021 – Defense

È disponibile in formato pdf (in cambio di un piccolo contributo) l’ebook che raccoglie tutte le 140 schede dei giocatori di attacco e di difesa  più del materiale aggiuntivo 😉

Questa guida è strutturata in modo da permettere il suo utilizzo prima, durante e dopo il Draft. Potrete consultarla in anticipo per conoscere meglio ogni singolo giocatore, potrete consultarla durante e dopo il Draft per capire su che tipo di giocatore hanno voluto investire le squadre ed infine potrete consultarla tra uno o più anni, per capire se i giocatori sono riusciti a raggiungere il loro potenziale e migliorare tratti che inizialmente erano stati segnalati come punti deboli e viceversa. La seconda parte è dedicata ai giocatori in difesa (qui l’attacco).

Ps: ai lettori da dispositivo mobile consigliamo la lettura in orizzontale.

Nome e cognome del giocatore

Pubblicità

College – Altezza/peso – Classe di uscita (anno nascita) – Previsione scelta Draft

Statistiche: Sono citate soltanto le stagioni in cui il giocatore ha disputato un numero considerevole di partite, in caso di diverse stagioni tormentate dagli infortuni, sono state citate anche le annate nelle quali i prospetti non hanno giocato un numero elevato di partite.

Grade: Il grade è un voto da 5 a 9, decimali compresi, che ho assegnato per indicare quello che a mio parere è il livello ed il potenziale del prospetto. Il grade tiene in considerazione le partite visualizzate di un determinato prospetto (fattore che ha più incidenza), le statistiche ed i dati atletici. Questo voto è assolutamente soggettivo ed è da utilizzare separatamente rispetto alle schede. Mentre infatti le schede di ogni giocatore hanno l’intento di presentare quali tratti il prospetto porterà alla sua futura squadra, in cosa deve migliorare e con che tempistiche potrà avere un impatto, il grade serve per sottolineare quale, a mio parere, è il suo potenziale.

La scala utilizzata per i grade è quella indicata in seguito ed è quella che è stata utilizzata per molto tempo dagli esperti di NFL.com ed NFL Network per attribuire i loro grade ai prospetti:

9.00 = Prospetto perfetto (il prospetto è uno dei migliori mai visti nella sua posizione in uscita dal college, possiede tratti fisici e di gioco d’élite, ha prodotto numeri eccellenti al college e non ha particolari punti interrogativi dal punto di vista degli infortuni. E’ un grade rarissimo da attribuire).

8.00-8.99 = All Pro (prospetto in grado di avere un impatto immediato molto importante con il potenziale per diventare uno dei top assoluti nella sua posizione)

7.50-7.99 = Futuro All Pro (prospetto di livello che potrebbe ritagliarsi uno o più posti da All-Pro nel corso della sua carriera, può diventare uno dei migliori dieci nella sua posizione)

7.00-7.49 = Pro Bowler (prospetto che può diventare una presenza fissa al Pro Bowl con la possibilità di avvicinarsi ad un livello da All-Pro).

6.50-6.99 = Futuro Pro Bowler (prospetto con il talento per diventare un buon titolare con qualche apparizione al Pro Bowl)

Pubblicità

6.00-6.49 = Titolare (prospetto che possiede il talento per poter diventare un titolare affidabile)

5.70-5.99 = Futuro titolare (prospetto che potrebbe vedere poco il campo nel suo anno da rookie, ma con il talento per diventare un titolare in NFL)

5.30-5.69 = Riserva (prospetto che potrebbe diventare una riserva in NFL con la possibilità di fare occasionalmente il titolare)

5.10-5.29 = Futura riserva (prospetto che necessita un lungo e particolare processo di sviluppo)

5.00 = Practice squad (prospetto con poche possibilità di far parte del roster)

Il suo gioco ricorda: Un giocatore NFL del presente o del passato che il prospetto mi ha ricordato vedendolo giocare.

Curiosità: Un aneddoto statistico oppure una curiosità riguardante la vita del giocatore dentro o fuori dal campo.

Scheda: se disponibile il link alla scheda de La Strada verso il Draft

*I giocatori sono ordinati seguendo la voce “previsione scelta Draft”, l’ultima voce a destra che trovate sotto il nome del giocatore stesso e citata nella legenda. Il giro o le scelte indicate sotto questa voce non rappresentano quando io penso che il giocatore debba essere selezionato, ma indica a grandi linee quando penso che il giocatore verrà selezionato.

Jaelan Phillips

Pubblicità

Miami – 1.96m/121kg – Redshirt junior (1999) – Primo giro

Il percorso collegiale di Jaelan Phillips è uno dei più incredibili di questo Draft 2021. Phillips fu reclutato da UCLA nel 2017, ma dopo due stagioni tormentate dagli infortuni, tra cui problemi ad entrambe le caviglie, una frattura al polso, un indicente in motorino ed infine due commozioni cerebrali, fu costretto a ritirarsi momentamenamente. Dopo qualche mese ai box, Phillips decise di trasferirsi ai Miami Hurricanes, trasformandosi nel peggior incubo di quarterback e running back e dominando nella passata stagione. Agli Hurricanes, Phillips ha giocato da defensive end nelle difese 4-3 e da outside linebacker nelle difese 3-4, dimostrando di avere tutte le caratteristiche fisiche e tecniche per occupare gli stessi ruoli anche in NFL. Il prospetto di Miami possiede una delle combinazioni tra fisico e tecnica più entusiasmanti di questa classe: Phillips ha una struttura fisica perfetta per occupare il ruolo di EDGE, in pass rush riesce a vincere con la potenza fisica, ma possiede anche lunghe braccia e mani sapienti, con le quali è in grado di tenere testa anche ai tackle più tecnici. Phillips è esplosivo alla linea di scrimmage e le lunghe braccia gli consentono di poter mettere le mani per primo sui tackle e controllarli grazie a piedi rapidi ed un vasto bagaglio di mosse, che varia dalle più prepotenti “bull rush” alle “spin move”, passando per la capacità di colpire il tackle sia dall’esterno che dall’interno vincendo le “battaglie manuali”. L’ex giocatore degli Hurricanes è efficace anche nell’arginare il gioco di corse dove può contare su una velocità sopra la media per la stazza che possiede che gli permette di catturare i running back a campo aperto, ma sfrutta spesso l’eccellente visione di gioco per scansionare la giocata in anticipo ed attaccare il running back nel backfield. Nel 2020 Phillips ha avuto grande successo sia contro i tackle che contro le guardie, mettendosi in mostra come un giocatore estremamente versatile capace di poter produrre attaccando sia l’esterno che l’interno della linea offensiva, ma la lunga storia con gli infortuni e le commozioni cerebrali potrebbe portare alcune franchigie ad avere dubbi sul suo profilo. Phillips è abbastanza maturo dal punto di vista tecnico per ritagliarsi un posto da titolare nella sua futura squadra sin dal suo anno da rookie, anche se dovrà trovare più continuità con le sue prestazioni.

Statistiche 2018: 159 snaps, 1 sack, 3 QB hit, 4 hurries

Statistiche 2020: 542 snaps, 9 sacks 4 QB hit, 29 hurries

Grade: 7.2

Il suo gioco ricorda: T.J. Watt

Curiosità: In numerose interviste pre-Draft, Jaelan Phillips ha ammesso di aver costantemente studiato nel corso della sua carriera colleggiale i profili di J.J. Watt, T.J. Watt, Chandler Jones, Cameron Jordan e Joey Bosa.

Scheda

Kwity Paye

Michigan – 1.93m/123kg – Senior (1998) – Primo giro

Kwity Paye rappresenta alla perfezione la definizione di “forza della natura”, in quanto possiede un mix di velocità, esplosività ed atletismo molto raro per giocatori della sua stazza. Paye è stato schierato da defensive end in una difesa 4-3 nel corso della sua carriera collegiale e possiede tutti i tratti per poter occupare i ruoli citati anche in NFL: ma mentre dal punto di fisico Paye ha pochi eguali in questa classe, dal punto di vista tecnico l’ex giocatore di Michigan è ancora acerbo, anche se ha tutto il potenziale per poter crescere. In pass rush Paye ha avuto successo grazie a grande forza fisica ed esplosività, l’EDGE si è dimostrato molto efficace sulle “bull rush”, mettendo spesso i tackle avversari in ginocchio ed ha messo in mostra una letale “cross-chop” caratterizzata da un efficace cambio di direzione ed eccellente forza nel tagliare il braccio del tackle per poi superarlo. La grande esplosività e velocità di Paye sono tratti che si traducono molto bene anche nel tentativo di arginare le corse, dove il prospetto dei Wolverines è in grado di fare giocate sia a campo aperto che nel backfield, restando in gioco fino all’ultimo secondo grazie alla buona resistenza. Il profilo atletico di Kwity Paye è raro e se dovesse allargare il suo bagaglio di mosse primarie e contromosse in pass rush il suo “tetto” massimo raggiungibile risulterebbe incredibilmente alto. Paye ha tutte le carte in regola per potersi guadagnare un posto da titolare nel corso del suo primo anno in NFL. L’atletismo di Kwity Paye è un tratto che farà gola a molte franchigie in sede di Draft, dove numerosi head coach vorranno mettere le mani sul talento di Michigan per “plasmarlo”. Il potenziale di Paye è uno dei più alti di questa classe.

Statistiche 2018: 380 snaps, 2 sacks, 3 QB hit, 13 hurries

Statistiche 2019: 638 snaps, 5 sacks, 8 QB hit, 24 hurries

Pubblicità

Statistiche 2020: 258 snaps, 2 sacks, 4 QB hit, 16 hurries

Grade: 7.0

Il suo gioco ricorda: Everson Griffen

Curiosità: Kwity Paye è nato in un campo profughi in Guinea durante la prima guerra civile della Liberia, a soli sei mesi si trasferì con la madre ed il fratello maggiore negli Stati Uniti.

Scheda

Azeez Ojulari

Georgia – 1.90m/112kg – Redshirt sophomore (2000) – Primo giro

Azeez Ojulari è uno dei giocatori che ha visto il suo valore impennarsi di più nella stagione 2020, annata estremamente produttiva per l’EDGE di Georgia e conclusa con una prestazione da tre sack nel Peach Bowl contro Cincinnati che gli è valsa il premio di MVP difensivo della partita. Ojulari è esplosivo come pochissimi altri EDGE di questa classe e possiede un primo passo letale che ha fatto girare la teste a molti tackle di livello, tra cui Alex Leatherwood e James Hudson III. Ad Ojulari manca la forza “pura” che contraddistingue molti interpreti del ruolo ed ha una stazza non ideale per giocare da difensive end nelle difese 4-3, Georgia ha infatti sfruttato le sue caratteristiche al meglio facendolo giocare principalmente da outside linebacker in una difesa 3-4, ma è anche stato utilizzato da off ball outside linebacker in difese 4-3. Nonostante Ojulari non possa contare su una grande forza fisica, il baricentro basso ed il buon bagaglio tecnico dell’ex giocatore dei Bulldogs lo hanno portato a dominare il lato esterno esterno dei tackle in pass rush: Ojulari è in grado di esplodere alla linea di scrimmage, colpire il tackle con un cambio di direzione, respingere il suo attacco manuale e piegarsi intorno a lui per compiere la curva e catturare il quarterback tra le sue fauci con grande frequenza. Il buon atletismo rende Ojulari un giocatore efficace contro le corse, aspetto nel quale ha dimostrato di poter recuperare il running back anche a campo aperto e fare giocate nel backfield, grazie anche all’ottima visione di gioco. Ojulari si è rivelato particolarmente efficace anche nel deviare i lanci del quarterback, sfruttando i suoi riflessi felini e nel difendere i passaggi negli schemi a zona. Nonostante la stazza e la forza fisica non siano tra le più imponenti e Ojulari debba sviluppare più tecniche per colpire i tackle anche sul lato interno, l’ex talento di Georgia si prospetta come un giocatore in grado di poter occupare un ruolo da titolare sin dal suo anno da rookie. Ojulari possiede un ottimo atletismo che potrebbe essere valorizzato ancora di più da un’eventuale ampliamento del suo bagaglio di contromosse, vista la buona varietà di mosse primarie.

Statistiche 2019: 488 snaps, 6 sacks, 7 QB hit, 25 hurries

Statistiche 2020: 375 snaps, 9 sacks, 8 QB hit, 20 hurries

Grade: 6.8

Il suo gioco ricorda: Yannick Ngakoue

Curiosità: Azeez Ojulari è il nipote del Principe Twins Seven Seven di Nigeria, un principe riconosciuto globalmente per le sue doti da artista e scultore. Il Principe Twins Seven Seven è venuto a mancare nel 2011 ed il New York Times gli ha dedicato un necrologio ringraziandolo per il contribuito dato all’arte africana. Il Principe ebbe 39 figli e la secondogenita, Bolalne, è la madre di Azeez Ojulari.

Scheda

Gregory Rousseau

Miami – 2.01m/120kg – Redshirt sophomore (opt-out) (2000) – Primo/secondo giro

Dopo un 2019 di alto livello che lo aveva reso uno dei nomi più interessanti in vista del Draft 2021, Gregory Rousseau ha deciso di fare opt-out nella stagione 2020, stroncando il suo percorso di sviluppo e rendendolo di fatto un giocatore completamente da plasmare. Rousseau possiede una struttura fisica impressionante, caratterizzata da delle braccia incredibilmente lunghe con le quali attanaglia i tackle e le guardie avversarie non permettendogli di arrivare al suo petto. A Miami Rousseau ha giocato principalmente da defensive end in una difesa 4-3, ma è stato anche utilizzato come “jolly” per colpire dall’interno, posizione dalla quale rappresenta un incubo per le guardie a causa della letale combinazione di esplosività e lunghezza delle braccia. Nonostante il fisico imponente, Rousseau non possiede una forza fisica sopra la media e con un bagaglio tecnico molto scarno e privo di una varietà di mosse e contromosse per attaccare e rispondere ai tackle in pass rush, ha vinto nella maggior parte i suoi duelli grazie all’esplosività iniziale. Nell’arginare le corse il prospetto di Miami può contare su un atletismo ed una velocità laterale di alto livello, inoltre la lunghezza delle braccia sommata all’esplosività gli permettono di poter essere molto efficace anche nel sabotare le RPO. Rousseau possiede tutti i mezzi fisici per diventare un EDGE dominante, ma con la pochissima esperienza e delle lacune tecniche importanti, almeno attualmente, sarà necessario per la sua futura squadra fornirgli il tempo per crescere e svilupparsi. Il potenziale è molto interessante ma con il processo di sviluppo ancora lontano dalla fine, gettare Rousseau nella mischia sin dall’inizio del suo anno da rookie potrebbe risultare molto controproducente.

Statistiche 2019: 529 snaps, 16 sacks, 6 QB hit, 24 hurries

Grade: 6.2

Il suo gioco ricorda: Montez Sweat

Curiosità: Gregory Rousseau ha giocato nel ruolo di wide receiver e safety fino al suo ultimo anno di liceo ed un infortunio ha concluso dopo soli 17 snap la sua prima stagione a Miami. Di fatto, Rousseau ha solo una stagione di esperienza nel ruolo di defensive end.

Jayson Oweh

Penn State – 1.96m/114kg – Redshirt sophomore (1998) – Primo/secondo giro

Jayson Oweh è un altro EDGE incredibilmente dotato dal punto di vista fisico, ma ancora molto acerbo dal punto di vista tecnico. Oweh è un atleta d’élite, dotato di velocità ed esplosività ampiamente sopra la media, ma possiede un fisico ancora troppo asciutto ed un bagaglio tecnico decisamente scarno. Oweh è stato schierato principalmente da outside linebacker in una difesa 3-4, posizione che meglio si sposa con le sue caratteristiche. La mancanza di rifinitura tecnica ed una forza fisica ancora non di livello si sono riversate nella sua produzione statistica in pass rush, dove non ha raccolto risultati eccellenti. Nel 2020 Oweh ha fatto enormi progressi nell’arginare le corse, dimostrandosi efficace nel mettere a segno tackle ed estremamente veloce nel recuperare i running back sia a campo aperto che all’esterno della linea offensiva. Proprio all’esterno del tackle è anche dove il prospetto dei Nittany Lions ha avuto più successo in pass rush grazie ad un efficace “cross-chop” e grande rapidità nei piedi per circumnavigare il tackle e fiondarsi sul quarterback, ma il bagaglio di contromosse agli attacchi dei tackle è ancora molto scarno. Così come per Gregory Rousseau, la poca esperienza dovrebbe portare Jayson Oweh a non avere un ruolo particolarmente importante nel suo anno da rookie. L’ex giocatore di Penn State possiede un profilo atletico di spicco ed uno dei più intriganti da plasmare, il potenziale di Oweh è alle stelle, ma il prospetto necessiterà un importante crescita dal punto di vista tecnico per raggiungerlo.

Statistiche 2019: 332 snaps, 5 sacks, 3 QB hit, 23 hurries

Statistiche 2020: 171 snaps, 0 sack, 5 QB hit, 15 hurries

Grade: 6.7

Il suo gioco ricorda: Josh Sweat

Curiosità: Prima di optare per studiare Comunicazione a Penn State, Jayson Oweh aveva in mente di studiare Ingegneria Civile e nel corso del suo ultimo anno di liceo gli arrivarono offerte da parte di Harvard, Princeton e Dartmouth.

Carlos Basham Jr.

Wake Forest – 1.95m/126kg – Redshirt senior (1997) – Primo/secondo giro

Carlos Basham Jr. si è reso protagonista di una carriera collegiale molto produttiva dal punto di vista statistico. Il prospetto di Wake Forest non possiede nessun tratto d’èlite, ma riesce ad avere successo grazie ad una buona combinazione di forza fisica ed atletismo, oltre ad una “swim move” molto efficace. Basham Jr. non è particolarmente esplosivo alla linea di scrimmage, ma utilizza le lunghe braccia per tenere il tackle a distanza di sicurezza in pass rush e colpirlo dall’interno, lato dal quale ha avuto più successo nel corso della giovane carriera. Sul lato esterno del tackle invece Basham Jr. ha avuto maggiori difficoltà, a causa di una velocità laterale al di sotto della media. Il prospetto dei Demon Deacons ha grande resistenza, svolge un ottimo lavoro nel deviare i passaggi corti e sabotare gli screen ed ha una buona tecnica nel forzare i fumble. Contro le corse Basham Jr. svolge un ottimo lavoro nel backfield, dove riesce a far leva con il grosso fisico e rappresenta una minaccia costante nell’arginare i running back, mentre velocità e dinamicità sotto la media non gli permettono di essere altrettanto efficace a campo aperto o nel compiere giocate nell’altro lato della linea di scrimmage. Wake Forest ha utilizzato Basham Jr. principalmente come defensive end in una difesa 4-3 con occasionali schieramenti da outside linebacker nelle difese 3-4, ruoli che dovrebbe occupare anche in NFL. Con l’assenza di tratti d’èlite, il tetto massimo raggiungibile da Carlos Basham Jr. sembra meno alto rispetto a quello di altri prospetti, ma l’ex giocatore di Wake Forest possiede tutte le caratteristiche per guadagnarsi un posto da titolare in NFL e dare un apporto nel suo anno da rookie.

Statistiche 2018: 750 snaps, 7 sacks, 8 QB hit, 37 hurries

Statistiche 2019: 757 snaps, 11 sacks, 13 QB hit, 36 hurries

Statistiche 2020: 402 snaps, 5 sacks, 4 QB hit, 16 hurries

Grade: 6.4

Il suo gioco ricorda: Za’Darius Smith

Curiosità: Carlos Basham Jr. è il cugino di Tarell Bashman, attuale defensive end dei Dallas Cowboys che venne selezionato al terzo giro del Draft 2017 dagli Indianapolis Colts.

Ronnie Perkins

Oklahoma – 1.91m/112kg – Junior (1999) – Secondo/terzo giro

Nelle ultime due stagioni, Ronnie Perkins si è rivelato un incubo per le linee offensive della Big 12. Perkins gioca con un baricentro basso che gli permette di piegarsi rendendo più difficile la vita ai tackle e finire alle loro spalle. Perkins è molto più potente di quanto il suo peso possa far pensare ed ha uno dei primi passi più esplosivi di questa classe, passo che spesso gli è bastato per imporsi sul tackle, a causa di una differenza di esplosività notevole. Se dal punto di vista atletico Perkins è uno degli EDGE più temibili di questa classe, dal punto di vista tecnico il prospetto di Oklahoma deve ancora crescere, nonostante un buon bagaglio di mosse primarie. Perkins si è dimostrato in grado di poter mettere in seria difficoltà i tackle sia sull’esterno che sull’interno in pass rush, ma nelle occasioni nelle quali l’uomo di linea è riuscito a metere le mani su Perkins, l’ex difensore dei Sooners ha mostrato diversi problemi nel liberarsi e mettere a segno il compito. La forza fisica di Perkins è inferiore rispetto a quella di numerosi tackle ed anche la lunghezza delle braccia si è rivelata un problema. Nell’arginare di corse il prospetto di Oklahoma si è invece messo in luce come un giocatore in grado di poter penetrare nel backfield o seguire il running back a campo aperto e fermarlo da dietro, rendendosi in oltre protagonista di giocate sulle tracce corte corse dai ricevitori, la buona velocità infatti permette a Perkins di poter mettere a segno giocate impensabili per alcuni suoi pari ruolo. Oklahoma ha utilizzato principalmente Perkins da defensive end in una difesa 4-3, ma ha le caratteristiche per contribuire anche da off ball linebacker in difese 4-3 e da outisde linebacker in difese 3-4. Perkins ha potenziale nonostante il fisico non sia dei più imponenti, ma per poter competere per un ruolo da titolare sarà necessario per l’ex giocatore dei Sooners ampliare il suo bagaglio di contromosse manuali da utilizzare in risposta a quelle dei tackle. Il ruolo di Perkins potrebbe essere da giocatore di rotazione nel suo anno da rookie.

Statistiche 2018: 521 snaps, 6 sacks, 4 QB hit, 8 hurries

Statistiche 2019: 562 snaps, 5 sacks, 5 QB hit, 21 hurries

Statistiche 2020: 262 snaps, 3 sacks, 10 QB hit, 19 hurries

Grade: 6.1

Il suo gioco ricorda: Bud Dupree

Curiosità: Al liceo oltre ad occupare il ruolo di defensive end, Ronnie Perkins era anche il tight end titolare della squadra. In una recente intervista fatta ad NFL Network, Perkins ha scherzosamente dichiarato: “Se fossi rimasto un tight end, oggi sarei uno dei migliori cinque prospetti nel ruolo”.

Payton Turner

Houston – 1.98m/122kg – Senior (1999) – Secondo/terzo giro

Nel corso della sua carriera collegiale Payton Turner ha intrapreso un interessante processo di sviluppo, processo che lo ha portato a diventare un prospetto di spicco nel ruolo dopo una stagione 2020 molto promettente. Turner possiede un fisico imponente caratterizzato dall’apertura alare più ampia fatta registrare da un EDGE dal 1999. Turner offre dal punto di vista fisico tutto ciò che si può chiedere ad un EDGE: dalle lunghe braccia alle mani potenti passando per un primo passo esplosivo ed una buona forza fisica. I Cougars hanno utilizzato principalmente Turner come defensive end in una difesa 4-3, ruolo che dovrebbe occupare anche in NFL nonostante la possibilità di qualche schieramento da outside linebacker. La lunghezza delle braccia di Turner rappresenta un incubo per le guardie avversarie e Houston ha spesso sfruttato questo mismatch chiedendo a Turner di colpire la linea offensiva dall’interno in pass rush. Nei duelli contro i tackle l’ex giocatore dei Cougars ha messo in mostra un buon pacchetto di mosse primarie, seppur migliorabile e la capacità di essere flessibile anche attaccando l’esterno, nonostante la stazza imponente ed il baricentro alto. Nell’arginare le corse Turner è efficace nel mettere a segno tackle ed è aiutato dalla buona agilità laterale. Il più grande punto interrogativo del profilo di Turner è il livello di competizione affrontato, il prospetto infatti non ha avuto a che vedere con tackle di alto livello e la grande crescita vista nel 2020 è spalmata su sole cinque partite, un campione statistico relativamente scarso. Turner avrà bisogno di “ripulire” il suo gioco e potrebbe essere relegato ad un ruolo minore in avvio di carriera, ma non è escluso che possa ritagliarsi un ruolo maggiore nel corso del suo anno da rookie. Il profilo fisico ed un bagaglio di mosse primarie decisamente più ampio di altri interpreti di questa classe regalano a Turner un potenziale molto alto, ma il prospetto necessiterà una maggiore varietà di contromosse per evitare di finire troppo frequentemente tra le fauci dei tackle che riescono per primi a mettere le mani su di lui.

Statistiche 2018: 643 snaps, 0 sack, 3 QB hit, 13 hurries

Statistiche 2019: 560 snaps, 4 sacks, 10 QB hit, 19 hurries

Statistiche 2020: 201 snaps, 5 sacks, 2 QB hit, 4 hurries

Grade: 6.75

Il suo gioco ricorda: Aldon Smith

Curiosità: Il processo di reclutamento di Payton Turner dal liceo al college fu intaccato da un infortunio al ginocchio subito nel suo ultimo anno di high school. Turner venne classificato come 117esimo miglior prospetto nel ruolo di defensive end nella classe del 2017.

Joe Tryon

Washington – 1.96m/118kg – Redshirt junior (opt-out) (1999) – Secondo/terzo giro

Dopo una stagione 2019 molto produttiva, Joe Tryon ha deciso di fare opt-out nella stagione 2020 allenandosi privatamente in preparazione al Draft 2021. Tryon ha dimostrato di poter giocare ad alti livelli sia da defensive end in una difesa 4-3 che da outside linebacker in una difesa 3-4 e può contare su una struttura fisica molto solida e potente, un esplosività di alto livello nel primo passo ed un bagaglio tecnico di tutto rispetto in pass rush. Il marchio di fabbrica di Tryon è la “bull rush”, mossa che il prospetto degli Huskies riesce a mettere a segno con grande efficacia grazie ad una forza fisica innata che gli permette di schiantarsi sul tackle e travolgerlo grazie a mani potenti e piedi sempre in movimento. L’ex giocatore di Washington può contare su un buon bagaglio di mosse e contromosse per attaccare e rispondere ai tackle sia sull’interno che sull’esterno. Tyron non è l’EDGE più atletico o veloce di questa classe, ma l’ex stella degli Huskies svolge un ottimo lavoro nel difendere le corse, dove sfrutta l’ottima visione di gioco, le lunghe braccia e la grande potenza per fare giocate nella box, mentre a campo aperto il suo apporto è minore. Joe Tryon si è messo in mostra come un profilo abbastanza maturo da potersi ritagliare un posto da titolare sin dal suo anno da rookie grazie ad uno skillset senza particolari lacune ed un fisico già adatto e sviluppato per poter occupare il ruolo in NFL, nonostante l’atletismo non eccellente gli fornisca un potenziale minore rispetto ad altri giocatori di questa classe.

Statistiche 2018: 238 snaps, 2 sacks, 3 QB hit, 4 hurries

Statistiche 2019: 613 snaps, 9 sacks, 4 QB hit, 28 hurries

Grade: 6.35

Il suo gioco ricorda: Matt Judon

Curiosità: Durante un’intervista pre-Draft, a Tryon è stato chiesto contro quale quarterback gli piacerebbe mettere a segno il suo primo sack in NFL e l’ex giocatore di Washington senza pensarci due volte ha risposto: “Russell Wilson, sono tifoso dei Seattle Seahawks sin da piccolo e nutro grande rispetto per Wilson, mi piacerebbe molto che fosse lui la mia prima vittima”.

Joseph Ossai

Texas – 1.93m/114kg – Junior (1999) – Secondo/terzo giro

Nella sua prima stagione da EDGE a tempo pieno, Joseph Ossai si è messo in luce come un giocatore estremamente atletico, esplosivo ed agile. Essendo relativamente nuovo alla posizione di EDGE, Ossai deve ancora crescere dal punto di vista tecnico ed ampliare il suo bagaglio di mosse primarie e contromosse per rispondere ai tackle. L’ex giocatore dei Longhorns è molto duttile, può occupare il ruolo di defensive end in una difesa 4-3, quello di outside linebacker in una difesa 3-4, ma anche quello di off ball linebacker in una difesa 4-3 aiutando in copertura sui passaggi. Con un bagaglio di mosse ancora scarno, Ossai fa affidamento alla differenza di velocità ed esplosività per avere la meglio sui tackle in pass rush, in aggiunta il giovane EDGE possiede una buona tecnica nel forzare i fumble. L’esplosività e la resistenza lo aiutano anche a fare giocate contro le corse sia nel backfield che a campo aperto, dove è riuscito più volte ad arginare i running back in corsa da dietro. La forza fisica ed il peso di Ossai non sono tra i più temibili e l’ex giocatore di Texas è spesso finito in difficoltà contro tackle dalle braccia più lunghe e potenti. Ossai ha il potenziale per diventare un EDGE titolare ma necessiterà di uno sgrezzamento dal punto di vista tecnico e dovrà imparare ad agire meno d’istinto. Ossai potrebbe essere relegato ad un ruolo minore nelle prime fasi del suo anno da rookie, ma in attesa di essere plasmato in un giocatore più completo le squadre troveranno il modo per sfruttare il suo atletismo d’élite sin dal primo anno. La sua versatilità potrebbe risultare molto desiderata in sede di Draft.

Statistiche 2019: 834 snaps, 3 sacks, 10 QB hit, 24 hurries

Statistiche 2020: 588 snaps, 7 sacks, 9 QB hit, 17 hurries

Grade: 6.15

Il suo gioco ricorda: Haason Reddick

Curiosità: Joseph Ossai è nato a Lagos, in Nigeria. Nel 2007 la madre di Joseph, Emmanuela, iscrisse la famiglia Ossai alla lotteria del governo degli Stati Uniti per ottenere la cittadinanza permanente americana. Nella lottiera del 2007 su venti milioni di milioni di candidature vennero distribuite 50.000 cittadinanze e la famiglia Ossai ne ricevette otto, trasferendosi a Houston nel 2008.

Scheda

Rashad Weaver

Pittsburgh – 1.96m/122kg – Redshirt senior (1997) – Terzo/quarto giro

Rashad Weaver è tornato al top della forma dopo aver saltato la stagione 2019 a causa della rottura del legamento crociato del ginocchio mettendo a segno un’annata molto produttiva. Weaver non è particolarmente atletico o esplosivo, ma possiede uno dei repertori di mosse e contromosse manuali più avanzato di questa classe. L’ex giocatore di Pittsburgh ha operato principalmente da defensive end in una difesa 4-3, imponendosi grazie ad un fisico già maturo e potente ed un bagaglio tecnico che ha messo in difficoltà anche tackle di buon livello. Weaver non possiede un primo passo minaccioso o un cambio di direzione bruciante, ma intavola “partite di scacchi” con i tackle in pass rush rispondendo in modo adeguato ad ogni mossa, grazie a braccia lunghe e mani potenti. La buona rifinitura tecnica di Weaver lo aiuta anche nell’arginare le corse dove, nonostante non sia uno degli EDGE più agili lateralmente o a campo aperto, possiede anticipazione e visione di gioco. Weaver è un EDGE già abbastanza maturo e fisicamente sviluppato per potersi ritagliare un posto da titolare sin dal suo anno da rookie e nonostante un atletismo nella media lo porti ad avere un potenziale limitato rispetto ad altri interpreti, l’ex giocatore di Pittsburgh ha tutte le carte in regola per imparare a sfruttare al meglio i suoi mezzi e diventare un titolare.

Statistiche 2018: 634 snaps, 7 sacks, 10 QB hit, 28 hurries

Statistiche 2020: 496 snaps, 10 sacks, 6 QB hit, 32 hurries

Grade: 6.0

Il suo gioco ricorda: Preston Smith

Curiosità: Il secondo nome di Rashad Weaver è Capone.

Altri EDGE degni di nota

Chris Rumph II (Duke – 1.91m/106kg – Redshirt junior (1998) – Terzo/quarto giro): Chris Rumph II è un coltellino svizzero che potrebbe far gola a numerose franchigie. La sua struttura fisica ampiamente più asciutta rispetto a quella degli altri interpreti di questa classe lo rendono un giocatore atipico. Rumph II ha occupato il ruolo di defensive end ed off ball linebacker (aiutato dalla velocità in marcatura) in difese 4-3. Rumph II è esplosivo, estremamente rifinito dal punto di vista tecnico e può contare su un vasto bagaglio di moss primarie e contromosse in pass rush, ma forza fisica e braccia più corte rispetto alla media lo penalizzano. Il prospetto dei Blue Devils è un ibrido che nelle mani di un buon coaching staff potrebbe rivelarsi un’arma molto interessante.

Quincy Roche (Miami – 1.91m/110kg – Redshirt senior (1998) – Terzo/quarto giro): Nel corso della sua carriera collegiale Quincy Roche è stato molto produttivo sia tra le fila di Temple che agli Hurricanes dopo il trasferimento per la stagione 2020. Roche non ha altetismo o dinamicità d’élite ma è un EDGE molto tecnico che ha dato del filo da torcere a numerosi tackle sfruttando l’ottimo utilizzo delle mani in pass rush. La mancanza di forza fisica di livello e braccia lunghe l’ha tuttavia penalizzato in molte altre occasioni. Quincy Roche si prospetta come un giocatore in grado di contribuire da outside linebacker in difese 3-4 e di dare un buon apporto anche nell’arginare le corse. Nonostante i mezzi fisici gli forniscano un potenziale meno alto rispetto ad altri interpreti di questa classe, Roche ha le caratteristiche per poter diventare un titolare in NFL.

Dayo Odeyingbo (Vanderbilt – 1.98m/125kg – Senior (1999) – Terzo/quarto giro): Dayo Odeyingbo è uno degli EDGE con la miglior combinazione stazza/atletismo di questa classe. L’ex giocatore di Vanderbilt è esplosivo, dotato di braccia infinitamente lunghe e potenti che sommate all’agilità lo hanno reso un incubo per molti tackle, riuscendo ad avere successo sia sull’esterno che sull’interno. Odeyingbo è estremamente versatile e Vanderbilt l’ha utilizzato in ogni modo possibile, incluso da nose tackle, nonostante sia stato impiegato maggiormente da defensive end e da outisde linebacker. Odeyingbo tuttavia è ancora molto grezzo dal punto di vista tecnico e questa lacuna lo ha portato a produrre molto meno del previsto in pass rush dal punto di vista statistico. Il prospetto di Vanderbilt svolge un buon lavoro nell’arginare le corse grazie anche ad una buona agilità laterale. Gli ottimi tratti fisici regalano a Odeyingbo un potenziale alto, ma al fine di raggiungerlo e prima di ritagliarsi un posto da titolare, il prospetto di Vanderbilt dovrà crescere in modo importante dal punto di vista tecnico.

Patrick Jones II (Pittsburgh – 1.96m/117kg – Redshirt senior (1998) – Terzo/quarto giro): Patrick Jones II non ha nessun tratto d’élite nel suo bagaglio, ma è un giocatore con poche lacune significative nel suo gioco. Il prospetto di Pittsburgh è atletico, ha un primo passo esplosivo, possiede un buon bagaglio di mosse manuali in pass rush, seppur ampliabile ed ha un ottima visione di gioco che gli permette di essere efficace nell’arginare le corse. Patrick Jones II ha giocato principalmente da defensive end, ruolo che meglio si posa con le sue caratteristiche. Il prospetto di Pittsburgh tuttavia ha difficoltà contro i tackle dalle braccia più lunghe in grado di mettere per primi le mani su di lui e con delle braccia più corte della media ed una forza fisica non imponente, ha faticato numerose volte nel liberarsi e proseguire il suo lavoro. Il prospetto di Pittsburgh ha tutte le carte in regola per diventare un titolare, ma dovrà aggiungere più forza fisica ed ampliare il suo bagaglio di contromosse in risposta ai tackle – Scheda

Christian Barmore

Alabama – 1.96m/141kg – Redshirt sophomore (1999) – Primo/secondo giro

Christian Barmore ha trovato spazio da titolare a tempo pieno nella difesa di Alabama solo nel 2020, disputando un’annata di altissimo livello conclusa con l’ottima prestazione nel National Championship. Il prospetto dei Crimson Tide è stato utilizzato principalmente nel ruolo di 3-technique, ovvero da defensive tackle allineato nel gap tra la guardia ed il tackle. La poca esperienza rende Barmore un prospetto che necessita di rifinire il suo gioco dal punto di vista tecnico, soprattutto per quanto riguarda il suo bagaglio di mosse in pass rush, ma l’ex difensive end di Alabama ha messo in mostra un repertorio estremamente interessante che gli fornisce un potenziale altissimo. Barmore possiede una rara combinazione di esplosività e forza fisica: l’ex giocatore dei Crimson Tide possiede delle braccia lunghe e potenti, ha un primo passo esplosivo, ha nelle corde “bull rush” e “swim move” per avere successo in pass rush e svolge un ottimo lavoro nell’arginare le corse, sia dal punto di vista della visione di gioco che nel mettere a segno i tackle. Christian Barmore è stato utilizzato principalmente da defensive tackle in una difesa 4-3, ma ha anche mostrato i tratti per poter giocare da defensive end in una difesa 3-4. L’ex giocatore di Alabama ha bisogno di sgrezzare il suo gioco, data anche la già citata poca esperienza e di ampliare il suo bagaglio di mosse in pass rush, ma Barmore possiede tutto il potenziale per diventare un titolare in NFL ed essere un’arma difensiva in grado di svolgere un ottimo lavoro sia inseguendo il quarterback che arginando il gioco di corse. Inizialmente potrebbe essere relegato ad un numero di snap minore, ma ha tutte le carte in regola per ritagliarsi un ruolo importante già a partire della sua stagione da rookie.

Statistiche 2019: 269 snaps, 14 run stops, 3 sacks, 6 QB hit, 17 hurries

Statistiche 2020: 478 snaps, 20 run stops, 8 sacks, 4 QB hit, 27 hurries

Grade: 7.3

Il suo gioco ricorda: Gerald McCoy

Curiosità: Christian Barmore si è aggiudicato il premio di MVP della finale nazionale contro Ohio State dopo aver messo a referto un sack e due tackle for loss nel corso del match.

Scheda

Daviyon Nixon

Iowa – 1.90m/138kg – Redshirt junior (1998) – Terzo/quarto giro

Daviyon Nixon si è reso protagonista di una buona evoluzione nel corso della sua carriera collegiale: Nixon è partito senza avere offerte da college di Division I, tanto da accasarsi nel circuito degli Junior College. Successivamente è passato ad Iowa, dove dopo una promettente stagione 2019, Nixon ha fatto un ulteriore salto di qualità. Agli Hawkeyes, Nixon ha giocato principalmente da 3-technique, guadagnadosi anche allineamenti da nose tackle. Nixon offre una buona combinazione di potenza e agilità: in pass rush il prospetto di Iowa non può ancora contare su un arsenale sufficiente di mosse manuali ed al college ha vinto principalmente sfruttando l’agilità nel mettere a segno cambi di direzione, le lunghe braccia e le potenti mani per impattare sulle guardie, ma proprio la mancanza di una rifinitura tecnica lo ha portato a raccogliere molto di meno dal punto di vista statistico. Nelll’arginare le corse Nixon è decisamente più maturo, grazie ad una buona visione di gioco, l’ottima tecnica nel mettere a segno i tackle, la velocità laterale necessaria per mettere a segno giocate anche nella parte opposta della linea di scrimmage e l’esplosività per colpire il gap e penetrare nel backfield. Nixon è in grado di poter dare un apporto importante sin da subito nell’arginare le corse, mentre un ulteriore sviluppo tecnico in pass rush potrebbe fornirgli tutte le carte necessarie per diventare un titolare a tempo pieno in NFL.

Statistiche 2019: 366 snaps, 15 run stops, 3 sacks, 7 QB hit, 11 hurries

Statistiche 2020: 478 snaps, 16 run stops, 7 sacks, 0 QB hit, 16 hurries

Grade: 5.8

Il suo gioco ricorda: Kawann Short

Curiosità: Daviyon Nixon si è aggiudicato il premio di Big Ten Defensive Player of the Year nel 2020.

Alim McNeill

NC State – 1.88m/152kg – Junior (2000) – Terzo/quarto giro

Alim McNeill si è reso protagonista di una carriera collegiale produttiva tra le file dei Wolfpack, giocando principalmente da nose tackle in una difesa 3-4 ed occupando occasionalmente il ruolo di 3-technique nelle difese 4-3. McNeill è uno dei giocatori più rifiniti nell’arginare le corse di questa classe e nonostante la stazza mastodontica, può contare su un agilità laterale ed un’splosività di buon livello. Contro le corse il prospetto di NC State mette in luce la grande fisicità e la potenza fisica rappresentando una minaccia importante nella box e riuscendo ad avere successo contro i double team. McNeill ha mani potenti e riesce ad usarle perfettamente per liberarsi e tenere gli avversari a distanza nel tentativo di arginare le corse, ma dal punto di vista tecnico in pass rush il bagaglio di mosse del defensive tackle è prossimo allo zero. McNeill ha raccolto discreti risultati in pass rush ma è solito agire di pure forza, senza impensierire gli avversari con mosse manuali primarie o contromosse, ma nonostante questo riesce comunque a far leva utilizzando un atletismo di livello per la sua stazza e grande forza fisica. McNeill è abbastanza maturo come run defender per potersi ritagliare un ruolo significativo sin da subito, inoltre un lavoro approfondito sul bagaglio tecnico potrebbe rendere l’ex giocatore dei Wolfpack una minaccia più costante anche in pass rush, andando a completare un quadro di tutto rispetto e facendolo così possibilmente far diventare un titolare a tempo pieno.

Statistiche 2018: 410 snaps, 13 run stops, 3 sacks, 2 QB hit, 15 hurries

Statistiche 2019: 470 snaps, 13 run stops, 7 sacks, 1 QB hit, 10 hurries

Statistiche 2020: 488 snaps, 13 run stops, 0 sacks, 1 QB hit, 11 hurries

Grade: 5.7

Il suo gioco ricorda: Javon Hargrave

Curiosità: In numerose interviste pre-Draft Alim McNeill ha ammesso di aver studiato in modo molto approfondito nel corso della sua carriera collegiale il gioco di Fletcher Cox, defensive end dei Philadelphia Eagles con il quale McNeill condivide struttura fisica e stile di gioco.

Levi Onwuzurike

Washington – 1.91m/133kg – Redshirt senior (opt-out) (1998) – Terzo/quarto giro

Dopo una promettente stagione 2019, Levi Onwuzurike ha deciso di fare opt-out per la stagione 2020, optando per allenarsi in solitaria in vista del Draft. L’ex giocatore di Washington ha una struttura fisica più simile a quella di un defensive end che a quella di un defensive tackle, e tra le fila degli Huskies è stato schierato sia da defensive end in una difesa 3-4, che da nose tackle in una difesa 4-3. Onwuzurike è il defensive tacke più versatile ed esplosivo di questa classe: la combinazione di velocità e forza fisica rendono il prospetto degli Huskies molto difficile da arginare per le guardie, mentre con un bagaglio tecnico ancora scarno Onwuzurike ha avuto vita più difficile nell’avere successo contro i tackle con continuità, nonostante abbia messo in mostra a tratti la flessibilità necessaria per finire alle loro spalle agevolmente. Nell’arginare le corse, Onwuzurike può contare su un ottima visione di gioco e possiede l’esplosività e la velcoità per penetrare nel backfield frequentemente e per raggiungere i running back a campo aperto. Il profilo dell’ex giocatore di Washington trascende dall’etichetta di defensive tackle puro e questo potrebbe risultare interessante agli occhi delle franchigie, che potrebbero così sfruttare il suo skillset per permettergli di agire da tre ruoli distinti. Onwuzurike ha il potenziale per diventare uno dei defensive tackle più produttivi in pass rush di questa classe, ma per farlo dovrà aggiungere più mosse al suo arsenale. Inoltre la poca esperienza potrebbe portare Onwuzurike ad occupare un ruolo minore in avvio di carriera, ma sfruttando lo skillset particolare non sarebbe sorprendente vedere il prospetto degli Huskies entrare a far parte delle rotazioni nel suo anno da rookie. Onwuzurike ha il potenziale per diventare un titolare in NFL.

Statistiche 2018: 391 snaps, 16 run stops, 3 sacks, 3 QB hit, 20 hurries

Statistiche 2019: 504 snaps, 24 run stops, 4 sacks, 5 QB hit, 22 hurries

Grade: 6.1

Il suo gioco ricorda: Jonathan Babineaux

Curiosità: Levi Onwuzurike possiede un canale YouTube nel quale ha documentato in modo approfondito tutto il suo percorso pre-Draft, partendo dall’esperienza al Senior Bowl e passando per gli allenamenti individuali.

Scheda

Altri defensive tackle degni di nota

Marvin Wilson (Florida State – 1.96m/138kg – Senior (1998) – Quarto/quinto giro): Nel corso della sua carriera collegiale Marvin Wilson ha giocato sia da nose tackle in una difesa 3-4 che da defensive tackle tradizionale in una difesa 4-3. L’ex giocatore dei Seminoles possiede un buon bagaglio tecnico in pass rush, ma la mancanza di atletismo ed esplosività in parte lo limita. Wilson è molto forte fisicamente, fa sentire la sua presenza nella box arginando il gioco di corse e possiede delle mani potenti. La mancanza di esplosività riduce il potenziale di Wilson in pass rush e nonostante il prospetto dei Seminoles possa dare un buon apporto come run defender, il suo ruolo il NFL potrebbe non andare oltre quello di defensive tackle da rotazione.

Marlon Tuipolotu (USC – 1.91m/138kg – Redshirt junior (1999) – Quarto/quinto giro): A USC Marlon Tuipolotu ha occupato ogni ruolo della linea difensiva, mettendosi in mostra come un giocatore versatile. Tuipolotu svolge un ottimo lavoro come run defender: è efficace nel mettere a segno tackle, ha una buona velocità laterale e l’esplosività necessaria per penetrare nel backfield. In pass rush la mancanza di forza fisica di livello ha messo in difficoltà Tuipolotu, il quale ha raccolto risultati meno soddisfacenti rispetto a quelli totalizzati come run defender. Tuipolotu è un prodotto ancora lontano dall’essere finito e per andare oltre il ruolo di defensive tackle da rotazione necessiterà di aggiungere più forza fisica al suo profilo (senza perdere troppa esplosività che è uno dei suoi tratti di spicco) ed una tecnica manuale migliore per diventare una pedina efficace anche in pass rush.

Jaylen Twyman (Pittsburgh – 1.88m/131kg – Redshirt junior (1999) – Quarto/quinto giro): Twyman è uno dei defensive tackle più rifiniti in pass rush di questa classe. Nel corso della sua carriera collegiale Twyman ha giocato esclusivamente da 3-technique in difese 4-3, viste le già citate doti in pass rush. Con un rapporto altezza/peso atipico per un defensive tackle, il prospetto di Pittsburgh si è messo in mostra come un pass rusher estremamente produttivo, grazie ad una combinazione di esplosività, abilità di piegarsi e circumnavigare il suo avversario e ad un bagaglio tecnico di alto livello. Tuttavia, come visto a tratti anche al college, le braccia decisamente più corte della media e la mancanza di forza fisica significativa potrebbero rendergli la vita più complicata contro i tackle e le guardie della NFL, sia in pass rush che nell’arginare le corse. La fisicità di basso livello non regala a Twyman molto potenziale come run defender, mentre da pass rusher potrebbe dare un apporto decisamente più significativo.

 

Jeremiah Owusu-Koramoah

Notre Dame – 1.85m/98kg – Senior (1999) – Primo giro

Il profilo di Jeremiah Owusu-Koramoah è ben lontano da quello di un linebacker tradizionale e si avvicina molto di più ad una definizione moderna del ruolo. Il prospetto dei Fighting Irsh nel corso della sua carriera collegiale ha giocato da “rover”, ovvero un ibrido tra linebacker e safety, svolgendo innumerevoli ruoli all’interno della difesa. Owusu-Koramoah è stato allineato da weak side linebacker in una difesa 4-3 svolgendo anche un ottimo lavoro contro le corse, ha giocato da EDGE per sfruttare la sua esplosività in pass rush, ha occupato il ruolo di nickel coprendo la slot contro wide receiver e tight end ed è stato allineato da strong safety. Jeremiah Owusu-Koramoah incarna alla perfezione la definizione di giocatore “elettrico”, mostrando un’esplosività d’élite, un primo passo fulminante, buona fisicità e dei piedi da ballerina che gli permettono di tenere testa a ricevitori e tight end in marcatura. La grande dinamicità e le braccia lunghe portano l’ex giocatore di Notre Dame ad essere efficace nel fare giocate nel backfield (sack e tackle for loss) e nel fare giocate da una sideline all’altra. In marcatura il “rover” svolge un ottimo lavoro ed oltre al già citato footwork, aggiunge una buona combinazione di velocità e fisicità, tratto decisamente sottovalutato. Nonostante i tratti di gioco ed il talento di Jeremiah Owusu-Koramoah emergano continuamente durante la visione delle sue partite, il punto interrogativo più comune riguardo il suo profilo è rappresentato dalla struttura fisica: Owusu-Koramoah infatti possiede una struttura fisica molto più simile a quella di una strong safety (e più leggera) rispetto a quella di un linebacker tradizionale, ma nonostante questo il prospetto di Notre Dame possiede il talento e la maturità necessaria per ricoprire a tempo pieno il ruolo di “rover” anche in NFL. Jeremiah Owusu-Koramoah possiede uno skillset molto particolare ma anche una rifinitura da non sottovalutare, tratto che potrebbe permettergli di ritagliarsi un ruolo da titolare sin dalla sua stagione da rookie. Tra le mani di un coaching staff non creativo, Owusu-Koramoah potrebbe vedere il suo potenziale limitato, con il rischio di trasformarsi in un giocatore di nicchia, ma tra le mani di un coaching staff preparato, Owusu-Koramoah potrebbe diventare immediatamente un “coltellino svizzero” d’impatto in grado di dare un apporto fondamentale sui blitz, nell’arginare le corse ed in coverage giocando da linebacker, strong safety e nickel.

Statistiche 2019: 683 snaps, 8.5 sacks, 52 tackles, 27 assists, 4 passes defended, 0 INT

Statistiche 2020: 647 snaps, 1.5 sacks, 37 tackles, 18 assists, 3 passes defended, 1 INT

Grade: 7.35

Il suo gioco ricorda: Deion Jones

Curiosità: Jeremiah Owusu-Koramoah è nato e cresciuto ad Hampton, nell’area della Virginia classificata con il codice “757” ed ha frequentato la Bethel High School. L’area “757” è famosa per aver prodotto altre due stelle sportive: Allen Iverson, anche lui nato ad Hampton ed ex studente della Bethel HS che ha collezionato 11 presenze all’All-Star Game NBA vincendo anche l’MVP della stagione 2001 e Michael Vick, ex quarterback NFL, nato nella vicina Newport News. Owusu-Koramoah ha avuto più volte la possibilità di parlare ed incontrare Iverson e Vick.

Scheda

Micah Parsons

Penn State – 1.91m/111kg – Junior (opt-out) (1999) – Primo giro

Dopo un 2019 giocato a livelli mostruosi, Micah Parsons ha deciso di fare opt-out per la stagione 2020, preparandosi privatamente per il Draft 2021. Parsons è un linebacker moderno che ha giocato principalmente da off ball linebacker in una difesa 4-3 ma che è stato occasionalmente utilizzato anche come EDGE, viste le ottime doti in pass rush rafforzate dal suo passato liceale come defensive end. L’ex giocatore dei Nittany Lions è un prospetto di alto livello sia dal punto di vista tecnico che dal punto di vista atletico: Parsons svolge un ottimo lavoro negli uno contro uno con i tackle, viene spesso utilizzato sui blitz vista la sua esplosività alla linea di scrimmage, ha un ottima visione di gioco, possiede la velocità per ricoprire la sideline opposta nell’arginare le corse ed è aggressivo ed efficace nel mettere a segno i tackle. Il prospetto di Penn State è stato utilizzato anche da nickel, ma è proprio in coverage che ha avuto le sue maggiori difficoltà, dove nonostante la buona combinazione di velocità e fisicità è apparso meno “naturale” ed è proprio sotto questo aspetto che dovrà migliorare di più. Micah Parsons si prospetta come un giocatore in grado di poter occupare il ruolo di off ball linebacker a tempo pieno in NFL già a partire dalla sua stagione da rookie, con la possibilità di essere utilizzato come pass rusher e come nickel, nonostante qualche miglioramento dal punto di vista della coordinazione oculo-manuale sia necessario. Tuttavia, sul profilo pre-Draft di Parsons aleggia una grande nuvola nera: nel 2018 infatti Parsons fu protagonista di un bruttissimo episodio di “nonnismo” contro l’ex giocatore di Penn State Isaiah Humphries, il quale dopo ripetute minacce e dopo esser stato vittima di un pestaggio capitanato da Parsons, abbandonò l’ateneo della Pennsylvania e denunciò il fatto. Il talento di Parsons è fuori discussione, ma questa grave macchia dal punto di vista comportamentale potrebbe portare alcune squadre a decidere di lasciarlo scorrere durante il giorno del Draft.

Statistiche 2018: 494 snaps, 1.5 sacks, 47 tackles, 35 assists, 0 pass defended, 0 INT

Statistiche 2019: 731 snaps, 5 sacks, 52 tackles, 57 assists, 5 passes defended, 0 INT

Grade: 7.5

Il suo gioco ricorda: Jaylon Smith

Curiosità: Con gli 82 tackle totali messi a segno nel 2018, Micah Parsons è diventato il primo freshman a guidare la squadra in tackle messi a segno nella storia dei Nittany Lions.

Scheda

Jamin Davis

Kentucky – 1.93m/106kg – Junior (1998) – Primo/secondo giro

Nel suo primo anno da titolare fisso a Kentucky, Jamin Davis ha disputato una stagione di ottimo livello che lo ha proiettato tra i migliori linebacker di questo Draft. Davis è uno dei giocatori più rifiniti di questa classe nell’arginare le corse, possiede una tecnica sopraffina nel mettere a segno i tackle, ha una combinazione di esplosività, velocità laterale e visione di gioco che gli permettono di attaccare il running back in ogni zona del campo, dal backfield alla parte opposta della sideline ed a campo aperto. Davis si muove in modo agevole nella box facendosi spazio e tenendo a distanza gli uomini di linea con le lunghe braccia per poi schiantarsi a tutta velocità contro il portatore di palla. A Kentucky, Jamin Davis è stato schierato principalmente come weak side linebacker in una difesa 4-3, ruolo che meglio valorizza le sue caratteristiche. In marcatura invece Davis è meno rifinito tecnicamente, nonostante possegga tratti che fanno pensare ad una futura crescita sotto questo aspetto. La poca esperienza è certamente un fattore che pesa e nonostante Davis abbia mostrato meno difetti nella marcatura a zona, dove ha ottimo senso dello spazio e la giusta combinazione di velocità e forza fisica, l’ex giocatore di Kentucky ha avuto difficoltà nel marcare a uomo la slot, soprattutto per quanto riguarda il footwork, ma è un miglioramento che dovrebbe riuscire a compiere senza particolari complicazioni. Jamin Davis è un linebacker moderno in grado di poter dare un apporto importante nell’arginare le corse sin da subito ed ha tutte le carte in regola per diventare un titolare sin dalla sua stagione da rookie, inoltre, un eventuale aumento della massa e forza fisica potrebbe aiutarlo nel suo sviluppo.

Statistiche 2019: 214 snaps, 1 sack, 12 tackles, 20 assists, 0 pass defended, 1 INT

Statistiche 2020: 592 snaps, 1 sack, 43 tackles, 46 assists, 2 passes defended, 1 INT

Grade: 7.0

Il suo gioco ricorda: Darius Leonard

Curiosità: La famiglia di Jamin Davis ha diverse connesioni con il football giocato, il padre di Jamin infatti, James, ha giocato al college a Bethune-Cookman, mentre suo cugino, Attiyah Henderson, ha giocato da running back a San Diego State.

Nick Bolton

Missouri – 1.83m/105kg – Junior (2000) – Primo/secondo giro

Nick Bolton ha giocato a livelli molto alti con continuità nelle sue due stagioni da titolare a Missouri, mostrando tutti i tratti necessari per diventare un middle linebacker titolare in NFL. Nonostante Bolton sia lontano dalla struttura fisica del prototipo del middle linebacker, l’ex giocatore dei Tigers è uno dei prospetti più aggressivi e duri di questa classe. Bolton ha un talento innato nell’arginare le corse, colpisce duro, ha istinti naturali nello svolgere il compito ed ha una visione di gioco d’èlite che gli permette di scansionare alla perfezione la giocata e sfruttare il buon primo passo per scattare ed attaccare sia nel backfield che nella box. La mancanza di forza fisica di livello e le braccia meno lunghe della media gli hanno reso la vita difficile nel districarsi nella box, ma l’inarrestabile energia lo porta comunque a timbrare il cartellino a fine azione. Bolton ha mostrato ottimi risultati anche nelle marcatura a zona, controlla bene lo spazio e sfrutta le ottime doti da tackler per rifilare colpi pesanti anche i ricevitori. Nick Bolton è molto rifinito dal punto di vista tecnico, ma la mancanza di tratti atletici di alto livello gli forniscono un potenziale minore rispetto ad altri esponenti di questa classe. Il prospetto di Missouri si avvicina molto di più alla figura del linebacker “vecchia scuola” piuttosto che agli interpreti più moderni del ruolo e possiede la maturità necessaria per occupare il ruolo di middle linebacker titolare sin dalla sua stagione da rookie, gestendo il reparto e dando un grande apporto come run defender. Nonostante possa migliorare in marcatura, i già citati tratti atletici non eccellenti ed una stazza non imponente potrebbero compligarli la vita nel tentativo di arginare tight end e ricevitori con una buona combinazione di stazza e velcità.

Statistiche 2019: 747 snaps, 1 sack, 70 tackles, 30 assists, 8 passes defended, 2 INT

Statistiche 2020: 584 snaps, 2 sacks, 53 tackles, 42 assists, 5 passes defended, 0 INT

Grade: 6.7

Il suo gioco ricorda: Devin Bush

Curiosità: Nel 2020 Nick Bolton è stato uno dei finalisti per il Butkus Award, premio attribuito al miglior linebacker della stagione di college football

Scheda

Zaven Collins

Tulsa – 1.96m/118kg – Redshirt junior (1999) – Primo/secondo giro

Zaven Collins è un “unicorno”, infatti nonostante abbia la costruzione fisica di un linebacker vecchia scuola, il suo stile di gioco è quanto di più lontano si possa immaginare da quella figura. A Tulsa, Collins ha ricoperto innumerevoli ruoli difensivi, partendo dalle tre posizioni di linebacker (strong side, weak side e middle) in una difesa 4-3, per arrivare a quella di outside linebacker in una difesa 3-4, passando per la copertura della slot in fase di marcatura. Il prospetto di Tulsa si è dimostrato particolarmente efficace sui blitz, vista una delle migliori combinazioni di esplosività e forza fisica ed in marcatura, dove ha messo in mostra un’ottima coordinazione oculo-manuale, la capacità di coprire rapidamente lo spazio e di ricoprire vaste zone. Collins però è un playmaker a 360 gradi, nel corso dei suoi tre anni a Tulsa ha messo a referto 29 tackle for loss, 4 fumble forzati e 5 intercetti, di cui due pick-six: l’ex giocatore dei Golden Hurricanes si è dimostrato in grado di poter penetrare nel backfield con continuità attaccando quarterback e running back grazie a letali cambi di direzione ed un’esplosività che rappresenta un mismatch importante per chi cerca di arginarlo. Tuttavia Collins ha delle macchie come run defender, in quanto il prospetto di Tulsa è ancora discontinuo nel mettere a segno tackle. Come per tutti i “coltellini svizzeri”, il quesito più importante riguardo il profilo di Collins è rappresentato dalla sua posizione e dal suo futuro utilizzo in NFL: le caratteristiche di Collins fanno pensare che possa diventare un outside linebacker in una difesa 3-4 nella lega, con la possibilità di occupare anche il ruolo di strong side linebacker in una difesa 4-3, tuttavia, al fine di sfruttare a pieno il suo skillset, sarà necessario che a Collins venga data la possibilità di agire sui blitz e lavorare in marcatura. Collins ha tutte le carte in regola per ritagliarsi un posto da titolare nel suo anno da rookie nonostante dovrà lavorare per migliorare la sua tecnica sui tackle.

Statistiche 2018: 747 snaps, 1.5 sacks, 42 tackles, 43 assists, 3 passes defended 1 INT

Statistiche 2019: 831 snaps, 2 sacks, 51 tackles, 46 assists, 3 passes defended, 0 INT

Statistiche 2020: 464 snaps, 4 sacks, 36 tackles, 18 assists, 2 passes defended, 4 INT

Grade: 6.8

Il suo gioco ricorda: Anthony Barr

Curiosità: Nel 2020 Zaven Collins si è aggiudicato il Bronko Nagurski Award, premio attribuito al miglior difensore della stagione di college football

Jabril Cox

LSU – 1.93m/105kg – Senior (1998) – Secondo/terzo giro

Dopo due giocati ad altissimi livelli a North Dakota State, Jabril Cox ha optato per trasferirsi ad LSU per concludere la sua carriera collegiale, disputando un’altra stagione di alto livello. Giocando da weak side linebacker in una difesa 4-3, Jabril Cox si è messo in luce come il miglior linebacker in marcatura di questa classe. Cox è in grado di giocare da nickel, ha dei piedi da ballerina ed una combinazione di fisicità e velocità necessaria per competere con tight end e big slot a uomo, mente svolge un ottimo lavoro anche lavorando a zona grazie alla capacità di ricoprire una vasta fetta di campo, riuscendo ad anticipare con frequenza ricevitori e tight end rompendo di fatto i passaggi o mettendo a segno intercetti. Con una struttura fisica più vicina a quella di una safety rispetto a quella di un linebacker tradizionale, Cox non è un linebacker “da contatto” e non è ancora particolarmente rifinito come tackler nel running game, aspetto sul quale dovrà lavorare, sia nel navigare nella box evitando di farsi sovrastare dalla forza fisica maggiore degli uomini di linea, sia nell’evitare di farsi scappare il running back dal tackle. Jabril Cox è un linebacker atletico che ha tutte le carte in regola per occupare un ruolo importantissimo in marcatura sin dal suo anno da rookie, con il potenziale per diventare un titolare fisso dopo eventuali miglioramenti nell’arginare le corse.

Statistiche 2018: 796 snaps, 0 sack, 54 tackles, 37 assists, 7 pass defended, 4 INT

Statistiche 2019: 815 snaps, 0 sack, 57 tackles, 35 assists, 7 pass defended, 1 INT

Statistiche 2020: 681 snaps, 1 sack, 37 tackles, 21 assists, 5 passes defended, 3 INT

Grade: 6.3

Il suo gioco ricorda: Tremaine Edmunds

Curiosità: Al liceo, Jabril Cox ha giocato da quarterback, wide receiver, linebacker, cornerback e safety

Dylan Moses

Alabama – 1.91m/109kg – Senior (1998) – Terzo/quarto giro

Dopo una promettente stagione 2018, Dylan Moses ha dovuto aver a che fare con la rottura del legamento crociato del ginocchio nel 2019, salvo poi tornare nel 2020 per concludere la sua carriera collegiale. In una difesa 4-3, Dylan Moses ha occupato tutte e tre le posizioni da linebacker, dimostrando però di sapersi esprimere meglio da outside linebacker. Il potenziale atletico di Moses è uno dei più alti di questa classe, l’ex giocatore di Alabama è fluido nei movimenti, ha un range di giocata che si estende da sideline a sideline e che emerge nell’arginare le corse, aspetto del gioco nel quale è più solido. Moses ha un ottima tecnica nel mettere a segno i tackle, è un linebacker da contatto che colpisce duro, sia da run defender che da pass rusher, dove riesce a sfruttare l’esplosività per fiondarsi nel backfield all’inseguimento del quarterback. Nonostante Moses sia un buon blitzer ed un ottimo run defender, le difficoltà maggiori il linebacker le ha incontrate in fase di marcatura, dove ha mostrato problemi nell’avere un footwork efficiente con continuità nel tentativo di tamponare i movimenti dell’avversario e con la visione di gioco, tenendo troppo spesso lo sguardo fisso sul quarterback senza mostrare anticipazione. Dylan Moses ha un potenziale atletico che porterà molte squadre a voler investire su di lui e nonostante abbia subito un grave infortunio nel 2019, nella passata stagione hon ha mostrato particolari limitazioni fisiche. Il prospetto dei Crimson Tide dovrà migliorare la sua visione di gioco velocizzando il processo di decision making ed il suo lavoro in marcatura, ma ha tutte le carte in regola per diventare uno strong side o weak side linebacker in NFL, con il potenziale per poter dare un buon apporto sin dal suo anno da rookie.

Statistiche 2018: 732 snaps, 3.5 sacks, 45 tackles, 41 assists, 1 pass defended, 0 INT

Statistiche 2020: 836 snaps, 1.5 sacks, 36 tackles, 32 assists, 3 passes defended, 3 INT

Grade: 6.4

Il suo gioco ricorda: Myles Jack

Curiosità: Dylan Moses in uscita dal liceo fu classificato come il miglior prospetto, indipendentemente dalla posizione, della classe del 2017.

Chazz Surratt

North Carolina – 1.91m/104kg – Redshirt senior (1997) – Secondo/terzo giro

Il percorso collegiale di Chazz Suratt è uno dei più particolari di questo Draft 2021: Surratt fu reclutato da North Carolina come quarterback, ma dopo una stagione giocata a bassi livelli ed un infortunio, Chazz decise di cambiare ruolo nella offseason successiva alla stagione 2018, cominciando dalla stagione 2019 a giocare da linebacker. Suratt ha giocato principalmente dalla posizione di outside linebacker in una difesa 4-3, giocando sia nel weak side che nel strong side. Viste le sole due stagioni da linebacker, Chazz Surratt avrà bisogno di tempo per sgrezzarsi e mettere in cassaforte ulteriore tempo giocando in quel ruolo ma nonostante Surratt sia anche mediamente più piccolo rispetto alla media, offre un potenziale quasi unico in questa classe grazie ad un atletismo di altissimo livello. Surratt è una freccia dotata di grande rapidità in grado di fare giocate nel backfield, agire sui blitz e ricoprire una vasta zona di campo grazie ad un’ottima velocità laterale, che lo avvantaggia sia nel fermare le corse, che in marcatura. Nell’arginare le corse Surratt è un tackler spietato e potente, anche se ancora un po’ grezzo ed uno dei miglioramenti più importanti che dovrà fare come run defender sarà proprio quello di agire in modo più ragionato e meno istintivo, per evitare di lasciare aperti corridoi e mancare il tackle. L’ex giocatore di North Carolina invece, grazie alle già citate doti atletiche, svolge un ottimo lavoro in marcatura ed in particolare, l’aver giocato come quarterback gli permette di conoscere in modo dettagliato tempismi e sviluppi delle tracce corse da ricevitori e tight end, riuscendo così a giocare d’anticipo sia in marcature a zona che a uomo. Surratt ha tutte le carte in regola per poter diventare un outside linebacker titolare in NFL utilizzato soprattutto in difese 4-3, ma vista l’inesperienza e qualche aggiustamento necessario, è probabile che il suo utilizzo nel suo anno da rookie sia sporadico. Surratt è un giocatore “work in progress”, ma la combinazione di stazza, mobilità ed istinti gli offre un potenziale molto alto che potrebbe attirare molte franchigie.

Statistiche 2019: 744 snaps, 6.5 sacks, 66 tackles, 49 assists, 3 passes defended, 1 INT

Statistiche 2020: 732 snaps, 6 sacks, 49 tackles, 42 assists, 3 passes defended, 1 INT

Grade: 6.0

Il suo gioco ricorda: Matt Milano

Curiosità: Chazz Surratt è il fratello di Sage Surratt, wide receiver di Wake Forest che farà anch’egli parte del Draft 2021.

Cameron McGrone

Michigan – 1.85m/107kg – Junior (2000) – Terzo/quarto giro

Cameron McGrone è uno dei linebacker con meno esperienza di questa classe, avendo disputato soltanto 15 partite da titolare, ma è anche uno dei profili che offre più potenziale. McGrone è stato reclutato da Michigan come outside linebacker, ma fu schierato per necessità da middle linebacker nel corso della stagione 2019 finendo per non tornare più al ruolo di outside linebacker. Il prospetto dei Wolverines offre un atletismo di livello con un’esplosività che è stata utilizzata molto frequentemente sui blitz, inoltre la grande dinamicità permette a McGrone di poter far giocate contro le corse in ogni zona del campo, dal backfield alla sideline opposta passando per il campo aperto. McGrone è un tackler efficace dotato di buona tecnica e visione di gioco, gioca in modo molto ragionato e nonostante non sia tra i linebacker più imponenti fisicamente possiede la potenza necessaria per chiudere i tackle con continuità senza lasciarsi scappare il running back. La differenza di forza fisica si fa sentire maggiormente contro gli offensive tackle, motivo per il quale si sposa meglio con un ruolo da middle linebacker, nonostante riesca a sfruttare la differenza di esplosività per infilarsi nei gap sui blitz e creare caos nel backfield. Mentre da blitzer e da run defender McGrone non possiede particolari lacune, i miglioramenti più grandi che il prospetto di Michigan dovrà fare sono in marcatura: McGrone non mostra ancora anticipazione, risulta molto meno veloce nello scansionare l’azione rispetto alle corse, faticando sia nelle marcature a zona che in quelle a uomo, nelle quali ha affrontato principalmente tight end. McGrone è estremamente giovane e con qualche miglioramento in fase di marcatura, avrebbe tutte le carte in regola per essere un middle linebacker titolare a tempo pieno in NFL, offrendo grande atletismo e ottime doti sia da blitzer che da run defender. McGrone si prospetta come un difensore in grado di poter occupare il ruolo di middle linebacker in una difesa 4-3 ed il ruolo di interior linebacker in una difesa 3-4 e nonostante inizialmente potrebbe essere relegato ad un ruolo minore, le caratteristiche descritte gli regalano la possibilità di poter vedere il campo già dal suo anno da rookie.

Statistiche 2019: 667 snaps, 4 sacks, 38 tackles, 28 assists, 1 pass defended, 0 INT

Statistiche 2020: 276 snaps, 0.5 sacks, 14 tackles, 12 assists, 0 pass defended, 0 INT

Grade: 6.35

Il suo gioco ricorda: Fred Warner

Curiosità: Cameron McGrone non ebbe particolari dubbi nel processo di reclutamento dal liceo. Nonostante il linebacker avesse ricevuto offerte da 21 college, McGrone decise di visitare solo Michigan, firmando successivamente per i Wolverines.

Baron Browning

Ohio State – 1.91m/109kg – Senior (1999) – Terzo/quarto giro

Dopo due anni caratterizzati dalla discontinuità e da cambi continui di ruolo, Baron Browning ha ritrovato la giusta dimensione nel 2020, giocando da weak side linebacker nella difesa 4-3 di Ohio State. Browning è un linebacker duro ed atletico che possiede un’ottima combinazione di stazza e velocità, ha messo in mostra la forza necessaria per tenere testa agli offensive tackle in pass rush quando schierato da outside linebacker e sfrutta la dinamicità sui blitz. Nonostante sia ancora discontinuo nell’arginare le corse a causa della mancata anticipazione, tratto che lo porta spesso ad attivarsi troppo tardi per provare ad arginare il running back, Browning possiede una buona tecnica che gli permette di mettere a segno tackle efficaci. La combinazione stazza/atletismo lo aiuta invece in fase di marcatura, dove riesce ad occupare bene gli spazi a zona e controllare i tight end a uomo, riuscendo invece in questo contesto ad agire con anticipazione. Browning non è un prospetto di alto livello in nessuna delle tre fasi descritte, ma ha il potenziale per poter colmare le lacune e diventare un linebacker completo, in grado di poter occupare un ruolo da titolare fisso in NFL. Browning potrebbe risultare un investimento interessante considerate le ottime doti atletiche e delle buone basi in tutte e tre le fasi, ma necessiterà di tempo e miglioramenti prima di poter occupare un ruolo da titolare, motivo per il quale potrebbe essere relegato ad un ruolo secondario o da rotazione nel suo anno da rookie.

Statistiche 2018: 292 snaps, 1 sack, 12 tackles, 11 assists, 0 pass defended, 0 INT

Statistiche 2019: 368 snaps, 5 sacks, 26 tackles, 17 assists, 1 pass defended, 0 INT

Statistiche 2020: 356 snaps, 0 sack, 15 tackles, 7 assists, 2 passes defended, 0 INT

Grade: 6.2

Il suo gioco ricorda: Jerome Baker

Curiosità: Baron Browning ha studiato Comunicazione nel suo periodo alla Ohio State University.

Altri linebacker degni di nota

Pete Werner (Ohio State – 1.91m/110kg – Senior (1999) – Terzo/quarto giro): Nella difesa 4-3 di Ohio State Pete Werner ha agito da strong side linebacker ed occasionalmente da middle linebacker. Werner ha messo in mostra buone basi in tutte e tre le fasi: è un tackler solido con un buon raggio d’azione, una buona arma in pass rush grazie ad un rpaido primo passo ed una pedina efficace in marcatura, grazie ad un footwork leggero. I miglioramenti principali che Werner necessita riguardano la continuità e la visione di gioco. L’ex linebacker dei Buckeyes si è dimostrato spesso troppo istintivo nel reagire sulle corse e nell’anticipare le scelte del quarterback in marcatura, lasciando sul piatto giocate importanti. Tuttavia Werner non ha grossi buchi nel suo gioco ed ha tutte le carte in regola per sgrezzarsi. Il prospetto di Ohio State ha il potenziale per diventare un titolare a tempo pieno in NFL con la possibilità di giocare da strong side linebacker e da middle linebacker, nonostante inizialmente potrebbe essere un giocatore da rotazione.

Monty Rice (Georgia – 1.85m/107kg – Senior (1999) – Quarto/quinto giro): Monty Rice ha giocato da inside linebacker nella difesa 3-4 di Georgia, mettendosi in mostra come un linebacker produttivo soprattutto nell’arginare le corse. Nonostante Rice abbia stazza e forza fisica sotto la media, il baricentro basso e la velocità gli permettono di essere un mismatch sui blitz e di ricoprire un vasto range nell’arginare le corse, mostrandosi anche efficace come tackler. Tuttavia i problemi più grandi Rice li ha mostrati in marcatura, mettendo in mostra poca anticipazione, un footwork e dei movimenti “pesanti” nel cercare di tamponare le tracce di tight end e ricevitori. Senza miglioramenti in marcatura, il potenziale di Rice potrebbe essere limitato a linebacker di rotazione, nonostante possa dare un buon apporto come run defender e come blitzer vista la buona velocità.

 

Patrick Surtain II

Alabama – 1.88m/92kg – Junior (2000) – Top-15

Patrick Surtain II ha occupato il ruolo di cornerback destro per tre stagioni ad Alabama, riuscendo nell’impresa di giocare titolare a partire dalla sua prima stagione, obiettivo solitamente molto difficile da raggiungere nel perennemente affollato roster dei Crimson Tide. Nel sistema difensivo prettamente improntato sugli accoppiamenti a uomo, Patrick Surtain II ha dominato da “shutdown corner”, riuscendo ad avere grande successo sia allinato in press coverage che lontano dalla linea di scrimmage. Il prospetto di Alabama è particolarmente efficace in press coverage dove mostra la sua letale combinazione di fisicità e tecnica grazie ad una struttura fisica perfetta per il ruolo caratterizzata da un torso estremamente muscoloso e delle braccia potenti e lunghe in grado di “rompere” le tracce dei ricevitori avversario alla linea di scrimmage attaccando per primo e riuscendo anche prontamente a rispondere al controattacco sfruttando le mani rapide e potenti. Surtain II ha un ottimo controllo del proprio corpo ed un footwork efficace, grazie a questa combinazione riesce a chiudere con frequenza i ricevitori sull’esterno restringendogli il terreno su cui operare, oltre che risultare efficace nell’indietreggiare mantenendo l’equilibrio e creare un cuscinetto per contenere le mosse dell’avversario. L’ex giocatore dei Crimson Tide è fisico anche in traffico, dove sfrutta forza fisica, altezza e le lunghe braccia per deviare o catturare il pallone. Il difensore dell’anno in carica della SEC inoltre è un ottimo tackler, fase nella quale mostra un buona tecnica e la potenza necessaria per non farsi sfuggire l’avversario. Nonostante un tempo di 4.42s fatto registrare sulle 40 yard al Pro Day di Alabama, Surtain II appare meno veloce in campo, mostrando difficoltà a tenere testa ai ricevitori veloci su tracce profonde. L’atletismo non d’élite ed i tempi di reazione appaiono come le uniche due macchie del profilo di Surtain II, il cornerback non risulta particolarmente tagliente nel mettere a segno i cambi di direzione ed ha sofferto gli accoppiamenti alla linea di scrimmage contro ricevitori più piccoli ed esplosivi di lui in uscita dallo snap. Patrick Surtain II è un cornerback abbastanza maturo, sviluppato dal punto di vista fisico ed avazato dal punto di vista tecnico per occupare un ruolo da titolare sin dal suo anno da rookie, con la versatilità necessaria per essere schierato da cornerback esterno e seppur occasionalmente da nickel ed avere successo sia un sistema difensivo a uomo che a zona.

Statistiche 2018: 907 snaps, 28 tackles, 9 assists, 59 tar, 32 rec, 7 passes defended, 1 INT

Statistiche 2019: 840 snaps, 32 tackles, 10 assists, 49 tar, 28 rec, 8 passes defended, 2 INT

Statistiche 2020: 916 snaps, 18 tackles, 14 assists, 48 tar, 21 rec, 10 passes defended, 1 INT

Grade: 7.5

Il suo gioco ricorda: Malon Humphrey

Curiosità: Patrick Surtain II è il figlio di Patrick Surtain Sr. cornerback selezionato al secondo giro del Draft 1998 e protagonista di 11 stagioni in NFL tra Miami Dolphins e Kansas City Chiefs, in un percorso che lo ha visto rientare nel first-team All-Pro del 2002 e collezionare tre presenze al Pro Bowl (2002, 2003 e 2004).

Scheda

Jaycee Horn

South Carolina – 1.85m/93kg – Junior (1999) – Top-20

Nel corso della sua carriera collegiale Jaycee Horn si è messo in mostra come lo “shutdown corner” per eccellenza, un cornerback che al college si è dimostrato in grado di poter contenere a uomo qualsiasi tipo di ricevitore. Jaycee Horn è un cornerback fisico, dotato di un atletismo d’élite, ma soprattutto con la mentalità perfetta per occupare il ruolo ad alti livelli. Con una combinazione di fisico, altetismo ed aggressività di livello stellare, affrontare Horn si è rivelato molto frustrante per numerosi ricevitori, in quanto il prospetto di South Carolina riesce giocata dopo giocata ad entrare nella testa del ricevitore avversario e farne la sua casa fino al termine della partita. Giocando sull’esterno in un sistema difensivo prevalentemente a uomo, Horn ha messo in mostra ottime doti in press coverage, con la capacità di attaccare e rispondere manualmente all’avversario per rompergli i tempi di esecuzione della traccia oltre che sfruttare le braccia lunghe per contestare i lanci. L’atletismo di Jaycee Horn “salta fuori dallo schermo”, l’ex cornerback dei Gamecocks ha velocità e footwork per tenere testa a qualsiasi ricevitore sulle tracce lunghe ed è tagliente nel mettere a segno cambi di direzione restando incollato al suo avversario, tratto che lo rende efficace anche in copertura della slot, nonostante venga utilizzato principalmente sull’esterno. In traffico, Horn ha grande elevazione e fiuto per il pallone, anche se spesso è eccessivamente fisico, rischiando di attirare flag. Un aspetto del gioco nel quale Horn dovrà fare miglioramenti è quello dell’esecuzione dei tackle, aspetto nel quale sembra agire in modo improvvisato lasciandosi a volte sfuggire il giocatore, ma nonostante questo possiede forza fisica ed elasticità per migliorare. Jaycee Horn è abbastanza maturo per poter essere chierato da cornerback titolare sin dal suo anno da rookie ed inoltre offre un potenziale altissimo dato da uno dei profili atletici più impressionanti dell’intero Draft. Horn ha tutte le carte in regola per diventare uno “shutdown corner” anche in NFL e seguire costantemente il ricevitore primario della squadra avversaria, con la versatilità necessaria per giocare sia a zona che a uomo.

Statistiche 2018: 624 snaps, 30 tackles, 15 assists, 51 tar, 32 rec, 8 passes defended, 0 INT

Statistiche 2019: 802 snaps, 29 tackles, 11 assists, 49 tar, 25 rec, 9 passes defended, 0 INT

Statistiche 2020: 466 snaps, 10 tackles, 6 assists, 24 tar, 8 rec, 8 passes defended, 2 INT

Grade: 7.7

Il suo gioco ricorda: Jalen Ramsey

Curiosità: Jaycee Horn è il figlio di Joe Horn, ricevitore selezionato al quinto giro del Draft 1996. Joe Horn ha giocato ai Kansas City Chiefs, ai New Orleans Saints ed agli Atlanta Falcons (anche se per poco). Il padre di Jaycee fa parte della Hall of Fame dei New Orleans Saints e con la divisa della franchigia della Louisiana ha collezionato quattro presenze al Pro Bowl (2000, 2001, 2002, 2004), anche se viene spesso ricordato per l’iconica esultanza realizzata nel 2003 quando dopo un touchdown tirò fuori un telefonino da sotto il pilone della end zone, fingendo una chiamata.

Scheda

Caleb Farley

Virginia Tech – 1.88m/94kg – Redshirt junior (opt-out) (1998) – Primo giro

Dopo due ottime stagioni da titolare, Caleb Farley ha deciso di fare opt-out nel 2020 per evitare di aumentare i rischi di contrarre il Covid-19 e successivamente non ha potuto partecipare al Pro Day di Virginia Tech a causa di problemi alla schiena che però non si sono rivelati significativi. Farley è stato utilizzato principalmente come cornerback esterno in un sistema difensivo a uomo ed anche se al college non è stato allineato un considerevole numero di volte in press coverage, ha tutte le caratteristiche per poterlo fare in NFL. Farley ha un fisico imponente, è aggressivo, temibile nelle situazioni trafficate grazie all’ottimo fiuto per il pallone, possiede delle braccia lunghe e forti e la velocità per tenere testa ai ricevitori anche sulle tracce profonde. Nonostante Farley abbia giocato soltanto due stagioni intere nel ruolo di cornerback, il prospetto degli Hokies è già maturo, nonostante debba migliorare l’esecuzione dei tackle visti i 21 tackle mancati sugli 80 tentati in carriera. Inoltre Farley ha messo in luce qualche problema nel limitare ricevitori più piccoli ed esplosivi alla linea di scrimmage, con tempi di reazione inferiori ed un’esplosività di medio livello, caratteristiche che lo hanno generalmente tenuto lontano dalla copertura della slot. Nonostante questo l’ex giocatore di Virginia Tech è molto fluido nei movimenti, copre bene gli spazi in zone coverage grazie alla buona velocità ed ha un footwork agile, andando a comporre un profilo atletico di tutto rispetto. Caleb Farley è un prospetto abbastanza maturo da poter occupare un ruolo da cornerback esterno titolare sin dal suo primo anno. Nonostante le caratteristiche di Farley si sposino meglio con allineamenti a uomo e prevalentemente in press coverage, Farley offre le caratteristiche anche per poter rendere anche in un sistema a zona, soprattutto nel caso dovesse fare miglioramenti nell’esecuzione dei tackle.

Statistiche 2018: 731 snaps, 29 tackles, 7 assists, 54 tar, 32 rec, 7 passes defended, 2 INT

Statistiche 2019: 653 snaps, 14 tackles, 6 assists, 50 tar, 18 rec, 12 passes defended, 4 INT

Grade: 7.4

Il suo gioco ricorda: Byron Jones

Curiosità: Caleb Farley ha giocato da quarterback nel suo ultimo anno di liceo, collezionando 1776 yard passate e 21 touchdown, oltre alle 2574 con 37 touchdown totalizzate su corsa. Inizialmente Farley fu reclutato da Virginia Tech per giocare da wide receiver, ma dopo aver trascorso la prima stagione ai box a causa di un infortunio, decise di fare la transizione al ruolo di cornerback.

Scheda

Greg Newsome II

Northwestern – 1.85m/86kg – Junior (2000) – Primo/secondo giro

Nonostante non sia mai riuscito a giocare per intero una stagione al college, Greg Newsome II ha intrapreso un percorso di sviluppo di successo che lo ha portato a fare il definitivo salto qualità nel 2020, in una stagione giocata ad altissimi livelli. A Northwestern, Newsome ha giocato principalmente sull’esterno con qualche sporadico allineamento in copertura della slot, mettendo in mostra i tratti per avere successo sia in un sistema difensivo a zona, nel quale ha agito al college, che a uomo. Greg Newsome II possiede una buona stazza, nonostante non abbia propriamente la costruzione fisica da “shutdown corner”, è fisico nelle situazioni in traffico e dotato di braccia lunghe che utilizza in modo opportuno per mettere in difficoltà il ricevitore e fare giocate aeree ed inoltre può contare su un buon atletismo, seppur non eccellente. Newsome II ha mostrato un ottimo utilizzo delle braccia in press coverage, ma ha avuto molto successo anche giocando con un cuscinetto tra lui ed il ricevitore: il prospetto di Northwestern ha piedi molto rapidi, un’innata fluidità per ammortizzare i cambi di direzione dell’avversario restandogli attaccato e la velocità necessaria per arginare i ricevitori che in corsa entrano nella sua zona di controllo. Newsome II svolge un buon lavoro anche nel mettere a segno i tackle, ha buon tempismo e riesce a generare potenza nel rifilare il colpo. Greg Newsome ha il potenziale per diventare uno “shutdown corner” ma vista la combinazione non eccellente di stazza e velocità potrebbe soffrire in NFL la copertura costante dei wide receiver primari avversari. Newsome II è versatile, ha tutte le carte in regola per diventare un cornerback esterno titolare in un sistema a zona, nonostante offra la possibilità di poter giocare snap anche a uomo ed è abbastanza maturo da poter occupare questo ruolo a partire dalla sua stagione da rookie.

Statistiche 2018: 374 snaps, 19 tackles, 4 assists, 33 tar, 25 rec, 4 passes defended, 0 INT

Statistiche 2019: 480 snaps, 28 tackles, 8 assists, 47 tar, 27 rec, 11 passes defended, 0 INT

Statistiche 2020: 387 snaps, 8 tackles, 4 assists, 34 tar, 12 rec, 9 passes defended, 1 INT

Grade: 7.2

Il suo gioco ricorda: Darius Slay

Curiosità: Durante le interviste pre-Draft, alla domanda: “Quali sono i ricevitori più forti che hai marcato?”, Greg Newsome II ha prontamente risposto: “Terry McLaurin e David Bell”. Mentre Terry McLaurin è già il consolidato wide receiver primario del Washington Football Team, David Bell è un “X receiver” di Purdue in corsa per essere il primo ricevitore selezionato al Draft 2022 (è stato un sophomore nel 2020).

Asante Samuel Jr.

Florida State – 1.78m/82kg – Junior (1999) – Primo/secondo giro

Nonostante Asante Samuel Jr. sia più piccolo della media nel suo ruolo, l’ex cornerback di Florida State possiede lunghe braccia ed un torso molto muscoloso. Al college Samuel Jr. ha agito principalmente a uomo giocando sull’esterno, anche se è molto più facile trovare giocatori della sua taglia giocare in copertura della slot, ma Samuel Jr. ha messo in mostra le abilità per poter giocare sull’esterno anche in NFL. Il prospetto dei Seminoles trasuda la posizione di cornerback da tutti i pori, ha grande istinto, riesce a leggere velocemente gli occhi del quarterback ed anticipare il ricevitore per fare la giocata, grazie anche a lunghe braccia e l’elevazione che gli permettono di mettere le mani sul pallone con frequenza. Asante Samuel Jr. è un prospetto di alto livello dal punto di vista atletico, riesce a contenere anche i ricevitori più esplosivi alla linea di scrimmage grazie alla grande reattività, mostrando anche elasticità nel compiere improvvisi cambi di direzione in corsa, restando incollato al suo avversario. Samuel Jr. non è un tackler dominante, ma svolge un buon lavoro e non è un’area in cui è particolarmente debole. La stazza ridotta potrebbe creare dei problemi all’ex giocatore dei Seminoles sull’esterno in NFL anche se Samuel Jr. gioca con una fisicità maggiore di quanto le pure misurazioni facciano pensare, ma nonostante questo nel lavorare in press coverage in NFL potrebbe incontrare difficoltà maggiori. Asante Samuel Jr. è abbastanza maturo per poter occupare un ruolo da titolare sin dalla sua stagione da rookie, giocando da cornerback esterno o in copertura della slot in un sistema difensivo preferibilmente a uomo. 

Statistiche 2018: 468 snaps, 13 tackles, 2 assists, 38 tar, 18 rec, 9 passes defended, 0 INT

Statistiche 2019: 815 snaps, 34 tackles, 14 assists, 67 tar, 34 rec, 14 passes defended, 1 INT

Statistiche 2020: 509 snaps, 22 tackles, 8 assists, 32 tar, 19 assists, 6 passes defended, 3 INT

Grade: 6.8

Il suo gioco ricorda: Jaire Alexander

Curiosità: Asante Samuel Jr. è il figlio di Asante Samuel, cornerback selezionato al quarto giro del Draft 2003. Asante Samuel ha giocato per i New England Patriots, Philadelphia Eagles ed Atlanta Falcons, vincendo il Super Bowl 38 e 39 con i Patriots. Nel corso della sua carriera decennale Samuel è stato selezionato due volte nel first-team All-Pro (2007 e 2010) e nominato quattro volte al Pro Bowl (2007, 2008, 2009 e 2010). In molte interviste pre-Draft Asante Samuel Jr. ha sottolineato quanto sia stata importante la figura del padre nel suo percorso di crescita come cornerback.

Tyson Campbell

Georgia – 1.87m/83kg – Junior (2000) – Secondo/terzo giro

Nel corso della sua carriera a Georgia Tyson Campbell ha messo in mostra tratti fisici molto interessanti, ma il prospetto dei Bulldogs deve ancora imparare ad utilizzarli nel modo migliore possibile. Tyson Campbell ha altezza e lunghezza delle braccia perfette per la posizione, ma forza fisica inferiore alla media che emerge nei suoi snap giocati in press coverage. A Georgia il cornerback ha giocato principalmente sull’esterno, mostrando ottime doti nel giocare con un cuscinetto tra lui ed il ricevitore, cuscinetto che riesce a sfruttare alla perfezione grazie all’accelerazione di livello e la fluidità nei movimenti che utilizza per non perdere il suo avversario. La produzione statistica di Tyson Campbell è certamente sotto le aspettative ed il cornerback dovrà migliorare nel mettere più frequentemente le mani sul pallone e migliorare l’anticipazione, potendo anche contare su delle braccia più lunghe della media per la posizione. Campbell si è anche messo in luce come un ottimo tackler, in grado di combinare tempismo, tecnica e potenza. L’ottimo atletismo regala a Tyson Campbell un buon potenziale: il cornerback ha giocato principalmente sull’esterno in un sistema a zona a Georgia ma è allo stesso tempo molto versatile ed in grado di produrre anche a uomo, sia in press coverage che allineandosi più indietro rispetto al ricevitore. I mezzi fisici di Tyson Campbell sono di livello, ma il cornerback dovrà rifinire il suo gioco prima di poter occupare un posto da titolare in NFL, ritagliandosi probabilmente un ruolo ridotto inizialmente. Campbell ha il potenziale per tenere testa sia ai ricevitori più fisici che a quelli più esplosivi, ma dovrà migliorare la sua tecnica in press coverage ed impattare in modo più diretto mettendo più spesso le mani sul pallone.

Statistiche 2018: 588 snaps, 29 tackles, 16 assists, 51 tar, 31 rec, 1 pass defended, 0 INT

Statistiche 2019: 275 snaps, 9 tackles, 6 assists, 20 tar, 8 rec, 4 passes defended, 0 INT

Statistiche 2020: 601 snaps, 17 tackles, 9 assists, 46 tar, 30 rec, 4 passes defended, 1 INT

Grade: 6.6

Il suo gioco ricorda: William Jackson III

Curiosità: Al liceo Tyson Campbell è stato compagno di squadra di Patrick Surtain II alla American Heritage High School a Plantation, Florida. Tyson Campbell e Patrick Surtain II hanno concluso la loro carriera liceale venendo entrambi classificati come “prospetti a cinque stelle”, metro che viene utilizzato per indicare il livello dei giocatori in uscita dall’high school.

Eric Stokes

Georgia – 1.85m/84kg – Junior (1999) – Secondo/terzo giro

Eric Stokes ha rappresentato l’ancora della secondaria dei Bulldogs nei suoi tre anni trascorsi ad Athens. L’ex cornerback di Georgia non ha particolari punti deboli, ma ha messo in mostra anche meno tratti “dominanti” rispetto ad altri giocatori di questa classe. Stokes ha una velocità lineare d’élite (ha fatto registrare un tempo di 4.25 secondi sulle 40 yard al Pro Day di Georgia) e riesce a tenere testa anche ai ricevitori più esplosivi e veloci sulle tracce puramente profonde. Stokes è estremamente fisico, spesso troppo, cerca perennemente il contatto utilizzando le sue lunghe braccia ed ha grande esperienza in press coverage, dove ha giocato un immenso numero di snap al college. Il prospetto dei Bulldogs ha giocato prevalentemente sull’esterno e svolge un ottimo lavoro anche in situazioni trafficate grazie a fisicità ed elevazione, inoltre ha una buona anticipazione, riesce a leggere rapidamente gli occhi del quarterback ed esplodere mettendo le mani sul pallone. Tuttavia nei movimenti e nei cambi di direzione Stokes mostra una fluidità non eccellente, tratto che potrebbe renderlo più adatto ad un sistema a zona anche in NFL. Inoltre Stokes dovrà migliorare la sua efficacia sui tackle, dove non mostra particolare potenza nell’assestare i colpi e ripulire il suo gioco per evitare di attrarre troppe penalità con un utilizzo sconsiderato delle mani. Stokes si prospetta come un cornerback in grado di poter dare un apporto nel suo anno da rookie, seppur potrebbe occupare un ruolo ridotto inizialmente, con la versatilità per avere successo sull’esterno sia in press coverage che giocando più lontano dal ricevitore ed un profilo che si sposerebbe perfettamente con un sistema difensivo a zona.

Statistiche 2018: 406 snaps, 16 tackles, 4 assists, 25 tar, 10 rec, 9 passes defended, 0 INT

Statistiche 2019: 677 snaps, 30 tackles, 8 assists, 65 tar, 37 rec, 9 passes defended, 0 INT

Statistiche 2020: 501 snaps, 14 tackles, 6 assists, 28 tar, 16 rec, 4 passes defended, 4 INT

Grade: 6.4

Il suo gioco ricorda: A.J. Terrell

Curiosità: Nel corso della sua carriera liceale alla Eastside High School a Covington, Georgia, Eric Stokes è stato un prospetto di atletica leggera di ottimo livello, vincendo il titolo statale della Georgia sia sui 100 che sui 200 metri, facendo registrare un record personale di 10.38 secondi sui 100 metri. Al suo primo anno di liceo, Eric Stokes ha affrontato in una gara Nick Chubb, attuale running back dei Cleveland Browns che al tempo era al suo ultimo anno di high school e già futuro giocatore dei Bulldogs. In quei 100 metri, Chubb finì per battere Eric Stokes per 0.2 secondi.

Aaron Robinson

UCF – 1.85m/88kg – Redshirt senior (1997) – Terzo/quarto giro

Il profilo di Aaron Robinson è uno dei più curiosi di questa classe di cornerback, infatti nonostante la stazza importante, Robinson è stato utilizzato quasi esclusivamente in copertura della slot, invece che sull’esterno, con un utilizzo considerevole in press coverage. Aaron Robinson gioca con un baricentro basso, è estremamente fisico e possiede degli istinti di buon livello che gli permettono di reagire molto rapidamente alle decisioni del quarterback, mostrando buon fiuto nel mettere le mani sul pallone. Dal punto di vista atletico Robinson presenta un buon profilo, seppur non eccellente, ha piedi veloci che gli permettono di reagire bene all’esplosività degli slot receiver in uscita dallo snap ed ha un stile di gioco molto fisico che mette in mostra in molti frangenti, a partire dalla press coverage, dove ha messo in mostra un buon utilizzo delle mani per arrivare alle situazioni trafficate, dove è in grado di farsi spazio per saltare e resistere ai colpi, passando per i tackle, aspetto nel quale è solido e potente tanto da risultare un’ottima pedina anche nell’arginare le corse. Tuttavia la pochissima esperienza sull’esterno potrebbe far scendere il valore di Aaron Robinson in sede di Draft. Il prospetto di UCF inoltre ha messo in mostra una velocità lineare sotto la media che potrebbe rendergli la vita complicata nel tenere testa ai ricevitori sulle tracce puramente profonde ed anche nell’arginare eventuali “stop and go”. Aaron Robinson ha tutte le carte in regola per poter occupare il ruolo di slot corner in NFL con la possibilità di agire dalla press coverage ed offre la versatilità ed i mezzi fisici anche per giocare sull’esterno (oltre che a uomo ed a zona), nonostante da questo allineamento dovrà risultare più automatico nei movimenti. Inizialmente il ruolo di Robinson potrebbe essere limitato, in attesa di uno sgrezzamento e di studiare la sua risposta ad avversari di livello più alto, in quanto a UCF non ha avuto a che fare con prospetti temibili.

Statistiche 2019: 842 snaps, 39 tackles, 15 assists, 56 tar, 33 rec, 10 passes defended, 3 INT

Statistiche 2020: 644 snaps, 31 tackles, 10 assists, 47 tar, 25 rec, 6 passes defended, 0 INT

Grade: 6.25

Il suo gioco ricorda: Bradley Roby

Curiosità: Aaron Robinson fu inizialmente reclutato da Alabama, ma dopo una stagione da freshman nella quale riuscì comunque a giocare 13 partite, decise di trasferirsi, approdando a UCF.

Ifeatu Melinfonwu

Syracuse – 1.90m/96kg – Redshirt junior (1999) – Terzo/quarto giro

La prima cosa che emerge dal profilo di Ifeatu Melinfonwu è il suo atletismo: il cornerback si muove in modo quasi innaturale per il suo fisico imponente, combinando velocità lineare di livello, grande fluidità nei movimenti e nell’ammortizzare i cambi di direzione, giocando sull’esterno sia in press coverage che lontano dal ricevitore. Il profilo di Melinfonwu tuttavia presenta un’ambiguità, in quanto il cornerback non sfrutta il suo fisico quanto dovrebbe, non imponendosi a sufficienza con il fisico e perdendo battaglie di forza fisica in press coverage con i ricevitori avversari. Sarà dunque fondamentale per il prospetto di Syracuse imparare a sfruttare meglio il suo fisico per potersi imporre in modo più frequente. Melinfonwu inoltre mostra grande reattività nel leggere le intenzioni del quarterback ed utilizza le lunghe braccia come armi per deviare il pallone o catturarlo. Nonostante Melinfonwu abbia buona velocità e sia morbido nei movimenti, il cornerback si è spesso ritrovato in difficoltà contro ricevitori più esplosivi di lui e veloci, mostrando qualche problema nel contenerli e nel tenergli testa a campo aperto. Ifeatu Melinfonwu possiede un ottima combinazione di stazza ed atletismo e si prospetta come un cornerback in grado di potersi ritagliare un posto da titolare sull’esterno sia in un sistema a zona che a uomo, mostrando le armi per poter competere in press coverage. Tuttavia sarà necessario per lui evolversi dal punto di vista tecnico, ed imparare a massimizzare i suoi punti di forza sfruttando in modo più efficace il suo corpo, motivi per i quali inizialmente potrebbe vedere il suo ruolo essere ridotto.

Statistiche 2018: 209 snaps, 14 tackles, 0 assists, 27 tar, 14 rec, 6 passes defended, 0 INT

Statistiche 2019: 523 snaps, 16 tackles, 4 assists, 51 tar, 22 rec, 7 passes defended, 2 INT

Statistiche 2020: 910 snaps, 42 tackles, 13 assists, 50 tar, 33 rec, 8 passes defended, 1 INT

Grade: 6.2

Il suo gioco ricorda: Trumaine Johnson

Curiosità: Ifeatu Melinfonwu è il fratello di Obi Melinfonwu, safety selezionato al secondo giro del Draft 2017 dagli Oakland Raiders ed attualmente ai 49ers, dopo una parentesi ai New England Patriots nella quale ha fatto parte del roster vincitore del Super Bowl LIII. Mentre Obi Melinfonwu è nato a Londra, Ifeatu è nato a South Grafton, Massachusetts, dove la famiglia si è trasferita quando Obi aveva solo 3 anni.

Altri cornerback degni di nota

Trill Williams (Syracuse – 1.87m/89kg – Junior (1999) – Terzo/quarto giro): Trill Williams è una delle pedine più versatili di questa classe. Il prospetto di Syracuse ha giocato un considerevole numero di snap da cornerback esterno, da slot corner e da safety nel corso della sua carriera collegiale, mostrando i tratti fisici ed atletici per poter occupare queste posizioni anche in NFL. Il profilo di Williams è molto interessante, possiede esplosività, velocità sufficiente per contenere anche i “velocisti”, forza fisica ed è un buon tackler, andando a comporre un pacchetto che gli permette di avere successo sia in marcatura a uomo che a zona. Tuttavia il cornerback dovrà sgrezzare il suo gioco ed imparare ad impattare in modo più importante sulla partita, cercando di mettere più spesso le mani sul pallone e migliorare nell’anticipazione. Ha il potenziale per diventare un cornerback titolare in grado di produrre sia sull’esterno che in copertura della slot.

Shaun Wade (Ohio State – 1.85m/88kg – Redshirt junior (1998) – Terzo/quarto giro): Dopo due stagioni giocate ad alti livelli in copertura della slot, il valore di Shaun Wade ha subito un colpo durissimo dopo una stagione 2020 giocata interamente sull’esterno con risultati scarsissimi. Shaun Wade gioca con grande energia, è un tackler efficace, assesta colpi potenti e gioca con fisicità, ma ha messo in mostra tecnica rivedibile in press coverage ed un agilità sospetta nell’arginare i ricevitori sia alla linea di scrimmage che nel tener testa ai cambi di direzione. Il profilo di Shaun Wade si sposa meglio con sistema difensivo a zona, anche se possiede i tratti fisici per giocare a uomo, ma in quest’ultimo caso sarà fondamentale un’evoluzione dal punto di vista tecnico. Anche se Shaun Wade non ha mai giocato nel ruolo di safety, la transizione in questo ruolo non sarebbe improbabile, considerate le caratteristiche descritte, altrimenti sarebbe più opportuno un ritorno alla posizione da nickel, nella quale ha giocato nel 2018 e 2019.

Paulson Adebo (Stanford – 1.85m/86kg – Senior (1998) – Quarto/quinto giro): Dopo due anni caratterizzati da alti e bassi, Paulson Adebo ha deciso di fare opt-out nella stagione 2020, lasciando in sospeso, almeno sul campo, il suo processo di crescita. Adebo ha mostrato di saper utilizzare benissimo il suo fisico, riuscendo a mettere costantemente le mani sul pallone e combattendo in cielo contro qualsiasi tipo di ricevitore. Tuttavia il suo profilo atletico non è dei migliori, avendo messo in mostra grandi difficoltà nell’arginare i ricevitori su tracce profonde e nell’ammortizzare cambi di direzione e “stop and go”. Adebo dovrà fare un salto di qualità importante prima di potersi ritagliare un posto da titolare in NFL, dove si prospetta come un cornerback in grado di poter giocare sull’esterno, preferibilmente in un sistema a zona.

 

Trevon Moehrig

TCU – 1.88m/91kg – Junior (1999) – Primo/secondo giro

Trevon Moehrig si è reso protagonista di una carriera collegiale di altissimo livello a TCU, in un percorso coronato dalla vincita del Jim Thorpe Award nel 2020, premio attribuito al miglior defensive back della stagione di college football. Per gli Horned Frogs, Moehrig ha giocato da free safety, venendo utilizzato anche nella nella box ed in copertura della slot. Moehrig ha un buon range d’azione grazie ad accelerazione di livello e fluidità nei movimenti, tratti che gli hanno anche permesso di riscuotere ottimi risultati sia in marcatura a zona che a uomo. Nelle situazioni trafficate Trevon Moehrig è un vero e proprio playmaker, ha braccia lunghe che lo rendono un’arma letale nel gioco aereo insieme alla buona combinazione di elevazione e tempismo, andando a formare un pacchetto che gli permette di mettere con frequenza le mani sul pallone. Moehrig è anche un buon tackler, dotato di una buona tecnica ed in grado di generare la potenza necessaria per infliggere con successo colpi pesanti anche nell’arginare le corse. Il prospetto di TCU si presenta in uscita dal college senza particolari punti deboli, nonostante non sia un atleta d’élite con velocità di primo livello che gli permette di giocare da single-high, con il rischio di soffrire in solitaria visto l’atletismo nella media. Inoltre Moehrig a tratti risulta troppo istintivo, finendo per concedere big play cedendo alle finte e proprio limare questo fattore di rischio potrebbe aiutarlo a fare il salto di qualità definitivo. Trevon Moehrig ha una veratilità di alto livello che gli permetterà di poter svolgere numerosi compiti in NFL da free safety, partendo dalla possibilità di eccellere in marcatura (anche della slot) per arrivare alla capacità di risultare un fattore importante nell’arginare le corse, con la maturità per poter diventare un titolare sin dal suo anno da rookie.

Statistiche 2018: 253 snaps, 12 tackles, 3 assists, 1 pass defended, 1 INT, 0 forced fumbles

Statistiche 2019: 785 snaps, 43 tackles, 19 assists, 11 passes defended, 4 INT, 2 forced fumbles

Statistiche 2020: 684 snaps, 30 tackles, 17 assists, 9 passes defended, 2 INT, 0 forced fumbles

Grade: 6.8

Il suo gioco ricorda: Reshad Jones

Curiosità: Trevon Moehrig fu reclutato da TCU come cornerback, ma fece la transizione a safety nel corso del suo primo anno al college, anno nel quale si si aggiudicò anche il premio di miglior speacial teamer della squadra.

Scheda

Jamar Johnson

Indiana – 1.85m/89kg – Junior (1999) – Secondo/terzo giro

Jamar Johnson ha realizzato una parabola interessante nella sua carriera collegiale ad Indiana, cominciando con un ruolo da special teamer poi passare ad essere una pedina da rotazione, prima di concludere il suo percorso agli Hoosiers da titolare. Johnson è una safety versatile e ad Indiana è stato schierato principalmente da strong safety ed utilizzato sia in marcatura che da blitzer. Jamar Johnson è un’arma sottovalutata come pass rusher, fase nella quale ha messo in mostra grande abilità sui blitz, grazie all’esplosività necessaria per colpire i gap e penetrare nel backfield. In marcatura ha messo in mostra i tratti per poter avere successo sia a uomo che a zona, grazie a piedi rapidi ed all’elasticità che gli permettono di ammortizzare i cambi di movimenti dell’avversario, ma anche l’accelerazione per tenere testa al ricevitore una volta entrato nella sua zona di controllo. Johnson tuttavia dovrà migliorare la sua tecnica da tackler, in quanto la safety è risultata spesso inefficace nell’assestare i colpi a causa di posizionamento e tempismo sospetto, dunque un eventuale miglioramento da questo punto di vista potrebbe permettergli di essere più utilizzato anche come run defender. Jamar Johnson necessiterà di uno sgrezzamento ma possiede buoni mezzi fisici e tecnici che gli potrebbero permettere di ritagliarsi un ruolo significativo nel suo primo anno, nonostante all’inizio potrebbe essere relegato ad un ruolo minore. Jamar Johnson ha un range d’azione tale da permettergli di poter giocare da single-high in NFL dove si prospetta una strong safety in grado di poter dare un ottimo apporto in marcatura.

Statistiche 2019: /, 18 tackles, 7 assists, 0 pass defended, 2 INT, 1 forced fumble

Statistiche 2020: /, 25 tackles, 9 assists, 3 passes defended, 4 INT, 1 forced fumble

Grade: 6.5

Il suo gioco ricorda: Malcolm Jenkins

Curiosità: Nel 2020 Jamar Johnson è stato nominato nel first-team All-Big Ten.

Jevon Holland

Oregon – 1.85m/91kg – Junior (opt-out) (2000) – Secondo/terzo giro

Nei suoi due anni da titolare ad Oregon, Jevon Holland è stato schierato sia da safety che in copertura della slot, dimostrandosi affidabile in entrambi i ruoli. Nonostante l’atletismo di Holland non sia d’élite, l’ex giocatore dei Ducks è molto avanzato dal punto di vista tattico, possiede degli istinti naturali impressionanti ed ha il fiuto per il pallone, mostrandosi ripetutamente in grado di leggere le mosse del quarterback e decollare andando a mettere le mani sul pallone, sfruttando le lunghe braccia. In marcatura Holland è un giocatore versatile, in grado di giocare sia a uomo che a zona ed è abbastanza elastico da poter seguire in modo fluido il ricevitore nel corso della traccia, nonostante spesso risulti troppo aggressivo nel tentare di anticipare i movimenti dell’avversario, finendo per concedere big play. Nonostante non sia roccioso fisicamente, Holland è anche stato utilizzato come pedina nell’arginare le corse, mostrandosi affidabile nel portare al suolo i running back grazie ad una buona tecnica e la capacità di generare potenza. La struttura fisica ha messo Holland in difficoltà nell’affrontare ricevitori più fisici, ma nonostante in questi contesti la safety non sia dominante, quest’area non sembra rappresentare un campanello d’allarme importante. Jevon Holland è un prospetto abbastanza maturo da potersi ritagliare un posto da titolare sin dal suo anno da rookie occupando il ruolo di safety ed offre la versatilità per dare un apporto sia nell’arginare le corse che nel coprire la slot, nonostante non possegga tratti atletici dominanti come altri esponenti di questa classe.

Statistiche 2018: 621 snaps, 31 tackles, 11 assists, 6 passes defended, 5 INT, 0 forced fumbles

Statistiche 2019: 884 snaps, 40 tackles, 26 assists, 4 passes defended, 4 INT, 0 forced fumbles

Grade: 6.3

Il suo gioco ricorda: Lamarcus Joyner

Curiosità: Jevon Holland è nato a Coquitlam, British Columbia, in Canada e suo padre Robert Holland ha sia giocato che allenato nella Canadian Football League.

Scheda

Elijah Molden

Washington – 1.77m/86kg – Senior (1999) – Secondo/terzo giro

Elijah Molden è stato il jolly della secondaria di Washington nel corso dei suoi anni a Seattle, giocando da slot corner, box safety, safety e cornerback. In particolare Molden si è messo in luce come un prospetto di alto livello nel ruolo di slot corner, posizione dalla quale ha messo in mostra i tratti atletici e gli istinti necessari per tenere testa anche ai ricevitori più esplosivi e veloci. Molden è estremamente fluido nei movimenti, riesce ad assorbire in modo perfetto i cambi di direzione restando incollato al suo avversario e nonostante non sia fisicamente imponente ed abbia delle braccia più corte della media nel ruolo, riesce comunque a farsi valere nelle situazioni trafficate. L’ex jolly degli Huskies ha uno stile di gioco molto aggressivo ed è un tackler efficace a campo aperto ma anche una pedina nell’arginare le corse, grazie ad un’ottima tecnica e la capacità di genere molta forza al momento dell’impatto. Tuttavia il dubbio più grande che circonda il profilo di Molden riguarda il suolo che l’ex difensore degli Huskies andrà ad occupare in NFL. Molden è troppo piccolo per essere una box safety a tempo pieno o per fare il cornerback esterno e non possiede la velocità d’élite che gli permetterebbe di avere un range di giocata vasto da safety. Nonostante ciò, Molden possiede le caratteristiche per poter diventare uno slot corner titolare in NFL con la possibilità di svolgere mansioni nei ruoli descritti da vero e proprio jolly difensivo. Il prospetto di Washington ha un potenziale minore rispetto a quello di altri giocatori di questa classe a causa della stazza e dell’incertezza riguardo quanto essa possa limitarlo contro ricevitori con una buona combinazione di altezza e velocità, oppure nel doversi scontrare contro gli uomini di linea, ma Molden possiede naturalezza e maturità per potersi ritagliare un ruolo già a partire dalla sua stagione da rookie.

Statistiche 2018: 282 snaps, 20 tackles, 9 assists, 5 passes defended, 0 INT, 0 forced fumbles

Statistiche 2019: 884 snaps, 49 tackles, 30 assists, 12 passes defended, 4 INT, 3 forced fumbles

Statistiche 2020: 234 snaps, 21 tackles, 5 assists, 1 pass defended, 1 INT, 0 forced fumbles

Grade: 6.4

Il suo gioco ricorda: Budda Baker

Curiosità: Elijah Molden in numerose interviste pre-Draft ha dichiarato più volte di prendere ispirazione da Tyrann Mathieu. In particolare Molden ha specificato di aver studiato oltre trenta partite dell’attuale giocatore dei Chiefs, per cercare di “rubargli” quanto più possibile.

Ar’Darius Washington

TCU – 1.76m/81kg – Redshirt sophomore (1999) – Secondo/terzo giro

Ar’Darius Washington non può contare su una stazza importante o su una velocità di alto livello, ma è quanto di più sviluppato questa classe possa offrire dal punto di vista della visione di gioco. Washington svolge un ottimo lavoro nel leggere gli occhi del quarterback e reagire immediatamente alla giocata, grazie ad istinti di alto livello che lo rendono ottimo nell’anticipazione e nel mettere le mani sul pallone. Washington combatte anche in situazioni trafficate nonostante la stazza non lo avvantaggi. In marcatura il prospetto degli Horned Frogs svolge un lavoro particolarmente buono in copertura della slot, ha dei buoni piedi, è reattivo alla linea di scrimmage e fa dell’anticipazione l’arma per sopperire alla mancanza di velocità d’élite, risultando efficace sia in marcatura a uomo che a zona. Washington è anche un tackler aggressivo ed efficace, fase nella quale mostra molta più fisicità di quanto il suo peso possa far pensare. La maturità e gli istinti di alto livello permetteranno a Washington di potersi ritagliare un ruolo nel corso della sua stagione da rookie, con la possibilità di essere schierato da free safety e slot corner e con le capacità per dare un apporto importante nell’arginare le corse, nonostante la stazza ridotta e la velocità nella media potrebbero creargli difficoltà contro wide receiver più fisici e contro “velocisti” di livello.

Statistiche 2019: 461 snaps, 35 tackles, 11 assists, 2 passes defended, 5 INT, 0 forced fumbles

Statistiche 2020: 550 snaps, 25 tackles, 12 assists, 4 passes defended, 0 INT, 0 forced fumbles

Grade: 6.25

Il suo gioco ricorda: Earl Thomas

Curiosità: Inizialmente Ar’Darius Washington aveva optato per giocare ad LSU, ma successivamente, nel suo anno anno di liceo, decise di cambiare ateneo e firmare per TCU.

Hamsah Nasirildeen

Florida State – 1.93m/98kg – Senior (1999) – Terzo/quarto giro

La carriera di Hamsah Nasirildeen a Florida State si è conclusa con la rottura del legamento crociato del ginocchio nel 2019 e sole due partite disputate nel 2020 visti i lunghi tempi di recpuero. Il prospetto dei Seminoles può contare su un fisico imponente ed un buon atletismo, nonostante una velocità sotto la media, ed al college è stato schierato da free safety con il compito di giocare nella box, visti i mezzi fisici e l’ottima tecnica nel mettere a segno i tackle e di marcare tight end e running back coprendo anche la slot. Nasirildeen è un giocatore versatile in grado di muoversi in modo molto fluido per il suo peso, ma non mostra doti da “playmaker”, pecca nell’anticipazione e non mette le mani sul pallone abbastanza frequentemente. Nell’arginare le corse Nasirildeen funge da linebacker aggiunto considerato il fisico e si è rivelato una pedina difficile da contenere grazie alla fluidità nell’evitare i blocchi facendo valere la forza fisica e la tecnica prima di affondare il colpo per il tackle. Nasirildeen offre un buon potenziale determinato dalla combinazione di fisico ed atletismo, nonostante non abbia una velocità di alto livello che limita il suo range d’azione ed inizialmente il suo ruolo potrebbe essere limitato, la grande versatilità gli permetterà di poter essere utilizzato nel corso del suo primo anno. In numerosi workout al prospetto dei Seminoles è stato chiesto di agire puramente da linebacker, ruolo mai svolto al college, dunque anche quello del ruolo sarà un nodo da scogliere definitivamente. Hamsah Nasirildeen possiede il potenziale per occupare il ruolo di free safety titolare in NFL con la possibilità di contribuire anche nelle modalità descritte.

Statistiche 2018: 558 snaps, 51 tackles, 40 assists, 2 passes defended, 1 INT, 0 forced fumbles

Statistiche 2019: 702 snaps, 61 tackles, 40 assists, 3 passes defended, 2 INT, 3 forced fumbles

Grade: 6.2

Il suo gioco ricorda: Jeremy Chinn

Curiosità: Hamsah Nasirildeen nel corso della sua carriera liceale alla Concord High School in North Carolina ha occupato i ruoli di running back, wide receiver, tight end, linebacker e safety, finendo per guadagnarsi un posto da All-American (riconoscimento attribuito ai migliori giocatori di high school della stagione) nel suo anno da senior.

Altre safety degne di nota

Andre Cisco (Syracuse – 1.83m/93kg – Junior (2000) – Terzo/quarto/quinto giro): Andre Cisco offre uno dei potenziali più alti di questa classe di safety. L’ex giocatore di Syracuse si è rotto il legamento crociato del ginocchio nel corso della stagione 2020, infortunio ormai recuperato dopo aver disputato il Pro Day di Syracuse. Al college Cisco ha incarnato alla perfezione la definizione di “playmaker”, mettendo le mani sul pallone per deviarlo o intercettarlo più di chiunque altro in questa classe. La safety è estremamente veloce ed in grado di ricoprire una vasta zona di campo, con un pacchetto che gli permette di giocare da single-high. Cisco possiede tratti atletici eccellenti, ma la safety dovrà crescere dal punto di vista tecnico, soprattutto nel mettere a segno i tackle, dove mette in mostra una tecnica improvvisata ed inoltre dovrà imparare a giocare con meno forzature, in modo da evitare di concedere big play come successo al college esagerando con l’anticipazione e cadendo sotto i colpi delle finte dei ricevitori. Cisco offre molto potenziale ma avrà bisogno di sgrezzarsi dal punto di vista tecnico prima di poter fare il titolare, potenziale che certamente ha nelle sue corde.

Merchandising Merchandising
Pulsante per tornare all'inizio
Chiudi

Adblock rilevato

Huddle Magazine si sostiene con gli annunci pubblicitari visualizzati sul sito. Disabilita Ad Block (o suo equivalente) per aiutarci :-)

Ovviamente non sei obbligato a farlo, chiudi pure questo messaggio e continua la lettura.