FilOtto Steelers (Pittsburgh Steelers vs Dallas Cowboys 24-19)

Dallas, Texas. In week 9 si affrontano i Pittsburgh Steelers e i Dallas Cowboys, due franchigie con un presente diametralmente opposto.  I ragazzi di Tomlin forti della vittoria divisionale contro i Ravens, si presentano in Texas per affrontare i Cowboys di Garrett Gilbert, QB chiamato a sostituire prima Prescott, poi Dalton ed infine DiNucci. La partita che si prospettava come un massacro, o almeno a senso unico ha ribaltato i pronostici iniziali, sfiorando un sorprendente upset.

Nei giorni precedenti alla partita si era costatato come l’unico fattore che potesse far saltare il pronostico a favore Steelers fosse la scarsa presenza mentale in partita degli Steelers stessi. Fattore che a Pittsbugh è costato quarti indecenti e rimonte malamente subite.

A partire con una marcia in più sono i padroni di casa. I quali alternano ad un muro invalicabile difensivo contro le corse, una secondaria che non concede big-play sul profondo al braccio di Roethlisberger. In fase offensiva i ragazzi di McCarthy stuzzicano gli avversari sul terreno di gioco più affine, ovvero sfidando la difesa nero-oro sulle corse. I guadagni in termini di yard per i Cowboys non sono enormi, ma complementari alle yard su ricezione e sufficienti per chiudere down e mandare in bambola una delle migliori difese della lega. Il problema per la squadra più famosa d’America giunge in red-zone, dove Gilbert e compagni fanno fatica a capitalizzare. L’insufficienza nel mettere a referto TD è però ottimamente colmata dall’immacolata prestazione del kicker Zuerlein che sigla ben 13 punti dei 19 Cowboys.

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Ad agevolare un parziale di 13-0 Dallas vi è una difesa Steelers troppo permeabile e un attacco che non riesce mai a prendere ritmo durante l’avvio di partita. L’empty-backfield che era venuto in soccorso in partite ostiche come Titans e Ravens non frutta granché, a ciò va aggiunto un gioco di corse praticamente insistente che rischia di essere un fattore compromettente per le ambizioni della franchigia della Pennsylvania. Conner, il giocatore con più yard guadagnate su corse ne mette a referto solo 22 con ben 9 portate.

Durante il secondo quarto BigBen, causa una botta al ginocchio, si ferma e con lui il cuore dei tifosi Steelers e le chance di prolungare la striscia vincente. Fortunatamente al rientro dagli spogliatoi il numero 7 nero-oro è presente e dà il via alla rimonta Pittsburgh. Roethlisberger mette a referto 306 yard per 3 TD con un 29/42 al lancio. Pesca più volte il trio di ricevitori Johnson, Smith-Schuster, Claypool per grandi guadagni, infine colpisce Ebron per il definitivo TD che chiude la partita. A supporto del veterano QB rientra una difesa che continua a faticare, stranamente, sulle corse, ma mette a referto 2 sack decisivi. Nel reparto difensivo spicca definitivamente la saftey Fitzpatrick, il quale dopo un avvio di stagione anonimo, si riprende benissimo nelle ultime uscite e firma la vittoria con un fumble recuperato, un intercetto in end-zone e il passaggio deviato nell’ultimo drive della speranza Cowboys.

Per Dallas non basta una difesa sorprendentemente ritrovata e un CeeDee Lamb sontuoso (4 ricezioni, 71 yard e un TD). Purtroppo per i texani l’intercetto subito da Gilbert in end-zone e le copiose flag nell’ultimo quarto di gioco sono state pagate molto caro.

Pittsburgh la spunta nel finale, con la seconda rimonta nelle ultime due uscite, ma questa vittoria può far suonare un campanello d’allarme. Sicuramente è stata la peggior prestazione stagionale degli Steelers, avvenuta con probabilmente l’avversario più facile. Ciò che preoccupa è come le fasi di gioco da limare sottolineate nelle scorse partite, si siano presentate tutte contemporaneamente e negativamente nella medesima partita. Scarsa presenza mentale, secondaria ondivaga, gioco di corse molto poco presente.

Per i Cowboys invece, come si suol dire, una rondine non fa primavera, ma si spera che l’ottima prestazione in week 9 non sia solo una casualità. E’ vero che probabilmente si è assistito ai peggiori Steelers, ma è anche vero che la prestazione sfoggiata, da quella che era stata definita la peggior difesa della lega, è ben degna di nota. Certo le difficoltà offensive sono lampanti, schierato il quarto quarterback in otto partite, praticamente uno diverso ogni due partite. Se a ciò si va a sommare anche un Elliott lontano parente di quello che tutti conosciamo diventa veramente dura, con o senza demeriti del coaching staff.

Prossimi impegni per le due compagini: Cowboys in trasferta nel freddo Minnesota e Steelers che tornano a casa per affrontare la sfida divisionale contro i Bengals.

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Matteo Colangelo

Se vi piacciono l'NFL, Tarantino e la birra belga, siamo sicuramente amici.

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