L’ultima imbattuta (Pittsburgh Steelers vs Tennessee Titans 27-24)

Al Nissan Stadium di Nashville va in scena la sfida delle imbattute della AFC. Titans e Steelers si ritrovano entrambe con un record immacolato in week 7. Due squadre che controllano il vertice della AFC, nonostante giochino nell’ombra, mediatica, delle più favorite Chiefs e Ravens.

Gli Steelers reduci da una convincente e netta vittoria divisionale contro i Browns, si trovano ad un durissimo banco di prova, i Tennessee Titans. Nonostante vittorie con finali rocamboleschi, la squadra di Vrabel si è contraddistinta per solidità mentale e un attacco cinico.

La difesa di Pittsburgh, orfana di Devin Bush, ha dato conferma, nella sfida contro Cleveland, del primo posto nel contrastare le situazioni di corsa avversarie. D’altro canto i Titans hanno sviluppato una temibile fase offensiva, non più Henry-centrica, ma bidimensionale, lasciando grandi responsabilità al braccio di Tannehill e le mani di AJ Brown.

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In avvio di partita i ragazzi di Tomlin dominano in entrambe le fasi di gioco. In attacco le corse di Conner diventano sempre più affidabili e il RB nero-oro mette a referto una buona prestazione con 82 yard guadagnate. Nel reparto ricevitori il ritorno in campo di Diontae Johnson (9 ricezioni per 80yard) è cruciale per supportare il braccio di BigBen. Smith-Schuster dopo prestazioni mediocri torna ad essere il ricevitore numero 1 della squadra con 9 ricezioni per 85 yard. Mentre in fase offensiva Roethlisberger e Johnson gestiscono e segnano, in fase difensiva Watt e Haden annichiliscono un attacco che era stato frizzante in tutte le partite disputate. Un Henry tenuto a 3.4 yard a portata e un Tannehill impreciso fruttano a Tennessee solo 7 punti alla fine del primo tempo, mentre Pittsburgh ne mette a referto ben 24, con una gestione del cronometro sublime da parte del coaching-staff.

Se nel primo tempo, in una partita che serviva da cartina torna sole per entrambi i team, Tennessee ha suscitato dubbi sulla propria competitività, nel secondo tempo i dubbi vengono abbondantemente sfatati. I Titans entrano in campo con una mentalità ed una presenza completamente diversa, mentre, probabilmente, gli Steelers forti del largo vantaggio, affrontano con un po’ di leggerezza la seconda metà di gioco. Un errore in apertura di terzo-quarto da parte di Fitzpatrick permette una ricezione nel centro del campo ad AJ Brown, il quale si trova una prateria davanti, per accorciare la differenza a tabellone e ridare animo ai propri compagni. A supportare l’asse Tannehill-Brown e un ritrovato ritmo di Henry sale in cattedra la difesa Titans. Sul finire del quarto un passaggio deviato di Roethlisberger termina nelle mani della secondaria. Tennessee macina yard fino alla end-zone, dove un coraggioso Spillane si immola sulla goal-line, venendo investito da un treno con il numero 22, ma negando a King Henry il TD. Nonostante ciò, il secondo grave errore di Fitzpatrick (holding), regala quattro nuovi tentativi ai Titans per raggiungere la end-zone. Henry capitalizza per il meno tre Tennessee. Roethlisberger e compagni falliscono il colpo di grazia alla partita non capitalizzando nei pressi della red-zone, anzi, il QB Steelers regala, con una scelta discutibile, un altro intercetto sanguinoso. La palla recuperata dalla difesa dà il via ad un ottimo drive di Tannehill che guida i suoi in zona field-goal, per il calcio della parità. Calcio, però, fallito da Gostkowski.

Partita che termina quindi sul 27-24 Steelers, i quali non riescono a segnare negli ultimi venticinque minuti di gioco, ma portano a casa una vittoria che assicura l’imbattibilità nella AFC e nell’intera NFL (vista la sconfitta Seahawks).

Una partita che ha proposto due domini netti da parte delle due squadre, Steelers nel primo e Titans nel secondo. Pittsburgh ha confermato una solidità totale del roster, nonostante continua a soffrire in modo alterno nella secondaria, ma sembra non accusare le pesanti assenze in altri reparti (LB, OL). Gli Steelers continuano il loro percorso immacolato, ma dimostrano ancora una volta di avere problemi nel rimanere mentalmente all’interno della partita per tutti i sessanta minuti. Questo accendere e spegnere l’interruttore da parte dei ragazzi di Tomlin può rivelarsi un grande limite per una possibile cavalcata playoff. Sia con Eagles che con i Titans questo atteggiamento è quasi costato la vittoria, dopo prestazioni iniziali di totale dominio. Una vittoria è comunque una vittoria e Pittsburgh si presenta nel migliore delle condizioni alla prima delle due sfide divisionali contro la corrazzata Ravens.

I Titans hanno una battuta d’arresto non riuscendo a prolungare la striscia positiva. Tennessee aveva vinto in 4 delle 5 occasioni con drive finali risolutivi, i ragazzi di Vrabel non sono riusciti a ripetersi contro Pittsburgh, ma si confermano un’ottima ed ostica squadra da affrontare in una combattuta AFC. I Titans danno una prova di resilienza nel riuscire a non abbandonare mentalmente la partita. Tennessee nonostante la sconfitta si dimostra una squadra difficile da arginare nei quattro quarti e cinica nello sfruttare tutte le minime occasioni o disattenzioni offerte dagli avversari. Prossimo impegno per Tannehill e compagni contro i Bengals di Joe Burrow.

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Matteo Colangelo

Se vi piacciono l'NFL, Tarantino e la birra belga, siamo sicuramente amici.

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