Il ritorno della Steel Curtain (Pittsburgh Steelers vs Cleveland Browns 38-7)

Pittsburgh Steelers contro Cleveland Browns, una delle rivalità più sentite della lega, nonostante ciò, quando la partita si disputa nella città dei tre fiumi, i Browns non riescono a conquistare la vittoria da 16 partite consecutive.

Le squadre si presentano alla prima delle due sfide divisionali con record postivi, 4-0 e 4-1, rispettivamente per i padroni di casa e ospiti. La rivalità tra le due squadra ha profonde radici, risalenti agli albori della lega, nonostante gli ultimi dieci anni abbiano visto un generale dominio della franchigia della Pennsylvania, affievolendo così gli animi. Animi che sono tornati a riscaldarsi durante l’ultimo faccia a faccia tra le due compagini, un alterco tra Garrett (Browns) e Rudolph, QB di riserva degli Steelers, ha portato alla ribalta, anche a livello mediatico, una partita da troppo tempo dimenticata. Insieme alla storia “strappa-casco” di Garrett e Rudolph, una ritrovata competitività dei Browns ha contribuito a far crescere l’hype per questa prima sfida stagionale. Entrambe le squadre si presentano alla sfida con pesanti assenze sia in attacco che in difesa. Cleveland arriva all’Hienz Field forte del primo posto per quanto riguarda l’attacco su corse, mentre Pittsburgh si classifica al secondo posto come miglior difesa su corse della lega.

La chiave della partita, oltre al suddetto accoppiamento, è stata individuata nella scarsa percentuale di completi sotto pressione del QB Mayfield, 31° della lega nella voce, a discapito della prima posizione occupata dagli Steelers per quanto riguarda la pressione esercitata sul QB avversario. Una difesa che non ti permette di correre e pressa nel backfield, ti costringe a lanciare, per di più in tempi ridotti, tallone d’Achille per Baker Mayfield, che infatti apre la partita con un pick-6 ad opera di Minkah Fitzpatrick.

Pubblicità

Il QB di Cleveland completa 10 passaggi in tutta la partita per 119 yard, con 1 TD e 2 INT. L’unica soluzione al rompicapo difensivo proposto dagli Steelers doveva essere una prestazione, almeno da sufficienza, della OL Browns, per assicurare al proprio QB qualche secondo in più per pescare i ricevitori e punzecchiare una secondaria di Pittsburgh sottotono in avvio di stagione. Tale prestazione, però, non è arrivata, anzi la partita è stata a senso unico fin dal primo minuto. La OL Steelers riuscendo a contenere la pass-rush Browns, Garrett su tutti, si assicura una gestione del cronometro ottimale nelle mani di Roethlisberger (162 yard per 1 TD) e Conner (101 yard corse ed un TD). Altra prova da incorniciare per il rookie Claypool con 74 yard su ricezione ed un TD su corsa. BigBen con questa vittoria raggiunge il suo idolo, Elway, al quinto posto per vittorie nella NFL con ben 149 W. All’attacco di Tomlin, dopo una prestazione pirotecnica contro gli Eagles, era richiesto un gioco di corse a supporto dell’asse Roethlisberger-Claypool, supporto che, come da game-plan, non è mancato in week 6, iniziando così a suscitare grandi aspettative sul cammino degli Steelers 2020.

La difesa di Pittsburgh invece raggiunge l’indimenticabile difesa dei Giants del 1985, come unica squadra a mettere a referto almeno 3 sack ed 1 intercetto in ognuna delle prime cinque partite di avvio stagionale. Ciò grazie ad un front-seven dominante, ed una secondaria che pian piano sta acquisendo ritmo. Nelson e Haden rispondono con ottime prestazioni ogni week che passa, mentre un Fitzpatrick che ha occasione di giocare più “sulla palla”, come ball-hawk, può far fare il definitivo salto di qualità ad un reparto già più che intimidatorio.

Purtroppo per Cleveland arriva la seconda sconfitta stagionale, entrambe tra l’altro, per mano di una squadra della medesima division. Baltimore in week 1 e Pittsburgh in week 6. Il record comunque positivo dei Browns testimonia la grande competitività presente in AFC North e lascia più di un barlume di speranza ai suoi tifosi. Cleveland conferma, nonostante la giornata no dell’Heinz Field, una buona pass-rush e un solido gioco di corse, punti da cui ripartire. D’altro canto il gioco di passaggi, a discapito di interpreti di primissimo livello, va centrato da Stefnaski, con un occhio di riguardo alle prestazioni ondivaghe della offenisve-line, le quali non aiutano la fiducia e le statistiche di Mayfield.

Crocevia, non tattico, bensì di partnership, può essere la scarsa affinità di Beckham Jr. con Mayfield, ma più in generale, con l’intera fase offensiva coordinata da Van Pelt. Escludendo la grande prestazione contro i Cowboys, OBJ sta faticando ad entrare in confidenza con il suo reparto. Per di più, contro gli Steelers ha esasperato la sua frustrazione con atteggiamenti discutibili, dal togliersi le scarpette, al gettare via il casco, fino a discutere con tifosi avversari. Atteggiamenti che non fanno bene né alla squadra, né alla sua personale integrazione in un attacco che comunque sta facendo la sua bella figura, non soffrendo la sua scarsa presenza, in queste sei partite.

I Browns si stanno dimostrando un roster talentuoso, seppur sia necessario colmare qualche buco nel reparto difensivo, ben allenato e tutto sommato, non è un’utopia dirlo, vincente, come conferma il record (4-2). Per Cleveland e i suoi tifosi l’inizio della stagione 2020 è il più luminoso degli ultimi 13 anni. L’errore più grave da evitare da parte dell’ambiente Browns, tifosi e media, è senza dubbio quello di pretendere e sopravvalutare questa squadra, senza avere la pazienza, virtù caratteristica dei tifosi Browns, e lucidità di attendere una sana e normale crescita collettiva step-by-step dei loro beniamini.

Domenica prossima gli Steelers si presentano ad un test difficilissima contro i Titans, nella sfida che lascerà una sola squadra imbattuta nella AFC, mentre i Browns affrontano i Bengals di Joe Burrow per cercare di invertire il trend negativo in sfide divisionali.

Merchandising Merchandising

Matteo Colangelo

Se vi piacciono l'NFL, Tarantino e la birra belga, siamo sicuramente amici.

Articoli collegati

Pulsante per tornare all'inizio
Chiudi

Adblock rilevato

Huddle Magazine si sostiene con gli annunci pubblicitari visualizzati sul sito. Disabilita Ad Block (o suo equivalente) per aiutarci :-)

Ovviamente non sei obbligato a farlo, chiudi pure questo messaggio e continua la lettura.