It’s QB time, i migliori e peggiori quarterback di week 6

L’addio di Dan Quinn ha dato una scossa agli Atlanta Falcons, con il quarterback Matt Ryan che si è guadagnato il gradino più alto della classifica con ben quattro touchdown realizzati. Non è stato da meno Ryan Tannehill, anche lui autore di quattro touchdown nella vittoria dei Titans. Molto deludenti invece Aaron Rodgers e Teddy Bridgewater.

I MIGLIORI CINQUE

Quarterback della settimana
Matt Ryan, Atlanta Falcons
(30-40, 371 yds, 4 TD, 0 INT, 92.4 QBR)

Come spesso accade alle franchigie che hanno appena licenziato il capo allenatore, gli Atlanta Falcons si sono resi protagonisti di un’esplosione offensiva ai danni dei vulnerabili Minnesota Vikings, analogamente a quanto successo ai Texans in week 5 dopo l’addio di Bill O’Brien. Matt Ryan ha guidato egregiamente l’attacco dei Falcons, mettendo a ferro e fuoco la difesa di Minnesota. Il ritrovato Julio Jones, recuperato dopo gli acciacchi subiti nelle partite precedenti, è stato fondamentale per mettere in ginocchio la giovane ed inesperta secondaria dei Vikings. Il quarterback veterano non ha avuto particolari problemi a “muovere le catene”, coinvolgendo più del solito anche Russell Gage ed Hayden Hurst. Molto importante è stato anche l’apporto di Calvin Ridley, ricevitore che ha contribuito con 67 yard ed un touchdown confermando i passi da gigante fatti nel suo processo di maturazione. Ryan è sembrato ringiovanito nel match contro la franchigia di Minneapolis, riuscendo anche a trasformare un’azione che sembrava morta in una situazione di quarto down in uno spettacolare touchdown per Jones.

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Su questo 4&3, Matt Ryan riesce a sfuggire alla pressione uscendo dalla tasca e cerca di guadagnare il primo down con uno scramble. A circa cinque yard dalla conversione però il quarterback vede arrivarsi incontro Eric Kendricks a tutta velocità, dunque decide di indietreggiare e liberare un dolce lob che inganna il rookie Jeff Gladney, il quale scivolando permette a Julio Jones di ricevere e volare verso la end zone.

Per i Falcons resterà una stagione con poco da dire vista la partenza da 0-5 prima della vittoria di domenica, ma vedere l’attacco riuscire a realizzare 40 punti limitando al minimo il rischio di turnover, pur tenendo in considerazione il modesto avversario, è stato comunque un segnale incoraggiante. I problemi principali di Atlanta infatti restano nel reparto difensivo, che nel match contro Minnesota si è comunque reso protagonista di tre intercetti realizzati, ma proprio in quel reparto i Falcons dovranno fare gli investimenti più ingenti in futuro. In week 7 la franchigia del nuovo capo allenatore ad-interim Raheem Morris ospiterà i Detroit Lions, un avversario decisamente alla portata.

Ryan Tannehill, Tennessee Titans
(30-41, 364 yds, 4 TD, 1 INT, 1 fumble, 83.5 QBR)

Anche se una mostruosa prova di Derrick Henry ha rubato al quarterback le luci dei riflettori, la prestazione di Ryan Tannehill è stata ancora una volta rimarchevole. L’ex giocatore dei Dolphins ha tenuto testa per tutto il corso del match ad uno scatenato Deshaun Watson, autore di quattro touchdown, realizzando anch’egli quattro touchdown. Supportato dall’efficace gioco di corse di “King Henry”, Tannehill ha distribuito i lanci tra A.J. Brown, Adam Humphries ed Anthony Firkser, che sono stati i maggiori beneficiari dell’efficiente passing game instaurato dal quarterback. I due turnover di Tannehill (un intercetto ed un fumble perso) e la grande prestazione di Watson, hanno reso la partita più combattuta del previsto, ma i Titans sono riusciti a mantenere la loro imbattibilità segnando due touchdown decisivi: il primo sull’asse Tannehill-Brown a quattro secondi dalla fine del match ed il secondo nel primo drive dell’overtime con una corsa di Derrick Henry a congelare la partenza da 5-0 della franchigia di Nashville. I Titans, guidati dall’ottima mente di Mike Vrabel, stanno giocando un football sontuoso dal punto di vista offensivo, ben bilanciato ed efficiente, continuando sulla falsariga di quanto visto nella seconda metà del 2019, in un processo che portò Tennessee a giocarsi l’AFC Championship. In week 7 i Titans affronteranno tra le mura casalinghe i Pittsburgh Steelers, anche loro imbattuti. La sfida tra Tennessee e Pittsburgh si prospetta come una delle più interessanti della settimana, quasi ad anticipare un possibile scontro ai playoff.

Jimmy Garoppolo, San Francisco 49ers
(23-33, 268 yds, 3 TD, 0 INT, 90.3 QBR)

Dopo la pessima prestazione contro i Miami Dolphins di week 5, situazione nella quale era stato affrettato il rientro di un Garoppolo visibilmente limitato, il quarterback si è rialzato nella sfida contro i Rams, mettendo in ginocchio i rivali divisionali con tre touchdown. Con la caviglia totalmente recuperata, Garoppolo è stato molto preciso nei lanci medio-lunghi e con la salute generale che si è parzialmente riassestata nel reparto offensivo, il quarterback ha sfoggiato la sua affermata chimica con George Kittle e Deebo Samuel nella vittoria contro Los Angeles. Il tight end ha confermato il suo avvio di stagione dominante con 109 yard ed un touchdown mentre il giovane ricevitore sembra aver riacquistato al 100% la sua velocità e di conseguenza efficacia nel route running, concludendo la partita con 66 yard ed un touchdown. Rispetto allo scorso anno i problemi principali in attacco sembrano derivare dal running game, con Tevin Coleman che è ancora out per infortunio e Raheem Mostert che è tornato in infermeria proprio dopo la partita di domenica, lasciando al modesto Jerick McKinnon e dall’undrafted rookie JaMycal Hasty la maggior parte delle portate. Con la vittoria contro i Rams i 49ers si sono portati ad un bilancio di 3-3, ma le pesanti assenze di Nick Bosa e Solomon Thomas continueranno a farsi sentire per il resto della stagione. Nel frattempo in week 7 San Francisco cercherà di dare continuità alla buona prova offensiva di domenica contro i Patriots, reduci da una cocente sconfitta contro i Broncos.

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Deshaun Watson, Houston Texans
(28-37, 335 yds, 4 TD, 0 INT, 93.1 QBR)

Nonostante la sconfitta, l’ex quarterback di Clemson ha dominato in lungo e in largo la difesa dei Titans, realizzando quattro touchdown senza subire turnover. I Texans però sono riusciti a perdere la partita all’overtime a causa di una difesa ancora molto lacunosa, sia nel portare pressione al quarterback che nell’arginare le corse. Con il suo repertorio offensivo al completo, Watson ha indirizzato i quattro touchdown verso quattro ricevitori differenti, con Brandin Cooks, Randall Cobb, Darren Fells e Will Fuller tutti coinvolti attivamente nel passing game di Houston. Dopo una partenza al rallentatore causata anche dalla mole degli avversari (Chiefs, Ravens e Steelers), Watson ha decisamente alzato il suo livello di gioco nelle ultime tre partite, nelle quali ha compilato un bilancio positivo di nove touchdown realizzati e soli due intercetti subiti. Il livello delle difesa però continuerà a costringere Watson a dover compiere miracoli al fine di tenere i Texans in partita, scenario che molto probabilmente si ripresenterà in week 7 quando Houston ospiterà i Green Bay Packers. La strada verso i playoff è decisamente ardua per i Texans e la mancanza di una scelta al primo giro al prossimo Draft priva ulteriormente di speranze la stagione 2020. Il confronto tra Deshaun Watson ed un Rodgers in cerca di redenzione dopo la sconfitta contro Tampa Bay rappresenterà una delle partite di cartello della prossima settimana.

Lamar Jackson, Baltimore Ravens
(16-27, 186 yds, 1 TD, 0 INT, 9 car, 108 rush yds, 1 TD, 86.9 QBR)

Contro degli insidiosi Eagles, ai quali mancavano una grande fetta di titolari, Lamar Jackson ha colpito con due touchdown in una giornata molto produttiva nel gioco di corse. Baltimore ha cominciato la partita limitando totalmente l’attacco dei Philadelphia e concludendo la prima metà di partita con il punteggio di 17-0. Nell’ultimo quarto però gli Eagles sono rinati segnando 22 punti e riaprendo il match. Con Darius Slay spesso in marcatura su Marquise Brown, l’MVP in carica ha avuto difficoltà ad instaurare un passing game credibile, con il pacchetto ricevitori di Baltimore che molto probabilmente corrisponde ad uno dei più scarni della lega. Il primo touchdown di giornata di Jackson è arrivato dopo una spettacolare giocata realizzata in prossimità della sideline e proprio quando la giocata sembrava ormai morta, il quarterback ha fatto partire un missile indirizzato a Nick Boyle, il quale indisturbato ha realizzato il touchdown.

Nel tentativo di sfruttare la traccia di Mark Ingram nella flat, Lamar Jackson si dirige direttamente verso destra una volta ricevuto lo snap. Visto il buon posizionamento della difesa però, Jackson è quasi costretto ad uscire dal campo, ma Nick Boyle, inizialmente incaricato di bloccare Brandon Graham, si sgancia dal marcatore ed il quarterback dopo aver eluso due difensori, lo serve per il primo touchdown della partita.

Nel terzo quarto invece Jackson ha messo in ginocchio la difesa degli Eagles con il suo marchio di fabbrica: dopo una ben riuscita finta di handoff, il quarterback ha messo la quarta bruciando in velocità la difesa e dirigendosi verso la end zone per un touchdown da 37 yard. Dal punto di vista offensivo Lamar Jackson è risultato più limitato rispetto allo scorso anno, con una difesa che domina contro le squadre medio-piccole ed un pacchetto ricevitori decisamente modesto. I Ravens dovranno fare degli aggiustamenti al fine di risultare una temibile contender per il titolo e nel frattempo potranno godersi una settimana di bye per ricaricare le pile prima di un attesissimo confronto contro i Pittsburgh Steelers.

Honorable mention: Patrick Mahomes, Kansas City Chiefs (21-26, 225 yds, 2 TD, 0 INT, 81.4 QBR)

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I PEGGIORI QUATTRO

Il peggiore della settimana
Aaron Rodgers, Green Bay Packers
(16-35, 160 yds, 0 TD, 2 INT, 17.8 QBR)

Contro la dominante difesa dei Buccaneers, Aaron Rodgers ha messo a referto presumibilmente una delle sue peggiori prestazioni in carriera. Il quarterback dei Packers arrivava al match contro Tampa Bay con 13 touchdown e 0 intercetti all’attivo, ma dopo due drive positivi si è sciolto subendo una pick-six ed un altro intercetto quasi ritornato nella end zone. Dopo i due turnover subiti Rodgers non è più riuscito ad entrare in ritmo, finendo per completare soltanto il 46% dei passaggi tentati. Todd Bowles ha formulato un game plan perfetto per affrontare la stella di Green Bay, con la temibile front seven dei Buccaneers che ha portato costantemente pressione al quarterback. E’ stata una partita da dimenticare per Rodgers ma anche un ritorno sulla terra per i Packers, che sembravano inarrestabili dopo un avvio di stagione da imbattuti. Ora Green Bay cercherà di vendicarsi dopo l’umiliante sconfitta andando ad affrontare dei modesti Texans.

Baker Mayfield, Cleveland Browns
(10-18, 119 yds, 1 TD, 2 INT, 5.4 QBR)

Dopo la pessima prestazione di Mayfield contro gli Steelers, il prodotto di Oklahoma si è visto pioversi addosso molte critiche. Seppur l’avvio di stagione di Mayfield sia stato altalenante e sotto le aspettative, c’è da tenere in considerazione che il quarterback è sceso in campo domenica con un limitante infortunio alle costole, affrontando una delle difese più dominanti della NFL. Una volta affondato dalla corazzata di Pittsburgh infatti, Kevin Stefanski ha deciso di sostituire Mayfield per preservare la sua salute, inserendo al suo posto Case Keenum. Il fattore più frustrante dei problemi di continuità del quarterback riguarda gli errori: Mayfield sembra commettere sempre gli stessi errori sin dal suo primo anno nella lega, partendo dalle difficoltà a proseguire nelle progressioni, fissando la sua prima lettura e dunque annunciando ai difensori dove andrà a lanciare il pallone, esattamente come successo sul suo primo intercetto subito contro gli Steelers.

Dopo aver ricevuto lo snap, Baker Mayfield non stacca mai lo sguardo dal suo target Harrison Bryant e forza il lancio in una doppia marcatura. Minkah Fitzpatrick non ha problemi a leggere gli occhi del quarterback ed anticipa Bryant realizzando l’intercetto, successivamente trasformato in pick-six.

Il quarterback dei Browns ha bisogno di uscire dalle sabbie mobili che lo stanno bloccando e necessita di fare un salto di qualità nel suo gioco, aspetto che probabilmente riuscirà a migliorare soltanto lavorando duro in allenamento e studiando i suoi errori. Cleveland però comincia a sembrare impaziente visto il roster di altissima qualità sul quale possono contare i Browns. Con la franchigia che ora possiede un record di 4-2, Cleveland affronterà Cincinnati in week 7 nella classica rivalità dell’Ohio. Baker Mayfield dovrebbe riuscire a partire titolare contro i Bengals in quello che si prospetta un match decisamente alla portata dei Browns.

Teddy Bridgewater, Carolina Panthers
(16-29, 216 yds, 0 TD, 2 INT, 34.1 QBR)

E’ stata una prestazione sottotono per Bridgewater contro la solida difesa dei Bears, ma con una partita alla portata dei Panthers, viste anche le difficoltà di Nick Foles nell’altra metà campo, il quarterback di Carolina ha deluso le aspettative. L’unico touchdown di giornata siglato dai padroni di casa è stato realizzato dal solito Mike Davis, con Bridgewater che aveva invece cominciato la partita subendo un intercetto sulla terza giocata. In un match controllato principalmente dalle difese, i Panthers hanno avuto l’opportunità di condurre l’eventuale drive del pareggio a pochi secondi dalla fine del match, ma un altro intercetto di Bridgewater ha definitivamente indirizzato la partita verso i Chicago Bears. In questo avvio di stagione il quarterback dei Panthers si è dimostrato affidabile contro i rivali più modesti, ma decisamente vulnerabile contro le franchigie di livello più alto. Questa inconsistenza offensiva accompagnerà probabilmente i Panthers per tutto il corso della stagione. In week 7 Carolina si sottoporrà ad un test significativo quando la squadra di Matt Rhule farà visita ai Saints in una partita che vedrà il rientro di Michael Thomas.

Joe Flacco, New York Jets
(21-44, 186 yds, 0 TD, 1 INT, 11.1 QBR)

Nel 24-0 subito dai Jets contro i Dolphins il veterano Joe Flacco non è sembrato neanche lontanamente in grado di poter fare il quarterback in NFL. Nonostante la situazione dei Jets sia ben nota a tutti, Flacco ha reso l’attacco di New York totalmente nullo, completando meno del 50% dei passaggi tentati. Con Le’Veon Bell partito in direzione Kansas City, il backfield è stato affidato al trio Frank Gore-Ty Johnson-La’Mical Perine, autore di 115 yard su 21 portate. Il rientro di Breshad Perriman ha facilitato il lavoro a Flacco, mentre Jamison Crowder, che sarà molto richiesto in vista della trade deadline, è stato come al solito affidabile. Prima della bye week i Jets dovranno avere a che fare con tre corazzate, rispettivamente Bills, Chiefs e Patriots, in quella che si potrebbe trasformare senza troppe sorprese in una stagione da 0-16.

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