Profondo Roster: Tennessee Titans

Sesta gara della stagione 2019, sul campo di Denver: dopo due terzi di partita coach Mike Vrabel, stanco dell’ennesima prova inefficace del QB prima scelta del 2015 Marcus Mariota, tenta la carta Ryan Tannehill, arrivato in estate dopo sette anni di carriera a Miami di cui, gli ultimi tre, costellati da pochi successi e tanti problemi fisici.

Quella gara i Titans la perderanno senza fare punti, ma da quel momento con Tannehill in cabina di regia, inizierà una rimonta che non solo porterà la compagine con sede a Nashville ai playoff ma che nella post season vedrà Tennessee fare vittime illustri come i New England Patriots, in quella che sarà l’ultima gara di Tom Brady in rosssoblu, e poi i lanciatissimi Baltimore Ravens di Lamar Jackson, prima di soccombere contro i Chiefs, per altro battuti in regular season, che si aggiudicheranno poi il Super Bowl. In questo 2020 Tennessee si è presentata ai nastri di partenza come uno dei team da battere e finora non ha deluso le aspettative anche se il record di 5-1 non è del tutto veritiero.

OFFENSE

Non c’è dubbio che l’inserimento di Tannehill come qb titolare abbia cambiato le sorti dell’attacco di Tennessee, ma se c’è un giocatore che è il volto, ma soprattutto il fisico del reparto di coach Arthur Smith  quello è Derrick Henry, probabilmente il runner più vicino alla figura mitologica del Titano dell’intera NFL. Henry, 190 centimetri per 112 chili, è l’incubo dei defensive backs che spesso in campo aperto hanno subito il suo devastante stiff arm, nella sua carriera ha corso 947 volte per 4496 yard, alla notevolissima media di 4,7 yard per portata ed ha al suo attivo ben 3 gare di playoff da oltre 150 yard.

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E anche in questo 2020 il buon Derrick sta proseguendo la sua favolosa carriera, visto che guida la NFL con 663 yard guadagnate su corsa e 7 touchdown. L’epoca del famoso “workhorse running back” è ormai praticamente tramontata (il tutto per cercare di allungare la carriera dei portatori di palla nel ruolo più usurante del football) ma il running game di Tennessee, il quinto della Lega per yard guadagnate,  è invece decisamente un one man show: pensate infatti che dietro alle 143 portate di Henry ci sono il collega McNichols, che in tre anni ha già girato 6 team, e Tannehill con 17. McNichols finora non ha giocato male, visto che la media a portata è 5,2 per un totale di 88 yard, ma certo è difficile dare un giudizio ad un giocatore che vede la palla tre volte a partita.

Il passing game è invece decisamente più un affare di gruppo, complice anche qualche problemino fisico che ha limitato in avvio di stagione il più talentuoso dei receiver, vale a dire A. J. Brown, che comunque rimane il leader del team per palle catturate, 23, e yard, 332. Fisicamente Brown non ha la stazza imponente di certi sui colleghi, è infatti alto 183 centimetri, ma ha una velocità impressionante (per referenze chiedere alla difesa degli Steelers che domenica ha concesso all’ex Ole Miss 153 yard, record eguagliato in carriera, ed una meta davvero spettacolare dopo una galoppata di 73 yard).

Opposto a Brown gioca quel Corey Davis che è stato addirittura la quinta scelta assoluta nei draft 2017 ma che ha faticato molto più del previsto a venir fuori nel mondo dei pro ed ora sembra aver trovato la sua sistemazione come receiver n°2. Il trio dei titolari è completato dallo slot receiver Adam Humphries,  ex Buccaneer, atleta che assicura un buon contributo (è addirittura davanti a Davis per numero di ricezioni) anche se in un attacco più votato al rushing game non ha la produzione che aveva in Florida.

Parte importante dell’offense del team di coach Vrabel sono anche i due tight end Jonnu Smith e Anthony Firkser, giocatori che si fanno rispettare sia come ricevitori che come bloccatori. Il primo è stato chiamato a rimpiazzare una leggenda come Delanie Walker e fra qualche alto e basso si sta rivelando atleta di buon rendimento ed è finora il terminale di Tannehill che ha più TD essendo a quota 5 contro i 4 di Brown. Firkser è stato messo contratto dai Jets nel 2017 come free agent, è arrivato ai Titans nel 2018 e quest’anno è stata una delle sorprese in positivo del team bluazzurro.

L’ultimo giocatore che viene chiamato in causa con un minimo di continuità fra i receiver è il piccolo Kalif Raymond che in realtà è soprattutto il ritornatore di kickoff e punt ma ha anche all’attivo 8 ricezioni per 176 alla notevole media di 22 yard per catch.      

La linea offensiva è guidata al centro dal veterano Ben Jones, originariamente scelto dai Texans, il migliore assieme al tackle Sambrailo nel proteggere Tannehill. A destra giocano la guardia Nate Davis e il tackle Dennis Kelly che contro gli Steelers ha faticato tremendamente ed in generale non sta vivendo una grande stagione. A sinistra i titolari dovevano essere Rodger Saffold e Taylor Lewan ma quest’ultimo è andato k.o. nella gara vinta contro Houston ed ha già purtroppo chiuso la stagione per quello che è stato un duro colpo per il gruppo di coach Keith Carter. Buon per Tannehill che il suo sostituto, proprio Sambrailo, finora non abbia fatto rimpiangere troppo Lewan.

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DEFENSE

L’acquisto più eclatante della offseason dei Titans è stato sicuramente l’edge rusher Jadeveon Clowney, che dopo un solo anno trascorso alla corte di Pete Carroll in quel di Seattle ha firmato all’inizio di settembre per Tennessee. L’arrivo dell’ex fenomeno di South Carolina non è però coinciso con un salto di qualità, anzi, la difesa di Tennessee che nei playoff 2019 era stata fantastica contro New England e Baltimora, è stata finora  deludente, come confermato dal venticinquesimo posto per yard concesse, che diventa il ventiseiesimo per yard subite sul passaggio ed il trentesimo per td pass concessi. Il dato però più negativo in assoluto è la percentuale di chiusure di terzi down concesse agli avversari, un 61% che ne fa di gran lunga il gruppo peggiore della NFL in questo aspetto. Decisamente positivo invece è il fatto che grazie ai 9 intercetti e ai 3 fumble recuperati, i Titans siano al primo posto nella differenza fra palle perse e palle recuperate.

Jack Crawford, ex Cowboys, DaQuan Jones e Jeffery Simmons sono i titolari della linea difensiva, anche se nella maggior parte dei casi i Titans si schierano addirittura con due soli linemen.  Jones è in realtà specializzato soprattutto nel contrastare il gioco di corsa avversario, mentre Simmons è sicuramente il più dotato dei tre. Tennessee ne ha fatto la sua prima scelta nel 2019 nonostante fosse out per la rottura del legamento crociato del ginocchio sinistro due mesi prima, e infatti nella sua stagione da rookie l’ex Mississippi State ha disputato appena 5 gare. In questo 2020 però il versatile Simmons sta dimostrando tutto il suo valore ed è fin qui l’mvp del reparto difensivo, essendo inoltre l’unico Titan ad aver all’attivo due sack

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Ancora della rotazione dei linemen fanno parte anche Larrell Murchison, Matt Dickerson e Isaiah Mack, ma finora il livello delle prestazioni dei tre è stato ampiamente al di sotto di quello dei titolari. Si diceva dell’utilizzo di due soli linemen, sì perché spesso i due edge Harold Landry e Jadeveon Clowney sono direttamente schierati sulla line of scrimmage, di solito Landry a destra e Clowney a sinistra. La stagione dei due fin qui è in chiaro scuro, perché se è vero che hanno combinato per 13 hit e 26 hurries è anche vero che un solo sack, ad opera di Landry, è bottino insufficiente e, soprattutto contro Pittsburgh, la mancanza di una pass rush consistente si è fatta sentire. L’altro edge rusher utilizzato soprattutto nelle ultime giornate è l’ex Falcon Vic Beasley, che dopo tre prestazioni negative ha disputato un match discreto conto Pittsburgh. 

I due inside linebacker sono Jayon Brown e Rashaan Evans, due che raramente sbagliano un placcaggio ma che in questo 2020 hanno deluso sia contro la corsa, dove soprattutto  Evans ha sempre avuto un rendimento decisamente alto, che in copertura terreno invece congeniale a Brown.

Nel complesso però il reparto finito maggiormente sotto accusa è il secondario. Malcolm Butler sulla carta il cornerback numero 1 in assenza di Adoree Jackson e dopo l’addio di Logan Ryan, ha concesso più del 60% di completi e 376 yard, dati che ne fanno il peggiore del quartetto dei titolari. Il trentaseienne Jonathan Joseph è stato finora utilizzato come altro cornerback titolare ma pur non avendo giocato male ha dimostrato di non essere più all’altezza di un compito così importante e delicato.

In più il rookie Kristian Fulton, forse l’unica nota davvero positiva del secondario, è stato rallentato dall’aver contratto il Covid, e i vari Tye Smith e Chris Jackson non si sono rivelati soluzioni alternative valide.

Le due safety titolari, Vaccaro e Byard, hanno fatto sicuramente meglio dei loro vicini dell’outside, ma il primo sta faticando sul coverage mentre se la sta cavando egregiamente, come al solito nel rushing game. Byard rimane una delle migliori safety del torneo ma pur non demeritando finora nel 2020 è rimasto un po’ al di sotto dei suoi standard, normalmente decisamente alti. E finora non è spiaciuto Amani Hooker, che è a tutti gli effetti la terza safety, in campo nelle difese dime, e che ha già all’attivo due intercetti.     

Dopo 6 gare Tennessee ha un record di 5-1, ma il dato va letto con un minimo di attenzione, perché tre delle vittime dei Titans hanno vinto fin qui una sola gara e una ne ha vinte due. I Titans hanno scherzato col fuoco contro Jacksonville, Houston e Minnesota, tutte sfide in cui la difesa ha concesso più di 400 yard, e nelle prime tre gare Tennessee ha agguantato la vittoria solo nei minuti finali sempre grazie al piede di Gostkowski.

Quindi è arrivata la netta vittoria contro Buffalo ma nella sfida interna alla AFC South con Houston la storia non solo si è ripetuta ma anzi, qui i Titans hanno raggiunto il pareggio con un td pass ad A.J.Brown con 7 secondi da giocare e si è poi aggiudicata la gara in overtime grazie a Henry.

I Titans ci sono poi ricascati contro Pittsburgh ma stavolta con un avversario di altro spessore, gli uomini di Vrabel sono rimasti scottati, anche se nel finale Gostkowski ha fallito il field goal del pareggio da distanza non certo impossibile. Se i Titans vorranno almeno cercare di ripetere l’ottimo finale di stagione dello scorso anno dovranno assolutamente cambiare marcia in difesa, anche perché i loro avversari nei playoff si chiameranno Pittsburgh, Baltimora e Kansas City.

E una delle chiavi potrebbe essere il ritorno in campo di Adoree Jackson, il piccolo ma velocissimo cornerback che benissimo ha fatto nel 2019 e che in questo2020 non ha ancora messo piede in campo, complice un problema al ginocchio. Il suo ritorno potrebbe consentire a coach Vrabel di piazzare Jackson sul receiver avversario più veloce e Butler su quello più fisico, con il rookie Fulton nella posizione di slot corner.     

LA SORPRESA

Non è una sorpresa in senso stretto, ma non c’erano certezze che Ryan Tannehill si sarebbe ripetuto sugli altissimi livelli del 2019 ed invece l’ex Dolphins sta facendo forse persino meglio, avendo tra l’altro decisamente limitato sia gli intercetti che i sack subiti. Se una sorpresa va cercata, allora la palma va al tight end Firkser, passato da scarto dei New York Jets a utile e versatile arma per Tennessee sia come ricevitore che come bloccatore

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LA DELUSIONE

Vero, sta deludendo soprattutto il secondario ed il collega Evans non sta facendo molto meglio, ma l’involuzione nel rendimento di Jayon Brown è stata finora decisamente e sorprendentemente netta.

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