Il preview di Week 6 NCAA

Nonostante lo spring break sia ancora lontano, le dosi di follia nei vari campus della nazione hanno già sforato, e di molto, i livelli di sicurezza: week 5 è stata un’autentica montagna russa tra conferme (pochine in realtà), grandi sorprese e grandi delusioni (che solitamente vanno a braccetto). Passato l’hangover di un fine settimana che si è chiuso con ben 8 squadre “Top 25” sconfitte, di cui 6 in upset, è già però tempo di catapultarci verso la nuova settimana, che da offrirci ha parecchio.

SE DEVE ESSERE UNA…

Di partite interessanti, per un motivo o per l’altro, ce ne sono tante, ma, dovendo sceglierne solo una, non possiamo che fare la scelta più logica, ossia quella dettata dalla posizione nel ranking delle squadre, nonché la scelta che anche i nostri “amici” di College GameDay hanno preso: Clemson – Miami, l’indiscussa numero 1 contro la dibattutissima numero 7 del ranking nazionale. La scelta è dettata dalla curiosità (potete anche leggere “speranza”) che gli Hurricanes di Manny Diaz (e soprattutto di Brett Lashlee) abbiano davvero ricucito il consistente disavanzo sussistente negli anni passati tra gli orange and regalia del South Carolina e il resto della conference. Chiariamoci: lo spread è dato a 2 touchdown (che sono già una conquista, visto il parziale di 96-3 che recitano i due ultimi referti di MIA-CLEM), e, ad ora, non si sono riscontrate debolezze in casa Clemson che possano far presagire un epilogo tanto differente da quello proposto dai bookmakers. Ma nel 2020 nulla di ciò che si presagiva si è avverato, e, dunque, perché non dare un po’ di credito ai ‘Canes?

LE ALTRE

L’antipasto del giovedì sera andrà in scena al John O’Quinn Stadium, dove i padroni di casa di Houston dovrebbero riuscire finalmente a dare il kickoff anche alla loro stagione, dopo tre rinvii consecutivi. A sfidarli ci saranno gli intriganti Green Wave di Tulane, già vittoriosi l’anno scorso nella gara folle che coincise con l’ultima gara in maglia Cougars dell’attuale QB di Miami D’Eriq King. Il venerdì notte si giocherà, invece, ad Atlanta, dove gli Yellow Jackets di Georgia Tech ospiteranno una Louisville pronta a rilanciare la propria stagione, dopo le due sconfitte con Miami e Pitt.

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Tutto il resto si giocherà di sabato e, per ordine di conference, iniziamo dalla ACC, conference che per la prima volta da tempo immemore ha ben 4 compagini nelle prime 10 del ranking nazionale, e che mette in scena un ricco palinsesto che fa svettare tra tutte (oltre alla già citata Clemson – Miami) la sfida tra North Carolina e Virginia Tech, primo reale banco di prova per il super attacco di Mack Brown guidato da Sam Howell e Dazz Newsome, che si troveranno di fronte una difesa che subisce ancora l’influsso dei concetti di Bud Foster, nonostante se ne stia, suo malgrado, piano piano liberando. Tra le altre, Notre Dame non dovrebbe avere vita difficile contro i resti di Florida State, Virginia parte da favorita nella sfida interna con NC State, mentre uno sguardo più attento meriterebbe la gara tra Boston College e Pittsburgh.

Nella BigXII è “quella settimana”, sì, proprio quella. Nonostante l’attesa non sia spasmodica come sempre, perlomeno tra i “non direttamente interessati”. Già, sabato alle ore 18, al Cotton Bowl di Dallas andrà in scena il Red River Showdown (Shootout, per i nostalgici del nome che meglio lo descriveva, portatoci via dal politically correct). Anche qui per la prima volta da tempo immemore entrambe le compagini arrivano al match da una sconfitta: Oklahoma addirittura ci arriva senza ancora una W in partite di conference (c’è lo zampino del 2020, certo, ma lo 0-2 di OU è comunque storico). Texas è ancora aggrappata al ranking, ma potrebbe già sabato dover abbandonare le ultime, seppur flebili, speranze di playoff. La partita sarà come sempre godibile e dominata dalle grandissime voragini difensive marchio di fabbrica della BigXII. Altre due gare si giocano nella conference e si tratta di Iowa State – Texas Tech e TCU – K-State.

E arriviamo quindi al “real football” della SEC: dove ad aprire le danze a College Station saranno gli Aggies di Jimbo Fisher e i Gators di Dan Mullen: Florida è al numero 4 nazionale, con un attacco inarrestabile e una difesa buona, anche se migliorabile. Gli Aggies sono una delle delusioni più cocenti di queste prime due settimane di SEC: una vittoria non poi così convincente con Vanderbilt e una debacle con Alabama che, sì, è sempre Alabama, ma che forse, dopo 4 anni di Jimbo Fisher, non avrebbe dovuto essere ancora così lontana. Sempre alle 18 una tra South Carolina e Vanderbilt troverà la prima W della stagione, coi Gamecocks favoriti di quasi due TD. Alle 21.30 CBS mostrerà la gara della settimana tra Georgia e Tennessee, con entrambe le squadre che arrivano da prestazioni più che convincenti. Che sia questo l’anno di Tennessee di tornare On Rocky Top? Ne parliamo dopo…

A seguire ci saranno Auburn – Arkansas – con l’attacco dei Tigers che dovrà redimersi cercando di produrre qualcosa contro la difesa tutt’altro che disprezzabile degli Hogs –, Ole Miss – Alabama – con Saban alla ricerca della 21esima vittoria in altrettanti scontri con i suoi ex assistenti, e con Lane Kiffin che farà di tutto per impedire che ciò accada –, Kentucky – Mississippi State – dove chiunque perda potrà iscrivere il suo nome all’albo delle “delusioni 2020” – e LSU – Missouri. Per chiudere, tra le altre gare da ricordare Florida Atlantic – Southern Miss, Temple – Navy e UTSA – BYU, giusto per vedere davvero quanto forti siano questi Cougars.

UPSET ALERT

Sapete che quando c’è da sparare una bomba io certo non mi esimo, e quindi, come vi avevo preannunciato: Tennessee vincerà ad Athens contro la Georgia di Kirby Smart. Se credete che sia una follia, beh, in parte avete ragione, e certo non riuscirò a farvi cambiare idea: lo spread è a 12.5 punti, UGa gioca in casa, e arriva da una prestazione dominante contro Auburn. Quindi? UT, come dice ogni tifoso Vols da 20 anni a questa parte, potrebbe essere davvero tornata. È vero, le manca qualcosa in termini di talento offensivo, Jarrett Guarantano non è certo Peyton Manning, ma la linea offensiva dei Volunteers è al livello, se non sopra, di quelle di Georgia degli ultimi anni, e questo eleva le prestazioni sia del QB che dell’ottimo duo di runningback Eric Gray e Ty Chandler. La difesa è buona, certo non ai livelli di quella granitica dei loro avversari, ma potrebbe essere bastevole per farli restare in partita. E se la partita sarà a basso punteggio (come anche l’under/over suggerisce, settato a 42.5 punti) potrebbero bastare un paio di giochi per deciderla.

Detto ciò, cercate di non perdervi questa settimana di football, che come ho cercato in breve di dirvi, avrà molto da regalarvi!

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