NCAA Preview 2020: Big Ten – East Division

E’ finalmente arrivato anche il momento della Big Ten che ha alla fine ha deciso, seppur in ritardo, di unirsi alle altre Conference. Di conseguenza non può mancare il nostro preview, cominciamo con la East Division della Conference.

Indiana Hoosiers

indiana

Preseason ranking: 40

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Head Coach: Tom Allen (4° stagione, 18-20)

Record 2019: 8-5

Partite da non perdere: at Michigan State (14 novembre), Purdue (12 dicembre)

Punti di forza: Passing game: secondo nella Big10 nel 2019 e con tutti gli interpreti di ritorno.

Punti deboli: Pass rush.  

Attacco: Quest’anno non ci sono dubbi su chi sarà il QB1: dopo il trasferimento di Ramsey a Northwestern, è stata dichiarata massima fiducia nelle qualità del Redshirt Sophomore Micheal Penix Jr. Penix ritroverà i suoi 3 bersagli principali: i due ricevitori Ty Fryfogle e Whop Philyor e il TE Peyton Hendershot. Alle loro spalle cercheranno di guadagnarsi un po’ di spazio i numerosi underclassmen presenti a roster. Sarebbe erroneo definire il running game “un problema”, perché la linea il suo lo fa dignitosamente – specialmente grazie ai due tackle veterani Matthew Bedford e Caleb Jones – e il runningback titolare Stevie Scott non è affatto un cattivo interprete, il problema, semmai, è che lo spread offense di Tom Allen non ha un ground game abbastanza sviluppato da poter essere considerato un pericolo: si limita sostanzialmente a man blocking scheme utilizzati abbastanza di rado solo per far stare all’erta il front 7 avversario. Anche le qualità da rusher di Penix dovranno essere sfruttate meglio di quanto fatto la stagione scorsa, per garantire una maggiore imprevedibilità a questo attacco.

Difesa: La difesa è sostanzialmente una 4-3 giocata con un Nickel Personnel: il “terzo linebacker” è quello che Tom Allen chiama “Husky” ed è sostanzialmente una strong safety supplementare schierata “in the box”, che ha il compito di aiutare il front contro le corse e di arretrare in coverage contro i passaggi. Questo è il ruolo ricoperto egregiamente dal veterano Marcelino Ball, mentre alle sue spalle, le safety propriamente dette saranno Jamar Johnson e Devon Matthews. L’unico cornerback di rientro sarà Reese Taylor, mentre il peso del reparto linebacker graverà tutto sulle spalle del Junior Micah McFadden. L’interno della linea è di buon livello, con Jerome Johnson e Demarcus Elliott, mentre ci vorrà un deciso balzo in avanti degli End, quasi del tutto incapaci di portar pressione nel 2019: la speranza è riposta nel senior Michael Ziemba.

Prospetti: in attacco, oltre all’interessante quarterback, gli occhi saranno tutti per il WR Whop Philyor, autentica stella del reparto. In difesa, invece, il LB Micah McFadden, per taglia, atletismo e football IQ è il prospetto più pronto in ottica NFL.

Maryland Terrapins

maryland

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Preseason ranking: 86

Head Coach: Mike Locksley (2° stagione, 3-9)

Record 2019: 3-9

Partite da non perdere: at Penn State (7 novembre), Rutgers (12 dicembre)

Punti di forza: Passing game.

Punti deboli: La difesa è pessima, e il gran numero di opt out certo non aiuta in questo senso.

Attacco: Il quarterback designato doveva essere l’ex Virginia Tech Josh Jackson, ma dopo il suo opt out il ruolo è divenuto vacante e a contenderselo saranno il fratello di Tua, Taulia Tagovailoa e il Redshirt Freshman Lance LeGendre, dopo i trasferimenti sia di Tyrrell Pigrome che di Max Bortenschlager. L’attacco spread di Mike Locksley può contare su un buon pacchetto ricevitori, nonostante anch’esso sia stato falcidiato dal transfer portal: DeJuan Ellis, in arrivo da Virginia Tech, farà reparto assieme a Dontay Demus e Brian Cobbs, ai quali va aggiunto l’ottimo apporto dato dal TE Chigoziem Okonkwo. La line ha subito perdite pesanti tra gli opt out, come quelle delle guardie Austin Fontaine e Johnny Jordan, ma ritrova Marcus Minor e Jaelyn Duncan tra i tackle. Altro problema: non c’è un centro di ruolo, e toccherà adattare una delle guardie a roster. Il running game è un altro punto interrogativo, dopo l’uscita precoce verso l’NFL di Javon Leake e Anhony McFarland; il RB1 dovrebbe essere il senior Tayon Fleet-Davis, con alle sue spalle degli underclassmen pronti a dargli riposo.

Difesa: La difesa è stata disastrosa l’anno scorso: ultima sia per total che per scoring defense nella BigTen, 3 dei migliori 4 tackler sono andati, a cui vanno aggiunti 3 opt out pesanti. La secondaria, ha perso Antoine Brooks verso la NFL e 7 (!) DB hanno deciso di trasferirsi. La safety Antoine Richardson sarà il veterano del giovanissimo gruppo della secondaria, che vede anche qualche ragazzo di talento come l’altra safety, Nick Cross. La linea della difesa 3-4 di Maryland è stata piuttosto inefficiente nella pass rush (pur non essendo il suo primo compito) e tanto meglio non ha fatto nella copertura dei gap. L’unico DL con almeno 4 TFL di ritorno è il senior Sam Okuayinonu. Il reparto linebacker sembra essere l’unico non in emergenza, al momento, e dovrà essere la chiave di volta di una difesa che a priori sembra non avere speranze di sopravvivere. Il Mike veterano Shaq Smith è il leader dell’intera difesa, assieme al Will Ayinde Eley, mentre il Jack Durell Nchami sarà il pass rusher più pericoloso.

Prospetti: Il WR Dontay Demus può senza dubbio fare una stagione eccellente, anche se se la dovrà vedere con le ottime secondarie della BigTen. Il LB 6-3, 226 pound Ayinde Eley è il prototipo ideale nel ruolo: 79 tackle di cui 4 for loss e un intercetto l’anno scorso gli sono valsi gli onori dell’All-BigTen.

Michigan Wolverines

michigan

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Preseason ranking: 15

Head Coach: Jim Harbaugh (6° stagione, 47-18)

Record 2019: 9-4

Partite da non perdere: at Minnesota (24 ottobre), Michigan State (31 ottobre), Wisconsin (14 novembre), Penn State (28 novembre), at Ohio State (12 dicembre)

Punti di forza: D Line e running game.

Punti deboli: Quarterback production.

Attacco: Il ruolo di starting Quarterback dovrebbe essere affidato al RS sophomore Joe Milton, che avrà alle spalle il freshman Cade McManamara. Offensivamente Michigan ha fatto un deciso avanti nella stagione scorsa dopo la gara con Penn State, e, per la prima volta dalla stagione 2016 (quella chiusa con la bruciante sconfitta all’OT con Ohio State), l’attacco di Harbaugh ha assunto una sua identità, pur dovendo fare i conti con i numerosi errori del suo QB. Entrando in questa stagione, il problema pare essere rimasto il medesimo, anche se è cambiato l’interprete principale. Milton è un ragazzo atletico dal fisico imponente (6-5 per 245 lbs) ma del tutto privo di esperienza. Tra i ricevitori pesano le partenze di Donovan Peoples-Jones (NFL) e di Tarik Black (Texas) e con la situazione “misteriosa” di Nico Collins, ancora incerto sulla decisione dell’opt out. Il WR-X dovrebbe essere, quindi, Ronnie Bell, al quale si affiancheranno il recruit 4 stelle Aj Henning e il sophomore Cornelius Johnson, senza dimenticarsi del forte tight end Nick Eubanks. La linea ha perso 4 titolari su 5 al draft, ma se c’è un reparto nel quale Harbaugh, da quando è tornato, non ha mai fatto fatica a reclutare talenti è proprio la OLine: Jalen Mayfield, Andrew Stueber e Ryan Hayes sono i nomi più interessanti. Il running game sarà fondamentale per i Wolverines e sarà affidato ancora all’estro e alla potenza di Zach Charbonnet. Occhio anche al rientro del senior Chris Evans, al rientro dopo un anno di squalifica.

Difesa: Undicesima scoring defense della nazione, con meno di 21 punti concessi a partita, la difesa dei Wolverines farà di nuovo affidamento su una linea già pronta, nonostante la pesante uscita di Josh Uche: Carlo Kemp e Cristopher Hinton si occuperanno dell’interno, mentre l’esterno (e la pass rush) sarà compito principalmente di Kwity Paye e Aidan Hutchinson. La secondaria dovrà fare i conti con l’opt out di Ambry Thomas, però ritrova la strong safety all’ultimo anno Brad Hawkins, che dovrà guidare i suoi giovani compagni di reparto. Il reparto linebacker vede il ritorno di John Ross sull’esterno, dopo l’infortunio che lo ha tenuto fuori quasi tutta la scorsa stagione, mentre sull’interno il leader sarà Cam McGrone. Il ruolo di Viper, l’ibrido LB/S della difesa di Harbaugh l’anno scorso ricoperto egregiamente da Khaleke Hudson, sarà probabilmente assegnato a Michael Barrett.

Prospetti: In attacco il talento più puro è senz’altro quello del runningback Zach Charbonnet. Anche il tackle Jalen Mayfield merita attenzione. In difesa i giocatori di maggior talento sono il LB Cameron McGrone e il DE Aidan Hutchinson.

Michigan State Spartans

Michigan State

Preseason ranking: 50

Head coach: Mel Tucker (1° stagione)

Record 2019: 7-6

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Partite da non perdere: at Michigan (31 ottobre), Indiana (14 novembre), at Penn State (12 dicembre)

Punti di forza: D Line

Punti deboli: rebuilding abbastanza strong, che potrebbe metterci un po’ a funzionare

Attacco: Jay Johnson arriva insieme a Mel Tucker da Colorado per rivoluzionare un attacco che negli ultimi anni era sembrato troppo “arretrato”: 372 yds e 22 punti a partita nel 2019 sono i dati che, seppur semplicisticamente, riassumono i perché del tentativo di cambio di rotta dell’ateneo di East Lansing. A giocarsi il ruolo da QB1 saranno il junior Rocky Lombardi, il sophomore Theo Day e il RS freshman Payton Thorne. Ma a chi lanceranno? I primi tre target del 2019 sono usciti, e quindi spazio ad una marea di underclassmen di talento, ma con troppa poca esperienza. Jalen Nailor e Tre Mosley dovrebbero essere i più cercati, assieme al recruit 3 stelle Ricky White. Non è da escludersi che Tucker prediliga un 12 Personnel, vista la maggior esperienza dei suoi TE, tra i quali il senior Matt Dotson e i RS sophomore Trenton Gillison e Parks Gissinger. Se il passing game zoppicherà, occorrerà che il ground game superi le modeste cifre del 2019: i runningback ci sono, Elijah Collins su tutti, ma la linea è un grosso punto interrogativo.

Difesa: Il nuovo difensive coordinator Scottie Hazelton arriva da Kansas State e avrà un lavoro senz’altro non semplice, ma di sicuro meno complesso rispetto a quello dei suoi colleghi sull’altro lato del pallone. La difesa di MSU è stata considerata una delusione nel 2019 dopo l’eccellente 2018, ma ha comunque chiuso 18esima nella nazione per total defense con sole 322 yard concesse a gara (e 22,5 punti). La linea è il reparto migliore dell’intera squadra nonostante l’opt out di Jacub Panasiuk, con Jack Camper e Drew Beesley sugli esterni e il senior di 338 pound Naquan Jones e il sophomore Jacob Slade come tackle. Tra i linebacker Antjuan Simmons rientra dopo un’annata da 90 tackle e lo stesso fa il junior Noah Harvey. Anche nella secondaria il livello è più che dignitoso con la safety stellare Xavier Henderson a comandare un reparto che vede anche il senior Tre Person e il junior Shakur Brown di rientro.

Prospetti: Il talento più interessante di questi Spartans è senz’altro il LB Antjuan Simmons, al quale mancano una decina di pound per poter essere considerato NFL-ready, ma che ha tutte le carte in regola per poter giocare da pro. Nell’asettico attacco di Michigan State dell’anno scorso, una nota lieta è stata il RB Elijah Collins, 988 yard e 5 TD nell’anno da freshman nonostante una linea non coriacea.

Ohio State Buckeyes

ohio state big ten

Preseason ranking: 3

Head Coach: Ryan Day (2° stagione, 13-1)

Record 2019: 13-1

Partite da non perdere: at Penn State (31 ottobre), at Illinois (28 novembre), Michigan (12 dicembre)

Punti di forza: Attacco, talento e organizzazione.

Punti deboli: numerose uscite in difesa da rimpiazzare.

Attacco: Il primo anno di Ryan Day è stato quasi perfetto, prestazioni convincenti sia in attacco che in difesa, e un record immacolato nella BigTen. Ohio State ha avuto il quarto total e terzo scoring offense della nazione, ed è stato il migliore per percentuale di terzi down convertiti. Anche nella sconfitta al Fiesta Bowl con Clemson l’attacco ha girato piuttosto bene. Tutto parte ovviamente dal braccio e dalla mente di Justin Fields, leader tecnico ed emotivo della squadra, volenteroso di giocare e di lasciare il segno in questa sua seconda (e ultima) annata a Columbus. Al suo fianco, al posto di JK Dobbins, ci sarà Trey Sermon, l’interessante transfer da Oklahoma che già aveva mostrato sprazzi del suo talento coi Sooners. A spartirsi le portate con Sermon rientrerà Master Teague, secondo miglior corridore nel 2019 con 789 yard. Se Ohio State, con un JK Dobbins praticamente sempre in campo, è riuscita ad avere un secondo rusher a quasi 800 yard è perché la linea che apre loro i varchi è di livello assoluto: Thayer Munford e Nick Petit-Frere sono i due fortissimi tackle, mentre sull’interno – dopo l’opt out della guardia Wyatt Davis – il rientrante Josh Myers farà da chioccia ai molti talentuosi underclassmen che si ruoteranno ai suoi fianchi. Sono poche le squadre che possono permettersi di perdere 2 dei principali 3 target senza subirne un grosso contraccolpo: oltre a Chris Olave, infatti, fanno rientro anche Garrett Wilson, dopo un’eccellente annata da freshman e il TE Luke Farrell. Inoltre, sarà da seguire l’impatto del folgorante recruit 5 stelle Julian Fleming, che si ritaglierà uno spazio non secondario.

Difesa: La difesa dovrà sostituire Chase Young, Jeff Okudah, Malik Harrison, Damon Arnette, DaVon Hamilton e Jordan Fuller, tutti divenuti professionisti, ai quali si è aggiunto il quotatissimo CB Shaun Wade, che ha propeso per l’opt out in preparazione al prossimo Draft che lo vedrà protagonista. E non è finita: anche il defensive coordinator è cambiato, fuori Jeff Hafley (ora HC di Boston College) e dentro Kerry Coombs, in arrivo dai Tennessee Titans dove svolgeva il ruolo di CB Coach. La linea non ha un altro Chase Young, ma sarà comunque più che apprezzabile: Tyreke Smith e Zach Harrison in coppia potrebbero sopperire all’assenza della seconda scelta assoluta all’ultimo draft. Al reparto linebacker l’esperienza non manca: Tuf Borland, Baron Browning e Pete Werner sono tutti all’ultimo anno di college, però sono privi di ciò che Harrison rappresentava in quanto a leadership. Ohio State ha avuto nel 2019 la prima passing defense della nazione, ed è scontato che in questo risultato le prestazioni di Okudah, Arnette e Wade abbiano inciso non poco: oggi la secondaria dei Buckeyes non è certo da buttare, ma Tyreke Johnson e Sevyn Banks non sono ancora ai livelli dei loro predecessori. Le safety dovrebbero essere Josh Proctor e Marcus Williamson, ma occhio al talento del freshman Lejond Cavazos che potrebbe ritagliarsi uno spazio.

Prospetti: Justin Fields è ovviamente il nome più caldo, ma da seguire sono senz’altro anche il WR Chris Olave e il tackle Thayer Munford, tutti forti candidati ad una chiamata piuttosto precoce al prossimo draft. In difesa, dopo l’opt out di Wade, il ragazzo da seguire sarà il DE Zach Harrison, sophomore di belle speranze, viste le carriere dei suoi predecessori.

Penn State Nittany Lions

penn state

Preseason ranking: 5

Head Coach: James Franklin (7° stagione, 56-23)

Record 2019: 11-2

Partite da non perdere: Ohio State (31 ottobre), Maryland (7 novembre), at Michigan (28 novembre), Michigan State (12 dicembre)

Punti di forza: D Line e secondaria.

Punti deboli: talento offensivo.

Attacco: La transizione da Pro-Style a Spread dell’attacco di James Franklin sembra essersi completata a metà: la mentalità offensiva è quella giusta, il play calling è moderno, ma manca ancora la continuità nel passing game che metterebbe in costante apprensione le difese avversarie. Si si eccettuano le sfide con Idaho (FCS), Maryland (quasi-FCS) e Memphis al Cotton Bowl, Penn State ha segnato una media di 25 punti scarsi a gara. Certo, questa penuria di segnature è indubbiamente imputabile a Sean Clifford, il QB junior atteso quest’anno al decisivo salto di qualità, ma non è il solo responsabile: mancano completamente i ricevitori, eccettuato il fuoriclasse TE Pat Freiermuth, dopo l’uscita di KJ Hamler e la partenza di Justin Shorter verso Gainsville, a Clifford è rimasto il solo Jahan Dotson come target rientrante. Alle sue spalle, tra quelli di ritorno, il secondo WR per ricezioni nel 2019 è stato Daniel George, con sole 9. La linea ha faticato l’anno scorso contro le DLine più forti, ma è auspicabile che il suo rendimento quest’anno migliori, vista l’esperienza che la governa: il centro Michael Menet e il tackle Will Fries guidano il gruppo. Molte delle fortune dei Lions potrebbero dipendere dalle prestazioni del temibile duo di runningback Journey Brown e Noah Cain, entrambi autori di un 2019 in costante crescita.

Difesa: La linea dispone di buon talento: sull’interno rientreranno PJ Mustipher e Antonio Shelton; Shaka Toney si riprenderà il suo posto in un End, mentre sull’altro lato toccherà a Jayson Oweh prendere il posto che fu di Yetur Gross-Matos e cercare per quanto possibile di non farlo rimpiangere. Perdere Micah Parsons per opt out è stato un duro colpo per il linebacking corps dei Lions, che potrà comunque contare sul talento e la stazza di Ellis Brooks e Brandon Smith. La secondaria è stata di buon livello nella passata stagione, ed è auspicabile che possa migliorare durante quella attuale: il senior Lamont Wade si riprenderà il suo posto da FS e accanto a lui ritroverà l’altro leader del reparto, il CB Tariq Castro-Fields. La SS dovrebbe essere ancora Jonathan Sutherland, mentre sull’altro angolo ci sarà battaglia per la titolarità tra il sophomore Marquis Wilson e il junior Donovan Johnson.

Prospetti: Pat Freiermuth sarà uno dei primi 3 TE ad essere scelto al prossimo draft e, vista la penuria di WR nell’attacco di PSU è probabile guadagni ancora maggiore importanza come pass catcher in questa stagione. Anche il RB Journey Brown merita un’occhiata: al Cotton Bowl è sembrato quanto di più vicino a Saquon Barkley si sia visto in maglia blue and white negli ultimi anni, ma dovrà saper dare continuità a prestazioni come quella. In difesa, dopo l’opt out di Micah Parsons, i talenti da osservare sono il DE Shaka Toney e il CB Tariq Castro-Fields.

Rutgers Scarlet Knights

rutgers big ten

Preseason ranking: 107

Head Coach: Greg Schiano (1° stagione, 12° stagione totale, 68-67)

Record 2019: 2-10

Partite da non perdere: Maryland (12 dicembre)

Punti di forza: Front 7; ritorno di Greg Schiano.

Punti deboli: L’attacco è un disastro, specialmente il running game.

Attacco: Secondo peggior attacco della nazione sia per yard guadagnate che per punti segnati: solo 159, di cui, però, 92 sono arrivati in sole due partite. Ciò vuol dire che nelle restanti 10 gli Scarlet Knights hanno segnato in media meno dell’equivalente di un touchdown a gara. Non benissimo. Schiano, per migliorare le cifre offensive dei suoi, potrà contare sul QB rientrante Artur Sitkowski, dopo che quest’ultimo si era iscritto temporaneamente al portal, e con lui faranno rientro il miglior ricevitore Bo Melton e l’ex transfer da Wisconsin Aron Cruickshank. La linea, come il resto della squadra, ha fatto tremenda fatica l’anno scorso, e con la schedule conference-only di quest’anno, è probabile che nuovamente le cose non vadano a gonfie vele: ultima per rushing offense nel 2019, quest’anno ha perso 3 titolari. Anche l’uscita del RB Raheem Blackshear verso Virginia Tech non aiuterà in questo senso, con i junior Isaih Pacheco e Avery Young che si spartiranno le portate.

Difesa: Il nuovo defensive coordinator è Robb Smith, veterano in arrivo da Texas A&M che già aveva lavorato con Schiano a Rutgers nei primi anni ’10. La difesa non è disastrosa come l’attacco, ed è possibile subisca anche un miglioramento in questa annata visto che 10 degli 11 starter dell’anno scorso sono di rientro. La linea si è arricchita di numerosi transfer – come Malik Barrow da UCF, Michael Dwumfour da Michigan e Ireland Burke da Boston College – e darà sicuramente impegno alle OLine avversarie. Il linebacking corps è molto esperto e profondo: accanto ai senior Tyshon Fogg e Olakunle Fatukasi, troverà spazio da starter un altro senior che potrebbe essere Tyreek Maddox-Williams o Rashawn Battle. La secondaria è l’anello più debole della difesa: solo 5 INT l’anno scorso per un gruppo che era – ed è ancora – molto giovane: Brendon White è il FS veterano, mentre tra i CB l’unico senior è il transfer da Toledo Tre Avery, accanto al quale dovrebbe partire l’esplosivo sophomore Avery Young (spesso usato anche come punt returner).

Prospetti: Il LB Tyshon Fogg è senza dubbio il prospetto di maggior caratura di questa squadra: 6-1 per 237 pound, uscente da una stagione da 104 tackle. Anche il compagno di reparto Olakunie Fatukasi merita un occhio di riguardo.

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