La TOP 10 di week 5 2020

Messa in archivio la Week 5 di questa nuova, strana, stagione NFL ecco che da 1, voto più basso, a 10 ripercorreremo quanto successo in tutte le partite NFL del weekend ponendo la lente d’ingrandimento sul meglio ed il peggio di questa settimana. Come sempre, in chiusura, le menzioni d’onore per cui tutti siete invitati a dare il vostro specialissimo voto a ciò che non ha trovato spazio all’interno del pagellone!

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Atlanta Falcons: settimana scorsa O’Brien, questa Quinn. Una nuova, strana, streak più di abitudine calcistica italiana che di football americano. Come potrete notare all’ultimo posto però non c’è l’head coach, bensì il management dei Falcons. Che Quinn fosse già bello che esautorato era il segreto di pulcinella e l’errore di Atlanta è stato quello di puntare ancora su di lui solo per il finale in crescendo della scorsa stagione nonostante fosse evidente bisognasse andare oltre. Ora si sono bruciati anche la stagione 2020 dopo che dal Super Bowl perso erano entrati in piena “Win now mode”.

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JJ Arcega-Whiteside: il nativo di Zaragoza mette a segno una singola ricezione per 37 yard che chiude un terzo down a pochi secondi dalla fine del secondo quarto. Niente di male fino a qui, se non fosse che per festeggiare la ricezione non permette al suo team, privo di time-out, di poter effettuare lo spike ed il field goal che avrebbe potuto regalare un momentaneo pareggio all’intervallo.

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James Robinson: cosa mi tocca vedere? Auto-Fumble pessimo.

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Jared Goff: il QB, autore di una buona prestazione nella vittoria dei suoi Rams, si macchia di un errore da biro rossa nel festeggiare il suo TD su corsa per il 19-7: sbaglia lo spike! Eresia!

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Jerry Jones – Dak Prescott: il quarterback dei Cowboys esce dalla stagione con un infortunio bruttissimo – di seguito solo il video in cui lascia il campo consolato dai compagni e salutando i tifosi – ed un futuro totalmente incerto. Questo è il motivo per cui molti giocatori non vedono di buon occhio il franchise tag e giocare una stagione sotto di questo. Una sconfitta dolorosa sia per Prescott che per Jones, probabilmente a questo punto forse di più per Dak, i quali in questa offseason non si sono trovati nei termini economici per un rinnovo a lungo termine. Io sono dalla parte dell’owner che Prescott ancora non meritasse un contratto come quello che richiedeva, ma la verità dei fatti sta sempre nel mezzo. Rimane come unica certezza che l’ex Mississippi State ora dovrà recuperare da un infortunio pesantissimo e paradossalmente, allo stato delle cose, da metà marzo sarà un free agent.

https://twitter.com/thecheckdown/status/1315424461428908032?s=20

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L’umiltà della famiglia Minshew: se il baffo che lo contraddistingue ce l’ha fatto amare fin da subito, la posizione in cui viene collocato il padre, probabilmente con accredito, è pura poesia. Piccionaia.

https://twitter.com/thecheckdown/status/1315358634809802752?s=20

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Adam Thielen: aprite l’ABC del football americano e riguardate questo fantastico gioco di piedi e finte che mette a referto il WR dei Vikings per andare in TD. Bellissimo.

https://twitter.com/thecheckdown/status/1315487824032931840?s=20

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Isaiah Rodgers: il CB rookie dei Colts da UMass, per l’occasione Kick Returner, si regala un ritorno di calcio in touchdown per un totale di 101 yard. Da tempo non vedevo un ritorno di calcio così lungo.

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Chase Claypool: il rookie da Notre Dame mettere a referto una partita da incorniciare, di assoluto livello, con 3 corse per 6 yard ed 1 TD insieme a 7 catch per 110 yard ed altri 3 TD.

https://twitter.com/NFL/status/1315383758447472640?s=20

10 top 10

Alex Smith: cosi, senza apparenti meriti sportivi. Torna in campo a 36 anni e dopo 17 operazioni che avrebbero messo in ginocchio la maggior parte dei giocatori. E’ per lui la copertina di giornata. Un giocatore che ha purtroppo raccolto meno di quanto meritasse. Bentornato Alex!

Menzioni d’onore

Jimmy Garoppolo: l’avevo inizialmente collocato al posto 2, poi l’ho inserito nelle menzioni d’onore. Prestazione totalmente incolore per il QB dei 49ers che è vero rientra da un infortunio, ma così male non ce lo si sarebbe aspettati. 7 su 17 per 77 yard, 2 INT e un rating di 15.07…

Aaron Donald: non trova posto in classifica vista la caratura dell’avversario ed il fatto che ormai è un costante, ma i 4 sacks contro Washington sono davvero tanta tanta roba. Dominante come pochi nella storia.

Darren Fells: il TE dei Texans mette a referto un TD su corsa di 44 yard. Visto live mi aveva dato questa sensazione, rivedendolo ne sono ancora più certo: è uno dei TD 40+ più lenti dei 101 anni di storia della lega.

https://twitter.com/NFL/status/1315350554390925312?s=20

AJ Green: il WR dei Bengals, nella brutta sconfitta contro i Ravens, mette in evidenza un atteggiamento pessimo. Su un lancio sbagliato di Burrow non si prende minimamente la briga di fermare il ritorno dell’intercetto. Sulla sideline poi, beccato dalle telecamere, sembra dire che se non lanciano per lui dovrebbero tradarlo.

https://twitter.com/Eaglesfans9/status/1315487677534408704?s=20

Myles Sanders: bellissimo run TD del RB degli Eagles per 74 yard.

Dennis Gardeck: improponibile festeggiamento dopo un sack. Ricordi di simpsoniana memoria…

https://twitter.com/thecheckdown/status/1315387287530733568?s=20

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Nome Schemi Raiders: chiudiamo in bellezza con una carrellata di nomi degli ignorantissimi schemi finiti chiamati da Derek Carr durante la sua carriera con i Raiders.

https://twitter.com/thecheckdown/status/1315739233177333760?s=20

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Eugenio Casadei

Appassionato di calcio (Bologna) e trekking, segue il football assiduamente dal momento in cui vide giocare Peyton Manning con la maglia orange di Denver, divenire tifoso Broncos una naturale conseguenza. Scrive la rubrica settimanale "Indiscrezioni di mercato NFL" in offseason e la "Top Ten" in regular season con grande divertimento e passione.

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