Hot Take: qualche (in)certezza sulla NFL – Episodio 8

Il football americano è lo sport più razionale e, in un certo senso, freddo che esista: ogni giocata, come ben saprete, altro non è che la traduzione di centinaia di segnacci disegnati su una lavagnetta da paranoiche controfigure di Professor X e provati migliaia di volte in allenamento.
Freddezza, troppa freddezza.
Fortunatamente, però, a rendere più mite il clima nel mondo NFL ci siamo noi tifosi – aiutati da analisti più o meno qualificati – con le nostre sparate a zero, o come direbbero nei paesi anglofoni “hot take” che stando a Wikipedia – inglese – significa « a hot take piece of deliberately provocative commentary that is based almost entirely on shallow moralizing»: deliberatamente provocatorio.

Una hot take non deve per forza essere ragionata, anzi, spesso altro non è che frutto dell’emotività del momento e del modernissimo bisogno di esternare su uno schermo ogni nostro pensiero: questa rubrica nasce proprio per questo, per dare spazio ai vostri pensieri “più irrazionali” e successivamente sviscerarli, razionalizzarli ed eventualmente bocciarli o approvarli.
Questa rubrica, in definitiva, altro non è che l’inevitabile sequel transmediale delle nostre discussioni su Telegram: parteciparvi è facilissimo, tutto ciò che dovete fare è apporre l’hashtag hot take dinanzi alla vostra hot take.

Senza dilungarsi ulteriormente…

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Tom Brady MVP
Le statistiche, prese così senza contesto, ci sarebbero, in quanto Brady fino a questo punto della propria stagione ha lanciato ben 18 TD a fronte di 4 miseri intercetti, ma contestualizziamo velocemente tali numeri: metà dei touchdown lanciati sono arrivati in due sole partite, quelle contro Chargers e Raiders, e nelle altre cinque il GOAT – ci ritorneremo a breve – è stato indiscutibilmente più umano.
Il contesto indubbiamente aiuta, in quanto poter contare su un corpo ricevitori composto da Godwin, il mal utilizzato Evans, il non più esiliato Antonio Brown, il rigenerato Gronkowski e gli ottimi a sprazzi Miller e Johnson può contribuire a mettere insieme numeri esaltanti, ma proviamo a non essere troppo emotivi, in quanto fino a questo punto a mio avviso a trascinare i Buccaneers alla vittoria ci ha pensato un reparto difensivo incredibilmente completo e ricolmo di talento, prendete il massacro dei Packers come esempio.
Detto ciò credo proprio che Brady concluderà la stagione perlomeno nella discussione per l’MVP.

Una squadra della NFC East farà più strada ai playoff di una squadra della NFC West
Non mi stancherò mai di dirlo, il fatto che la NFC East venga rappresentata ai playoff rimane vergognoso, però proviamo ad andare con calma: come già detto la scorsa settimana, questi playoff hanno tutte le carte in regola per essere i più pazzi di sempre in quanto a causa del Covid-19 il fattore campo sarà quasi ininfluente e ciò, come facilmente immaginabile, condizionerà la vincitrice della NFC East, la cui partita in casa altro non sarà che una partita nel proprio stadio vuoto.
Non vedo come gli Eagles – faccio bene a dare i Cowboys per morti? Beh, rispondetemi voi con qualche Hot Take – possano battere una fra Seahawks, Rams, Cardinals e 49ers: volevo metterne solo tre, lo ammetto, ma al momento non saprei dire quale delle quattro sorelle del West sarà costretta ad assistere ai playoff dal divano.
Salvo miracoli, no.

A fine stagione i ‘Niners avranno un numero più alto di infortuni che di touchdown messi a segno
Se continuano così questa Hot Take sarà triste realtà, anche perché a breve non avranno più nessuno in grado di mettere fisicamente a segno un touchdown: direttore, le siamo vicini.

I Jets NON avranno a disposizione la prima scelta assoluta al prossimo draft
COSA VI HO DETTO LA SCORSA SETTIMANA?
NON PERMETTETEVI MAI PIÙ DI MANCARE DI RISPETTO AI JETS, SQUADRA CHE PER ESSERE VERA CON SÈ STESSA È ANDATA AD ASSUMERE LA PIÙ GRANDE MENTE OFFENSIVA DELLA NOSTRA GENERAZIONE: SE GUADAGNARE 4 YARDS IN UNA METÀ DI PARTITA NFL NON FA RIMA CON PRIMA SCELTA ASSOLUTA, COSA MAI LO FARÀ?
Wow, caps lock e bold: dolore oculare più che meritato, in quanto se non avete ancora capito sono molto protettivo nei confronti dell’inettutidine dei Jets.
Ora mi raccomando, non provocatemi anche la settimana prossima, sennò questa rubrica si trasformerà in un’arena nella quale dare battaglia agli haters dell’incompetenza Jetsica.

La vincente della NFC East chiuderà sul 6-10
Sei vittorie?
Non sono un po’ troppe?
Qui si ride e si scherza ma arrivati oramai a metà stagione la “regina” Philadelphia è ancora ferma a quota due vittorie e considerando la situazione in casa Cowboys, l’intrinseca inettitudine della squadra di football e la natura autodistruttiva dei Giants immaginarsi una battaglia all’ultimo sangue a suon di vittorie per toglier loro la corona è difficile: immagino che prima o poi il numero di vittorie inizierà a salire, principalmente a ridosso dei tanti incroci intra-divisionali, ma al momento sei è un numero decisamente ottimista.

Baker Mayfield giocherà meglio senza Odell Beckham Jr.
Odell Beckham Jr. non è assolutamente il giocatore più facile con il quale condividere uno spogliatoio, ma ogni volta che si perde qualcuno del suo calibro pensare a miglioramenti è pura follia: senza Odell Beckham le difese avranno modo di concentrare maggiori risorse contro le corse, rendendole verosimilmente meno efficaci e costringendo così Mayfield a addossarsi maggiori responsabilità sotto le quali, senza il proprio miglior ricevitore, potrebbe soccombere.
In questo caso rispondo senza servirmi del mio tanto amato “credo”: no, non giocherà meglio, non giocherà ogni domenica contro la secondaria dei Bengals.

I ricevitori Pro Bowler dei Buccaneers quest’anno non saranno convocati al Pro Bowl
Ne ha parlato Arians giusto qualche giorno fa, sottolineando l’ovvio fatto che ai ricevitori dei Buccaneers non interessino i numeri -e la conseguente gloria – personali ma il successo della squadra: addentriamoci velocemente nel corpo ricevitori dei Buccaneers per capire meglio i perché della tua affermazione.
I ricevitori Pro Bowler di cui stai parlando sono ovviamente Evans e Godwin, giocatori che per vari motivi stanno rendendo meno rispetto a quanto fatto lo scorso anno: Evans, molto semplicemente, non sta vedendo un numero sufficiente di palloni per sostenere la sua produzione annua mentre Godwin è stato costretto a saltare un numero non indifferente di partite a causa di vari acciacchi.
L’arrivo di Brown non gioverà sicuramente alla produzione dei due Pro Bowler e tenendo presente la democraticità di Brady nel distribuire l’ovale, dubito Evans e Godwin saranno convocati ad un Pro Bowl che nemmeno si giocherà.

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Gilmore a breve non sarà più un giocatore dei Patriots
Triste ma vero.
Negli ultimi mesi ho letto più volte di una possibile dipartita di Gilmore dai Patriots, in quanto con Belichick non si sa mai: un inizio di stagione difficile per giocatore e squadra ha permesso a questa voce di prendere sempre più quota ed a questo punto immagino che una possibile scelta al primo round del draft possa convincere Belichick a spedire il proprio miglior giocatore a qualche contender convinta di essere ad un Gilmore di distanza dal poter spodestare i Chiefs.
Sarebbe indubbiamente triste, non c’è che dire, ma vista la situazione comprenderei la mossa di Belichick, mossa che a questo punto non è assolutamente irrealistica.

Dallas arriva in top 5 al draft 2020, e lo zio Jerry trada la pick, un Prescott guarito e ristabilito e un tot di altra roba per la 1 e prende Trevor Lawrence, al quale non sembra vero di infilarsi l’elmo con la stella e tutti i soldi che esso comporta
E secondo te i miei cari New York Jets si priverebbero della succosa opportunità di rovinare vita e carriera all’ennesimo giovane e ultra-promettente quarterback?
Amore per i Jets a parte, parto col dire che Trevor Lawrence a Dallas sarebbe qualcosa di enorme, un matrimonio fra uno dei giocatori più hypati della storia recente e la squadra più scrutinata dell’intero panorama sportiva americano: si sa, a Jerry Jones le attenzioni non dispiacciono, anzi, ma ho come l’impressione che tale convivenza diventerebbe tossica dopo la prima sconfitta che come già ben sapete certe trasmissioni speculano giusto un po’ su ogni singola elle dei Cowboys.
Lawrence a Dallas: continuate a ripeterlo.
Folle, no?
Dallas con una difesa del genere ed un attacco potenzialmente guidato da DiNucci – non che con Dalton la situazione fosse eccessivamente migliore – ha buonissime possibilità di trovarsi a pescare fra le prime cinque, anche se purtroppo – o per fortuna – militando in NFC East credo che, per sbaglio, qualche vittoria avranno modo di scroccarla, per cui il prezzo potrebbe alzarsi vertiginosamente in caso possedessero una scelta fra la 6 e la 12.
Sto consciamente evitando di rispondere alla parte succosa della Hot Take, forse perché non riesco a concepire il binomio Lawrence-Cowboys, o forse perché non vedo possibile che chiunque sia in possesso della prima scelta sia anche solo disposto ad ascoltare offerte: certo, Lawrence potrebbe tirare fuori dal cilindro un Elway – o Manning – e rifiutarsi di indossare il rancido verde dei Jets, però anche in quel caso sono convinto che il prezzo richiesto dai Jets sarebbe follemente alto.
In definitiva non credo che il destino di Dallas e Prescott si incanalerà su binari differenti, anche se effettivamente New York potrebbe essere disposta a ricoprirlo d’oro in modo da sedare la sua fame competitiva, fame destinata a non essere soddisfatta nei putridi Jets: a Jerry Jones piace stupirci, ma credo che il front office di New York – oltre che a Prescott – per cedere “Lawrence” debba ricevere un’offerta simile a quella che ricevettero i non ancora Football Team dai Saints per Ricky Williams.
Guarda te Jerry cosa ci porta a pensare.

Brady durante la permanenza ai Bucs dimostrerà di essere il GOAT indiscusso
Lo è già.

Burrow farà una carriera alla Stafford, grandi numeri, ma con una società che non saprà costruirgli una squadra da titolo intorno
No, no, no, ASSOLUTAMENTE NO.
Questa risposta poco razionale ed immotivata è dovuta al fatto che dopo le ultime sconfitte questo sciagurato pensiero ha iniziato ad aleggiare nella mia testa, anche se è troppo presto per abbozzare qualsiasi genere di paragone: che il roster dei Bengals fosse ricolmo di lacune era ben noto, così come che la linea d’attacco non sarebbe stata in grado di proteggerlo adeguatamente, ciò che però ci permette di inserire questi due giocatori nella stessa proposizione sono le partite perse “dal resto della squadra” nonostante il grandissimo sforzo individuale del quarterback.
Ciò nonostante è ancora troppo presto per dire ciò e, prima o poi, sono convinto che Cincinnati riuscirà a costruire una linea d’attacco perlomeno decente o almeno lo spero, perché il mio cuore non reggerebbe ad un’altra first pick overall con il numero 9 sprecata e malservita.

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Mattia Righetti

Mattia, 27 anni. Voglio scrivere per vivere ma non so vivere. Quando mi cresce la barba credo di essere Julian Edelman. Se non mi seguite su Twitter (@matiofubol) ci rimango malissimo.

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