Espugnato l’Arrowhead (Las Vegas Raiders vs Kansas City Chiefs 40-32)

La domanda, nei giorni che hanno preceduto la sfida tra le rivali di Division Chiefs e Raiders, era soltanto una: quanti punti farà la squadra di Patrick Mahomes contro la difesa ballerina dei Las Vegas Raiders? I Silver & Black, nelle quattro sfide precedenti, avevano concesso una media di 30 punti mentre i padroni di casa Kansas City Chiefs ne avevano segnato in media 29 e spiccioli.
Ma come sa fin troppo bene qualunque amante della NFL, ogni partita fa storia a sé e gli underdog (la squadra palesemente sfavorita) possono ribaltare i pronostici e regalare ai propri tifosi il più inaspettato degli upset.
I Raiders non vincevano contro i Chiefs dallo spettacolare 31–30 ottenuto ad Oakland nel 2017, e non espugnavano la casa dei Chiefs dal lontanissimo 2012.

La sfida di domenica ha visto i nero-argento battere non solo i propri rivali (“per chiamarla rivalità devi vincere qualche partita”, aveva detto Derek Carr alla vigilia), ma anche i propri demoni. La squadra ha reagito agli imprevisti, non si è disunita dopo gli errori, non si è persa d’animo quando l’attacco guidato da Mahomes muoveva palla con una apparente disarmante facilità, ed ha trovato il coraggio di osare quando serviva di più.

Il primo tempo si è concluso in parità, sul 24-24. Dopo essere stati graziati da un holding di Kelechi Osemele (successivamente infortunatosi gravemente) che ha annullato un TD pass da 58 yard per Tyreek Hill, i Raiders sono andati in vantaggio con un field goal di Daniel Carlson. La reazione dei Chiefs non si è fatta attendere, e nel drive successivo è arrivato il TD su corsa del QB MVP del Super Bowl LIV.
Un pallone malamente sparacchiato da Derek Carr viene intercettato dalla difesa e riportato da Bashaud Breeland fino alle 28 di Las Vegas. Con il campo corto Hill porta la palla in end zone sfruttando la sua velocità e gli ottimi blocchi di Travis Kelce e Nick Keizer.
Gruden martella la difesa dei Chiefs con le corse, ma poi toglie la sicura al braccio di Carr lasciandolo lanciare lungo per un liberissimo Nelson Agholor, che si invola per un TD da 59 yard.

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Le squadre si scambiano TD, con Mahomes che trova Sammy Watkins e Carr che risponde con un TD pass per Darren Waller. Verso la fine del primo tempo Gruden rispolvera il più classico dei corsa-corsa-bomba, e Derek Carr lancia per Henry Ruggs III che, dopo aver dovuto aggiustare la traccia per ricevere il pallone, accende i motori per un TD da 72 yard, il primo della sua carriera da professionista.
Sul finire del primo tempo i Chiefs pareggiano e al rientro in campo dopo l’intervallo sono le difese ad essere protagoniste forzando un punt dopo l’altro. Verso la fine del terzo periodo

Carr orchestra il drive che si trasformerà in un TD su corsa di Josh Jacobs ad inizio quarto quarto. La difesa nero-argento, dopo un primo tempo volutamente abbastanza classico, inizia a mischiare le carte per confondere Mahomes e metterlo sotto pressione. Arrivano sack, ed arriva anche un intercetto che l’ex S dei Cowboys Jeff Heath riporta 47 yard fino alle 2 dei padroni di casa. Josh Jacobs vola sulla linea ed atterra in end zone per il 40-24.
Un QB come Mahomes puoi limitarlo, ma non puoi certamente annullarlo e il numero 15 di Kansas City fa il possibile per tenere viva la partita e provare il comeback. Un TD pass per Kelce e la successiva conversione da 2 portano il risultato sul 40-32 Raiders, che ricoprono l’onside kick e sono bravissimi a bruciare i minuti residui per mettere in ghiaccio la vittoria.

La squadra di Jon Gruden ha mostrato coraggio, convertendo due quarti down in momenti importanti dell’incontro. In una occasione l’head coach nero-argento ha deciso di rinunciare ad un facile field goal affidandosi ad una QB sneak su un 4° e 1 dalle 16 di Kansas City alla fine del terzo quarto. La pressione portata da una linea difensiva rattoppata per via delle assenze dei DT Maurice Hurst (messo nella COVID list) e Maliek Collins (infortunato) ha costretto Mahomes a correre in lungo e in largo per il campo per evitare sack (ne sono comunque arrivati 3) e la secondaria soprattutto nel secondo tempo ha coperto molto bene i ricevitori avversari. Da notare che la maggior parte del tempo i Raiders hanno utilizzato solo la linea in pass rush, ben consapevoli della capacità di Mahomes di punire chi osa andare troppo in blitz.

Derek Carr si è riscattato dopo anni di abusi, fisici e verbali, subiti all’Arrowhead Stadium. Con un 22/31 per 347 yard, 3 TD e un ottimo 126.7 come QB rating, il QB nero-argento ha risposto a chi non avrebbe scommesso un centesimo su di lui. Non possiamo non sottolineare lo zampino di Gruden, che è stato bravissimo in questa occasione a mettere il suo QB nelle condizioni di lanciare lungo senza rischiare troppo. Certamente ha contribuito positivamente il ritorno del RT Trent Brown, che aveva giocato 3 snap nella prima partita della stagione prima che un infortunio al polpaccio lo costringesse ad una lunga sosta.
Gruden ha impostato, come suo solito, il game plan sulle corse (35 corse per 144 yard e 4.1 di media in totale, 23 corse per 77 yard e 2 TD per Josh Jacobs). Per quanto la media per corsa non sia stata molto alta, le corse hanno permesso ai nero-argento di aprire delle opzioni nel gioco aereo, cosa che ha prodotto 346 yard nette su passaggio ed ha contribuito ad un netto di 490 yard.

I Raiders, sorprendentemente in positivo con un record di 3-2, si concederanno un po’ di meritato riposo. Non è il caso però di sedersi sugli allori, visto che dopo la bye week si troveranno di fronte un altro QB eccezionale, Tom Brady.
I Chiefs, 4-1 e ancora nettamente la squadra da battere nella AFC, sono attesi a casa dei Buffalo Bills per una sfida da non perdere. Patrick Mahomes contro Josh Allen, i fuochi d’artificio sono già pronti a regalare uno spettacolo pirotecnico.

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Mako Mameli

Appassionato di football americano fin dall'infanzia, gioisce e soprattutto soffre con i suoi Raiders e aspetta pazientemente che la squadra torni a regalargli qualche soddisfazione, convinto che sarà ancora in vita quando Mark Davis solleverà il quarto Lombardi Trophy. Nel tempo libero gioca a flag football e mette in pratica gli insegnamenti di Al Davis lanciando lungo ad ogni down... peccato che abbia una percentuale di completi peggiore di quella di JaMarcus Russell.

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