Dominio assoluto (San Francisco 49ers vs New England Patriots 33-6)

Disfatta epocale per i Patriots sul proprio campo in una partita che, in pratica, è durata due quarti nei quali i 49ers hanno fatto tutto quello che hanno voluto e New England ha fatto da “sparring partner”. E questo nonostante Garoppolo si sia concesso il lusso di subire due intercetti, il primo dei quali aveva permesso a New England di segnare poi il FG del 3-7.
Da quel momento, sul 7-3 per San Francisco, è stato un susseguirsi di turnover di New England, con il povero Cam Newton intercettato tre volte, inframezzati da drives di San Francisco tutti produttivi che hanno chiuso il primo tempo sul 23-3 per i 49ers, che si concedono anche il secondo intercetto nella end-zone di New England nel tentativo di andare ancora in TD negli ultimi secondi.
La cronaca del secondo tempo si può riassumere in due parole: “Garbage time”. I Niners vanno ancora in TD con Wilson, che si infortuna nell’azione e i Patriots mettono a segno soltanto un FG dopo aver sostituito Newton con Jarrett Stidham.

La partita di oggi ha dimostrato, qualora ce ne fosse bisogno, che la sostituzione di quel mostro sacro di TB12, è un affare complicatissimo. Cam Newton non è l’ultimo arrivato, e anche se finora non è mai stato il Newton che conosciamo, ieri è apparso particolarmente sfiduciato. Ha passato poco e con risultati deludenti, sena contare i tre intercetti subiti e non ha praticamente mai corso (5 portate per 19 yard) un prodotto molto inferiore ai suoi standard dei bei tempi.
A parziale scusante di Cam c’è la prestazione a dir poco disarmante della sua linea d’attacco, costantemente superata dalla DL di San Francisco. Newton ha giocato costantemente sotto pressione, ha subito due sacks per 14 yard totali perse. 
Anche i ricevitori sono stati abbastanza sottotono. Un nome su tutti: Julian Edelmann di solito affidabilissimo, ha chiuso con una sola ricezione su tre lanci verso di lui per 13 yard.
E infatti a Jarrett Stidham, subentrato a Newman nel secondo tempo, non è andata meglio, anche se si deve tener conto del fatto che è entrato quando tutti i suoi compagni erano già virtualmente sotto la doccia..

I 49ers, viceversa, possono essere soddisfatti per una vittoria conseguita dominando, e non soltanto a causa delle lacune degli avversari: se i Pats hanno offerto una prova così deficitaria, un bel po’ di merito va anche alla prestazione degli avversari. Abbiamo visto una DL aggressiva e determinata e un gioco d’attacco ben bilanciato e con soluzioni variegate.
Garoppolo è partito subito con passaggi nel medio raggio per George Kittle, 5 ricezioni per 55 yard il suo bottino finale, ma ha anche sfruttato spesso le portate lungo le linee laterali grazie allo schema, sempre più utilizzato, del forward pass sull’esterno per un runner o per ricevitori abili nel portare la palla. E’ lo schema che ha permesso a Deebo Samuel di portare a casa 65 yard su ricezione.
Sugli scudi anche il RB Jeff Wilson (112 yard in 17 portate e tre TD) che ha dovuto purtroppo lasciare il campo per un infortunio ad una caviglia in occasione del terzo TD. Molto bene anche il WRBrandon Alyuk (6 ricezioni per 115 yard).

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In conclusione: un’iniezione di fiducia per i San Francisco 49ers, reduce da qualche prova non impeccabile e attesa da una serie di partite impegnative, a partire dalla prossima contro Seattle, che potrebbero risultare decisive nella corsa alla post-season in una Division diventata difficilissima.

Per i Patriots nulla è compromesso, ma per Bill Balichick ci sarà molto da lavorare per recuperare Cam Newton che nel sistema di New England è apparso finora un pesce fuor d’acqua.

L’ultima annotazione, in epoca di giochi molto pass-oriented, tutti i quattro TD di San Francisco sono arrivati su corsa.

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Francesco Di Taranto

Nato a Foggia, nel 1953, risiedo a Brescia dal 1987 e in precedenza ho abitato a Bologna, dove mi sono laureato in Ingegneria Elettronica. Ho cominciato a seguire il football dalla notte del Super Bowl 1982 vinto da san Francisco sui Cincinnati Bengals. Terminato il servizio militare, nell'aprile '82 ho cominciato a seguire assiduamente, a Bologna, alle partite dei Doves e dei Warriors. Per alcuni mesi, nel 1984, ho partecipato agli allenamenti di una squadra bolognese in formazione, gli Atoms, che sarebbero poi diventati Phoenix San Lazzaro, che ho poi dovuto lasciare a causa del trasferimento per motivi di lavoro. Da allora non ho più smesso di seguire il football, sia professionistico (NFL e poi USFL, AAF e quest'anno XFL), sia dilettantistico in Italia, ma anche in Germania, grazie ai video in streaming della GFL

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