Delfini travolgenti (New York Jets vs Miami Dolphins 0-24)

Perdere una partita senza segnare neanche un punto è una rarità, vedere i Jets affondare non lo è assolutamente. Che fosse una partita difficile per la Gang Green era cosa scontata ma che i reparti potessero essere così scollati tra loro e che i giocatori potessero avere cosi poca grinta no, ed è semplicemente indecente.

Nel primo quarto il divario tecnico, di grinta e di gioco è già evidente, con Miami che senza gradi patimenti si porta avanti grazie al td pass da 4 yard di Fitzpatrick per Shaheen. Nel secondo quarto la musica non cambia ed al primo drive, seguito ad un punt dei Jets, il barbuto Qb segna ancora, stavolta con un lancio da 3 yard per Williams. La reazione di NY è sterile, con solo 32 yard guadagnate in cinque drive, ed un intercetto subito da Flacco ad opera di Howard. Tre drive dopo è ancora Fitzpatrick a salire sugli scudi segnando il terzo rd pass di giornata, questa volta trovando in endzone Smythe. New York sotto di 21 punti si scioglie completamente e si fa notare solo per l’intercetto di Poole sul Qb dei Dolphins. Il secondo tempo vede una partita brutta e sporca senza grandi drive e azioni degne di nota, dove si segnalano solo il fiele goal mancato da NY e il turnover of down sul 4° down subito sempre dai Jets.

Miami vince quindi dominando con il minimo sforzo una partita senza storia e facile contro la peggior squadra della lega. Era dal 1983 che i Dolphins non annichilivano i Jets concedendo 0 punti. Fitzpatrick tolti i due intercetti, non sanguinosi ha fatto il suo, chiudendo con 191 yard passate. Molto bene poi Miles Gaskin con le corse, che raccoglie 91 yard in 18 portate. Oltre alla bella vittoria i tifosi Dolphins gioiscono per l’esordio in campo nell’ultimo drive di Tua Tagovailoa, che proprio ieri è stato nominato starter per la partita contro i Rams che seguirà il bye week.

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Per New York invece ennesima notte fonda. Il veterano Joe Flacco ha dimostrato tutti i suoi limiti del momento e certificando forse il suo definitivo tramonto, perdendo l’11° partita nelle ultime 13 giocate da starter. L’ex MVP del Super Bowl vinto con Baltimore colleziona appena 186 yard ed un intercetto, allungando la striscia di partite per un Qb dei Jets sotto le 250 yard lanciate, completando meno del 50% dei pass tentati, pur avendo a disposizione il rientrato Perriman. Nelle corse bene, con Le’Veon Bell partito in direzione Kansas La’Mical Perine, autore di 115 yard su 21 portate. Un’altra nota lieta è stata come sempre Jamison Crowder, che sarà molto richiesto in vista della trade deadline, come al solito affidabile nel ruolo di slor Wr.

I Jets si confermano ultimi per produzione offensiva nella lega e non ci si capisce di come Gase sia ancora in sella. Va bene puntare alla prima pick, ma un po’ di orgoglio non guasterebbe, senza contare che il guru offensivo analizzando il suo lavoro a Chicago, Miami e ora NY ha sempre fallito miseramente statistiche alla mano, e non si capisce quale angelo custode abbia per allenare nella Nfl. Paradossalmente però la difesa non ha giocato malissimo, con due sack e due intercetti, e le vera sterilità è stata vista in attacco con una oline di burro ed un qb inadatto totalmente.

Prima della bye week i Jets affronteranno tre squadre nettamente più forti, vale a dire Bills, Chiefs e Patriots, in quella che molto probabilmente sarà una stagione  da 0-16 e con la scelta di Trevor Lawrence al prossimo draft sempre più concretizzabile.

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