I Chiefs investono i Bills (Kansas City Chiefs vs Buffalo Bills 26-17)

In un Orchard Park vuoto e sferzato dalla pioggia battente, si affrontano due delle squadre più quotate in AFC e NFL in generale, entrambe partite con un convincente 4-0 come record e incappate nella prima sconfitta stagionale la scorsa “week”.

Cronaca

Entrambe le squadre partono con due possessi che si concludono in altrettanti punt, in particolare i Bills vanno 3 & out dopo tre incompleti consecutivi lanciati da Allen, più da attribuire al quarterback che ai ricevitori. Al secondo tentativo, con un possesso poco scoppiettante, in cui si evidenziano una corsa di Singletary per 10 yds e una ricezione da 11 di Beasley, i Bills entrano in field goal range, affidando un calcio da 47 yds al rookie Bass, che lo realizza. 0-3
I Chiefs replicano, e la prima giocata è una premonizione di cosa avverrà per tutta la serata. Mahomes finge un end-around per Mecole Hardman che arriva correndo nel backfield dietro di lui, la palla però ce l’ha già tra le mani il rookie runningback da LSU Clyde Edwards-Helaire che esplode sulla destra per 31 yds. Dopo un altro big play, una ricezione di Robinson per 22 yds, su primo down in red zone, Mahomes va subito a bersaglio con la sua arma più sicura, Travis Kelce, che corre una traccia di 5 yds, per poi girarsi verso il proprio quarterback, fa una finta di movimento verso destra che contribuisce all’incertezza di Tremaine Edmunds, il quale lascia al tight end abbastanza spazio per ricevere e allungarsi verso la linea della end zone. 7-3

Sul drive successivo, l’offensive coordinator di Buffalo, Brian Daboll, spacchetta le chiamate di corsa per il suo quarterback massiccio, che su option plays o corse disegnate per Allen, corre 4 volte su 13 giocate; aiutati da una penalità per pass interference ai danni di Charvarius Ward da 24 yds, i Bills giungono in red zone, dove dalle 4, Allen esce dalla tasca verso destra e lancia basso una saetta che Diggs prende quasi sdraiato per terra, sfidando le leggi di Newton; il cornerback Ward aveva fatto un buon lavoro in copertura, queste combinazioni sono indifendibili. 7-10
I Chiefs hanno capito che Buffalo non è in grado di difendere le corse e le utilizza in 7 occasioni su 12 snap offensivi, in red zone però ancora una volta al centro della scena sono Mahomes e Kelce, il tight end taglia le maglie di una confusa difesa dei Bills, con una corner route per l’angolo sinistro sul retro della end zone, dove Mahomes lo pesca alla precisione. 13-10
Poco prima dell’intervallo, però, Kelce rischia almeno parzialmente di macchiare la sua prestazione, quando per un colpo preciso del linebacker Klein perde il controllo dello sferoide, recuperato dagli avversari nella persona di Josh Norman. I Bills poi eseguono una giocata intelligente: danno l’impressione di voler tentare un hail mary mancando 6 secondi al termine di metà partita, la difesa dei Chiefs si mette profonda all’altezza della end zone, così che Allen trova Diggs liberissimo che una volta guadagnate 15 yds esce dal campo a 1 secondo dalla fine, dando l’opportunità ai suoi di trovare 3 punti inaspettati. Punti inattesi che si confermano tali, perché Bass manda largo a destra il calcio da 52 yds, errore comprensibile vista la distanza e le condizioni atmosferiche.

Pubblicità

Anche al ritorno dagli spogliatoi KC somministra una pesante dose di corse a Buffalo, che non è riuscita a porre rimedi nel primo tempo e altrettanto sarà nel secondo. Coerentemente il drive è concluso da una corsa in touchdown del secondo runningback Darrell Williams su 4th & inches. Sono presenti tre giocatori nel backfield, Kelce e Williams offset ai lati di Mahomes, e Tyreek Hill qualche yard dietro in linea con il quarterback, Mahomes consegna a Williams che da destra taglia verso sinistra mentre l’intera linea e Kelce, che si comporta come un fullback, si spostano verso destra, liberando la parte opposta del campo, su cui banchetta per l’appunto Williams. 20-10
Dopo un altro punt dei Bills, KC allunga con un field goal dopo l’ennesimo drive a maggioranza di corse e che porta via buone fette di cronometro. 23-10
I Bills trovano una reazione d’orgoglio, una scintilla che sembra poter scatenare una rimonta, in un possesso in cui Allen ritrova il tocco delle prime giornate, conduce i suoi in cinque giocate alle 8 avversarie, dove inspiegabilmente Beasley, in posizione di slot receiver, non viene preso da nessuno alla linea di scrimmage né nella sua prossimità, corre indisturbato una traccia slant verso l’interno, riceve e si allunga per lo spazio da 6 punti. I Bills su cui fino a quel momento i Chiefs avevano corso sopra e che parevano spacciati, sono a un solo possesso di distanza. 23-17

I Chiefs sanno che basta un field goal per aggiudicarsi la contesa mancando meno di sette minuti alla fine, continuano con la loro politica di drive lunghi e corse frequenti, tra le quali Mahomes spruzza un po’ di magia. Prima trova Kelce, che esegue una presa fenomenale da 20 yds, e poi Pringle che su 3rd & 12 esagera e guadagna 37 yds. Nell’occasione Pringle è scivolato dietro a Edmunds e Poyer che erano più intenti a osservare cosa avesse intenzione di fare Mahomes, il quale uscito dalla tasca era al limite della linea di scrimmage e avrebbe potuto facilmente prendere e andare palla in mano, anche per questo è più pericoloso fuori dal “pocket” che al suo interno. Il drive si ferma su 4th & 4 dalle 12, dove Butker realizza un calcio da 30 yds per il più nove. 26-17
Mancano 1 minuto e 56 secondi, i Bills sono sotto di due possessi e senza time-out, su 2nd & 12 Allen, mosso dalla disperazione lancia per Beasley che sta tagliando verso la side line sinistra, il ricevitore è attorniato da due difensori, davanti e dietro, inoltre il passaggio ha troppa aria sotto di sé e troppa poca velocità, venendo intercettato spettacolarmente da Sorensen con un “one-handed pick”. Game Over.

Considerazioni

La storia principale della partita è stato il gioco di corse prepotente e martellante dei Chiefs e la corrispondente incapacità della difesa dei Bills di fermarlo. A fine partita, senza contare le corse più che altro improvvisate di Mahomes, Kansas City fa registrare 5,8 yds per tentativo, media abbassata dalle corse di gestione in “garbage time” visto che nel pieno della partita valeva 7 o più yard di media per portata.
Questo è avvenuto per di più con una offensive line rimaneggiata, vista l’assenza della guardia sinistra Osemele, verosimilmente fuori per la stagione, e del miglior right tackle della Lega, Mitchell Schwartz, uscito per un problema alla schiena. Il reparto subisce dei rivolgimenti a gara in corso proprio a causa dell’infortunio appena menzionato, con Remmers, prima a guardia sinistra che passa a tackle di destra e Allegretti che entra come left guard e giocherà un eccellente partita in run blocking, aprendo il varco per il touchdown di Williams.
Clyde Edwards-Helaire, che aveva avuto un esordio “monstre” da 138 yds e 1 TD contro i Texans, si supera con 261 yds ma 0 touchdown, correndo però con convinzione e intelligenza, forse motivato dall’arrivo dello svincolato Le’Veon Bell, che si sta sottoponendo alle procedure COVID prima di entrare in squadra, pur avendo già firmato con la franchigia del Missouri.
Inedito il posizionamento frequente di Kelce nel backfield, da fullback, soprattutto visto che nella gran parte dei casi quando era in quella parte del campo Bieniemy chiamava uno schema di corsa; sorprendente perché di Kelce si parla più come di un, letteralmente, “grande” ricevitore più che tight end, suo ruolo effettivo, perché gli si attribuisce una mancanza di passione ed efficacia nel bloccaggio, come invece hanno Kittle o Gronkowski.

Dall’altro lato, sicuramente si è sentita l’assenza di Milano, sia nel fermare le corse che in copertura dei passaggi.
Nelle situazioni di lancio, solo parzialmente la difesa ha replicato la tattica dei Raiders di una settimana fa, ovvero mandare in pressione tre giocatori, un defensive linemen a “spiare” Mahomes e sette in copertura. Strategia risultata vincente perché Mahomes se blitzato è micidiale con le armi di cui dispone e la sua velocità di pensiero, mentre se riesci a portare un minimo di pressione, ne eviti lo “scramble” con una spy e copri a dovere i suoi target, è vulnerabile. Ieri Buffalo ha replicato talvolta tale strategia con Mario Addison a fare da “spy” come Key una settimana fa, ma più spesso in pressione andavano quattro, non in grado di mettere in campo un contenimento che tenesse Mahomes nella tasca, dietro si giocava più che altro copertura a zona, con Edmunds rivedibile nel mezzo del campo, e Norman, cornerback due a maggior ragione dopo l’infortunio di Levi Wallace, anello debole e preso di mira nelle “poche” occasioni di lancio.
Questo ragionamento rimane un po’ fine a sé stesso, perché i Bills non hanno neanche potuto testare in profondità la propria tattica per Mahomes, non essendo riusciti in primo luogo a fermare le corse, e se non fermi le corse (Green Bay nell’ultimo NFC Championship docet) c’è poco che puoi fare, in questo il football rimane un gioco “semplice”.
Preoccupante la regressione della difesa di Buffalo da un anno a questa parte; come nei vasi comunicanti, migliorato l’attacco, la difesa è calata, pur senza stravolgimenti nel personale.

A proposito di attacco, Josh Allen sembra tornato sulla terra dopo le prime 4 giornate che a ragione l’avevano messo nella corsa all’MVP (sempre che si possa parlare di MVP dopo 4 giornate di una stagione senza preseason). La sua crescita rimane esponenziale: nelle prime 16 partite della sua giovane carriera ha segnato 15 TDs su passaggio, subito 19 intercetti e registrato un passer rating di 70.9, nelle seguenti 16: 29 touchdown, 5 intercetti e passer rating di 99.4. Ieri è parso il Josh Allen delle prime 16 partite, lanci con poco tocco e precisione, che richiedevano uno sforzo ulteriore da parte dei ricevitori, finirà con 14 su 27 per 122 yds, 2 TDs e 1 intercetto. Merito anche della difesa dei Chiefs che ha portato pressione con diversi uomini mettendolo a disagio.

Sicuramente rivedremo ambo le squadre nella postseason. I Chiefs per profondità e talento del roster, oltre all’esperienza dell’anno scorso e uno dei migliori coaching staff, sono in cima alla lista delle contendenti al Lombardi Trophy. I Bills devono registrare qualcosa in difesa ma sono in grado di farlo essendo McDermott un head coach specializzato in difesa(ex coordinatore della difesa sotto Andy Reid a Philadelphia) e avendo i pezzi per farlo; Josh Allen ha avuto due partite complicate ma pur sempre contro Titans e Chiefs, è presto per andare in panico, di sicuro i Bills appaiono ancora essere un gradino sotto pretendenti di primo livello come Chiefs, Ravens, Steelers, Packers, che però se si presta attenzione hanno tutte problemi.

Il bello della NFL: l’equilibrio.

Merchandising Merchandising

Articoli collegati

Pulsante per tornare all'inizio
Chiudi

Adblock rilevato

Huddle Magazine si sostiene con gli annunci pubblicitari visualizzati sul sito. Disabilita Ad Block (o suo equivalente) per aiutarci :-)

Ovviamente non sei obbligato a farlo, chiudi pure questo messaggio e continua la lettura.