Ritorno alle corse (Baltimore Ravens vs Houston Texans 33-16)

Il week 2 della stagione NFL 2020 presentava subito un succulento piatto principale nella serata di domenica. Lo scontro tra due dei nuovi quarterback più elettrizzanti della Lega: Deshaun Watson versus Lamar Jackson. La vittoria, come da molti pronosticato, è andata ai Baltimore Ravens, ma non lasciatevi ingannare dal risultato finale che recita 33 a 16 e sembra suggerire un divario molto ampio. Gli Houston Texans sono rimasti in gara per moltissimo tempo e solo qualche errore di troppo ha precluso loro la possibilità di giocarsela punto a punto fino alla fine. Vediamo gli aspetti salienti del match.

Ingram The Hammer

I Baltimore Ravens, nel primo tempo, hanno seguito lo schema del week 1 contro i Browns: tanti passaggi a tutto campo e palla in aria per la maggioranza dei minuti. Al salire della pressione avversaria però, l’offensive coordinator Greg Roman ha rispolverato l’arma principale dei Corvi: il running game. Dopo aver messo palla a terra solo 5 volte su oltre 30 azioni nel primo tempo, dopo la pausa Mark Ingram, Gus Edwards e J.K. Dobbins hanno infiammato il campo per 176 yard su 21 portate, per un guadagno totale a fine partita di 230 yard. A queste statistiche si aggiunge anche la giocata che, di fatto, ha demolito le speranze di Houston. Su un quarto down, con i Ravens in Wildcat formation, Mark Ingram ha ricevuto lo snap e ha bucato lo schieramento difensivo per un touchdown deciso da 30 yard, il punto esclamativo di una prova davvero convincente.

Stormo difensivo

Se l’attacco dei Ravens, anche questa settimana, si prende grandissimi meriti, lo stesso bisogna affermare per la difesa, che ha giocato una partita eccellente. I ragazzi di Wink Martindale, oltre alla consueta feroce pressione proveniente da ogni dove (4 sack a fine gara, 13 QB hit), hanno messo a segno importanti giocate difensive. Marcus Peters ha compiuto uno splendido intercetto in tuffo su Watson; Marlon Humphrey ha propiziato un fumble, recuperato e ritornato in touchdown da L.J. Fort e, aspetto forse ancora più sorprendente, il miglior wide receiver dei Texans, Will Fuller, è stato completamente eliminato dal gioco, tenuto a zero ricezioni su zero target. Unica nota stonata, l’ennesimo infortunio season-ending per il cornerback Tavon Young, già il terzo nella sua carriera.

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Il mago Watson

Se Lamar Jackson (18/24 per 204 yard, 1 TD) esce dal NRG Stadium trionfante, Watson (25/36 per 275 yard, 1 TD, 1 INT) ne esce con la consapevolezza di avere il carattere giusto per ambire ad un piazzamento ai playoff e dare moltissimo filo da torcere ad altre contendenti. Il poco che la difesa dei Baltimore Ravens gli ha concesso ha saputo sfruttarlo egregiamente, rendendosi autore di bei completi su Brandin Cooks e sfruttando, in occasione del touchdown, il mismatch favorevole di Darren Fells su Anthony Levine. La pressione è stata tantissima (4 sack subiti), ma in più di un’occasione Watson è stato capace di eluderla con movimenti da mago Houdini, mandando i difensori a farfalle e riuscendo a liberarsi del pallone con efficacia. Contro avversari più morbidi, potremo vederne delle belle da parte dell’ex Clemson.

Il ritorno di Watt

I Texans sono 0-2, ma le sconfitte sono arrivate contro i campioni in carica dei Chiefs e contro la più accreditata delle contendenti al trono. Chiedere un piazzamento diverso sarebbe stato troppo, ma i segnali, specialmente dal reparto difensivo sono molto incoraggianti. J.J. Watt sembra tornato ai suoi fasti di difensore dell’anno, ha fatto ammattire Orlando Brown, tirato giù Jackson 2 volte ed è penetrato nel backfield in molte occasioni (2 tackle for loss, 1 pass deflection e 3 QB hit), spegnendo sul nascere possibili pericoli. Ottima prova anche dei suoi compagni, che sono riusciti a limitare l’esplosività dell’attacco avversario con una prova di sostanza. Manca ancora il salto di qualità ulteriore, in particolar modo la difesa deve riuscire a forzare più turnover se vuole giocarsela alla pari con avversari, sulla carta, più quotati, ma le premesse sono molto buone.

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Gabriele Balzarotti

Appassionato di USA e sport americani fin dall'adolescenza, le leggendarie imprese di Ray Lewis hanno reso la mia anima black and purple. Mente dietro alla "Strada verso il Draft", fucina di schede sui giovani talenti che arrivano in NFL, e conduttore di Podcast verso il Draft.

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