It’s QB time, i migliori e peggiori quarterback di week 3

Per la seconda settimana consecutiva il gradino più alto del podio è occupato da Russell Wilson, autore di uno storico avvio di stagione. Protagonisti di prove magistrali sono stati anche Patrick Mahomes, nell’atteso scontro con Lamar Jackson e Josh Allen. Tra i peggiori emerge Mitchell Trubisky, il quale in seguito ad un’altra prestazione deludente, è stato sostituito da Nick Foles.

I MIGLIORI CINQUE

Quarterback della settimana
Russell Wilson, Seattle Seahawks
(27-40, 315 yds, 5 TD, 0 INT, 130.7 rating)

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Fino a domenica, nessun quarterback nella storia della NFL era riuscito a cominciare una stagione mettendo a referto almeno quattro touchdown su lancio in ognuna delle prime tre partite. Fino a domenica, nessun quarterback nella storia della NFL era riuscito a lanciare almeno 14 touchdown nelle prime tre partite della stagione (Patrick Mahomes si era fermato a 13 nel 2018). Questi due dati descrivono alla perfezione l’avvio di stagione di Russell Wilson, quarterback che ha giocato un ruolo fondamentale nel tenere a galla i Seahawks nonostante le difficoltà difensive, trascinando la franchigia ad un bilancio di 3-0. La lacunosa difesa dei Cowboys non ha trovato soluzioni per limitare Wilson, il quale ha concluso la gara con cinque touchdown lanciati. Con il prodotto di Wisconsin in stato di grazia, i ricevitori Tyler Lockett e DK Metcalf hanno ancora una volta messo a segno prestazioni straripanti, con il primo capace di realizzare 3 touchdown, conditi da 100 yard su 9 ricezioni, ed il secondo, nonostante un comportamento estremamente superficiale in quello che sarebbe potuto essere un touchdown da 62 yard (trasformato in fumble), non ha abbassato il livello di concentrazione concludendo con 4 ricezioni, 110 yard ed il touchdown decisivo che ha portato in vantaggio Seattle per l’ultima volta. Russell Wilson è stato sostanzialmente perfetto fino ad ora, ma le difficoltà difensive emerse (seppur giocando contro tre dei migliori attacchi della NFL) dovrebbero comunque far scattare un campanello d’allarme, viste le ultime due vittorie collezionate soltanto negli ultimi secondi delle rispettive partite. Lo storico inizio di stagione di Russell Wilson potrebbe estendersi settimana prossima, quando i Seattle Seahawks voleranno a Miami per affrontare dei Dolphins decisamente modesti.

Patrick Mahomes, Kansas City Chiefs
(31-42, 385 yds, 4 TD, 0 INT, 133.5 rating, 4 car, 26 rush yds, 1 TD)

Nell’attesissimo Monday Night contro i Baltimore Ravens, Patrick Mahomes ha dato spettacolo, siglando cinque touchdown e diventando il quarterback più veloce di sempre a totalizzare 10.000 yard lanciate. L’ex MVP ha controllato la partita dal primo all’ultimo secondo, mostrando una fluidità rimarchevole nel passing game e nel gestire i drive. Il quarterback dei Chiefs ha aperto le danze segnando un touchdown su corsa, per poi concludere realizzando quattro touchdown su passaggio scaturiti anche da un playcalling molto fantasioso che ha portato anche il fullback Anthony Sherman e l’uomo di linea Eric Fisher a ricevere un lancio nella end zone. Nonostante qualche difficoltà mostrata nella partita contro i Chargers, Patrick Mahomes è sembrato più lucido che mai nella sfida contro l’altra temibile powerhouse della AFC.

Patrick Mahomes sta ormai abituando la NFL al suo mostruoso livello di gioco, ma è importante tenere a mente che tante delle cose che il quarterback dei Chiefs fa sembrare normali, in realtà normali non sono. In questo caso è spettacolare la leggerezza con cui Mahomes calibra alla perfezione il lancio tra le mani di Tyreek Hill, marcato a uomo da Marcus Peters. La finta di handoff e il posizionamento di Kelce sono risultati fondamentali al fine di distogliere l’attenzione di più marcatori da Hill e trovare la profondità cercata dal quarterback.

Nel passing game, è risultato molto efficace anche l’utilizzo del rookie Clyde Edwards-Helaire (5 ricezioni per 70 yard), running back che ancora una volta ha mostrato grandi capacità nel rompere tackle e guadagnare yard aggiuntive. Seppur con numeri inferiori rispetto a Russell Wilson e Josh Allen, l’avvio di stagione di Patrick Mahomes è stato decisamente solido, con 10 touchdown totali realizzati e zero turnover. In week 4 i campioni in carica ospiteranno i New England Patriots di Cam Newton in quella che si prospetta come una delle partite di cartello della settimana.

Josh Allen, Buffalo Bills
(24-33, 311 yds, 4 TD, 1 INT, 128.9 rating, 4 car, 8 rush yds, 1 TD, 1 fumble)

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Il quarterback dei Bills sembra già essere negli ultimi step del suo processo di maturazione in seguito alle prime tre partite della stagione. Josh Allen ha trascinato ancora una volta i suoi Bills alla vittoria, mantenendo l’imbattibilità ed annullando quella dei Rams. Nel match contro la compagine guidata da Sean McVay, i Bills hanno completamente travolto gli avversari nelle prime tre riprese della partita, arrivando a compilare un parziale di 28-3 nel terzo quarto. Dopo l’avvio scoppiettante i Bills si sono completamente spenti, permettendo ai Rams di segnare 29 punti consecutivi e passare in vantaggio. Nell’ultimo drive della partita però, sfruttando anche una penalità dei Rams nella red zone che ha tenuto il drive in vita, Josh Allen ha sfornato un touchdown su passaggio a Tyler Kroft che ha di fatto posto una pietra tombale sul match.

Nonostante la pressione della front seven dei Rams, con Aaron Donald che ha già le mani su di lui, è rimarchevole la freddezza con cui Josh Allen pesca Stefon Diggs nella end zone. Il ricevitore dopo esser stato chiuso da Jalen Ramsey, riesce a guadagnare separazione con un ottimo lavoro delle braccia.

Seppur contro una difesa temibile, Josh Allen ha dimostrato di essere a tratti inarrestabile, grazie ad un repertorio invidiabile per “muovere le catene” composto dalla capacità di guadagnare yard con le sue gambe, dalla solidità nella tasca e dal braccio potente. Nonostante abbia già perso tre fumble, Allen è decisamente uno dei quarterback più in forma della lega, grazie a 12 touchdown totali realizzati sin ora. Per i Bills, la week 4 comporterà un viaggio a Las Vegas per affrontare dei Raiders convincenti ma ai quali mancheranno numerose pedine offensive.

Aaron Rodgers, Green Bay Packers
(21-32, 283 yds, 3 TD, 0 INT, 124.9 rating)

Seppur senza Davante Adams, Aaron Rodgers ha messo a referto una prestazione impeccabile per permettere ai suoi di espugnare il Mercedez-Benz Dome. Con nove touchdown realizzati in tre partite e zero turnover subiti, sembra che si possa fare davvero poco per arginare Aaron Rodgers, il quale sta compilando anche 8.4 yard per passaggio, il suo valore più alto dal 2014, anno in cui vinse l’MVP. Con Adams ai box non ha avuto problemi ad emergere Allen Lazard, autore di 146 yard ed un touchdown con 6 ricezioni. Nel passing game si sono rivelati fondamentali anche i due tight end Marcedes Lewis e Robert Tonyan, entrambi pescati nella end zone dal quarterback californiano. Rodgers sembra valorizzato al meglio dal sistema offensivo e dal playcalling di Matt LaFleur, sistema che gli permette di spaziare nel passing game mettendo in ginocchio le difese sia con lanci corti e veloci che con lanci lunghi, il suo marchio di fabbrica. Il clima in casa Packers sembra essere idilliaco dopo una offseason movimentata ed il contesto costruito dal capo allenatore sta mostrando i suoi frutti. Rodgers ed i Packers hanno tutte le carte in regola per restare imbattuti in week 4, quando dei Falcons ancora alla ricerca della loro prima vittoria faranno visita a Lambeau Field.

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Ryan Fitzpatrick, Miami Dolphins
(18-20, 160 yds, 2 TD, 0 INT, 133.3 rating, 7 car, 38 rush yds, 1 TD, 1 rec)

Nella partita vinta contro i Jaguars, Ryan Fitzpatrick ha raggiunto Walter Payton nel club dei giocatori capaci di mettere a referto almeno due touchdown su lancio, 20 yard su corsa, un touchdown su corsa ed una ricezione in una partita. Il prodotto di Harvard ha messo alle corde Jacksonville con una prestazione sorprendente, conclusa con più touchdown realizzati che passaggi sbagliati. “Fitzmagic” ha cominciato la partita con 12 passaggi completati consecutivi (suo career high) e successivamente ha sfornato touchdown per il tight end Mike Gesicki e per Preston Williams in quella che è stata una delle prove più efficienti della sua carriera. Con Tua Tagovailoa che presumibilmente dovrà aspettare ancora qualche settimana prima di mettere i piedi in campo, i Dolphins si apprestano ad ospitare i Seattle Seahawks guidati da un inarrestabile Russell Wilson.

Menzioni d’onore

Matthew Stafford, Detroit Lions (22-31, 270 yds, 2 TD, 0 INT, 119.0 rating)
Nick Foles, Chicago Bears (16-29, 188 yds, 3 TD, 1 INT, 95.2 rating)

I PEGGIORI CINQUE

Il peggiore della settimana
Mitchell Trubisky, Chicago Bears
(13-22, 128 yds, 1 TD, 1 INT, 71.8 rating)

Il momento che innumerevoli tifosi dei Chicago Bears nel corso degli ultimi due anni aspettavano è arrivato, Mitchell Trubisky ha perso il posto da titolare. Nel match di domenica contro una modestissima difesa dei Falcons, l’ex seconda scelta assoluta non è stata in grado di dare continuità alle manovre offensive, copione già visto e rivisto per la squadra di Matt Nagy.

https://twitter.com/SportsReUp/status/1310295121414377472?s=20

In questo caso, una volta ricevuto lo snap, Mitchell Trubisky non stacca mai lo sguardo dal suo target Jimmy Graham, rendendo facile il lavoro al cornerback Blidi Wreh-Wilson che legge la giocata ed anticipa il tight end mettendo a segno un intercetto.

A metà partita infatti, con i Bears sotto per 16-10, il capo allenatore ha optato per Nick Foles, quarterback che ha rapidamente cambiato i connotati all’attacco siglando una vittoria in rimonta. Foles è sembrato immediatamente a suo agio, sfruttando a dovere il talento del sottovalutato Allen Robinson, autore di una prestazione da 10 ricezioni, 123 yard ed un touchdown, la stessa considerazione è da fare per Anthony Miller, anche lui coinvolto in modo più efficiente nell’attacco. Con i Bears ancora imbattuti ma che molto probabilmente saranno alla ricerca di un nuovo quarterback al prossimo Draft, le chiavi dell’attacco ora appartengono ufficialmente a Nick Foles, con Mitchell Trubisky relegato al ruolo di backup. In week 4 Chicago ospiterà tra le mura amiche dei Colts reduci da una prova dominante ai danni dei Jets.

Lamar Jackson, Baltimore Ravens
(15-28, 97 yds, 1 TD, 0 INT, 73.1 rating, 9 car, 83 rush yds, 1 fumble)

Come ammesso dall’MVP in carica in un’intervista post-partita, i Kansas City Chiefs sono la kryptonite di Lamar Jackson, il quale ha ora perso tutti e tre i confronti con Patrick Mahomes. Nell’attesissimo Monday Night, i campioni in carica hanno limitato clamorosamente Jackson, tenendolo addirittura sotto le 100 yard di lancio per quella che è stata di gran lunga la sua peggior prova in carriera. La difesa di Steve Spagnuolo ha messo in atto un gameplan molto simile a quello realizzato dai Tennessee Titans nel Divisional Round dello scorso anno, riuscendo nuovamente a mettere Lamar Jackson fuori dai giochi. Il quarterback dei Ravens è stato fluido nel running game, ma completamente sabotato nel passing game, dove il giocatore con più yard realizzate è stato il running back J.K. Dobbins con 38. Escluso il ritorno con touchdown di Devin Duvernay, l’unico touchdown di giornata dei Ravens è arrivato nell’ultimo quarto, con la partita già clamorosamente indirizzata verso i Chiefs. Dopo una brutta caduta, Baltimore cercherà di rialzarsi in week 4, con i Ravens che viaggeranno nella capitale per affrontare il Football Team, reduce da una sconfitta contro i Browns.

Dwayne Haskins, Washington Football Team
(21-37, 224 yds, 2 TD, 3 INT, 58.8 rating, 1 fumble)

Per il quarterback al secondo anno la partita contro i Browns è stata disastrosa dal punto di vista dei turnover. Molte voci già chiedono un sostituto al posto del prodotto di Ohio State, quarterback che ha vissuto la sua annata da rookie in un contesto totalmente disfunzionale e che ora possiede uno dei pacchetti ricevitori più scarni della lega. Haskins è stato in grado di pescare Dontrelle Inman nella end zone per ben due volte, ma i due intercetti subiti prima dell’intervallo hanno complicato le possibilità di rimonta di Washington.

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In questa giocata è evidente la forzatura di Haskins, che indirizza il lancio in una zona con tre difensori nel tentativo di trovare Dontrelle Inman. Il lancio decisamente fuori misura non può far altro che atterrare tra le mani di Morgan Burnett che realizza l’intercetto.

Nella giornata di ieri Ron Rivera ha confermato la sua fiducia nei confronti di Haskins, il quale ha ancora bisogno di tempo per maturare, ma che allo stesso tempo può contare solo su Terry McLaurin, visto il backfield discontinuo ed i ricevitori inaffidabili. Per Haskins ed il Football Team difficilmente arriveranno miglioramenti in week 4, visto il confronto con dei Ravens assetati di vittoria dopo la pessima sconfitta subita contro i Chiefs.

Gardner Minshew, Jacksonville Jaguars
(30-42, 275 yds, 0 TD, 1 INT, 79.0 rating, 1 fumble)

Dopo due prestazioni convincenti nelle prime due partite della stagione, Minshew ed i Jaguars si sono completamente sciolti nel Thursday Night contro i Dolphins. Minshew ha concluso la sua prova senza realizzare touchdown, ma subendo due turnover, con il sack subito nel terzo quarto che ha indirizzato la partita in favore di Miami. Proprio la difesa dei Dolphins è riuscita a mettere costantemente sotto pressione la linea offensiva dei Jaguars concludendo la prova con quattro sack e addirittura dieci quarterback hit. Nonostante la disfatta dello scorso giovedi, Minshew ha mostrato segnali positivi in questo avvio di stagione, confermando la precisione e l’efficienza mostrata a tratti nel suo anno da rookie. Per Minshew all’orizzonte c’è un matchup decisamente alla portata contro i Bengals, che possiedono una delle difese meno temibili della NFL.

Daniel Jones, New York Giants
(17-32, 179 yds, 0 TD, 1 INT, 56.6 rating, 5 car, 49 rush yds, 1 fumble)

Nonostante le pesanti assenze di Nick Bosa, Solomon Thomas e Richard Sherman, Daniel Jones ha concluso la sua prova senza neanche un touchdown all’attivo. L’infortunio di Saquon Barkley ha spostato tutta l’attenzione sul quarterback al secondo anno, con Freeman, Lewis e Gallman che non sono riusciti a totalizzare nemmeno 20 yard su corsa sommando le loro prestazioni. Con l’attacco dei Giants che sarà sostanzialmente unidimensionale, sarà sempre più facile per le difese mettere in difficoltà Jones, il quale è alla seconda partita consecutiva senza un touchdown su lancio. La sua propensione ai turnover ed una linea offensiva che necessita ancora miglioramenti saranno una pesante zavorra sui New York Giants, che già posseggono una delle difese più lacunosa della lega. A New York, sia in casa Jets che Giants, sarà una stagione molto lunga per quella che si potrà trasformare in una dichiarata guerra per la prima scelta assoluta al prossimo Draft. Nel frattempo, in week 4, i New York Giants voleranno a Los Angeles per affrontare dei temibili Rams in cerca di riscatto dopo la sconfitta contro i Bills.

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