Nuovo anno, stessa forza (Cleveland Browns vs Baltimore Ravens 6-38)

La stagione regolare dei Baltimore Ravens si è aperta così come si era chiusa nel week 17 della scorsa: con una vittoria. La squadra allenata da coach John Harbaugh, dopo un primo tempo combattuto, ha saputo allungare il passo su degli imprecisi Cleveland Browns che, complici i molti cambiamenti in off-season, sono apparsi un po’ slegati tra i reparti. Risultato finale 38 a 6 per i Ravens. Vediamo i 5 punti salienti della partita.

I miglioramenti di Lamar Jackson

I Ravens, lo scorso anno, sono stati la squadra che ha corso di più e meglio di tutti, stabilendo un poderoso rushing record. La versione 2020 dell’attacco guidato da Greg Roman, pur non abbandonando il suo credo (e riprova ne sono i 2 touchdown del rookie J.K. Dobbins), ha mostrato di essere decisamente più efficace nel gioco aereo. Lamar Jackson (20/25 per 275 yard, 3 TD) ha affettato la difesa dei Browns con una grande varietà di lanci, colpendoli su tutti i livelli e sempre con grandissima precisione. Grazie alla sua agilità l’MVP in carica si è creato delle ottime opportunità di lancio e ha mostrato notevoli progressi nella meccanica di rilascio.

Benvenuti a Hollywood

Il target preferito di Jackson nel 2019 è stato il tight end Mark Andrews. In questa prima uscita il forte giocatore è stato cercato spesso, è andato in touchdown 2 volte, ma non è stato il giocatore con cui il quarterback ha avuto più intesa. Lamar, come certificato da svariati video sui social, ha passato l’estate a lavorare con Hollywood Brown e, contro i Browns, sono emersi i frutti del lavoro in off-season. Il velocissimo ricevitore ha ammassato 101 yard su 5 ricezioni, con una poderosa media di 20 yard per catch. Non è entrato in end zone, onore che è spettato al compagno Willie Snead, ma aspettatevi un reparto ricevitori di Baltimore tirato a lucido.

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Rookie sugli scudi

Con l’off-season tranciata causa pandemia da Coronavirus, per i rookie ci sono state pochissime opportunità di lavorare insieme ai coach e ai nuovi compagni, ma in uno M&T Bank Stadium vuoto, i rookie di Baltimore hanno giocato una partita che tutti i tifosi avrebbero voluto vedere dal vivo. J.K Dobbins è andato in touchdown due volte, venendo sfruttato soprattutto come martello per corse corte. Patrick Queen ha dominato in difesa, risultando leading tackler (13 tackle di cui 1 per perdita di yard, 1 sack), Malik Harrison si è fatto apprezzare sia contro le corse sia contro i passaggi e, per finire, Tyre Philipps ha giocato titolare come guardia destra. Un inizio che non poteva essere più incoraggiante.

Corri Nick corri

I Ravens hanno speso molti soldi in estate per potenziare il loro fronte difensivo, ma il tandem formato da Nick Chubb e Kareem Hunt ha saputo comunque guadagnarsi il suo considerevole numero di yard. I due running back dei Browns sono stati capaci di portare in cascina corse da oltre 20 yard, punendo ogni minimo errore concesso dal team avversario. Il rushing game ha guadagnato 138 yard (contro le 107 dei Ravens) con una bella media di 5.1 yard a portata. I Browns, con un duo di back così talentuoso, potranno dare molto fastidio alle linea difensive avversarie.

Ancora troppi errori

I Browns non sono lontani dall’essere una squadra temibile, ma sono ancora troppo propensi agli errori. La partita è iniziato con un intercetto di Baker Mayfield (21/39 per 189 yard, 1 TD, 1 INT) che, al possesso Ravens, si è trasformato in un touchdown subito. Dopo una buona reazione, sono arrivati un errore da parte di Odell Beckahm Jr (drop su passaggio corto) e un calcio sbagliato da 41 yard di Austin Seibert, che hanno comportato una perdita di fiducia nella squadra. Anche i due fumble, del punter Jamie Gillan e di Nick Chubb, sono imperdonabili contro una squadra temibile come i Ravens.

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Gabriele Balzarotti

Appassionato di USA e sport americani fin dall'adolescenza, le leggendarie imprese di Ray Lewis hanno reso la mia anima black and purple. Mente dietro alla "Strada verso il Draft", fucina di schede sui giovani talenti che arrivano in NFL, e conduttore di Podcast verso il Draft.

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