L’inizio di una nuova era (New Orleans Saints vs Las Vegas Raiders 24-34)

Con una vittoria per 34-24 sui Saints i Las Vegas Raiders inaugurano la loro nuova casa, commercialmente nota come Allegiant Stadium ma già ribattezzata Death Star dai tifosi e dallo stesso proprietario Mark Davis.

L’emergenza Coronavirus ha impedito ai Silver & Black di accogliere i propri tifosi sugli spalti, ma un’orda di personaggi pittoreschi si è comunque data appuntamento all’esterno dello stadio per vivere insieme questo storico momento.

All’esterno dell’Allegiant Stadium c’era anche uno spicchio di Italia, rappresentato dal Legacy Brick del Raiders Italia Booster Club che è parte integrante della pavimentazione esterna insieme ai mattoncini che onorano tutti i giocatori che hanno indossato la maglia nero-argento ad Oakland e a Los Angeles.

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Qualora tifiate Raiders e vogliate unirvi alla ciurma italiana dei Silver & Black trovate tutte le informazioni necessarie sul sito del Booster Club.

All’interno del dome, prima dell’inizio della partita, si è continuata la tradizione lanciata ad Oakland nel 2011 di accendere la fiaccola in ricordo di Al Davis, leggendario protagonista della storia del football e mente geniale dietro ai successi della squadra dagli anni 60 ai primi anni 90 del secolo scorso. E’ stata la sua vedova, Carol Davis, ad accendere la nuova enorme fiaccola.

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La squadra di Jon Gruden deve rinunciare al right tackle titolare, lo strapagato e troppo spesso infortunato Trent Brown, e al suo backup, il veterano Sam Young. A partire titolare all’esterno è il backup G Denzelle Good. Anche in difesa i nero-argento hanno dovuto rinunciare ad un pezzo pregiato preso in Free Agency, il MLB Nick Kwiatkoski. A partita in corso si fermerà anche il LG Richie Incognito, per un problema al tendine d’achille che per fortuna non sembra preoccupare troppo lo staff medico.

I Saints, dal canto loro, sono costretti a dichiarare inattivi il loro miglior WR, Michael Thomas, per via di un infortunio alla caviglia e del DE titolare Marcus Davenport.

Il primo quarto della partita è completamente dominato dalla squadra di New Orleans, che indossa le splendide divise Color Rush bianco e oro. La difesa dei padroni di casa fa acqua da tutte le parti ma è fortunata a ritrovarsi sotto solo di 10 alla fine del primo periodo. Come troppo spesso capita, la linea difensiva non riesce a mettere le mani sul QB avversario e gli spazi di manovra lasciati da linebacker e defensive back a Alvin Kamara sono praterie per il talentuoso numero 41 dei Saints. A fine primo tempo Kamara accumulerà 9 corse per 60 yard (6.7 di media) e 1 TD e 2 ricezioni per 23 yard, a cui si aggiungeranno 4 ricezioni per 80 yard del WR Tre’Quan Smith.

Nel secondo quarto i Raiders reagiscono e iniziano a muovere la catena. Rispetto allo scorso anno l’attacco guidato da Derek Carr sembra più concreto in red zone ed il QB lancia due TD pass, per il FB Alec Ingold e per il WR Zay Jones. Drew Brees lancia un TD pass per l’ex TE dei Raiders Jared Cook ma il QB, non più il bombardiere di un tempo, lancia anche un intercetto a Nicholas Morrow in territorio Saints che permette a Daniel Carlson di calciare un field goal che manda le squadre a riposo sul 17-17.

Nel secondo tempo i Raiders, non certo perfetti ma in crescita, prendono in mano la partita. Se le corse non sfondano, la squadra di Jon Gruden si affida ai passaggi ed in alcuni sarà questo coraggio a premiare (per esempio facendo ottenere una pass interference che nei fatti chiuderà la partita). Il terzo TD pass della notte nero-argento è per Darren Waller e il backup RB Jalen Richard si redime dopo un brutto fumble perso con una serpentina che regala ai Raiders un vantaggio di 31-17. Alvin Kamara accorcia le distanze, ma i Silver & Black riescono a consumare quasi tutti i 4 minuti residui prima di portare la partita fuori portata con il secondo field goal di Carlson, questa volta da 54 yard.

Le penalità hanno certamente contribuito a decidere la partita. I Silver & Black sono stati disciplinati con sole 3 penalità per una perdita di appena 13 yard, mentre i Saints si sono dati la zappa sui piedi da soli con 10 penalità per 129 yard e 5 primi down regalati all’avversario.

Come detto, i Raiders hanno dimostrato in attacco di sapersi adattare alla difesa che avevano di fronte. Con le corse che non decollavano (Josh Jacobs ha chiuso con 27 corse per 88 yard ed una media di 3.3 yard a tentativo), Derek Carr ha distribuito palla a 11 ricevitori diversi, con il TE Darren Waller a fare la parte del leone con 12 ricezioni per 103 yard e 1 TD. Sono stati 5 i primi down conquistati dai Raiders con una corsa, contro i 18 conquistati con un passaggio.

I Raiders si portano sul 2-0 e tengono il passo dei campioni in carica e rivali di Division Kansas City Chiefs. Dopo aver affrontato Teddy Bridgewater e Drew Brees, il prossimo ostacolo sarà Cam Newton e i suoi New England Patriots. I Saints con il loro 1-1 restano in testa alla NFC South, insieme ai Tampa Bay Buccaneers di Tom Brady.

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Mako Mameli

Appassionato di football americano fin dall'infanzia, gioisce e soprattutto soffre con i suoi Raiders e aspetta pazientemente che la squadra torni a regalargli qualche soddisfazione, convinto che sarà ancora in vita quando Mark Davis solleverà il quarto Lombardi Trophy. Nel tempo libero gioca a flag football e mette in pratica gli insegnamenti di Al Davis lanciando lungo ad ogni down... peccato che abbia una percentuale di completi peggiore di quella di JaMarcus Russell.

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