Il costo di una vittoria (San Francisco 49ers vs New York Jets 31-13)

Si sapeva che per i New York Jets sarebbe stata durissima contro i San Francisco 49ers, ma non che potesse addirittura culminare in un massacro simile. Pronti via e al primo snap della giornata Mostert si inventa, complici i blocchi perfetti della propria O-line, un touchdown da 80 yard pulite. I Jets come è giusto che sia vengono tramortiti e accusano il colpo, terminando in primo quarto sotto per 14-3, complice il touchdown pass di Garoppolo per Reed.
Il secondo quarto rappresenta forse la vera svolta della partita: 4° e 1 da convertire per New York sulle 20 di San Francisco, ma la difesa dei 49ers argina la corsa di Adams. Garoppolo ritorna quindi in possesso dell’ovale e inizia un drive da 65 yard terminato con un altro touchdown pass per Reed: 21-3.

Nel terzo quarto i Jets segnano un secondo field goal e intercettano Mullens, subentrato al posto di Garoppolo infortunato, ma non riescono ad incidere in nessun modo. L’ultimo quarto vede gli ospiti californiani segnare subito grazie al touchdown su corsa di Jerick Mckinnon. New York subisce un ulteriore turnover on down su un 4° e 7, riuscendo però successivamente a segnare con il touchdown pass di Darnold per Berrios che chiude l’incontro.

I Jets non riescono non dico a impensierire ma nemmeno a fare qualcosa contro dei 49ers falcidiati da infortuni già prima del kickoff (Kittle non convocato) e con Bosa, Garoppolo, Mostert, Coleman e Thomas persi nel corso della contesa al Metlife Stadium.
Va bene che anche i New York Jets sono senza Crowder e Bell ma le attenuanti finiscono qui. New York rappresenta l’unione da un lato dell’attacco di Gase che su un terzo e tre lancia 2 yard dietro la chiusura del down, dall’altro la difesa di Williams che mette una buona pressione e penetra all’inverosimile ma si fa chiudere un terzo e 31 su corsa.

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Per i San Francisco 49ers la vittoria era abbastanza scontata e ottenuta senza giocare neanche benissimo (Garoppolo avrebbe potuto fare addirittura meglio nonostante le statistiche siano ottime con 131 yard lanciate e 2 touchdown pass), ma le preoccupazioni per tutto il secondo tempo erano rivolte al destino dei mille infortunati della squadra.
Kittle è stato degnamente sostituito da Jordan Reed autore di due touchdown, ma i buchi da riempire in attacco sono aumentati con Garoppolo dovrà lasciare il campo per qualche partita a Mullens e McKinnon che si dovrà caricare sulle spalle il gioco di corsa. In difesa Nick Bosa probabilmente non vedrà più il campo in stagione mentre dovrebbe essere ridotta a 3/4 giornate l’assenza di Thomas che costringerà il Defensive Coordinator Robert Saleh a reinventarsi un lato della linea di difesa. I 49ers hanno deciso di fermarsi sulla costa est per evitare il doppio viaggio visto che settimana prossima saranno in campo ancora al MetLife Stadium contro i Giants.

Per quanto riguarda i Jets probabilmente Gase finirà la stagione, anche se spero il contrario, ma non andrà sicuramente oltre. La squadra è slegata, ognuno gioca per sè, anche la difesa ormai senza Adams come playmaker è molto debole. Un conto è perdere, ma farlo distruggendo la carriera del Qb Sam Darnold raggiunto con il sangue nella trade di due anni fa, e non sfruttando Bell diventa ridicolo e quasi masochista.
Darnold non riesce ad incidere e si vede lontano un miglio come sia a disagio con gli schemi di Gase. Per lui contro i 49ers solo 179 yard ed 1 touchdown pass ma anche uno screzio con il coach su un 4° down. Qest’ultimo pare abbia insistito, nonostante le richieste del Qb di chiamare un audible, con lo schema chiamato in precedenza producendo un turnover. Notte buia a New York in attesa di una partita difficile contro gli Indianapolis Colts di Rivers.

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