Cam Newton è risorto

“Nessuno lavora duro più di Cam Newton, Cam è sempre il primo ad arrivare al centro di allenamento e l’ultimo ad andare via”

Se a pronunciare queste parole è Bill Belichick, presumibilmente una delle figure più glaciali della storia del football, allora la tua strada in una delle organizzazioni più perfezioniste e metodiche della NFL non può che essere in discesa. In questo avvio di stagione una delle storyline più intriganti della lega riguarda Cam Newton, quarterback passato totalmente inosservato in una delle offseason più strane di sempre e che dopo sole due partite con la casacca dei Patriots sembra appartenere al sistema offensivo di Belichick e McDaniels da un decennio. Questo perché nessuno lavora duro più di Cam Newton.

L’ex MVP è finito alla corte dei Patriots dopo ben 86 giorni da disoccupato. Dopo aver sondato il terreno per una trade ricevendo esiti negativi, i Carolina Panthers, franchigia che lo aveva scelto con la prima assoluta al Draft 2011 e di cui Newton è diventato il giocatore più prolifico di sempre, lo avevano tagliato nel mese di Marzo. In un mercato dei quarterback decisamente saturo, nel quale anche Jameis Winston ed Andy Dalton non sono andati oltre un contratto da backup, Cam Newton è rimasto nell’ombra, oscurato dai dubbi legati alla sua condizione fisica in seguito a tre operazioni negli ultimi tre anni. Questi punti di domanda che già circondavano la figura di Newton, non hanno fatto altro che ingigantirsi con l’emergenza da COVID-19. In una situazione che non permetteva alle franchigie di condurre test fisici sui giocatori, Cam Newton è scivolato in fondo alle gerarchie delle squadre.

Pubblicità

Nel frattempo a Foxborough, i Patriots si preparavano ad affrontare la stagione con una quarterback room composta da Jarrett Stidham e Brian Hoyer nella prima stagione post-Brady, una linea tracciata che in New England ha avuto la stessa valenza della divisione “avanti e dopo Cristo”. Con i reporter che in massa speculavano attorno ad un possibile tanking dei Patriots (parola della quale Bill Belichick non conosce probabilmente il significato), New England ha preso in contropiede l’intera NFL, annunciando la firma di Cam Newton con un contratto annuale da un milione di dollari, dei quali circa la metà garantiti (Nathan Peterman e Colt McCoy percepiranno più soldi garantiti di lui per intenderci). Nessuna franchigia si è dunque presa il rischio di investire sul giocatore che fino a due anni prima era uno dei volti di spicco della lega, nemmeno provando a ritagliargli un posto da backup e mentore di un giovane quarterback. Nelle prime interviste in seguito alla sua firma con i Patriots, la domanda posta più frequentemente dai giornalisti a Cam Newton è stata: “Perché hai deciso di scegliere i Patriots in uno dei momenti più incerti della loro storia per un contratto cosi scarno?”. L’ex giocatore dei Panthers si è limitato a rispondere dicendo:

“La mia missione non riguarda il denaro, ma il rispetto”

Non c’è niente di falso nella decisa affermazione di un leader del calibro di Cam Newton, figura che in carriera ha sempre tarato attentamente le sue parole. La verità è che probabilmente la “scommessa” che ha fatto New England mettendolo sotto contratto, avrebbe avuto esiti negativi in qualsiasi altra franchigia NFL che non fossero i Patriots. Per un giocatore metodico e perfezionista come Cam Newton, non poteva esserci accoppiamento migliore che non con l’head coach più metodico e perfezionista in circolazione, Bill Belichick, allenatore che in passato ha svolto sessioni da tre ore con Tom Brady solo per studiare il modo per mettere fuori dai giochi Ed Reed nelle partite contro i Ravens. Sin dal primo giorno del quarterback a Foxborough, il capo allenatore dei Patriots si è detto particolarmente colpito dall’etica del lavoro di Cam Newton, motivo per il quale lui ed il coordinatore offensivo Josh McDaniels non hanno avuto problemi ad assemblare un playbook totalmente diverso da quello super rodato utilizzato con Tom Brady. Cam Newton e Brady infatti, posseggono due repertori sostanzialmente agli antipodi e proprio grazie alle caratteristiche fisiche del primo, i Patriots hanno potuto aggiungere al loro playbook un capitolo completamente nuovo dedicato alle corse, comprendente concetti già visti da Newton sia ad Auburn che a Carolina, permettendo dunque di dare all’attacco dei Patriots una dimensione offensiva mai vista negli ultimi vent’anni. Il duro lavoro di Belichick, McDaniels e Newton non ha tardato a dare frutti in questo avvio di stagione e se da una parte Tom Brady, Philip Rivers e Teddy Bridgewater sono risultati ancora arruginiti e macchinosi nel loro nuovo sistema offensivo, dall’altra Cam Newton sembra appartenere al contesto dei Patriots già da diverso tempo, vista l’efficienza mostrata e la leggerezza con cui gestisce i drive.

Il nuovo playbook dei Patriots chiede a Cam Newton di essere la versione più efficiente e matura del “SuperCam” dei Panthers. Da quanto visto nelle prime due uscite stagionali, l’intento del coaching staff è quello di preservare il corpo di Newton, non chiedendogli dunque di usarlo come arma primaria come era solito fare ai Panthers, aspetto che lo ha reso efficace e temuto, ma che lo ha portato anche a subire due infortuni alla spalla e numerosi infortuni. Dietro ad una linea offensiva migliore rispetto a quella che ha avuto a disposizione in North Carolina, il forte utilizzo di “option-runs” hanno portato Cam Newton dopo due partite a risultare il quarterback più efficiente della NFL sulle corse (stando al statistica DYAR), davanti anche a Kyler Murray.

https://twitter.com/Patriots/status/1307848027781173248?s=20

Questo “goal line package” è già stato proposto numerose volte dal coordinatore offensivo Josh McDaniels. Questa giocata ha scaturito tutti e quattro i touchdown su corsa realizzati da Cam Newton in questa stagione, ma è stata anche bloccata negli ultimi istanti della partita contro i Seahawks da una buona lettura di Bobby Wagner. I Patriots sono in “jumbo package”, un pacchetto pesante che non comporta ricevitori sul campo, ma due uomini di linea in più per comporre l’undici offensivo oltre a due tight end ed un fullback. Il compito di tutti gli uomini in campo è quello di bloccare, come si vede anche dal movimento del fullback (numero 47). Una volta ricevuto lo snap, Newton ha tutto il tempo di scegliere il gap migliore in cui correre ed affidarsi al suo fisico imponente per farsi strada nella end zone.

Per quanto riguarda i lanci (Newton possiede l’11esimo valore DYAR della lega), nella partita persa contro i Seahawks all’ultimo respiro, Cam Newton ha messo a referto 30 passaggi completati per 397 yard, compilando un rating di 94.7, numeri che rendono solo parzialmente idea di quanto il quarterback sia stato compatto nel passing game contro una delle migliori difese della NFL. Anche nel passing game, l’obiettivo dei Patriots sembra quello di voler evitare il più possibile che Newton venga colpito, e per riuscirci, New England ha fatto un deciso uso di giocate in play action e di lanci veloci da parte di Cam Newton, permettendogli di allungare la difesa verticalmente grazie al suo braccio potente. Seppur modesto, il pacchetto ricevitori di New England è superiore a quello posseduto dai Panthers nel 2015, anno nel quale il quarterback trascinò la squadra al Super Bowl (poi perso), dopo aver vinto il premio di MVP. Il prodotto di Auburn sembra aver sviluppato già un’eccellente chimica con Julian Edelman, ricevitore che con Newton si sta riscoprendo anche nel correre tracce lunghe, cosa che accadeva molto più raramente con Tom Brady. Nel match contro i Seahawks, anche N’Keal Harry e Damiere Byrd si sono ritagliati uno spazio importante, con il primo in crescita esponenziale dopo una stagione da rookie tormentata dagli infortuni ed il secondo molto funzionale al sistema offensivo dei Patriots.

Nel match contro Seattle, Cam Newton ha cercato ripetutamente e con fiducia Julian Edelman. In questa occasione, sfruttando i buoni blocchi della linea offensiva, Newton si è spostato sulla sua sinistra per guadagnare tempo ed allontanarsi dalla pressione, nel frattempo Edelman, dopo una motion prima dello snap, è partito dalla slot per correre una traccia lunga dalla quale, grazie ad una finta di corpo, è riuscito a guadagnare separazione da Jamal Adams, che non ha potuto dunque interferire con il lancio perfettamente piazzato da Newton tra le mani del suo ricevitore primario.

Bill Belichick e Josh McDaniels hanno messo Cam Newton nella situazione perfetta per poter avere un impatto significativo sin da subito grazie ad un lavoro minuzioso sul playbook, ma Cam Newton, per accorciare i tempi, non ha mai smesso di lavorare dal momento in cui ha messo la firma sul suo contratto con i Patriots, come testimoniano anche i workout delle quattro del mattino postati sul suo account Instagram.

Affrontare una stagione con entusiasmo sembrava quasi impossibile in New England dopo la partenza di Tom Brady, protagonista di una delle dynasty più vincenti nella storia degli sport americani, in un processo che ha portato i Patriots dalla mediocrità, a pareggiare il record di Super Bowl vinti appartenente ai Pittsburgh Steelers. La figura di Cam Newton, affamata ed eccentrica, ha dato però nuove speranze a New England, in quella che sarà la prima stagione da “underdog” dei Patriots da tempi immemori. Nel locker room, l’ex quarterback dei Panthers è già la figura di riferimento, perché stando alle parole di Belichick:

“Cam possiede una grande personalità ed è molto competitivo, è importante per lui arrivare primo in qualsiasi cosa faccia”.

Dagli outfit stravaganti, come quello sfoggiato in week 1 contro i Dolphins, alla passione con cui gioca a football, è difficile non amare la figura di Cam Newton, giocatore che sin dal suo primo anno di college si è trovato a dover dimostrare di meritare il posto che occupava, a volte per colpa sua, a volte no.

https://www.instagram.com/p/CFH192QhBzp/?utm_source=ig_web_copy_link

Per i New England Patriots emergere in una conference che contiene Ravens e Chiefs non sarà un compito facile, ma vedere Cam Newton giocare con qualcosa da dimostrare, lasciando di stucco la NFL esattamente come fece nel suo anno da rookie, sarà una storyline imperdibile di questa stagione 2020.

Pubblicità
Merchandising Merchandising

Articoli collegati

Pulsante per tornare all'inizio
Chiudi

Adblock rilevato

Huddle Magazine si sostiene con gli annunci pubblicitari visualizzati sul sito. Disabilita Ad Block (o suo equivalente) per aiutarci :-)

Ovviamente non sei obbligato a farlo, chiudi pure questo messaggio e continua la lettura.