Adrenalina a mille (Los Angeles Rams vs Buffalo Bills 32-35)

Adrenalina a mille a Orchard Park, NY dove, al Bills Stadium, si sfidavano Rams e Bills per decidere quale delle due potesse continuare la stagione imbattuta e quale, invece, avrebbe dovuto registrare la prima sconfitta stagionale. Alla fine sono i Buffalo Bills a spuntarla, non senza sudare le proverbiali sette camicie per avere la meglio su dei Rams che non hanno smesso di combattere nemmeno quando, a otto minuti dalla fine del terzo quarto, si sono ritrovati sotto di 25 punti.

I Bills non avevano cominciato benissimo, forzati al three and out da una difesa di Los Angeles che sembrava piuttosto attenta e concentrata a on lasciar giocare Josh Allen, ma i Rams non concretizzavano sul drive successivo, spedendo fuori un field goal da 53 yard che, alla fine, risulterà decisivo nell’economia del punteggio finale. Da quel momento in poi sembravano esistere solo i Bills in campo. Sospinti da un Josh Allen decisamente in palla e supportati dal gioco di corsa di un Singletary che riusciva sempre a cavare le castagne dal fuoco in situazioni apparentemente difficili, Buffalo sfruttava la poca determinazione della difesa dei Rams, che mancava qualche placcaggio di troppo e troppo spesso si faceva trovare fuori posizione in fase di copertura. I Bills segnavano tre touchdown consecutivi con Smith e Kroft, ben imbeccati da Allen, e con lo stesso quarterback, che si incaricava di portare personalmente la palla in end zone. A questi ventuno punti, i Rams riuscivano a contrapporre solamente tre punti con un field goal di Sloman, e l’attacco di Los Angeles, sebbene riuscisse comunque a muovere bene la palla, si trovava in difficoltà man mano che il campo si accorciava verso la end zone avversaria.

Il secondo tempo iniziava con un quarto e quattro non convertito dai Rams e con i Bills che capitalizzavano immediatamente con il redivivo Stefon Diggs, che riusciva finalmente ad eludere la marcatura di Jalen Ramsey per mettere a segno il touchdown del 28-3, che sembrava essere il chiodo sulla bara di Los Angeles. I Rams necessitavano di un cambio di passo da parte della difesa, e Donald e soci non si facevano trovare impreparati. Goff rispondeva a Diggs con un quarterback sneak, e subito dopo ci pensava John Johnson III a ridare la palla ai suoi, strappandola letteralmente dalle mani del tight end Kroft in caduta ed assicurandosi un intercetto che resisteva anche alla review arbitrale. Tre azioni dopo era l’ex beniamino di casa Robert Woods a trasformare un passaggio da tre yard in un fantastico touchdown da 25, portando definitivamente il momentum della partita dalla parte dei Rams.

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Allen sembrava un po’ disorientato, ed un sack di Floyd lo costringeva a lasciare il campo per un punt che lo special team di casa fermava magnificamente sulle 3 yard dei Rams. Nessun problema per Goff, che metteva in piedi un drive da 10 giochi per coprire le 97 yard che lo separavano dal touchdown, che arrivava con una ricezione di Kupp. La trasformazione da due per Higbee portava lo svantaggio a soli tre punti e, nel drive successivo, la difesa faceva il capolavoro. Donald piazzava un sack con annesso fumble, che ridava la palla al proprio attacco sulle 37 avversarie, da dove i Rams non si facevano pregare e finalizzavano il drive con una corsa da 1 yard. Con il punteggio sul 32-28, i Bills erano chiamati alla segnatura completa, perché un field goal non sarebbe bastato. La difesa dei Rams restava sempre arcigna, forzando un terzo e 22 sul quale sembravano infrangersi le speranze dei Bills, ma Josh Allen tirava fuori un’autentica perla per Beasley, che chiudeva il down per qualche centimetro.

Tutto si giocava, infine, su un quarto down e otto con 25 secondo da giocare. Allen cercava Davis, e mntre il ricevitore si liberava verso il centro del campo, Allen sparacchiava verso l’esterno, lanciando l’incompleto che sembrava dare la vittoria ai Rams con una fantastica rimonta. Una flag, però, segnalava un’interferenza di Williams: tutto da rifare. Allen, con quattro tentativi a disposizione dalle tre yard, non sbagliava, ed incassava il jackpot al primo tentativo, mandando in touchdown il tight end Kroft regalando ai Bills una vittoria che sembrava ormai sfuggita.

LOS ANGELES RAMS

Difesa a doppia velocità – Per quasi trw quarti della partita la difesa dei Rams non ha saputo trovare le chiavi giuste per fermare quel fenomeno di Josh Allen. Se poi aggiungiamo una buona serie di placcaggi mancati, è chiaro che la partita ti sfugge facilmente di mano. Quando le cose hanno cominciato a farsi difficili, però, il vero spirito di questa difesa è emerso. Donald, incontenibile in linea, ha iniziato a braccare Allen come un animale ferito, e quando è riuscito a mettergli le mani addosso sono stati dolori per il quarterback dei Bills. Ispirato dal loro leader, anche gli altri difensori hanno elevato la propria prestazione non concedendo quasi più nulla agli avversari. Peccato per quel 3 e 22 convertito e per quella ricezione concessa da Williams a Diggs in maniera un po’ ingenua, altrimenti la difesa avrebbe rasentato la perfezione, nell’ultima parte di gara. Bisognerà trovare un po’ di consistenza in più.

Rushing committee – Approfittando dell’assenza di Akers e di Brown a mezzo servizio, Darrel Henderson si è caricato tutto il gioco di corsa sulle spalle dimostrando di poter essere un back determinante, anche se ha ancora qualche difficoltà nella outside zone. Quando l’attacco è passato all’inside run è andato decisamente meglio. Ora guarda gli altri due compagni di comitato dall’alto delle sue oltre 100 yard, e sarà impresa non semplice scalzarlo dal ruolo di runner principale.

Troy Hill – Abbiamo detto spesso che il punto debole della difesa dei Rams sono i linebacker interni, ma dopo tre giornate possiamo asserire che, invece, il punto debole sia il cornerback Troy Hill. In attesa dei dati specifici della partita di ieri, Hill si presentava con un ruolino di marcia intatto: nelle prime due settimane tutti i passaggi tentati sui ricevitori marcati da lui erano stati completati. L’impressione è che ieri sera non sia stata scalfita la percentuale perfetta ma, se anche fosse, le volte che si è trovato fuori posizione sono stete decisamente troppe. Forse è il momento di provare qualcosa di diverso.

Premiata ditta rinnovi di contratto – Woods, Kupp e Ramsey, i tre giocatori che hanno appena rinnovato il loro contratti a cifre importanti, non stanno deludendo, diversamente da quanto accaduto dopo il rinnovo a Cooks e Gurley. Woods ha incorniciato il suo ritorno a Buffalo con una prestazione maiuscola, Kupp è stato il ricevitore che Goff ha cercato (e trovato) con più continuità, e Ramsey… beh di Ramsey parliamo nel prossimo paragrafo.

Ramsey vs. Diggs – Il duello tra Ramsey e Diggs era forse quello più atteso per la partita di questa settimana. Ramsey ha concesso un solo pallone a Diggs in tutta la partita, quello del touchdown del momentaneo 28-3. Per il resto dell’incontro il ricevitore ex Minnesota non si è visto, perfettamente marcato dal numero 20 di Los Angeles, finchè il compito è toccato a lui. Per la terza settimana consecutiva Ramsey dimostra che il contrattone che ha strappato a Los Angeles non è ingiustificato.

donald sack rams bills

BUFFALO BILLS

Evitata la sindrome Falcons – Sul 28-3 sembrava fatta. L’attacco girava bene, la difesa conteneva i Rams: che cosa mai poteva andare storto? Non sappiamo se la sindrome Falcons, dovuta proprio al risultato di 28-3, abbia colpito i Bills che, da quel momento in poi, non sono più riusciti a fare quasi ulla. L’attacco sembrava in balia di una difesa dei Rams che, fino a quel momento, non aveva destato particolare impressione, e la difesa, che aveva ben annullato l’attacco dei Rams, sembrava essersi smarrita. Alla fine, però, super Allen ci ha messo una pezza, portando meritatamente a casa una vittoria che sarebbe stato un insulto alla decenza farsi portare via dopo un primo tempo come quello di ieri sera.

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Josh Allen Superman – Se vedete Cam Newton, ditegli di posare il costume da Superman e di farlo avere a Josh Allen. Il quarterback dei Bills ha vinto la partita praticamente da solo, trascinando i suoi ad una vittoria che sembrava sul punto di sfumare. La sua capacità di estendere i giochi, di sfuggire alle grinfie di una difesa che, nel secondo tempo, lo ha braccato senza sosta, e la freddezza di trovare sempre un ricevitore libero, sono stati l’arma vincente dei Bills. Grosso merito anche ai ricevitori, però, che con un quarterback con queste caratteristiche devono essere bravi ad improvvisare ed inventare per metterlo in condizione di sfruttare la sua abilità di trasformare giochi rotti in guadagni. Bravi tutti, insomma, ma Allen n po’ di più.

Diggs vs. Ramsey – Se vogliamo fare i pignoli e trovare un particolare negativo nella prova dei Bills, possiamo Parlare di Stefon Diggs. Come detto, il suo duello con Ramsey era atteso con curiosità da tutti, e Diggs l’ha inesorabilmente perso. Quando si è trovato di fronte altri difensori, però, ha tirato fuori la sua classe ed ha messo a segno un paio di ricezioni importanti, anzi, fondamentali per la prosecuzione del drive più importante della partita. Resta quel neo dei primi tre quarti e mezzo della partita, ma non sempre avrà di fronte difensori del calibro di Ramsey a sbarrargli la strada.

Edmunds e Milano – Sembrava che i due linebacker dei Bills non dovessero giocare, ma alla fine sono scesi regolarmente in campo, e si è visto. Sempre nel mezzo dell’azione, sono stati fondamentali nel distruggere la outside zone dei Rams, che è stata davvero poco effettiva. La coppia è calata un po’ quando Los Angeles è passata alla inside run, forse presi un po’ in contropiede dal cambio di strategia, ma la loro prestazione è stata il perno di una difesa che ha spento, per tre quarti, la luce dell’attacco californiano.

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Massimo Foglio

Segue il football dal 1980 e non pensa nemmeno lontanamente a smettere di farlo. Che sia giocato, guardato, parlato o raccontato poco importa: non c'è mai abbastanza football per soddisfare la sua sete. Se poi parliamo di storia e statistiche, possiamo fare nottata. Siete avvertiti.

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Un Commento

  1. I Rams pagano, e pagheranno, chissà per quanto ancora il fallo di Robey-Coleman di due anni fa. Nessun arbitro avrà voglia di risvegliare il vespaio di polemiche di quella decisione e nel dubbio darà fallo ai Rams. Chiamata molto borderline, ma che ci può stare. Ps: I Bills hanno vinto per il lancio da TD di Allen, e non per la chiamata, così come i Rams andarono al SB per il mega FG di Zurlein

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