NFL Preview 2020: Tennessee Titans

Quattro 9-7 consecutivi molto diversi tra loro quelli che i Titans hanno raccolto in queste ultime regular season. Senza dubbio, però, nessuno di questi si è poi trasformato in uno scenario migliore rispetto a quello esaltante che si pone oggi di fronte a Tennessee, che negli ultimi playoff ha scritto la parola “fine” sulla meravigliosa avventura di Tom Brady ai Patriots e sulla pazzesca stagione da MVP di Lamar Jackson nei Ravens. La combattuta sconfitta contro i Chiefs, poi campioni al Super Bowl, ha concluso il sogno, ma nulla toglie alla cavalcata di Derrick Henry e compagni. Che oggi sognano di ritrovarsi a lottare su certi palcoscenici già dai prossimi playoff. L’offseason appena trascorsa, però, ha lasciato insoddisfatti alcuni tra i dubbi che, per costruire una squadra da titolo, dovrebbero ottenere risposta.

OFFENSE

henry titans patriots

Attualmente in casa Titans non esiste attacco senza Henry. Le sue 377 rushing yard contro Patriots e Ravens ai playoff hanno dato definitiva legittimazione a uno dei talenti più cristallini della Lega, non a caso confermato con un ottimo contratto da 50 milioni di dollari per le prossime quattro stagioni. Il doveroso rinnovo è stato firmato anche da Ryan Tannehill, letteralmente rinato alla corte di Mike Vrabel: 259.8 passing yard di media con il 70.3% al lancio, 22 touchdown pass e appena 6 intercetti. Per lui l’asticella economica si alzata fino a un pazzesco quadriennale da 118 milioni di dollari, con 91 milioni garantiti. A Tennessee non resta che sperare, non soltanto che i due si ripetano sui livelli dello straordinario finale di stagione, ma anche che gli infortuni non li sfiorino. Henry e Tannehill, infatti, non hanno sostituti di valore: la scelta numero 93 al Draft, Darrynton Evans, è il secondo runningback in lista, mentre si deve scendere alla numero 224 per il backup tra i quarterback, Cole McDonald.

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Tra i wide receiver A.J. Brown è chiamato a una solida conferma, dopo le 1.051 yard in 52 ricezioni della splendida stagione da rookie. Corey Davis proverà una volta di più a uscire dal suo anonimato, con il buon Adam Humpries a completare il reparto. Senza Delanie Walker a guidare i tight-end sarà il convincente Jonnu Smith, ma, anche in questo caso, non esiste una seconda scelta affidabile alle spalle. In offensive line la certezza risponde al nome di Taylor Lewan, mentre la partenza di Jake Conklin verrà certamente rimpianta, a meno di un clamoroso impatto immediato da parte di Isaiah Wilson, scelta numero 29 allo scorso Draft. La costanza di Rodger Saffold e la crescita del centro Ben Davis assicurano un reparto nel complesso nella media in NFL.

DEFENSE

titans defense

Il sostanziale immobilismo dei Titans in questa offseason non ha sconvolto la squadra neanche nella sua fase difensiva: un bene, se consideriamo le splendide prestazioni ai playoff, con qualche dubbio in più se pensiamo alla stagione nel suo complesso. Partiamo da cosa è cambiato. Dopo l’addio del pass-rusher Cameron Wake, in città è approdato Vic Beasley. Un azzardo contenuto, se si considera il contratto annuale a 9.5 milioni di dollari, che potrebbe rivelarsi una mossa vincente nel caso in cui l’ex Falcons dovesse tornare ad avvicinare i livelli del 2016. Certo è che l’addio di Jurrell Casey, leader del front seven a Tennessee ormai da diverse stagioni, peserà e non poco, soprattutto ora che le speranze di mettere le mani su Jadaweon Clowney sembrano essersi affievolite.

L’innesto di Jack Crawford aggiunge relativamente poco a un reparto comunque di valore, da Harold Landry a DaQuan Jones, passando per Jeffery Simmons. L’asticella si alza ancora con la secondaria in analisi. Kevin Byard è una tra le migliori safety nel panorama NFL e, con l’esperto Kenny Vaccaro al suo fianco, i Titans possono dormire sonni tranquilli. Vrabel, però, si attende un cambio di marcia da parte di Malcom Butler, troppo incostante nella scorsa stagione. Kristian Fulton, scelta numero 61 al Draft, potrebbe rivelarsi una piacevole sorpresa, mentre pochi sono i dubbi relativi ad Adoree’ Jackson e al nuovo arrivato dai Texans, Johnathan Joseph.

COACHING STAFF

Quanto mostrato da Vrabel nei playoff è stato a dir poco incredibile e lo ha proiettato di diritto tra le migliori menti difensive al momento su una panchina NFL. Il doppio 9-7 raccolto finora in due stagioni da head coach dei Titans merita di essere migliorato e di riportare la squadra ai playoff, anche dopo una offseason non particolarmente esaltante. Poco da dire anche sull’operato dell’offensive coordinator Arthur Smith, che ha condotto una squadra rivoluzionata – dopo aver panchinato Marcus Mariota in favore di Tannehill – a un eccezionale 7-3 nelle ultime dieci partite giocate e al decimo posto assoluto per punti segnati nella scorsa regular season. La pazzesca esplosione di Henry, insomma, è tutt’altro che un caso. In seguito al ritiro di Dean Pees, nessuno ha preso il suo posto nel ruolo di defensive coordinator, con Vrabel che ha deciso di gestire il reparto in autonomia. Si tratta di una scelta mai vista prima e che, in un modo o nell’altro, è destinata a far discutere.

Record previsto: 10-6

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I nostri voti

Offense
Defense
Coaching Staff

La splendida avventura agli scorsi playoff non deve restare un caso isolato. Attacco nelle mani del mostruoso Henry e di un Tannehill tornato affidabile, mentre la difesa punta sul gruppo più che sulle singole gemme. Guidata da un Vrabel scatenato e atteso a una quantomai complicata conferma.

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Alessio Salerio

Scopre il football nella notte dell'upset di Phoenix del 2008, se ne innamora quattro anni dopo grazie ai medesimi protagonisti. Ideatore della rubrica "Colori, episodi, emozioni", negli anni cambiata di nome, non nella sostanza.

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