Ci sarà la stagione autunnale di College Football?

La risposta a metà luglio sembrava scontata, con qualche distinguo, qualche modifica al calendario, ma si, avremmo visto del college football NCAA da fine settembre in poi.

college football schedule

Nell’immagine di qualche giorno fa potete vedere le varie conference da FBS in giù con la loro aspettativa sulla prossima stagione. Tra quelle di FBS solo MAC aveva annunciato l’annullamento della stagione annuale mentre le altre avevano tirato dritto per la loro strada o cambiato il calendario prevedendo incontri esclusivamente all’interno della Conference per minimizzare i rischi. Addirittura una università come Notre Dame che non appartiene a nessuna Conference aveva accettato l’invito di ACC ad entrare, temporaneamente, nella loro di Conference.

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Nel giro di una giornata però tutto lo scenario è cambiato e le certezze sono venute meno.

A seguito della chiusura anticipata della stagione da parte della MAC (Mid-American Conference), che ricordiamo non riguarda solo il football ma tutti gli sport che si sarebbero svolti a partire da settembre e il loro spostamento alla primavera è iniziato un effetto domino.
La Big Ten ha prima sospeso gli allenamenti full pad che sarebbero dovuti iniziare in questi giorni per arrivare, dopo una riunione con i Presidenti delle Università, a cancellare del tutto gli sport autunnali (lo spostamento in primavera e ancora in discussione). Adesso la palla passa alla riunione dei Commissioner delle cosiddette Power 5 e non sarà facile arrivare ad una decisione unanime dopo la fuga in avanti della Big Ten. La riunione dovrebbe tenersi entro martedì.
Le indiscrezioni dicono che la Pac 12 è favorevole allo spostamento della stagione in primavera, mentre la SEC sembra quella più decisa a giocare a partire da settembre, ACC e Big 12 sono alla finestra a vedere quello che succede. Secondo ESPN diversi dirigenti hanno dichiarato che non è possibile giocare a settembre perché il tasso di infezione da COVID-19 è ancora troppo alto e le Università non hanno i mezzi per poter tenere sotto controllo 100 giocatori e relativo staff.

Ieri è arrivata la prese di posizione degli studenti/atleti che in maniera coordinata hanno tutti pubblicato lo stesso tweet.

In questo caso Trevor Lawrence (QB di Clemson), ma tweet identico è arrivato anche da Justin Fields (QB di Ohio State) e da tante altre stelle del College Football come Najee Harris (RB di Alabama) e Chiba Hubbard (RB di Oklahoma State).
Questi giocatori, insieme a molti altri, si presentano come rappresentanti dei giocatori delle cinque Conference principali, dichiarano di voler scendere in campo, ma a precise condizioni:

  • un protocollo di sicurezza che protegga gli studenti-atleti valido per tutte le Conference
  • dare ai giocatori la possibilità di scegliere di non giocare la stagione
  • garantire la futura eleggibilità nel caso che un giocatore scelga o meno di giocare
  • creare una associazione di giocatori di football a livello College che possa confrontarsi con i dirigenti delle varie Conference

Tutto è nato domenica quando diversi giocatori provenienti da diverse Università di diverse Conference si sono confrontati sulla situazione della sicurezza nei propri campus. Negli scorsi giorni abbiamo letto di diversi problemi a livello di contagio durante i primi allenamenti della stagione e di come il controllo degli atleti non fosse una delle principali priorità. Questa presa di posizione segue quella di 400 giocatori della Pac 12 che nei giorni scorsi avevano pubblicato una lista di richieste per poter disputare gli allenamenti e la prossima stagione.

Arrivati a questo punto possiamo tornare alla domanda iniziale: ci sarà una stagione di College Football in autunno o sarà annullata/posticipata alla primavera?

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La risposta è, ahinoi, in due altre domande:

  • le Università sono in grado di poter garantire un protocollo di sicurezza che protegga i giocatori (ad esempio quello NFL)?
  • anche se fossero in grado di farlo, gli studenti-atleti riuscirebbero a tener fede alla loro voglia di giocare rinunciando a buona parte della loro vita sociale?

Non sono risposte facili ovviamente, nel primo caso ci sono in ballo tanti soldi da investire per tutti i cosiddetti sport autunnali, perché se decidi di attuare un protocollo devi farli per tutti e non solo per il football americano e la decisione dovrà anche tener conto del lato economico anche per quanto riguarda le (mancate) entrate derivanti dagli stadi chiusi, quindi niente biglietti e tutto quello che porta economicamente una partita casalinga.

Per tutti gli studenti-atleti sarebbe un banco di prova per dimostrare come non siano solo “giocatori”, qualunque sport pratichino, ma persone che sanno mantenere l’impegno preso.

Molto probabilmente nelle prossime ore avremo le risposte alle nostre domande.

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Giovanni Ganci

Sports Editor si direbbe al di la dell'oceano, qui più semplicemente il coordinatore di tutta la baracca. Tifoso accanito dei San Francisco 49ers, amante del college football e al di fuori dello "sferoide prolato"© forza Boston Red Sox.

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