QB che hanno cambiato squadra e non hanno convinto

Quando in quest’ultima Free Agency Tom Brady ha annunciato il suo passaggio dai New England Patriots ai Tampa Bay Buccaneers dopo 20 stagioni e ben 6 anelli, siamo rimasti tutti molto sorpresi da questa scelta nonostante fosse già da qualche tempo nell’aria. Nessuno fino al termine della scorsa post season si sarebbe aspettato che il duo Brady-Belichick si potesse dividere dato il legame che aveva il QB con la piazza, ma l’ex Patriots non è il primo QB vincitore di almeno un anello a decidere di cambiare casacca sul tramonto della propria carriera.
Ci ricordiamo tutti di Troy Aikman per tutta la carriera ai Cowboys, di Terry Bradshaw agli Steelers, cosi come di John Elway – salvo una primissima parentesi per la selezione al draft dei Colts – con i Broncos, ma in quanti ricordiamo Johnny Unitas che dopo una carriera spesa con i Baltimore Colts finì la carriera con la casacca dei San Diego Chargers?

Due appuntamenti: chi ha fatto bene e chi invece ha fallito nell’ultimo valzer della carriera. Dopo chi ha convinto è il turno di chi ha fallito.

Johnny Unitas (1973 San Diego Chargers)

unitas chargers

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Lo storico QB dei Colts, vincitore di un anello nel 1970, aveva già subito l’onta di una delusione sportiva quando nel 1955 venne scelto dai Pittsburgh Steelers al nono giro del draft salvo poi venire tagliato prima dell’inizio della stagione. Nel 1956, con la chiamata di Baltimora, la sua carriera svoltò. Dal ‘72 i Colts cominciano a scendere nella mediocrità ed iniziano una ricostruzione liberandosi di Unitas, il quale, non volendosi ritirare, viene tradato nel ‘73 ai Chargers. Il QB non è più quello di un tempo e nella sua prima uscita come starter di San Diego viene sconfitto dai Redskins con un secco 38-0 lanciando appena 55 yards per 3 intercetti. L’unica vittoria con la casacca gialloblu arriva in week 2 imponendosi sui Bills passando 2 TD senza INT, ma i dubbi sulla sua qualità da starter cominciano a farsi sentire. In week 3 perde male contro i Bengals mentre in week 4 gli sono fatali 2 INT nel primo quarto contro gli Steelers per vedersi sostituito dal futuro Hall of Famer Dan Fouts. Si conclude 1-3 il suo record da starter dei Chargers, fallendo l’approdo in un nuovo team dopo aver fatto la storia dei Colts.

Joe Namath (1977 Los Angeles Rams)

Joe Namath Rams

Dopo aver guidato i suoi Jets alla vittoria del Super Bowl III, iniziò una fase calante della carriera. Convinto di potersi rigenerare ai Rams, cerco di farsi tradare a Los Angeles con i Jets che arrivarono a rilasciarlo per facilitare il passaggio date le numerose difficoltà ad accordarsi con l’altro team. Questa convinzione durò in realtà molto poco perché pregressi infortuni lo avevano già fortemente debilitato e, nonostante un buon avvio 2-1, Namath fu ben presto panchinato dopo una terribile prestazione contro i Bears dove fece riportare a referto 4 INT ed un altro annullato da una penalty.

Ken Stabler (1980-81 Houston Oilers – 1982-84 New Orleans Saints)

Ken Stabler Saints

Dopo una carriera decennale con i Raiders, arrivando a vincere un SB sotto la guida di John Madden, Stabler fu tradato agli Oilers del HC Bum Phillips. Questi vedevano in Stabler la figura giusta per poter finalmente arrivare al livello degli odiati Steelers e per approdare al Super Bowl. Purtroppo per Houston, il talento offensivo della squadra non era minimamente simile a quello dei Raiders e, nonostante l’arrivo ai playoff, il tanto agognato Super Bowl non arrivò. Con l’esonero di Phillips rimase un’altra stagione agli Oilers ma questa fu tuttavia di bassa qualità. Nel ‘82 seguì Phillips ai Saints ma ormai già 37enne e capitato in una squadra pessima, non riuscì a ripetere nemmeno li quello che compì ottimamente con la maglia dei Raiders. 

Mark Rypien (1994 Cleveland Browns, 1995 St. Louis Rams, 1996 Philadephia Eagles, 1997 St. Louis Rams, 2001 Indianapolis Colts)

Rypien Browns qb

Sono stato molto combattuto se inserire o meno Rypien in questa classifica, ma è anche vero che il crepuscolo della carriera non arriva per forza ben oltre i trent’anni. Dopo essere stato fuori per un paio di anni infortunato e vedendo i Redskins vincere un Super Bowl, dal 1988 Rypien comincia a prendersi il suo spazio riuscendo ad andare a vincere un Super Bowl nel 1991. Già dall’anno successivo iniziò un andirivieni di infortuni che portò il nuovo HC Norv Turner a svincolarlo dopo gli allenamenti estivi del ‘94. Era già chiaro ai molti che la carriera del QB fosse arrivata alla fine, ma il canadese non era dello stesso avviso. Pellegrinò in più squadre, compresi i Falcons nel ‘98 ed i Seahawks nel ‘02 che non lo fecero entrare nemmeno a roster, risultando sempre essere il backup in ogni team in cui si accasò dopo i Redskins.

Joe Flacco (2019 Denver Broncos, 2020 New York Jets)

Flacco Broncos qb

Storia recente. Flacco, scelto al primo giro del draft 2008, guidò i Ravens a cinque apparizioni consecutive ai playoff nelle sue prime cinque stagione nella lega arrivando a vincere l’agognato anello nel Super Bowl della stagione 2012. Da quella vittoria sono partiti molti bassi e pochi alti che hanno di fatto estromesso i Ravens dai playoff quasi ogni anno fino al 2018 quando un suo infortunio in week 9 aprì le porte a Lamar Jackson e chiuse la sua storia d’amore con Baltimore. Molti hanno sempre ritenuto Flacco un giocatore mediocre tenuto su dalla difesa, da sempre pezzo forte dei Ravens. Joe non si è tuttavia voluto arrendere e nel 2019 ottiene di essere ceduto ai Broncos dove Elway sembra volenteroso di ritentare la fortunata acquisizione di Peyton Manning. Le prestazioni sono state poi sotto gli occhi di tutti, con un Flacco irriconoscibile al pari degli ultimi anni ai Ravens e stagione finita in anticipo per un “infortunio”. Sembrava volersi ritirare ed invece anche nel 2020 sarà in NFL, questa volta come backup, ai Jets.

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Eugenio Casadei

Appassionato di calcio (Bologna) e trekking, segue il football assiduamente dal momento in cui vide giocare Peyton Manning con la maglia orange di Denver, divenire tifoso Broncos una naturale conseguenza. Scrive la rubrica settimanale "Indiscrezioni di mercato NFL" in offseason e la "Top Ten" in regular season con grande divertimento e passione.

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