L’importanza del franchise QB, analisi della NFL dal 1999 al 2019

Quando pensiamo al football ed alla costruzione di una squadra vincente il nostro pensiero corre molto probabilmente per prima cosa al ruolo di QB. L’uomo schierato dietro al centro, colui che deve mettere in pratica sul campo la filosofia offensiva del coaching staff, la faccia dell’intera organizzazione.

Sappiamo bene che non è così semplice, sappiamo che il football è considerato “the ultimate team sport”, lo sport di squadra per eccellenza, ma d’altro canto sappiamo anche che la pazienza di allenatori e dirigenti (per non parlare di quella dei tifosi) è limitata e se una squadra non ha fiducia nel suo QB non resta per troppo con le mani in mano e si muove per rimpiazzarlo. Avere un franchise QB non significa necessariamente avere una squadra vincente, ma significa che quel giocatore ha ancora dalla sua il supporto della società.

Nel lontanissimo 2016 abbiamo pubblicato su Huddle Magazine una analisi della situazione NFL dal 1999 al 2015, e l’anno successivo abbiamo aggiornato i dati tenendo conto anche della stagione 2016. La curiosità di approfondire l’argomento era scaturita dalle continue modifiche apportate nel ruolo dai Cleveland Browns, incapaci di trovare un briciolo di stabilità; mi sono chiesto: “E le altre squadre quanti starting QB hanno cambiato? E che relazione c’è tra i successi sul campo e la stabilità dietro il centro?”

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Sono state giocate ben tre stagioni dall’ultimo aggiornamento di questo studio e tante cose sono cambiate. I Browns stanno cercando di capire se Baker Mayfield può essere la soluzione a lungo termine che la squadra cerca disperatamente da decenni, altre squadre come Cardinals, Vikings e Redskins hanno fatto un grande balzo avanti nella classifica delle squadre che cambiano QB come si cambiano i calzini sporchi.

Una precisazione prima di andare avanti: i numeri si riferiscono solo alla regular season.

STARTING QB

Prima di mettere il proprio destino nelle mani di Mayfield i Browns hanno avuto modo di allungare sugli inseguitori, aggiungendo altri quattro nomi alla lista dei 26 starting QB del periodo 1999-2016. Alle spalle della capolista si confermano i Chicago Bears che staccano di misura la coppia Vikings-Dolphins, che conquista il terzo gradino del podio.

NFL starting QB 1999-2019

I Dallas Cowboys, archiviata l’era Tony Romo, si sono affidati a Dak Prescott ed hanno trovato una nuova stabilità grazie alle 64 partite consecutive da titolare dell’ex Mississippi State Bulldog. I Rams guidati da Jared Goff ed i Raiders, grazie alla fiducia che il coaching staff continua a riporre in Derek Carr nonostante la mancanza di risultati, perdono terreno dalla vetta.

Il 2020, sempre che la stagione si giochi vista la pandemia da Coronavirus in corso, porterà qualche novità. I Panthers hanno dato il benservito al troppo spesso infortunato Cam Newton (Taylor Heinicke, Kyle Allen e Will Grier hanno dato il cambio all’ex Superman nelle ultime due stagioni) per puntare su Teddy Bridgewater ed i Buccaneers hanno lasciato andare via Jameis Winston (5109 yard, 33 TD ma anche 30 intercetti nel 2019) per affidarsi al 43enne Tom Brady.

Brady è stato il punto saldo dei New England Patriots e della NFL nell’ultimo ventennio ed il suo addio alla squadra di Boston insieme ad altre rivoluzioni del recente passato e del prossimo futuro nella parte più stabile della classifica contribuiranno a dare uno scossone anche alla “zona verde”. Gli Indianapolis Colts nel 2019 hanno dovuto affrontare il ritiro dal football di Andrew Luck e nel 2020 proveranno ad affidarsi al veterano Philip Rivers (38 anni) pur pensando già al futuro con la scelta al Draft nel quarto round del QB di Washington Jacob Eason. I New York Giants hanno archiviato l’era Eli Manning affidandosi all’ex Duke Daniel Jones.

Nel 2020 avremo un nuovo starting QB sia per i Los Angeles Chargers, che dopo 224 partite non avranno più Rivers dietro al centro, sia per i Patriots. La squadra californiana ha scelto Justin Herbert da Oregon nel primo round del Draft 2020. Il team di Bill Belichick ha riportato a casa Brian Hoyer (38 partite da titolare, 10274 yard, 52 TD e 34 INT nei suoi 11 anni di peregrinaggio NFL) per fare da chioccia a Jarrett Stidham (3 spezzoni di partita e 4 lanci tentati nel 2019), ma ha chiamato alla sua corte anche Cam Newton, che se sano sarà certamente interessante da vedere all’opera sotto la guida del maestro con la felpa.

Il destino dei Green Bay Packers è ancora nelle capaci mani di Aaron Rodgers, ma la squadra ha cominciato a pensare seriamente al futuro scegliendo al primo round del Draft 2020 il QB di Utah State Jordan Love.

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Dal 1999 alla fine del 2019 sono state giocate 336 partite di regular season (tranne nel caso dei Texans che, essendo nati nel 2002, ne hanno disputato 288). Abbiamo aggiornato la lista dei QB che hanno indossato in più occasioni la maglia da titolare per le 32 squadre NFL e la percentuale di partite da titolare da essi giocate rispetto al totale della squadra nel periodo di riferimento.

NFL starting QB 1999-2019

Tra le squadre ad alta instabilità notiamo che il QB che ancora registra più presenze da titolare per i Browns è Tim Couch, che non lancia un pallone per la squadra dell’Ohio dal lontanissimo 2003 e per i Vikings è Daunte Culpepper, che ha lasciato la squadra di Minneapolis dopo la stagione 2005.

Peyton Manning mantiene il particolare primato di essere il QB con più partite da titolare tra il 1999 e il 2019 per due squadre diverse, i Colts (192 partite su 336, 57,14%) e i Broncos (57 su 336, 16,96%). Ad Indianapolis Andrew Luck si è arreso agli infortuni dopo aver raggiunto quota 86 partite da titolare, quindi il primato del numero 18 reggerà ancora per tantissime stagioni.

Rispetto alla classifica pubblicata prima della stagione 2017 abbiamo qualche novità da segnalare. Nei Redskins Kirk Cousins (57) ha scalzato Jason Campbell (52) prima di lasciare la squadra di Washington ed approdare in Minnesota. Ai Cardinals Carson Palmer (60) ha superato di misura la coppia Jake Plummer/Kurt Warner (57) prima di ritirarsi. Ad Oakland Derek Carr (94) ha staccato Rich Gannon (74) e la costante fiducia dei coaching staff nonostante gli altalenanti risultati gli sta permettendo di riscrivere il libro dei record della squadra nero-argento (con 22793 yard Carr ha superato Ken Stabler come all-time passing leader della squadra).

A Tampa Bay Jameis Winston (70) ha superato l’ex primatista Josh Freeman (59) e a Cincinnati Andy Dalton (133) ha scalzato Carson Palmer (97). A Green Bay, infine, Aaron Rodgers (174) ha tolto il posto a Brett Favre (144) come leader nella finestra temporale considerata.

Blake Bortles a Jacksonville si è fermato a 73 partite da titolare prima di perdere i favori del coaching staff. Il record di 76 partite da titolare di David Garrard ha resistito.

Nel 2020 l’unico record a rischio è quello di Matt Hasselbeck (131) a Seattle, visto che Russell Wilson è in scia con 128 partite da titolare.

RISULTATI

Avere un franchise QB non significa necessariamente avere una squadra vincente, ma certamente se un giocatore mantiene la fiducia del coaching staff per tanti anni significa che la società ritiene che il suo contributo alla causa valga i soldi spesi.

Per un Tom Brady che in 20 stagioni ha giocato da titolare 283 partite (84.23% del totale delle partite totali giocate dalla squadra in regular season negli ultimi 21 anni) contribuendo a conquistare per 17 volte la Division, per 9 volte il Championship AFC e per ben 6 volte il Super Bowl c’è un Philip Rivers che ha giocato da titolare 224 partite (66.67% di quelle totali giocate dai San Diego/Los Angeles Chargers nell’arco temporale considerato per questo studio) ed ha conquistato la AFC West solo in 4 occasioni (2006-2009) in 14 anni alla guida della squadra ed è tornato a casa con un pugno di mosche nelle 6 occasioni in cui i Chargers sono arrivati ai Playoff (nota: l’altra occasione in cui la squadra californiana ha avuto accesso ai Playoff vincendo la Division è stata la stagione 2004, quando nel ruolo di QB c’era Drew Brees)

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La classifica che segue, aggiornata con i risultati raggiunti da ogni squadra in queste ultime 21 stagioni, indica quante volte è stato conquistato l’accesso ai Playoff, quante volte è stata vinta la Division, quante volte è stata vinta la finale di Conference e infine quante volte è stato vinto il Super Bowl.

NFL starting QB 1999-2019

Non mi stancherò mai di ripetere che i risultati sul campo non sono necessariamente legati alla presenza di un franchise QB. Per una squadra come i Raiders che nonostante le 94 partite da titolare di Derek Carr sulle 96 totali degli ultimi 6 anni ha raggiunto i Playoff solamente una volta ci sono squadre come gli Eagles del 2017 (vincitrici del Super Bowl LII anche grazie al backup QB Nick Foles) e i Ravens del 2000 (vincitori del Super Bowl XXXV con il “journeyman” Trent Dilfer, che aveva il solo incarico di non rovinare il lavoro della splendida difesa di Baltimore).

Se un QB come Drew Brees ha cambiato la storia dei Saints (6 titoli di Division e 8 qualificazioni ai Playoff, 1 NFC Championship e 1 Super Bowl nei suoi 14 anni a New Orleans) lo stesso non si può dire per Andy Dalton (nonostante 2 titoli di Division e 5 qualificazioni ai Playoff nei 9 anni alla guida dei Bengals) o per Matthew Stafford (che anche non considerando i tanti infortuni non ha mai vinto il titolo di Division ed ha guidato i Lions ai Playoff solo 3 volte nel periodo 2011-2018).

Questa analisi non deve essere presa troppo seriamente, ma in fin dei conti è un bel gioco che permette di ripercorrere gli ultimi 21 anni di football NFL.

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Mako Mameli

Appassionato di football americano fin dall'infanzia, gioisce e soprattutto soffre con i suoi Raiders e aspetta pazientemente che la squadra torni a regalargli qualche soddisfazione, convinto che sarà ancora in vita quando Mark Davis solleverà il quarto Lombardi Trophy. Nel tempo libero gioca a flag football e mette in pratica gli insegnamenti di Al Davis lanciando lungo ad ogni down... peccato che abbia una percentuale di completi peggiore di quella di JaMarcus Russell.

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