Area 54: Eddie Goldman out, cosa cambia a Chicago?

Alti e bassi in casa Bears prima dell’inizio (si spera) di questa travagliata stagione sportiva 2020. Il front office di Chicago aveva da poco concluso un affare coi Miami Dolphins cedendo il Tight End Adam Shaheen, quel ricevitore misterioso che chiamavano “Baby Gronk” ma che nessuno ha realmente mai visto in campo. In cambio arriva dalla Florida un pick (condizionale) del sesto round 2021.

Il famigerato Draft 2017, quello di Mitchell Trubisky, ha visto il General Manager di Chicago Ryan Pace mandare in scena un vero e proprio disastro considerando che oltre all’incompiutezza del QB da North Carolina costato una fortuna, al secondo round con la scelta numero 45 era stato selezionato proprio il TE Adam Shaheen; giusto per farci del male, dopo Shaheen vennero scelti nomi per gli attacchi alla Joe Mixon, alla JuJu Smith-Schuster, o alla Alvin Kamara… fortunatamente per i Bears, Pace rimediò con la scelta di Eddie Jackson al quarto round dello stesso draft.

Oggi sembra un miracolo aver trovato qualcuno che abbia un pick di qualsivoglia genere da mettere sul piatto in cambio di un “bust” come quello di Adam Shaheen. Il quale, con ogni probabilità, a Miami diventerà il nuovo Gronk per davvero, ma questa è un’altra storia…

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Chicago risparmia $1.3 M sul cap space con la consapevolezza che tra Jimmy Graham ed il nuovo arrivato Cole Kmet, il reparto dei TE dovrebbe essere abbastanza completo.

Nota dolente, quasi sanguinosa, è l’opt out di Eddie Goldman, standout player nonchè ancora della linea difensiva Bears al fianco di Akiem Hicks: il nose tackle ha deciso di non giocare la stagione 2020 sull’ondata del Covid 19 che sta flagellando gli Stati Uniti d’America.

Trevathan Eddie Goldman Bears vikings

5 anni, 67 partite e 12.5 sack fanno di Goldman uno dei più solidi difensori della formazione allenata da Chuck Pagano, tra i migliori nel run-stopping: “Silenzioso e determinante, esempio di professionalità”. Ricordo le parole dell’ex assistente dello special team Bears incontrato nell’estate del 2019 a Varese in occasione del Venom Camp, Brock Olivo, nel descriverci Eddie Goldman come uno degli elementi più importanti nello spogliatoio. Molto sottovalutato nell’ambiente perchè altri campioni rubano la scena a mani basse o sono più propensi nel cercare i riflettori dei media, ma Goldman è una perdita enorme per Chicago. Che aveva fatto andare via Nick Williams senza nemmeno provare a controbattere la proposta dei Detroit Lions, ed ora il buco (in realtà la voragine) dovrà essere tappata dal veterano John Jenkins, 31 anni e 8 presenze coi Bears nel 2017. Firmato preventivamente in off-season per un anno di contratto.

Con la rinuncia di Goldman i Bears risparmieranno $7.85 (4.75 di base salary e poco più di 3 per il roster bouns) ed attualmente il cap space disponibile per il 2020 ammonta a circa $19 M.

Notizia di coda: i Bears hanno tagliato il cornerback superstar della lega canadese di football Tre Rorerson, arrivato in primavera, ancor prima di radunarsi alla Halas Hall.

Servirà intervenire sul mercato prima del kick off perchè una nuova defezione potrebbe mettere in seria discussione la tenuta della linea alla testa di una delle difese più dominanti nella NFL.

#BEARDOWN

alex cavatton firma area 54

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