Parola all’insider: Chicago Bears – Luca Parodi

Benvenuti a questa rubrica che abbiamo rispolverato per dare spazio ai tifosi della chat Telegram di Huddle Magazine. Abbiamo scelto di intervistare veri fan di alcune squadre NFL, indipendentemente dal loro livello di competenza, prendendo in considerazione solo la loro passione.

Ci interessa infatti un punto di vista diverso da quello dei tanti analisti del gioco, noi vogliamo la prospettiva del tifoso che soffre ogni maledetta domenica per la sua squadra. Non ci resta che iniziare con l’ospite di oggi: Luca Parodi, tifoso dei Chicago Bears.

Carlo & Giorgio: Benvenuto! Rompi il ghiaccio presentandoti ai nostri lettori e raccontandoci qualcosa di te in generale, da quanto segui il football e soprattutto come sei diventato tifoso della tua squadra del cuore.

Luca: Ciao, sono Luca, seguo il football più o meno assiduamente da quindici anni, quando cominciai a giocare a Madden (a cui tra l’altro non gioco più da almeno dieci anni ) e a guardare partite sull’allora Tele+ insieme ad amici. Dopo poco tempo è esplosa la passione per i Chicago Bears grazie a Briggs, Tillman e Urlacher, la mia personale santissima trinità del football. Troppo facile esaltarsi per i lanci di 70 yards, io mi emozionavo per Urlacher lanciato contro il QB avversario. Poi calcisticamente sono un tifoso del Genoa quindi per me quel passato lontanissimo che per molti è solo “vecchiume” per me è affascinante e sicuramente nel football delle origini i Bears un ruolo lo hanno. Nonostante poche gioie e delusioni la fede navy&orange rimane sempre al 100%.

Come valuti la Free Agency? Sei rimasto soddisfatto dell’operato del Front Office o avresti preferito delle mosse diverse?

Anche se è controcorrente rispetto alla NFL di oggi, la nostra squadra, per come è costruita, le partite le vince con la difesa e quindi la firma di Quinn ha perfettamente senso. Trovo che ne abbiano meno quelle di Graham e quelle di Foles, soprattutto se preso per fare, almeno inizialmente, il backup: è chiaro che non ci sia fiducia in Trubisky quindi tanto vale panchinarlo direttamente ora. La nostra linea offensiva era messa talmente male che Ifedi e Spriggs sono un miglioramento a prescindere da quanto si vedrà in campo ma non è che mi facciano saltare dalla sedia per la gioia. In generale lo spazio di manovra non era tantissimo.

Si è concluso da poco il draft più incredibile della storia per il suo svolgimento, questa modalità virtuale è riuscita lo stesso ad emozionarti? In termini di scelte invece quali squadre pensi si siano mosse meglio e quali peggio?

Solitamente non seguo il draft in diretta quindi bene o male l’ho vissuto in maniera simile ai draft passati, forse mi è piaciuto persino di più. Per questioni di tifo ho seguito in diretta solo il secondo giro ma questa modalità l’ha reso comunque molto interessante (e il cane di Belichick è già leggenda). Per quanto riguarda le squadre che si sono mosse meglio direi Cardinals (Simmons e Jones rischiano di essere entrambe steal, considerato che sono 8° e 72°), Cowboys e Broncos (due degli attacchi più interessanti da vedere la prossima stagione). Non ho capito nulla del draft dei Packers e mi lasciano perplesso quelli di Eagles e Seahawks.

Venendo alle pick effettuate dalla tua squadra puoi darci una tua valutazione delle vostre chiamate? Ci sono delle scelte che avresti fatto diversamente se fossi stato il GM?

Il TE serviva (come detto non capisco i soldi dati a Graham) ma forse si poteva prendere anche dopo e puntare a rinforzare la linea offensiva con uno tra Ezra Cleveland e soprattutto Josh Jones. Alla 50 era ancora disponibile pure Grant Delpit, non ho proprio capito perché scegliere uno dall’infermeria, avendo poche scelte a disposizione si doveva andare più sul “sicuro”. Non ho abbastanza conoscenze per giudicare i nomi dal quarto round in giù ma gli OT li avrei scelti sicuramente più in alto.

Chi pensi sarà il rookie fra quelli da voi selezionati e/o il giovane già nel vostro roster che avrà il maggior impatto in termini di presenze e miglioramento di reperto?

Cole Kmet sicuramente, anche perché peggiorare un reparto orfano per quasi tutta la stagione di Trey Burton è praticamente impossibile. Mi sarebbe piaciuto dire Josh Jones ma sono state fatte altre scelte (non so se si è capito che avrei scelto Josh Jones ).

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Analizzando il vostro roster quali sono i punti di forza e quali i punti di debolezza? Anche se è molto presto per sbilanciarsi, puoi farci una previsione di record e piazzamento per il prossimo anno?

Molto facile, la pass rush è il nostro punto di forza, l’attacco in generale è il punto debole. Sinceramente non sono troppo fiducioso, direi un 6-10 dietro i Vikings e i Packers ma ancora davanti ai Lions.

Ti ringraziamo per il tempo che ci hai concesso e per l’approfondimento che ci hai regalato sulla tua squadra del cuore, mi raccomando continua in chat a regalarci spunti di riflessione da chi vede le cose dal punto di vista dell’insider.

Grazie a voi, anche se seguo il football da tanto sto imparando molte cose dalle vostre rubriche e anche grazie al gruppo Telegram ho scoperto che oltre a tanta professionalità c’è anche tanta, tantissima disponibilità e apertura al dialogo. Grazie per il lavoro che fate.

Intervista a cura di Giorgio Prunotto e Carlo Giustozzi