Parola agli insider: Carolina Panthers – Davide Arioli e Marco Saetti

Benvenuti a questa rubrica che abbiamo rispolverato per dare spazio ai tifosi della chat Telegram di Huddle Magazine. Abbiamo scelto di intervistare veri fan di alcune squadre NFL, indipendentemente dal loro livello di competenza, prendendo in considerazione solo la loro passione.

Ci interessa infatti un punto di vista diverso da quello dei tanti analisti del gioco, noi vogliamo la prospettiva del tifoso che soffre ogni maledetta domenica per la sua squadra. Non ci resta che iniziare con gli ospiti di oggi: Davide Arioli e Marco Saetti, tifosi dei Carolina Panthers.

Carlo & Giorgio: Benvenuti! Rompete il ghiaccio presentandovi ai nostri lettori e raccontandoci qualcosa di voi in generale, da quanto seguite il football e soprattutto come siete diventati tifosi della vostra squadra del cuore.

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Davide: Ciao a tutti, mi chiamo Davide e sono un insider Panthers. Ho iniziato a seguire il football nel 2012 e della prima partita mi ricordo solo Flacco ai Ravens. Qualche tempo dopo hanno trasmesso una partita dei Panthers e mi ricordo come elogiassero Newton per le sue doti non solo di lancio ma anche di corsa. Da lì mi sono innamorato dei Panthers, in particolare di SuperCam e di Kuechly.

Marco: Salve a tutti, mi chiamo Marco, ho 28 anni e sono uno studente della facoltà di Giurisprudenza di Modena. Come hobby faccio l’allenatore di calcio sia del settore giovanile che di una squadra di amatori. Seguo il football dal 2016 dopo il Superbowl 50 ed è proprio grazie agli spot di quell’evento che è nata la mia passione per i Carolina Panthers. La figura di Cam Newton nei panni di Superman mi conquistò subito e l’idea di una squadra “one man show” mi affascinava tantissimo. Oltre a questo aspetto, mi sono innamorato del logo (che reputo uno dei più belli della lega) e dai colori sociali della squadra.

Come valutate la Free Agency? Siete rimasti soddisfatti dell’operato del Front Office o avreste preferito delle mosse diverse?

D: Per la free agency sono rimasto un po’ deluso dal rilascio di giocatori importanti e dall’acquisto di giocatori non all’altezza se non per alcune eccezioni. Per quanto riguarda la scelta del quarterback credo che Teddy B abbia dimostrato l’anno scorso di poter essere ancora all’altezza del ruolo di titolare anche dopo l’infortunio.

M: La separazione da Cam Newton credo fosse inevitabile e la firma di Teddy Bridgewater mi incuriosisce molto, ma non credo sia lui il nostro futuro franchise quarterback. Penso che sarà un ottimo traghettatore fino a che non drafteremo il nostro futuro QB.

Si è concluso da poco il draft più incredibile della storia per il suo svolgimento, questa modalità virtuale è riuscita lo stesso ad emozionarvi? In termini di scelte invece quali squadre pensiate si siano mosse meglio e quali peggio?

D: È stato un draft un po’ particolare ma reso molto più divertente dalla live e dalla chat di telegram. Credo che i Bengals e i Dolphins abbiano fatto un discreto lavoro, i Ravens invece abbiano rafforzato, per quanto possibile, la squadra e siano candidati al Super Bowl. Per quanto riguarda i peggiori ritengo che i Packers abbiano fatto delle scelte folli.

M: Modalità interessante e sorprendentemente senza intoppi, l’emozione c’è stata lo stesso ma preferisco il formato live con tanto di passerella con il cappellino e la maglia. Le squadre che hanno draftato a mio parere meglio sono state: Denver, Baltimore, Buffalo e Cincinnati. L’unica squadra che secondo me esce dal draft con tante perplessità sulle proprie scelte al draft è sicuramente Green Bay.

Venendo alle pick effettuate dalla vostra squadra potete darci una tua valutazione delle vostre chiamate? Ci sono delle scelte che avreste fatto diversamente se foste stati il GM?

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D: Per la prima volta nella storia i Panthers hanno selezionato tutti giocatori di difesa nel draft. Sono contento di quasi tutte le scelte, il GM ha fatto un gran lavoro andando a coprire i bisogni più grossi della squadra selezionando giocatori talentuosi. Sono perplesso su un paio di punti: avrei speso almeno una pick per prendere un giocatore per proteggere Teddy B e ho qualche dubbio sull’ultimo CB selezionato Stanley Thomas-Oliver.

M: Alla numero 7 la scelta tra Derrick Brown e Isaiah Simmons non è stata facile, il DT era la need principale ma il secondo dava l’idea di poter essere un talento generazionale. Qualunque fosse stata la scelta avrebbe lasciato comunque un pochino di amaro in bocca (magari poterli avere entrambi). Nonostante tutto sono super contento di Brown e di Gross-Matos al secondo giro, sono curioso di vedere la safety Chinn presa come terza scelta, dato che sembra avere doti atletiche simili proprio ad Isaiah Simmons.

Chi pensate sarà il rookie fra quelli da voi selezionati e/o il giovane già nel vostro roster che avrà il maggior impatto in termini di presenze e miglioramento di reperto?

D: In difesa Derrick Brown e Yetur Gross-Matos potranno sicuramente fare la differenza insieme al già collaudato Brian Burns. In attacco non sono sorprese ma Christian MacCaffrey e DJ Moore potranno continuare a dimostrare il buono che hanno fatto lo scorso anno.

M: Risposta molto semplice: Derrick Brown! Credo che tutta la Carolina speri che possa diventare un giocatore devastante come Aaron Donald. È titolare già dalla week 1 e sarà la pietra angolare su cui fondare la difesa del futuro.

Analizzando il vostro roster quali sono i punti di forza e quali i punti di debolezza? Anche se è molto presto per sbilanciarsi, potete farci una previsione di record e piazzamento per il prossimo anno?

D: I punti di forza del roster sono la linea di difesa mentre i punti deboli sono la linea offensiva. È ancora molto presto, ma considerando che siamo una squadra in rebuild e che le altre squadre della NFC South si sono rafforzate, prevedo una stagione non troppo positiva come quella scorsa da 5-11.

M: Il roster attuale è pesantemente sbilanciato, in termini di punti di forza, verso l’attacco. Vero che abbiamo un nuovo Qb ma il talento maggiore sta nel nostro running back e in un comparto di ricevitori di qualità, forse un po’ monodimensionale essendo tutti piccolini e rapidi ma molto efficaci. Il nostro punto debole è, ahimé, la difesa, su cui giustamente abbiamo speso tutte le pick del draft in modo da sopperire a questa mancanza in pochi anni. Prevedo a mio malincuore un ultimo posto in division ma sviluppando molto i rookie della squadra. Avremo una pick al prossimo draft sicuramente in top 10 o forse anche top 5, con magari nel mirino mister Trevor Lawrence.

Vi ringraziamo per il tempo che ci avete concesso e per l’approfondimento che ci avete regalato sulla vostra squadra del cuore, mi raccomando continuate in chat a regalarci spunti di riflessione da chi vede le cose dal punto di vista dell’insider.

Intervista a cura di Giorgio Prunotto e Carlo Giustozzi

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Redazione

Abbiamo iniziato nel 1999 a scrivere di football americano: NFL, NCAA, campionati italiani, coppe europee, tornei continentali, interviste, foto, disegni e chi più ne ha più ne metta.

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