Aggiornamenti sui giocatori con franchise tag

Sono passati poco più di due mesi dalla scadenza della deadline del franchise tag dello scorso 16 marzo e ci pare già una enormità, tanto che in molti, a parte quello eventualmente della propria squadra, non si ricorderanno nemmeno la maggior parte dei taggati. Nonostante ci siamo già messi alle spalle tutto questo tempo, il franchise tag ha un processo davvero molto lungo e tortuoso.

C’è un altro fattore che è sempre da tenere conto quando parliamo di franchise tag e cioè l’esclusività o meno dello stesso.

Il franchise tag non esclusivo è quello più usato e in cambio del tag il giocatore prenderà per l’anno successivo la media dello stipendio degli ultimi cinque anni dei cinque migliori giocatori del suo ruolo o il 120% del suo salario precedente nel caso sia superiore alla media dei cinque. Il giocatore può comunque contrattare il suo futuro con altre squadre, ma la sua squadra ha il diritto di tenerlo pareggiando l’offerta finale, nel caso non voglia farlo avrà diritto a due prime scelte come compensazione.

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In cambio di un franchise tag esclusivo il giocatore prenderà per l’anno successivo la media dello stipendio dei cinque migliori giocatori del suo ruolo o il 120% del suo salario precedente nel caso sia superiore alla media dei cinque. Attenzione alla piccola differenza, non la media degli ultimi cinque anni, ma dell’ultimo anno, quindi si tratta di una cifra decisamente maggiore rispetto al tag non esclusivo. Con questo tag il giocatore non potrà contrattare con nessuna altra squadra.

Ultimo fattore, ma non meno importate, è la deadline per le contrattazioni: entro il 15 luglio team e giocatori devono trovare l’accordo per il rinnovo altrimenti l’atleta giocherà la stagione sotto franchise tag per poi ripartire con le negoziazioni l’anno successivo con la free agency nuovamente pendente sulla testa delle franchigie.

Un discorso a parte merita il transition tag che è stato posto sul RB dei Cardinals Kenyan Drake. Il giocatore, a differenza di quelli sotto franchise tag, con questo ha diritto ad un contratto di un anno pari alla media dei migliori dieci giocatori per ruolo od un aumento del 20% del proprio precedente contratto qualora questo sia più alto della media. A differenza del franchise, se un team propone un contratto al giocatore e questo non viene pareggiato il team “proprietario” non ha diritto ad alcuna compensazione dall’altra franchigia. Qualora invece pareggiasse l’offerta, il giocatore deve rinnovare con il team.

Fatte queste premesse, andiamo a vedere a che punto sono le trattative per i vari giocatori posti sotto franchise tag iniziando con il RB di Cardinals Kenyan Drake su cui è stata posta il transition tag.

Arizona Cardinals – Kenyan Drake, RB – Transition Tag

Il runningback ex Miami ha posto la firma sul transition tag appena dieci giorni dopo da esso, velocissimo rispetto a tanti altri, spinto anche dalla situazione economica che gli si va a creare grazie a questa mossa: sotto il tag, Drake andrà a guadagnare più di 8 milioni di dollari nel 2020. Tuttavia la volontà del giocatore, già espressa, è quella di trovare un accordo per un rinnovo di quattro anni con i Cardinals che possa fruttargli uno stipendio medio di 5 milioni. Drake potrebbe provare a giocare sotto transition tag nel 2020 nella speranza di migliorare la sua posizione e garantirsi un contratto ancora più remunerativo, ma vista la piega presa dalla NFL sul capito stipendio dei RB sembra propenso a chiudere i giochi il prima possibile.

Baltimore Ravens – Matt Judon, LB – Franchise Tag Non Esclusivo

Allo stato delle cose attualmente non si hanno notizie delle trattative tra franchigia e giocatore dai suoi subito successivi al draft. La sensazione permane quella che è stata lettura fin da subito al momento del franchise tag, cioè che questa fosse una evidente tag and trade. Il giocatore sta cercando un contratto importante che lo garantisca a lungo termine, importante anche sotto il punto di vista economico, ed ha ammesso che vorrebbe giocare solo una volta trovato un accordo.

Cincinnati Bengals – AJ Green, WR – Franchise Tag Non Esclusivo

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La situazione in casa Bengals è piuttosto ingarbugliata. AJ Green è un fenomeno, ma è anche vero che ha già compiuto 32 anni e che ha avuto grandi problemi fisici in tre delle ultime quattro stagioni. Quando è in forma è ancora in grado di fare la differenza, ma la domanda sta tutta nel fatto se i Bengals hanno veramente intenzione di garantire, per un anno, 18 milioni di dollari ad un Green ci cui ancora non si conoscono le condizioni. Jones ne guadagna 22, Cooper 20; giocatori sani e fondamentali nei propri team, Green può valere tali cifre nel momento in cui non si è sicuri della propria integrità fisica? In più, infine, c’è anche il volere del giocatore che avendo appunto 32 anni sta cercando di portare a casa un contratto ben remunerato ma comunque a lunga durata. Trattativa difficile e non è un caso molti insider diano come più che possibile una trade.

Dallas Cowboys – Dak Prescott, QB – Franchise Tag Esclusivo

Le trattative sono piuttosto ferme perché l’entourage del giocatore aspettavano dei movimenti che sono arrivati da poco tempo. La lega ha ufficializzato che le ristrutturazioni dei contratti di Roethlisberger e Cousins sono arrivate successive al tag dei Cowboys, per tanto la media dei contratti, che sarebbe stata di 28 milioni con questi, rimane confermata a poco più di 31 milioni. Un notevole assist al giocatore che in ottica di un secondo franchise tag potrebbe mettere in saccoccia qualcosa come 69 milioni in caso di mancato rinnovo e due tag consecutivi. Questo pone Prescott in posizione di forza nella sua richiesta di 35 milioni l’anno. Dallas ha fatto sapere che le voci di una possibile rinuncia alla franchise tag sono menzogne e che il QB è il futuro dei Cowboys che a questo punto però dovranno mettere mano al portafoglio consapevoli che difficilmente riusciranno a risparmiare più di un milione.

Denver Broncos – Justin Simmons, LB – Franchise Tag Non Esclusivo

Qui la situazione pare piuttosto lineare con Elway che si è detto decisamente convinto di portare a casa il rinnovo mentre Simmons ha già comunicato che giocherà anche nel caso dovesse trovarsi solo con il franchise tag senza rinnovo qualora non si arrivasse ad un accordo entro il 15 luglio. Le trattative tuttavia sono momentaneamente ferme per via dei calcoli che stanno facendo in casa Broncos: la situazione mondiale e le poche certezze che ci sono sulla prossima stagione, stanno portando tutti i team a rivedere le percentuali di guadagno che giocoforza andranno a pesare anche sulla forza economica nelle contrattazioni. Il rinnovo dovrebbe essere una formalità.

Jacksonville Jaguas – Yannick Ngakoue, DE – Franchise Tag Non Esclusivo

Riguardo alla querelle Ngakoue-Jaguars abbiamo scritto e riscritto praticamente ogni settimana nelle varie indiscrezioni. Il giocatore già dalla fine della scorsa stagione ha iniziato a dichiarare di voler lasciare Jacksonville, ma dal canto loro i Jaguars hanno posto comunque il tag. La cosa ha scontentato molto il giocatore che ha continua a fare pressing per la cessione fino ad arrivare al confronto molto duro su twitter con il co-presidente Khan nella nottata del draft, con quest’ultimo che ha fatto intuire che i Jaguars non lo vogliono cedere anche a costo di perderlo a zero nella prossima free agent. La sensazione di molti è che potremmo assistere ad un hold-out stile Bell qualora un team non si faccia sotto con l’offerta che vogliono i Jaguars.

Kansas City Chiefs – Chris Jones, DT – Franchise Tag Non Esclusivo

I Chiefs ci hanno insegnato appena dodici mesi fa come un franchise tag non voglia dire una permanenza certa tra le file di quel team. Kansas infatti ha ceduto Ford ai 49ers per poi acquisire Clark, sempre sotto franchise, da Seattle. Qui non vi sono grandissime novità con il giocatore che pare intenzionato ad attendere fino a luglio se può esserci qualche novità dal punto di vista delle offerte. Nel caso il contratto di anno con il franchise tag gli varrebbe 16 milioni di dollari.

Los Angeles Chargers – Hunter Henry, TE – Franchise Tag Non Esclusivo

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Il giocatore ha già firmato il franchise tag cosi da poter partecipare all’offseason virtuale facendo cosi anche intuire la sua volontà di rimanere. Il giocatore non ha negato la sua intenzione di trovare un accordo a lungo termine e nonostante le difficoltà nel trovarlo ha già dichiarato nelle interviste che non nel suo stile pensare a fare un holdout, per tanto sicuramente non appena possibile arriverà il rinnovo.

Minnesota Vikings – Anthony Harris, S – Franchise Tag Non Esclusivo

Nelle ultime ore è arrivata una notizia a sorpresa, cioè quella che Harris ha firmato il franchise tag che gli garantirà 11 milioni di dollari per il 2020. Fin dall’annuncio del tag da parte dei Vikings si è sempre ritenuta questa una mossa da tag and trade tanto che Harris era dato come favorito per una trade nei giorni del draft. Con questa mossa a sorpresa sono state rovesciate tutte le pseudo certezze degli insider con il giocatore che ha di fatti annunciato che darà in mano l’intera trattativa ai suoi agenti con la volontà di rimanere a lungo termine in Minnesota.

New England Patriots – Joe Thuney, OG – Franchise Tag Non Esclusivo

Innanzitutto, possiamo partire dalla scelta di Thuney di firmare il franchise tag e quindi legarsi ai Patriots. Ora possono partire le trattative tenendo in considerazione come la guardia vorrebbe attendere fino all’ultimo prima di decidere sul suo futuro anche se pare abbastanza scontato che, a meno di richiesta di diventare la G più pagata della lega, arriverà un contratto a lungo termine.

New York Giants – Leonard Williams, DE – Franchise Tag Non Esclusivo

Il giocatore ha firmato il franchise tag ma rimane un dubbio sul ruolo in cui i Giants lo hanno collocato: nella media tra DT e DE balla un milione come stipendio per il 2020. Il giocatore ha fatto sapere di essere interessato a firmare un rinnovo a lungo termine con uno stipendio annuale che ballerebbe tra i 10 ed i 12 milioni, ma allo stesso tempo pare il GM Gettleman abbia frenato e che l’intenzione dei Giants sia quello di far giocare l’atleta sotto tag per il 2020 senza rinnovo.

Pittsburgh Steelers – Bud Dupree, LB – Franchise Tag Non Esclusivo

Durante la prima giornata del draft gli Steelers hanno annunciato la firma del tag da parte del giocatore che per il 2020 andrà a guadagnare 15 milioni. Da ambedue le parti c’è la volontà di trovare un accordo a lungo termine e parte proprio che non vi saranno problemi in questo senso.

Tampa Bay Buccaneers – Shaquill Barrett, OLB – Franchise Tag Non Esclusivo

Curioso come l’ex Broncos si sia trovato in appena un anno dall’essere tagliato all’essere posto sotto franchise tag, ma quest’anno dopotutto ha avuto numeri importantissimi. Barrett fin dal termine della scorsa off season ha fatto sapere di essere deciso a rimanere a Tampa, nonostante i soldi siano una parte importante, ed ora che sono arrivati anche Brady e Gronkowski sicuramente non si farà alcun problema a rinnovare. Da qui a luglio si troverà certamente l’accordo per un rinnovo a lungo termine.

Tennessee Titans – Derrick Henry, RB – Franchise Tag Non Esclusivo

C’è molto fermento intorno a questa trattativa. Molti giocatori della lega, tra cui lo stesso Logan Ryan che ha da poco lasciato i Titans, stanno spingendo affinchè i Titans si assicurino a lungo termine le prestazioni di Henry. Il RB è assolutamente un giocatore dominante allo stato delle cose e lo stipendio medio che acquisirà dal tag non pare accontentarlo. Le trattative per il rinnovo prima del tag non sono andate benissimo ed il rinnovo monstre fatto firmare dai Panthers a McCaffrey pone l’ex Alabama in una posizione ancora più di forza. Presumibilmente rimarrà ai Titans ma è attualmente impossibile capire le cifre.

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Washington Redskins – Brandon Scherff, OG – Franchise Tag Non Esclusivo

Il giocatore non ha perso tempo a firmare il tag ed ha sempre affermato di voler trovare in tempi brevi il rinnovo pluriennale. Pare tutto talmente lineare e scontato che ormai non se ne parla nemmeno più.

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Eugenio Casadei

Appassionato di calcio (Bologna) e trekking, segue il football assiduamente dal momento in cui vide giocare Peyton Manning con la maglia orange di Denver, divenire tifoso Broncos una naturale conseguenza. Scrive la rubrica settimanale "Indiscrezioni di mercato NFL" in offseason e la "Top Ten" in regular season con grande divertimento e passione.

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