Uno sguardo al 2019: Tennessee Titans

Vi proponiamo la review della stagione 2019 delle trentadue squadre NFL, aspettative, risultati, futuro. Oggi è il turno dei Tennessee Titans.

COME DOVEVA ANDARE…

La fantasia scarseggia in casa Titans in queste ultime stagioni: tre 9-7 consecutivi ai blocchi di partenza della regular season 2019, uno soltanto dei quali ha garantito la qualificazione ai playoff, per altro con un Wild Card Game vinto in casa dei favoritissimi Chiefs. La prima annata di Mike Vrabel da head coach ha riproposto lo scenario intravisto in precedenza con Mike Mularkey, ma si aveva ben chiara la sensazione che qualcosa sarebbe potuto esplodere a stagione in corso. A partire da un cambio al timone dell’attacco, con Marcus Mariota col fiato sul collo del nuovo arrivato da Miami, Ryan Tannehill.

…E COME E’ ANDATA

I Titans non si sono spostati di una virgola e, in maniera clamorosa, hanno nuovamente confermato il 9-7 in regular season. Chiarissimo sintomo dell’incostanza di una squadra che può vincere una battaglia punto a punto contro i Chiefs, poi vincitori del Super Bowl, così come perdere in uno shutout contro i Broncos. La sorte aiuta gli audaci, però, e Tennessee ha dato dimostrazione di valere il prezzo del fortunato biglietto per il Wild Card Game contro i Patriots. Non soltanto i Titans hanno magistralmente eliminato i campioni in carica, scrivendo la parola “fine” sull’avventura di Tom Brady a New England, ma si sono poi ripetuti con un Divisional assurdo, vinto nettamente contro i Ravens di sua maestà Lamar Jackson. Di fronte a Kansas City – sconfitta in regular season – però, i sogni si sono infranti, in un Championship comunque combattuto.

Pubblicità

COSA HA FUNZIONATO…

Per raggiungere un risultato tanto insperato si è reso necessario un drastico cambio di rotta, dopo che proprio la sconfitta contro Denver ha trascinato la squadra sul 2-4. Fuori Mariota, di cui parleremo in seguito, dentro un Tannehill letteralmente rinato a Tennessee. Sette vittorie in dieci partite da starter per trascinare la squadra ai playoff, con numeri di tutto rispetto: 259.8 passing yard di media con il 70.3% al lancio, 22 touchdown pass e appena 6 intercetti. Nei playoff, poi, due sagge prestazioni, per quanto incredibilmente conservative (160 passing yard in tutto), contro New England e Baltimore hanno lasciato spazio a un’ottima partita contro i Chiefs. Al suo fianco il mostruoso protagonista della stagione dei Titans è stato Derrick Henry: 1.540 rushing yard e 9 touchdown su corsa in regular season, addirittura 377 nei playoff contro Patriots e Ravens, demoliti dalle sue corse. Chi non ha brillato in postseason, ma ha collezionato una stagione regolare da sogno è stato il rookie A.J. Brown: 1.051 yard in 52 ricezioni, con 8 touchdown e ben 15 giocate da almeno 20 yard. Questi i tre nomi da sogno in un attacco che, nel complesso, è stato tra i migliori della Lega con le sue 362.8 yard a partita e terzo, in particolare, grazie alle 138.9 rushing yard di media, condite da ben 21 touchdown su corsa in totale.

La difesa non ha brillato ai livelli dell’attacco, ma è riuscita a contenere a dovere le corse avversarie, lasciando 104.5 rushing yard di media. Su tutti spicca la stagione di Kevin Byard, ormai riconosciuto tra le migliori safety in NFL: per lui appena 23 ricezioni concesse agli avversari e 5 intercetti, oltre a 84 tackle. Arretrando al front seven, ottimi anche i numeri di Harold Landry, autore di 9 sack e 13.5 tackle for loss, nonché del solito Jurrell Casey, con 5 sack e 7 tackle for loss.

titans

…E COSA NON HA FUNZIONATO

La grande delusione della regular season dei Titans, che ha preceduto la rinascita di e con Tannehill, è stato Mariota. La seconda scelta assoluta del Draft del 2015 ha concluso la stagione – e la sua avventura a Tennessee – con 168.4 passing yard di media in sette partite da starter, con il 59.4% al lancio, 7 touchdown pass e 2 intercetti. Finito in panchina dopo il tragico avvio di partita nella sconfitta contro i Broncos, Mariota ha rivisto il campo soltanto per un paio di trick play da quel momento in avanti. Se Tannehill ha saputo sopperire alle mancanze del compagno, nel resto dell’attacco sono mancate vere e proprie alternative a Henry e Brown. Dion Lewis ha prodotto appena 209 rushing yard senza alcun touchdown, mentre Corey Davis, con 601 receiving yard e 2 touchdown, ha dimostrato una volta di più di non valere la quinta scelta assoluta con cui i Titans l’hanno scelto. In attacco è mancata anche una solida alternativa nel ruolo di tight-end a Delanie Walker, falcidiato dagli infortuni.

In difesa sono diverse le mancanze da sistemare per Vrabel. I Titans hanno chiuso nella seconda metà tra le squadre NFL per passing yard di media (255) e per touchdown pass concessi (25) ai quarterback affrontati in regular season. In tal senso non ingannino i numeri sublimi di Logan Ryan, tra le altre autore di 18 pass deflected e 4 intercetti: il cornerback ha concesso 80 ricezioni ai receiver avversari, il massimo numero tra i cornerback in NFL. Altrettanto male ha fatto un deludente Malcom Butler, prima di rompersi il polso e di veder terminata in anticipo la propria stagione. Tra i linebacker, invece, all’ottima stagione di Landry e alla buona conferma di Jayon Brown ha corrisposto una regular season tra alti e bassi della prima scelta dei Titans nel Draft del 2018, Rashaan Evans.

E ADESSO?

Con Mariota finito a Las Vegas tra i Raiders, Tannehill è sempre più leader dei Titans del futuro e ha firmato un ricco contratto da 118 milioni di dollari per le prossime quattro stagioni. Il franchise tag imposto a Henry è stata la soluzione migliore in attesa di un auspicato rinnovo di contratto, ma Tennessee si è mossa a dovere anche in termini di partenze, con i necessari addii di Walker, Lewis e Cameron Wake. Molto più critica la valutazione nei confronti della trade che ha spedito Casey ai Broncos per una settima scelta al Draft. Se i dollari risparmiati con il suo contratto dovessero finire nelle tasche di Jadaveon Clowney si potrebbe parlare di colpaccio, altrimenti resta una sensazione negativa per l’addio di uno tra i leader della difesa e di squadra.

Nel frattempo, a rinforzare la difesa è arrivato Vic Beasley dai Falcons. Senza dubbio un azzardo, che però potrebbe rivelarsi vincente tra le mani di Vrabel. Ancora tanto da definire in casa Titans, insomma. Tutto considerato, neanche a dirlo, si direbbe di aver di fronte una squadra da 9-7 in regular season. Gli ultimi playoff, però, ci hanno insegnato a usare cautela quando ci si trova di fronte Henry e compagni.

T.Shirt e tazze di Huddle Magazine Merchandising

Alessio Salerio

Scopre il football nella notte dell'upset di Phoenix del 2008, se ne innamora quattro anni dopo grazie ai medesimi protagonisti. Ideatore della rubrica "Colori, episodi, emozioni", negli anni cambiata di nome, non nella sostanza.

Articoli collegati

2 Commenti

  1. Caro Alessio,
    forse mi sbaglio ma pare che i Titans siano la squadra arrivata al 3° posto che ha perso solo contro dei Chiefs a dir poco mostruosi.
    Questo articolo è decisamente scritto con un piglio del tutto negativo; non solo nel paragrafo “…E COSA NON HA FUNZIONATO” ma sopratutto nel paragrafo “COSA HA FUNZIONATO…”.
    Certo sono un tifoso dei Titans ma ritengo questo pezzo molto poco obiettivo.

    1. Ciao Angelo. Credo di aver lodato in toto la straordinaria cavalcata dei Titans ai playoff, che, concorderai con me, arriva al termine di una regular season non altrettanto esaltante. Tennessee non è stata la grande sorpresa della stagione per caso: Henry, Vrabel “alla Belichick” nel manovrare la difesa, ma, consentimi di dirlo, anche che tutto sia girato alla perfezione. Per evitare di dover sudare i playoff ancora fino all’ultima partita e poi in postseason giocarsi tutto nelle condizioni più complicate (in trasferta fin da subito contro le migliori squadre di AFC) per me esiste un solo modo: ripartire dai propri errori e riconoscerli tutti, a maggior ragione dopo una stagione tanto esaltante nel modo in cui è finita. E così ho fatto, dopo aver lodato i pregi dei Titans nel paragrafo appropriato. Altrimenti, per come la vedo io, si trasforma una bellissima realtà in un semplice “caso del destino” dei playoff 2020.

Pulsante per tornare all'inizio
Chiudi

Adblock rilevato

Huddle Magazine si sostiene con gli annunci pubblicitari visualizzati sul sito. Disabilita Ad Block (o suo equivalente) per aiutarci :-)

Ovviamente non sei obbligato a farlo, chiudi pure questo messaggio e continua la lettura.