Uno sguardo al 2019: San Francisco 49ers

A stagione conclusa, vi proponiamo la review della stagione 2019 delle trentadue squadre NFL. Oggi è il turno dei San Francisco 49ers.

COME DOVEVA ANDARE…

La stagione 2018 fu disastrosa per i 49ers, partita con alte aspettative, finì con un record di 4-12 e con la seconda scelta assoluta al Draft. Non proprio quello che ci si aspettava, ma l’infortunio al ginocchio in week 3 di Garoppolo, tolse qualsiasi spinta di positività nell’intero roster. La stagione 2019 dei San Francisco 49ers si presentava come quella della verità in quel della baia, con molti dubbi sul roster con le sole note positive di George Kittle in attacco e Deforest Buckner in difesa, ma con prese significative in off season come Nick Bosa al Draft, Dee Ford e Kwon Alexander in free agency. Nonostante il probabile dominio dei Rams della Division, ci si aspettava comunque un netto miglioramento che avrebbe potuto portare ad un posto in post season per la prima volta da anni.

…E COME È ANDATA

La stagione è andata oltre le più rosee previsioni e aspettative, chiusa con un record di 13-3, primi in NFC West e primo seed al playoff. La differenza più impressionante rispetto alla stagione scorsa proviene dall’apporto costante ed efficiente della difesa che si è attestata come la seconda di tutta la lega, alla sole spalle di quella dei Patriots. L’attacco ha funzionato bene con Garoppolo in controllo e con delle corse devastanti. Dopo la stagione brillante, i playoff nella NFC sono stati quasi una passeggiata, dominando sia i Vikings che i Packers e ritrovandosi al Super Bowl con tre quarti giocati in maniera perfetta e con 10 punti di vantaggio, si sono sciolti dopo la ricezione di Hill che ha spezzato le gambe sia all’attacco che alla difesa e che ha dato il Super Bowl a Mahomes e a Andy Reid. Ci sarebbe molto di cui rammaricarsi, anche perché è il secondo Super Bowl perso dai Niners per poco dopo il Super Bowl XLVII contro i Ravens, fa male ai tifosi, ma la squadra ha avuto un incremento di prestazioni repentino ed è ancora giovane ed in grado di poter vincere.

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COSA HA FUNZIONATO…

Numero 1: partiamo dalla linea difensiva, che con gli innesti di Dee Ford e Nick Bosa è migliorata in modo esponenziale, da 37 della scorsa stagione a 48, con un totale di pressione portate sul Quarterback di 172, il 28,7 per cento. Nick Bosa è stato dominante per tutta la stagione, compresi i playoff e i Super Bowl, dove, nel secondo tempo, stava contenendo meravigliosamente Mahomes, fino al lancio per Hill che ha riaperto e portato la contesa in quel di Kansas City. Arik Armstead, nel suo ultimo anno di contratto, ha tirato fuori una stagione fenomenale, portando costante pressione dal centro della linea. Buckner si è preso la maggior parte dei double team, mentre Dee Ford non avrà avuto dei numeri incredibile, ma la sua presenza in campo si è fatta sentire, soprattutto perché, quando infortunato, la linea è calata di prestazione.

Numero 2: il reparto linebacker che ha visto il grave infortunio di Alexander, rientrato ai playoff, ha giocato bene per tutta la stagione, coadiuvato dalla costante pressione, sia Warner che il rookie Greenlaw, hanno trascinato la difesa. Le secondarie hanno avuto un incremento di prestazioni con il rientro della free safety Jimmie Ward. Il numero di intercetti è salito a 12, con i turnover saliti a 27. Nel ruolo dei cornerback, Sherman ha giocato una stagione costante, ma si è fatto battere un paio di volte ai playoff e al Super Bowl, dimostrando che, anche per lui, l’età avanza.

Numero 3: il running game è stato dominante per tutta la stagione compresi i playoff, tra cui la storica partita di Mostert contro Green Bay al Championship. Kyle Shanahan è riuscito a mettere in piedi il secondo attacco sulle corse della lega, usando tre running back diversi durante la stagione, dimostrando che spesso lo schema vale più di un singolo giocatore.

Numero 4: George Kittle è l’arma totale dei 49ers, blocca quasi come un tackle, riceve, corre e con il pallone tra le mani e difficilissimo da bloccare, una macchina da yard. È stato fondamentale sia per Garoppolo, sia per i running back che spesso hanno visto varchi aprirsi grazie al numero 85. Tutto ciò lo ha fatto eleggere come primo team All-Pro, superando nei voti un fenomeno come Kelce.

Numero 5: il coaching staff ha saputo portare questa squadra fino al grande ballo, perso contro Kansas City, nonostante infortuni ripetuti sulla linea difensiva e alcune partite perse e vinte al cardiopalma. Le lodi non vanno solo a Shanahan, ma anche al run game coordinator Mike McDaniel e al defensive coordinator Robert Saleh, che è riuscito a migliorare sensibilmente la difesa.

Numero 6: il Draft 2019 dei 49ers è stato ottimo con ben tre scelte che sono diventati dei titolari stabili nella squadra: Nick Bosa ha vinto il defensive rookie of the year, Deebo Samuel si candida ad essere il primo ricevitore della squadra ed è un’arma tuttofare con il pallone tra le mani, Dre Greenlaw è un linebacker solido che ha regalato il primo seed ai playoff grazie al tackle contro i Seahawks a un millimetro dalla end zone.

Kittle 49ers Rams

…E COSA NON HA FUNZIONATO

È sinceramente difficile trovare qualcosa che non ha funzionato in una squadra che è passata dalla seconda scelta assoluta a perdere il Super Bowl per un quarto quarto sfuggito di mano. Alcuni potrebbero mettere in discussione Jimmy Garoppolo, ma, per me, durante tutta la stagione ha dimostrato di poter essere il giusto condottiero per questa squadra con prestazioni ottime come contro i Saints, ma anche con partite di controllo, quando non serviva spingere sull’acceleratore. Certo, il suo decision making non è ancora al top, ma ricordiamo che questa è stata la sua prima intera stagione da titolare, dopo un grave infortunio e ha quasi portato a casa l’anello. Parlando di Kyle Shanahan possiamo dire che è sicuramente una mente offensiva brillante, ma durante la stagione, spesso, ha deciso di non affidarsi totalmente a delle corse dominanti e a cercare fin troppo i passaggi.

E ADESSO?

Ripetersi è sempre difficile, abbiamo visto squadre che l’anno prima avevano raggiunto il Super Bowl sciogliersi l’anno successivo, come i Falcons o i Rams. In off season tre sono state le perdite maggiori per i 49ers: Deforest Buckner scambiato per problemi di salary cap a Indianapolis per la tredicesima scelta assoluta, una perdita importante, ma obbligata dopo il rinnovo dato ad Armstead, che lascia un buco che probabilmente starà a D.J. Jones coprire. In attacco Emmanuel Sanders si è accasato ai Saints, togliendo così a Garoppolo un solido ricevitore e un’arma sul profondo che ora mancano ai niners, tolto ovviamente il fenomenale tight end George Kittle che per questa squadra fa veramente di tutto. Nel coaching staff Joe Woods che era l’allenatore delle secondarie amato e che aveva migliorato tantissimo il reparto, sarà il coordinatore della difesa dei Browns. Sono perdite pesanti si, ma quasi obbligate, starà al GM Lynch e a Shanahan sapersi ripetere nonostante tutto.

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Emiliano Guadagnoli

Sono un grande appassionato di football Nfl, seguo questo fantastico sport dal 2012. Sedotto e abbandonato da Kaepernick, tifo i San Francisco 49ers. Scrivo anche sui prospetti con la rubrica "La strada verso il Draft"

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