Lo scout da poltrona

C’è il draft, arrivano forze fresche per la NFL, evviva!

Ma chi è questa gente? Chi lo sa, sono ragazzi del college, bisognerebbe fare un po’ di scouting. Ecco appunto.

Lo scouting da poltrona, uno dei mali che affliggono il football americano visto dall’altra parte dell’oceano, e ve lo dico perchè, fino a un lustro fa, pure io mi cimentavo in questo divertente gioco del fare il professionista del football, con esiti che non saprei nemmeno ricordare, forse qualche impressione era giusta, forse, chissà, anche gli orologi fermi segnano l’ora giusta due volte al giorno.

Pubblicità

Ad ogni modo, tanto per fare il fine psicologo, i principali motivi per cui qualcuno decide di fare lo scouter da salotto sono due: il primo è perchè è vanitoso e gli piace rimanere al centro del discorso anche in profonda offseason; il secondo è che pensa di poter fare un mock draft più preciso, più interessante, e quindi da vanitoso gli piace rimanere al centro del discorso anche in profonda offseason.

Ma che cosa sono i mock draft?

I mock draft sono dei tentativi simili alla compilazione di una schedina del superenalotto, ma con meno probabilità di essere esatti. E’ come se aveste delle parole crociate senza schema fatte di 32 colonne, 255 righe, e le definizioni in calce fossero circa tremila, di cui la maggior parte sbagliate o inutili.

A Oxford lo chiamerebbero “un troiaio“.

Per compilare questi mock draft occorrono informazioni sui prospetti che lo devono andare a comporre, e queste informazioni dove si trovano?

Bella domanda. La stagione della NCAA è ancora più breve della NFL, e capire da quelle poche partite chi è il giocatore giusto per una certa lacuna è tutt’altro che semplice, ma lo scouter da poltrona non demorde mica. Quelli più attrezzati rimediano intere partite NCAA via web e si guardano il giocatore, i movimenti, le qualità più evidenti. E’ un lavoro teoricamente lunghissimo, che si conclude con la realizzazione di una scheda tecnica forse quasi accettabile, se l’occhio è particolarmente allenato a distinguere le rapidità di movimento mettendole in relazione con la più estrema NFL, e se il cervello sa capire quanto c’è, soprattutto in fase offensiva, di tecnica e qualità del giocatore, quanto di schema del coach e quanto di deficienze degli avversari.

Diciamo che uno scouter così, pur producendo materiale che anche qualsiasi squadra di CFL cestinerebbe dopo le prime due righe, sarebbe già una bella merce per i lettori europei digiuni di NCAA. Il problema viene quando gli scouter da ciabatte e tablet, per il poco tempo ma l’elevato amor proprio, confezionano scouting fatti nelle seguenti modalità (discendenti in ordine di empietà):

D’accordo/In disaccordo: si sborsa qualche dollaro, tipo a PFF, si prende una guida al draft scritta da gente pagata e cosciente di quello che scrive, si va sulla scheda del tizio desiderato, la si traduce con un senso e la si confuta con le proprie impressioni. Si espunge la parte con cui si è in disaccordo e vualà la scheda. Nobile l’idea di diffondere informazioni scritte da gente del mestiere, ma per il resto meh.

Paro paro: vedi sopra ma con l’aggravante di tradurre e basta, nelle peggiori situazioni magari con Google Translate. L’effetto è di avere tonnellate di parole tecniche tradotte male che puntualmente vengono rimesse nella loro versione inglese. Si sgamano questi personaggi perchè la scheda di solito è ben confezionata ma i termini tecnici sono tutti in lingua originale. Tanto varrebbe lasciarla in inglese.

Pubblicità

Primo sguardo: due o tre snap visti in una qualsiasi partita anche a bassa definizione, e forti dei loro dieci snap a partita nei Maremma Cinghials durante le stagioni 1983, 1984 e 1985 fanno l’analisi completa, di solito sprezzante, di qualsiasi giocatore, ornata da considerazioni tipo “quando giocavo io, uno così non faceva 2 yard che finiva al Verano”. Ovviamente in questo caso non esiste diritto di replica.

Highlight: si cerca su google “<Nome e cognome del tizio> <ruolo> Draft 2020” e si guardano un paio di video fatti di highlight. Tali video sono fatti a volte talmente bene che pure io potrei essere scoutato come secondo giro basso. Ovviamente il risultato di questo scouting è hype gigantesco per mezzeseghe.

Collage: si va su siti di scouting non a pagamento (leggi: amatoriali se va bene) e si prende qualche scheda del tal giocatore, si traducono in italiano con google translate e si fa un mix accettabile, sperando che nessuno faccia domande specifiche.

Ovviamente, scrivo tutto questo per farmi due risate, convinto del motto “vivi e lascia vivere”, anche e soprattutto perchè, per quanto possiamo essere bravi nell’arte dello scouting, ci rimarrà oscura sempre una parte fondamentale che è quella dei colloqui e delle informazioni sull’indole, sul carattere e sulle motivazioni dei giocatori, che spesso determinano intere carriere, citofonare Ryan Leaf.

Buon draft a tutti e sappiate che, per quanto possiate essere entusiasti, tre o quattro fregature le prenderete tutti! 

Merchandising Merchandising

Articoli collegati

Pulsante per tornare all'inizio
Chiudi

Adblock rilevato

Huddle Magazine si sostiene con gli annunci pubblicitari visualizzati sul sito. Disabilita Ad Block (o suo equivalente) per aiutarci :-)

Ovviamente non sei obbligato a farlo, chiudi pure questo messaggio e continua la lettura.