Uno sguardo al 2019: Philadelphia Eagles

Vi proponiamo la review della stagione 2019 delle trentadue squadre NFL, aspettative, risultati, futuro. Oggi è il turno dei Philadelphia Eagles.

COME DOVEVA ANDARE…

I Philadelphia Eagles si presentavano ai blocchi di partenza come una delle squadre più complete e competitive dell’intera lega. Con una difesa solida ed esperta davanti e un Carson Wentz al 100% protetto da una linea impenetrabile e pronto a lanciare ad un parco di pass catchers dato da PFF con il migliore della lega, la squadra di Doug Pederson veniva data da molti come una delle favorite nella NFC, se non addirittura come pick per vincere il secondo Super Bowl in tre anni.

…E COME E’ ANDATA

Siccome nella città dell’amore fraterno le cose raramente vanno come dovrebbero, la stagione degli Eagles è diventata presto schizofrenica. La squadra è stata più volte sull’orlo dell’eliminazione dai playoff, arrivandoci molto vicina in seguito alla sconfitta esterna di Miami e al conseguente record di 5-7. A quel punto, nonostante una serie tragicomica d’infortuni, gli Eagles hanno messo insieme quattro vittorie consecutive, riuscendo a superare Dallas in testa alla NFC East e a raggiungere i playoff. La stagione si è conclusa quando, a cinque minuti dall’inizio della Wild Card contro i Seahawks, la discussissima botta di Jadaveon Clowney ha costretto Carson Wentz ad abbandonare la partita.

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COSA HA FUNZIONATO…

Come ha ricordato Zac Ertz in questa cinematografica chiamata alle armi, gli Eagles non muoiono mai. Anche quest’anno si sono dimostrati una squadra che rende al massimo quando ha le spalle al muro, rispondendo presente in tutti gli scontri decisivi, a partire dalla vittoria a Green Bay in Week 4 fino alla streak finale di quattro vittorie consecutive, ottenute senza 4-5 del receiving corps titolari (DeSean Jackson, Alshon Jeffrey, Nelson Agholor e in parte Zac Ertz) e senza i due O-linemen migliori, Lane Johnson e Brandon Brooks. Da questo punto di vista, quello che gli Eagles sono riusciti a fare è stato incredibile, se pensiamo che in campo c’erano carneadi come Boston Scott e Gregg Ward Jr o rookie lanciati nella mischia come il Running back Miles Sanders, fondamentale nel finale di stagione.

La parte principale del merito se la spartiscono comunque Doug Pederson per aver tenuto unito il gruppo e Carson Wentz per come lo ha comandato in campo. Per il quarterback di Philly il 2019 è stato l’anno decisivo, quello in cui è riuscito a scacciare i fantasmi di Nick Foles e del contratto pesantissimo firmato in offseason. A dire il vero, Wentz ha faticato tantissimo nella parte centrale della stagione, quando sembrava annaspare in mezzo alle critiche e ai fischi del Lincoln Financial Field.

Questo video risale al momento più buio della stagione di Wentz, la sconfitta interna contro i Seahawks

Ma il modo in cui ha trascinato un attacco decimato ad un piazzamento playoff ha costretto al silenzio anche i critici più feroci.

…E COSA NON HA FUNZIONATO

Gli Eagles non hanno mai giustificato l’hype che li aveva accompagnati durante la offseason, e i motivi sono parecchi. Numero uno, gli infortuni in attacco, troppi e troppo prolungati per permettere una produzione di alto livello. In particolare, l’infortunio di DeSean Jackson, che ha tolto l’unica vera minaccia profonda a disposizione di Wentz, ha causato un effetto domino sul passing game, che è stato sterile per larga parte della stagione e ha costretto Ertz agli straordinari. Offensivamente gli Eagles hanno pagato anche la pessima rookie season di JJ Arcega-Whiteside, troppo acerbo per contribuire da subito nel ruolo di wide recevier.

In secondo lugo, in tanti, me compreso, avevano sottovalutato quanto fosse inadeguato il reparto cornerback degli Eagles che a causa delle prestazioni indecorose dei vari Maddox, Jones e Darby ha finito per regalare almeno 3-4 partite.

E ADESSO?

Centrare i playoff in una stagione maledetta è già di per sé un’impresa straordinaria, possibile solo alle grandi squadre. Dopo aver assaporato il primo Super Bowl, però, l’ambiente ha fame di successi in post season e difficilmente si accontenterà nuovamente di un piazzamento ai playoff. Sperando in una fortuna migliore e in una offseason che colmi le lacune principali del roster (WR, DB e LB), gli Eagles hanno tutto per restare competitivi.

È notizia delle ultime ore che gli Eagles hanno firmato Darius Slay, l’ottimo cornerback dei Detroit Lions, ma hanno anche perso la Safety Malcolm Jenkins, leader della squadra e giocatore difficilissimo da sostituire per via del suo skillset molto particolare. La offseason è ancora lunghissima, e tra quel che resta della free agency e il draft Philly dovrà muovere le pedine giuste per riprendere la caccia al prossimo Lombardi Trophy.

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Aggiornamento: mercoledì 18 marzo

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Alberto Cantù

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