Uno sguardo al 2019: Detroit Lions

A stagione conclusa, vi proponiamo la review della stagione 2019 delle trentadue squadre NFL. Oggi è il turno dei Detroit Lions.

COME DOVEVA ANDARE…

Per i Lions il tempo inizia a pesare. È dal 1991 che Detroit non vince ai playoff ed è da 19 stagioni che i Lions si limitano a guardare i partite post season dall TV. La scorsa offseason aveva portato forze fresche al roster, tanto da aspirare un sognato posto tra le migliori dodici. Matthew Stafford, come sempre a capo dell’offense, ritrova Marvin Jones dall’infortunio insieme alla new entry Danny Amendola: fonte di assoluta esperienza e sicurezza. Dai Jets è arrivato Jermaine Kearse, mentre dal Draft ecco due nuove armi importanti: il receiver Travis Fulgham, ma soprattutto il tight-end T.J. Hockenson (pronto a dover confermare le attese che lo vogliono come il “nuovo Rob Gronkowski”). A completare l’attacco, nel backfield sono arrivati due nomi di esperienza come Jesse James dagli Steelers e C.J. Anderson dai Rams.

In difesa l’addio di Ezekiel Ansah è pesante, il sostituto di talento e qualità è Trey Flowers. Da Hawaii è arrivato il linebacker Jahlani Tavai: prospetto semi-sconosciuto che avrà modo di farsi conoscere. Dietro as un solido ed efficace front seven, si muove una fenomenale secondaria, guidata da Darius Slay e Quandre Diggs. Dai Seahawks è arrivato un tassello importante, Justin Coleman, ma resta da colmare il vuoto di Glover Quin che ha deciso di ritirarsi. A capo dei Lions rimane Matt Patricia, dopo la buona prima stagione nel 2018.

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…E COME È ANDATA

Al 90esimo anno in NFL, i Lions hanno avuto un promettente avvio di stagione sul 2-0-1 per poi perdere 12 delle 13 partite seguenti, terminando la stagione con un record di 3-12-1. Dopo questa stagione i Detroit Lions distano solo un anno dalle nozze di perla (30 anni) senza playoff. La stagione 2019 non verrà di certo ricordata con affetto dai fan dei Lions. Quella sconfitta per 34-30 in week 4 contro i Kansas City Chiefs, quando a venti secondi dal termine i Lions erano avanti di 3, e la sconfitta all’ultimo secondo contro i Packers per 23-22 la settimana seguente hanno spedito i Lions in un oblio da cui non sono più riusciti ad uscire. La famosa stagione 0-16 del 2008 è servita a redirigere Stafford, la stagione 2009 verrà ricordata per la vittoria epica contro i Browns nonostante la spalla rotta del QB #9 e non per le uniche due vittorie totali. Il tempo passa ma la squadra non sembra trovare identità.

COSA HA FUNZIONATO…

Una cosa su cui Detroit può stare tranquilla è la coppia di ricevitori Kenny Golladay – Marvin Jones. Golladay si è classificato primo in NFL per TD su ricezione (11) e quarto in yard/ricezione (18.3). Jones non è stato troppo malandato, nonostante l’infortunio al ginocchio che lo ha tenuto fuori dal campo nelle nelle ultime tre giornate, si è comunque classificato quarto in TD (9) a due lunghezze dalla cima. Il QB #9 ha sostenuto la squadra durante le nove partite giocate, fino a quel momento era infatti primo in yard/partita e secondo in touchdown.

Dopo la perdita di Kerryon Johnson in week 4, i Lions hanno scatenato un flusso continuo di RB, giocandosi anche la carta rookie Ty Johnson, decidendosi poi su Bo Scarbrough. Nella suo primo match da titolare contro Dallas, Scarborough ha corso per 55 yard e ha segnato una volta. Ha continuato a palesarsi il numero uno tra i RB correndo almeno 17 volte in ognuna delle tre partite seguenti, ma poi Johnson è tornato in week 16 e si è ripreso la posizione.

kerryon johnson lions_packers

…E COSA NON HA FUNZIONATO

È stata una stagione in cui i Lions erano sempre a un passo dal vincere le partite ma non sono mai riuscite a chiuderle. Dopo la perdita di Stafford, Jeff Driskel non ha entusiasmato i fan nelle tre partite prima dell’infortunio. David Blough è subentrato per le ultime cinque partite della stagione, ma è risultato deludente, finendo con quattro touchdown e sei intercetti. I Lions hanno speso molti soldi per dei free agents in offseason, ma non sono stati molto redditizi. Trey Flowers e Danny Amendola hanno giocato abbastanza bene, ma al di fuori di quei due giocatori, non c’era molto di cui entusiasmarsi.

Justin Coleman è stato senza dubbio la più grande delusione, contando che i Lions lo hanno pagato profumatamente nella speranza di coprire i CB. Coleman nelle prime quattro partite è stato stellare, deflettando nove passaggi, ma è improvvisamente precipitato nelle partite seguenti consentendo il secondo maggior numero di ricezioni (70). Il TE Jesse James, che in offseason ha firmato un contratto di quattro anni da 22 milioni di dollari, dopo tre stagioni piuttosto buone con i Pittsburgh Steelers, ha chiuso la stagione con 171 yard e nessun TD.

E ADESSO?

I Lions hanno già apportato un paio di modifiche al coaching staff, Hank Fraley è stato promosso da assistente ad allenatore di linea offensiva. Ci sarà molto lavoro da fare in offseason per quanto riguarda il rimodernamento dell’attacco. Non solo dovranno cercare un QB backup valido nella free agency, ma dovranno anche provare colmare il loro corpo di ricevitori con alcuni talenti più giovani, probabilmente attraverso il draft. Golladay ha ancora un’altra stagione prima di diventare free agent, il must è che i Lions siano proattivi. Nonostante la sua età adulta, Amendola sembra molto più giovane di ricevitori della sua stessa età, la scorsa stagione ha ricevuto il secondo maggior numero di yard in carriera, non succedeva dal secondo anno ai Rams nel 2010. Con i primi due wideout già occupati per il prossimo anno, i Lions probabilmente riconfermeranno il ricevitore veterano per almeno un’altra stagione.

Altro riconfermato potrebbe essere Graham Glasgow, considerato uno dei principali protagonisti della linea offensiva di Detroit. Glasgow non ha concesso nemmeno un sack nel 2019. Nonostante Mike Daniels voglia una seconda opportunità, il DT nel 2019 non ha convinto molto. Daniels è stato ingaggiato dai Lions per nove milioni dopo il suo rilascio dai Green Bay Packers ma ha giocato solo due delle nove partite per via dell’infortunio al piede. La possibilità potrebbe arrivare solo con un accordo molto più conveniente.

Dando un’occhiata alle possibili prede in free agency: Case Keenum seppur giocando per quattro squadre diverse in quattro stagioni, avrebbe senso per i Lions se il prezzo fosse giusto, non solo ha forza ma può anche essere un solido game manager. Per quanto riguarda la difesa, sembra che i Lions stiano aspettando che i Jets rilascino Brian Poole per fiondarsi sul CB, Sarebbe un bel bersaglio free-agent per Detroit se i Jets decidessero di non firmarlo nuovamente. Altro DBack intrigante è sicuramente Byron Jones: con Dallas obbligata a rinnovare sia Dak Prescott che Amari Cooper, Jones potrebbe rimanere fuori da un qualsiasi accordo con i Cowboys, complice anche il rischio infortuni.

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Per finire, diamo una rapida occhiata al draft: i Lions attualmente hanno sei pick, a partire dalla terza scelta assoluta. L’ultima volta che hanno avuto la terza scelta è stata 18 anni fa quando scelsero Joey Harrington da Oregon. Detroit ha una serie di posizioni su cui concentrarsi al draft, tuttavia, la loro necessità più urgente sarebbe colmare la secondaria. Seconda opzione, dopo l’infortunio a Stafford e la mancanza di un backup valido, i Lions potrebbero pensare ad un futuro QB da rimpiazzo. Per terminare, con una classe così ricca di WR, il draft offre a Detroit l’opportunità di soddisfare il desiderio di avere un ricevitore sia giovane che di talento.

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Un Commento

  1. Solo una precisazione: i Lions non vincono una partita di post-season dal 1991 e quindi è corretto che stanno per “festeggiare” le “nozze di perla” con la MANCATA VITTORIA ai play-off. Però ai PO sono arrivati l’ultima volta nel 2016 da Wild Card, perdendo a Seattle.

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